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domenica 25 maggio 2025

Medjugorje - Messaggio, 25 maggio 2025

 

Medjugorje - Messaggio, 25 maggio 2025



Cari figli, In questo tempo di grazia vi invito ad essere uomini di speranza, pace e gioia, affinché ogni uomo sia operatore di pace e amante della vita. Pregate, figlioli, lo Spirito Santo affinché vi colmi con la forza del suo Santo Spirito del coraggio e dell’abbandono. Anche questo tempo sarà un dono per voi ed un cammino nella santità verso la vita eterna. Io sono con voi e vi amo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica).

mercoledì 21 maggio 2025

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (VIII PARTE COLORO CHE CONOSCONO L’AMORE DI DIO

 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (VIII PARTE

COLORO CHE CONOSCONO L’AMORE DI DIO 
 


 

Se coloro che non conoscono l’Amore di Dio, automaticamente sono anche coloro che non amano sé stessi e quindi neanche i fratelli; per contrasto, coloro che conoscono l’Amore di Dio, amano sé stessi e i fratelli.

 

Perciò, avendo compreso che l’Amore nella vita dell’Apostolo è principalmente la presenza dell’Amore di Dio o del Dio che è Amore, avendo compreso questo, allora si può parlare del ritorno dell’amore a Dio e ai fratelli attraverso questo stesso Amore. Si può allora parlare di sforzo, di virtù, di esercizio dell’Amore di Dio.

 

Qui alcuni consigli o suggerimenti, a volte sotto forma di ammonimenti di Maria. Innanzitutto, la molla dell’amore ai fratelli è il comandamento dell’amore che ci ha lasciato Gesù: “Apostoli miei, figli miei, mio Figlio vi ha detto di amarvi gli uni gli altri. Ciò sia scritto nei vostri cuori e, con la preghiera, cercate di vivere questo amore.” (2 luglio 2017); filtrato attraverso l’Amore di Gesù e verso Gesù: “Amate mio Figlio al di sopra di tutto ed il mondo intero per mezzo di lui.” Con l’Amore del Padre Celeste secondo “mio Figlio”, e non secondo il mondo:Prego affinché testimoniate l'Amore del Padre Celeste secondo mio Figlio.” (2 novembre 2012).

 

L’amore si misura dalla capacità di sottomettere la propria volontà alla Volontà di Dio:

 

“Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l’Amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla Volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013). 

 

Da qui la necessità di sforzarsi ad abbracciare la Volontà di Dio, vedendo in Essa la bontà infinità del Padre Celeste.

 

Altro esercizio: scrutare ogni creatura di Dio, ogni figlio di Dio e figlio di Maria, cercando in essi “qualcosa di buono” e cercando di capirli:

“vi invito, Apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli.” (2 aprile 2015).

“Invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi.” (2 novembre 2018).

 

Per questo esercizio è la Madonna stessa a dare l’esempio: “Cari figli ho scelto voi, Apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello” (2 aprile 2015). Ella vede in noi “qualcosa di bello”, anche quando noi stessi non lo vediamo. Qualcuno potrebbe dire: “Ma se io non riesco a vederci niente di buono in me stesso, figurarsi negli altri”. Da qui la risposta immediata: “Tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo (2 aprile 2015). Ecco la cosa che ci lega tutti! Il 2 ottobre 2017 Ella aveva espresso un concetto pressappoco equivalente: “ricordate, Apostoli del mio amore, che tutte le persone che incontrate sono per voi la vostra famiglia, dei fratelli secondo mio Figlio”.

Altra cosa bella che sicuramente c’è in tutti i miei fratelli e sorelle è l’anima:

“Non dovete mai dimenticare che ogni vostro fratello porta in sé qualcosa di prezioso: l’anima. Perciò, figli miei, amate tutti coloro che non conoscono mio Figlio affinché, per mezzo della preghiera e dell’amore che viene dalla preghiera, diventino migliori; affinché la bontà possa trionfare in loro, affinché le loro anime si salvino ed abbiano la vita eterna.” (2 luglio 2017).

 

Dopodiché mi eserciterò a cercare ciò che c’è di buono in tutti i fratelli che stanno sulla mia strada. In altri messaggi, per completare questo esercizio, troviamo suggerimenti complementari, come donarsi, sopportare, non giudicare mai, perdonare, amare il nemico:

“Amare significa donarsi, sopportare e mai giudicare. Amare significa vivere le parole di mio Figlio.” (18 marzo 2017).

“Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio.” (2 febbraio 2013).

“amare mio Figlio vuol dire perdonare. Non si ama mio Figlio, se non si riesce a perdonare il prossimo, se non si riesce a cercare di capire il prossimo, se lo si giudica. Figli miei, a cosa vi serve la preghiera, se non amate e non perdonate?” (2 agosto 2017). 

“Apostoli del mio amore: abbiate cuori aperti, sempre disposti alla misericordia e al perdono. Perdonate sempre il prossimo secondo mio Figlio, perché così la pace sarà in voi.” (2 ottobre 2017).

 

 Non si tratta di novità, ma di realtà già note; il fatto stesso che vengano riproposte ci allontana da altri modi che in realtà sono secondo il mondo. Accogliere la Parola di Gesù per saper amare nella verità, non è una novità, ma ci viene ricordata a scanso di equivoci, molto spesso legati alle infiltrazioni del Modernismo:

“Accogliete la sua Parola con cuore semplice e vivetela. Se vivete la sua Parola, pregherete. Se vivete la sua Parola, amerete con amore misericordioso, vi amerete gli uni gli altri. Quanto più amerete, tanto più sarete lontani dalla morte.” (2 agosto 2015).

 

Maria mostra infine qual è il modello supremo dell’Amore: è Gesù col suo sacrificio. Anche se questo lo sappiamo, abbiamo bisogno lo stesso di essere incoraggiati a prenderlo sul serio:

“Desidero ricordarvi le Parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col Suo Sacrificio.” (2 marzo 2016).

Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio.” (2 dicembre 2016).

Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare.” (2 aprile 2017).

 

Altrimenti come potrà chiedere ai suoi apostoli di sacrificarsi per coloro che non conoscono l’amore di Dio, se non mostra loro l’esempio e la strada per eccellenza?

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

  

Prima Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (I PARTE)

Conoscere l’Amore di Dio

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/01/questa-e-la-chiamata-dellamore-i-parte.html

Seconda Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (II PARTE)

La colonna di fuoco nella notte della tenebra

 https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/02/questa-e-la-chiamata-dellamore-ii-parte.html

Terza Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (III PARTE)

L'amore alla scuola della Gospa

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/02/questa-e-la-chiamata-dellamore-iii.html

Quarta Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (IV PARTE)

Quale Amore?

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/02/questa-e-la-chiamata-dellamore-iv-parte.html

 Quinta Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (V PARTE)

Quale Amore? 2

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/03/questa-e-la-chiamata-dellamore-v-parte.html

Sesta Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (VI PARTE)

Fede e amore

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/03/questa-e-la-chiamata-dellamore-vi-parte.html

Settima Parte: “Questa è la chiamata dell’amore” (VII PARTE)

https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2025/04/questa-e-la-chiamata-dellamore-vii.html

 

 



 

 

“Per conoscere e amare voi stessi dovete conoscere mio Figlio, mentre per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio.” (2 luglio 2010).

 

 

giovedì 15 maggio 2025

Papa Leone nel suo programma ha riepilogato il programma degli Apostoli della Regina della Pace

 

Papa Leone nel suo programma ha riepilogato il programma degli Apostoli della Regina della Pace:
 


“Figli miei, siate gioiosi nell’animo, siate puri, siate bambiniSiate apostoli dell’Amore di mio Figlio e del mio.” (2 gennaio 2018)

“Cari figli, mio Figlio era sorgente di amore e di luce quando, sulla terra, parlava al popolo di tutti i popoli. Apostoli miei, seguite la sua luce. Farlo non è facile: dovete essere piccoli, dovete farvi più piccoli degli altri e, con l’aiuto della fede, riempirvi del suo Amore.” (2 gennaio 2017)   

“Apostoli del mio amore, fatevi piccoli!”  (2 maggio 2018)

“I peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi. Ma con l’aiuto di voi — che siete umili, modesti, ricolmi d’amore, nascosti  e santi — il mio Cuore trionferà” (2 luglio 2017).

 

sabato 26 aprile 2025

LA DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA E I SUOI EFFETTI UNICI

 

Prepararsi bene

 

LA DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA E I SUOI EFFETTI UNICI

 

 


in quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà LA REMISSIONE TOTALE DELLE COLPE E DELLE PENE.” (diario di santa Faustina Kowalska)

 

Ecco in poche parole, gli effetti straordinari di questa festa nelle persone.

 

Sono riepilogati nel diario di santa Faustina in solo due brani. Non c’è bisogno di spiegazioni… o quasi.

Ciò che conta è non svalutare le richieste di nostro Signore Gesù Cristo.

Infatti, dalle parole di Gesù a santa Faustina, si deduce che in questo giorno si potrà usufruire della remissione totale delle colpe e delle pene, soltanto accostandosi alla Comunione e alla Confessione (“la sorgente della vita”), cioè nella domenica dopo Pasqua o domenica della Divina Misericordia, né prima né dopo.

 

Come stanno le cose dal punto di vista ufficiale della Chiesa?

 

La Chiesa, nella persona di san Giovanni Paolo II, ha istituito la Festa della divina Misericordia da celebrarsi la domenica dopo Pasqua; realizzando così il desiderio di nostro Signore come espresso nel Diario di santa Faustina. Ma non ha avallato le promesse fatte da Gesù in quegli stessi messaggi in cui Egli chiede la festa della Divina Misericordia.

Ciò significa che chi intende prendere sul serio quelle promesse, lo fa di propria iniziativa personale, senza per questo coinvolgere l’autorità della Chiesa nel suo magistero.

 

Per rimediare a questo vuoto, Giovanni Paolo II accordò l’Indulgenza Plenaria da lucrare in questo giorno.

 

Occorre però capire cos’è e cosa fa l’Indulgenza Plenaria per capire meglio cos’è la remissione totale delle colpe e delle pene, che Gesù ha legato alle sue promesse per questo giorno.

 

Con l’Indulgenza Plenaria la Chiesa applica “i meriti di infinito valore di Gesù, Divino Redentore del genere umano, e quelli da essi derivati in sovrabbondanza della Beatissima Vergine Maria e di tutti i Santi, che costituiscono l'indefettibile tesoro della Chiesa di Cristo, a questa sono stati affidati affinché siano applicati in remissione dei peccati e delle conseguenze dei peccati […] Tale remissione si attua innanzi tutto, e di necessità se si tratta di peccati mortali, mediante il Sacramento della Riconciliazione.

 

Si deve però considerare che, anche se è stata perdonata la colpa mortale, e per necessaria connessione la pena eterna, che quella merita, e anche se è stato rimesso il peccato leggero, comunemente detto veniale, il peccatore perdonato può avere bisogno di ulteriore purificazione, e cioè può essere meritevole ancora di una pena temporale, da soddisfare o nel corso della vita terrena o nell'altra vita mediante il Purgatorio*. Dal mirabile tesoro della Chiesa, prima ricordato, fluisce l'indulgenza, che sostituisce, eliminandola, quella pena temporale”. (Manuale delle Indulgenze, Introduzione).

 

Il peccato ci rende colpevoli nei confronti di Dio, della Chiesa e dei nostri fratelli. Quindi, il sacramento della Confessione rimette la colpa dovuta ai nostri peccati e ci libera dalla condanna eterna o pena eterna. Tuttavia,  anche nel caso di colpe leggere, rimane qualcosa da purificare, o qui su questa terra o nell’altra attraverso il Purgatorio. Proprio a questo punto entra in scena l’Indulgenza Plenaria o Parziale che ci permette tale purificazione in anticipo su questa terra.

 

Le condizioni per ottenere l’Indulgenza Plenaria sono 5:

 

Per ottenere l'indulgenza plenaria, oltre l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale, è necessario eseguire l'opera indulgenziata e adempiere le tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice [Padre Nostro e Ave Maria]. (Manuale delle Indulgenze, Norme sulle indulgenze, N. 20 - § 1).

 

Tra queste cinque, la prima è probabilmente la più difficile: “l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale”. Per il fatto che questa condizione quasi sempre viene saltata, sia quando viene resa pubblica l’indulgenza da parte di una autorità, sia da chi ne deve beneficiare, l’Indulgenza Plenaria difficilmente viene lucrata dalla maggior parte delle persone. In questi casi si può lucrare l’Indulgenza Parziale, ma lo sa il Signore come quantificarla.

 

E qui entra in campo la promessa di Gesù della “remissione totale delle colpe e delle pene” a chi nel giorno della Festa della divina Misericordia si accosta alla confessione e alla comunione eucaristica. Questa promessa ci permette di saltare anche la condizione più difficile da realizzare per ottenere l’Indulgenza Plenaria. 

Il motivo di tanta e umanamente inconcepibile munificenza lo spiega Gesù stesso in diversi messaggi dati a santa Faustina:

Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia.”

 

Nella Seconda Domenica dopo Pasqua l’acqua della Misericordia di Dio si mantiene agitata tutto il giorno e tutti abbiamo la possibilità di immergerci in essa come nella piscina di Betzatà (Cfr Gv 5, 1 ss), per essere sicuramente guariti, alle sole condizioni poste da Gesù.

 

Qui due messaggi tra i più significativi e incisivi dal Diario di santa Faustina:

 

 

PRIMO BRANO:

Mentre pregavo udii interiormente queste parole: «I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime... Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia. Tali raggi riparano le anime dallo sdegno del Padre Mio. Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio. Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Mise­ricordia.

+ Chiedi al Mio servo fedele che in quel giorno parli al mondo intero di questa Mia grande Misericordia: in quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà LA REMISSIONE TOTALE DELLE COLPE E DELLE PENE.

+ L'umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia.

+ Oh! quanto Mi ferisce la diffidenza di un'anima! Tale anima rico­nosce che sono santo e giusto, e non crede che Io sono misericordioso, non ha fiducia nella Mia bontà. Anche i demoni ammirano la Mia giusti­zia, ma non credono alla Mia bontà. Il mio Cuore gioisce del titolo di Misericordia. Annuncia che la Misericordia è il più grande attributo di Dio. Tutte le opere delle Mie mani sono coronate dalla Misericordia». Wilno 1934

 

 

SECONDO BRANO

in questo secondo brano è più evidente la richiesta di Gesù:

 

«Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvici­nano alla sorgente della Mia Misericordia. L'anima che si accosta alla Confessione ed alla santa Comunione riceve IL PERDONO TOTALE DELLE COLPE E DELLE PENE.

In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei Miei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore e sulla Mia Miseri­cordia.

La festa della Misericordia è uscita dalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua. L'u­manità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia». + 24 settembre 1936

 

 

 

Da questi brani risulta evidente che si può ricevere la remissione totale delle colpe e delle pene solo accostandosi alla confessione e alla comunione, ma “in quel giorno”. L’effetto sarà quello di ritornare come nel momento del battesimo.

Ripeto: la Chiesa nei suoi pastori non si impegna a riconoscere questi effetti, e quindi rimane l’adesione della fede personale soggettiva che non impegna quella oggettiva della Chiesa.

 

Chi desidera lucrare la sola Indulgenza Plenaria si ricordi della cinque condizioni. In tal caso potrà anche fare la confessione entro gli otto giorni prima o dopo, purché in quel giorno sia in grazia di Dio; il che significa che non potrà fare la confessione entro gli otto giorni successivi se dovesse trovarsi in peccato mortale.

 

Franco Sofia

 

* Lo stesso concetto viene richiamato dal Catechismo della Chiesa Cattolica: “ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio.” (1472)

Chi desidera approfondire consulti il Catechismo della Chiesa Cattolica dai numeri 1422 al 1484, sul sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. All’interno (dal 1471 al 1479) si trova spiegata l’indulgenza.

In modo più tecnico la trovate nel Manuale delle Indulgenze a cura della Penitenzieria Apostolica Vaticana.

Che cos’è L’INQUIETUDINE da cui ci mette in guardia la Madonna…

 

Che cos’è L’INQUIETUDINE da cui ci mette in guardia la Madonna…

… e QUANDO L’INQUIETUDINE È UN SEGNO MALIGNO DELL’AZIONE  DI SATANA?

“Satana vuole la guerra e l’inquietudine” (25 settembre 2022).

               


Questa domanda riappare dopo che la Madonna a Medjugorje vi ha fatto riferimento nel suo ultimo messaggio:

Messaggio, 25 aprile 2025

Cari figli! I venti dell’inquietudine, dell’egoismo e del peccato afferrano molti cuori e li guidano all’inquietudine ed alla perdizione. Perciò vi invito, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera affinché possiate star bene nei cuori e sulla terra, sulla quale vivete. Vi amo, figlioli, e perciò non mi stanco di invitarvi alla conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.          (Con approvazione ecclesiastica)

E precedentemente:

"Cari figli! I venti del male, dell'odio e dell’inquietudine soffiano sulla terra per distruggere le vite.” (25 ottobre 2023).

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Esiste una sana inquietudine, come quella che ha ricordato papa Francesco durante l’Angelus dell’11 settembre 2022, in riferimento all’inquietudine che domina i tre personaggi delle tre parabole della misericordia: il buon pastore, la donna che cerca la moneta perduta e il padre del figlio prodigo (Domenica XXIV del Tempo Ordinario, Anno C).

La Madonna sottoscriverebbe questo significato, perché anche Lei soffre questo tipo di inquietudine benigna per i suoi figli che rischiano di perdersi per sempre, fino a piangere. E l’ha trasmessa ai suoi Apostoli:

Vi prego con Cuore materno, ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto.” (2 marzo 2012).  

Sana inquietudine è quella che Dio stesso ha messo dentro di noi proprio perché ci ha fatti per essere con lui per sempre, secondo quello che insegnava sant’Agostino “il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in Te”. In fondo è quella stessa inquietudine presente nel cuore del Figliol prodigo.

Alcune  inquietudini nel linguaggio comune riguardano le preoccupazioni di ogni giorno, quelle che destano ansia, affanno. A queste fa riferimento Gesù nel Vangelo:

Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.” (Mt 6,34).

Tuttavia, questi affanni possono diventare delle trappole:

 

“State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio, infatti, esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.” (Lc 21, 34-35).

Il rimedio per questo tipo di inquietudine è l’abbandono a Dio e alla sua Provvidenza, e la veglia:

   “Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.”(Sal 54,23).

A Medjugorje c’è un solo messaggio in cui questo termine è presente con questo significato:

Tutti avete problemi, tribolazioni, pene e inquietudini. (25 ottobre 2017)[1].

Ma nel resto dei messaggi che la Madonna ha dato soprattutto a Marija  e a Mirjana a Medjugorje l’inquietudine ha tutto un altro significato.

È qualcosa di maligno, di tenebroso. È il modo in cui si manifesta la tenebra o l’inferno stesso nel cuore dell’uomo.

Le società in cui viviamo e il mondo stesso stanno attraversando questa condizione a più livelli, il principale dei quali è quello delle anime in situazione di peccato e a rischio di perdizione eterna.

L’inquietudine è perciò la condizione di natura spirituale di coloro che non hanno la pace interiore, ed è l’opposto della condizione di chi invece questa pace la possiede. Parliamo di una pace che Dio solo può dare e di cui Maria è la Regina.

Nei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje, il contrario di pace è inquietudine, più che guerra.

Dove regna Dio, regna la pace; dove regna Satana, regna l’inquietudine.

A Satana interessa seminare inquietudine, perché essa è strettamente connessa col disordine interiore che porta al disordine esteriore e ad ogni tipo di male. Con l’inquietudine egli avvolge le anime, i cuori e i pensieri dell’uomo in modo tale che con facilità “miete le anime per attirarle a sé” (25 luglio 2020).   

 

L’inquietudine è madre dell’insoddisfazione e della ricerca di soluzioni effimere. L’uomo allora, trovandosi a vivere un malessere generale, anche psicologico e fisico, cerca la pace perché è una sua necessità innata, ma in questa situazione è portato a cercarla “nei posti sbagliati”:

Cercate la speranza e la consolazione nei posti sbagliati.” (2 marzo 2009)[2].

Questo crea un circolo vizioso perché, quando la pace viene cercata nei posti sbagliati l’inquietudine si rigenera e aumenta:  

La vostra anima è inquieta perché lo spirito è debole e stanco di tutte le cose terrene.” (25 aprile 2015).

Colpisce che, nei messaggi a Mirjana i termini relativi all’inquietudine siano distribuiti a partire dal 2006; mentre nei messaggi a Marija sono concentrati a partire dal 2015, e sono molti di più. In ogni caso, non esiste in questi messaggi una prospettiva positiva o benevola dell’inquietudine, ma è sempre qualcosa di negativo e pauroso.

In questi messaggi, inoltre, l’inquietudine sta insieme all’odio e alla guerra, ai litigi, al disordine morale, all’insoddisfazione esistenziale, all’ orgoglio e all’egoismo.

Nell’anno in cui aveva annunciato che “Satana è sciolto dalle catene” (1° gennaio 2001) la Madonna ci fece una rivelazione, avvertendoci che “l’inquietudine ha cominciato a regnare nei cuori” (25 novembre 2001) e contemporaneamente anche l’odio ha cominciato a regnare nel mondo insieme alla guerra.

Dove abita l’inquietudine si trova pure “la morte senza speranza” (25 novembre 2010) e la rinuncia a credere in un futuro migliore. Da qui la tentazione dello scoraggiamento e della disperazione che conduce alla morte eterna:

Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno.” (2 maggio 2012).  

Allo stesso modo, nell’ultimo messaggio la Madonna ci avverte che:

“I venti dell’inquietudine, dell’egoismo e del peccato afferrano molti cuori e li guidano all’inquietudine ed alla perdizione.” (25 aprile 2025).

                Cioè: dall’inquietudine tentazione che soffia con l’egoismo e il peccato, il  rischio è quello di ritrovarsi nell’inquietudine eterna, la pena eterna della perdizione senza ritorno.

Pertanto, nei messaggi in cui la Madonna mette in guardia dall’inquietudine o ne denuncia la presenza, indirizza ed esorta alla speranza che si trova solo in Dio; oppure ci incoraggia a credere in un mondo e un futuro migliore. “Per questo sono con voi, perché Lui, l'Altissimo, mi manda tra di voi per esortarvi alla speranza e voi sarete portatori di pace in questo mondo inquieto.” (25 novembre 2021). E lo stesso ha detto nell’ultimo messaggio: “Perciò l'Altissimo mi ha inviato a voi per guidarvi verso la via della pace e della comunione con Dio e con gli uomini. Voi, figlioli, siete le mie mani estese: pregate, digiunate e offrite sacrifici per la pace, tesoro al quale anela ogni cuore.” (25 ottobre 2023).

E nell’ultimo messaggio:

“Perciò vi invito, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera affinché possiate star bene nei cuori e sulla terra, sulla quale vivete. Vi amo, figlioli, e perciò non mi stanco di invitarvi alla conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (25 aprile 2025).

 

Nel seguente messaggio c’è il riepilogo di quello che abbiamo appena detto:

Cari figli! In questo tempo inquieto in cui il diavolo miete le anime per attirarle a sé, vi invito alla preghiera perseverante affinché nella preghiera scopriate il Dio d'amore e di speranza. Figlioli, prendete la croce fra le mani. Essa sia per voi d'incoraggiamento che l'amore vince sempre in modo particolare adesso che la croce e la fede sono rifiutate. Voi siate il riflesso e l'esempio con le vostre vite che la fede e la speranza sono ancora vive ed è possibile un nuovo mondo di pace. Io sono con voi e intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” (25 luglio 2020). 

Lo stesso in quest’altro messaggio:

''Cari figli! Anche oggi sono con voi per dirvi: figlioli, chi prega non ha paura del futuro e non perde la speranza. Voi siete stati scelti per portare la gioia e la pace, perché siete miei. Io sono venuta qui con il nome: Regina della Pace, perché il diavolo vuole l’inquietudine e la guerra, vuole riempire il vostro cuore di paura per il futuro, e il futuro è di Dio. Perciò siate umili, pregate ed abbandonate tutto nelle mani dell’Altissimo che vi ha creati. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.'' (25 marzo 2021). 

Per questo l’ultima parola è di Dio,  ed è parola di speranza.

La medicina contro l’inquietudine è sempre la stessa, la preghiera, il digiuno, la conversione, il ritorno a Dio, l’invito ad essere coraggiosi e testimoni della speranza e della pace che solo Dio può dare.

Ecco la strada per vincere la disperazione a cui porta l’inquietudine:

 

Cari figli, le mie parole sono semplici, ma colme di amore materno e preoccupazione. Figli miei, sopra di voi si allargano sempre più le ombre delle tenebre e dell’inganno, io vi chiamo verso la Luce e la Verità, io vi chiamo verso mio Figlio. Solo Lui può convertire la disperazione e il dolore in pace e serenità, solo Lui può dare speranza nei dolori più profondi. (2 settembre 2018).

Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete, sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la Verità che è mio Figlio. […]” (2 gennaio 2012)  

 

Franco Sofia

 

 

 



[1] “Se volete essere felici, fatevi una vita semplice ed umile. Pregate molto e non vi preoccupate troppo dei vostri problemi: lasciateli risolvere a Dio e abbandonatevi a Lui!” (4 gennaio 1982). “Voi, figli miei, voi dovete preoccuparvi soltanto per la vostra anima, perché essa è l’unica cosa che vi appartiene sulla terra. Sudicia o pura, la porterete davanti al Padre Celeste.” (2 luglio 2016).

[2] Messaggio del 18 marzo 2000 “Cari figli! Non cercate la pace e il benessere invano nei luoghi sbagliati e nelle cose sbagliate. Non permettete ai vostri cuori di diventare duri amando la vanità. Invocate il nome di mio Figlio. RiceveteLo nel vostro cuore. Solo nel nome di mio Figlio sperimenterete il vero benessere e la vera pace nel vostro cuore. Solo così conoscerete l´Amore di Dio e lo diffonderete. Vi invito a diventare i miei Apostoli.

venerdì 25 aprile 2025

Medjugorje - Messaggio, 25 aprile 2025

 

Medjugorje - Messaggio, 25 aprile 2025



Cari figli! I venti dell’inquietudine, dell’egoismo e del peccato afferrano molti cuori e li guidano all’inquietudine ed alla perdizione. Perciò vi invito, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera affinché possiate star bene nei cuori e sulla terra, sulla quale vivete. Vi amo, figlioli, e perciò non mi stanco di invitarvi alla conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica)

SOSPENSIONE DI PADRE JOZO ZOVKO REVOCATA.

 

SOSPENSIONE DI PADRE JOZO ZOVKO REVOCATA.



Arrivano sempre più conferme.
Nell'articolo che segue è sintetizzata tutta la vicenda.
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" Sospensione di don Jozo Zovko revocata.

Don Jozo Zovko ha ricevuto una decisione dal cardinale Fernandez, capo del Dicastero della Congregazione per la Dottrina della Fede, che revoca il decreto del vescovo Ratko Perić sul divieto di attività nella diocesi di Mostar.

La sospensione per azione di don Jozo Zovko è stata revocata. Don Jozo Zovko, il parroco di Medjugorje all'inizio delle apparizioni, fu imprigionato sotto il comunismo perché considerato un istigatore di bambini "a mentire sul fatto che la Madonna apparve loro. " Tuttavia, anche nei tre anni e mezzo che don Jozo ha trascorso in carcere, i comunisti non hanno potuto "bloccare" i visionari, riferisce Maxportal.

Don Jozo Zovko non è stato sospeso come altri francescani per disobbedienza a sporadiche parrocchie in Erzegovina, nel noto "caso Erzegovina".

Mentre don Jozo Zovko continuava a predicare e testimoniare su Medjugorje, il vescovo Ratko Peri ć gli ha emanato un decreto che gli proibisce di lavorare nell'area della diocesi di Mostar.

Da fonti attendibili apprendiamo che don Jozo Zovko ha ricevuto una decisione dal cardinale Fernandez, capo del Dicastero della Congregazione per la Dottrina della Fede, che revoca il decreto del vescovo Ratko Peri ć sul divieto di attività nella diocesi di Mostar.

Don Jozo Zovko non è stato sospeso come altri francescani per disobbedienza a sporadiche parrocchie in Erzegovina, nel noto "caso Erzegovina".

Mentre don Jozo Zovko continuava a predicare e testimoniare su Medjugorje, il vescovo Ratko Peri ć gli ha emanato un decreto che gli proibisce di lavorare nell'area della diocesi di Mostar.

Da fonti attendibili apprendiamo che don Jozo Zovko ha ricevuto una decisione dal cardinale Fernandez, capo del Dicastero della Congregazione per la Dottrina della Fede, che revoca il decreto del vescovo Ratko Peri ć sul divieto di attività nella diocesi di Mostar.

Padre Jozo è di nuovo a Medjugorje?

Così si è riaperta la possibilità per don Jozo di celebrare la Santa Messa a Medjugorje, se il parroco lo invitasse. Dopo tanti anni, molti lo vorrebbero sicuramente vedere sul pulpito di Medjugorje, da dove questo carismatico frate profetiticamente e senza paura "tuonava" anche durante il regime comunista.

Il sentiero sacerdotale di don Jozo Zovka

Il 3 aprile 1965 è stato ordinato sacerdote. Dopo aver completato gli studi, si recò a servire nella parrocchia di Konjic, e poi fu cappellano della parrocchia di Čerin. Fu membro della commissione Pax per la preparazione dei catechismi e manuali di educazione religiosa, che faceva parte dell'allora Consiglio della Conferenza episcopale di Jugoslavia.

Nel 1974 si iscrive agli studi post-laurea in pedagogia religiosa presso l'Università di Graz. Al suo ritorno gli è stata assegnata la parrocchia di Posu šje, dove era parroco, e nell'autunno del 1980 è diventato parroco a Medjugorje.

Apparizioni a Medjugorje

Il 24 giugno 1981 la prima apparizione della Madonna ebbe luogo a Medjugorje. In tarda serata, il 17 agosto 1981, viene arrestato e portato presso il centro di detenzione preprocessuale del tribunale distrettuale di Mostar. Davanti al tribunale, don Jozo Zovko è stato difeso dall'avvocato Milan Vukovi ć.

Il processo dello spettacolo che seguì fu unico in quanto il contenuto della Scrittura divenne parte dell'accusa e della punizione. È stato condannato a tre anni di carcere. Ha contestato quel verdetto. Parti dell'accusa sono state respinte presso il Tribunale Federale di Belgrado e la sentenza è stata ridotta a un anno e mezzo di carcere. Fu imprigionato a Foča fino al 1983.

Dopo essere stato rilasciato dal carcere di Foča nel 1983, gli è stata assegnata la parrocchia di Bukovica, dove è stato parroco fino al 1985. Il suo nuovo luogo di pastorizia fu Tihaljina, dove rimase fino al 1991. Nel 1991 è diventato il guardiano del monastero di Široki Brijeg, dove ha mantenuto questa posizione fino al 1994.

Durante l'aggressione serba contro Croazia e Bosnia-Erzegovina, nel 1991 e nel 1992, ha parlato due volte al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e al Parlamento Europeo, chiedendo la fine della guerra.

Sospensione

Il 23 agosto 1989 il vescovo Pavao Žanić sospese i poteri sacerdotali di Zovko in due diocesi Erzegovina a causa del "coinvolgimento nel conflitto tra francescani e vescovi sulla divisione delle parrocchie - intenso in Erzegovina dagli ultimi 40 anni. "

Il 14 ottobre 1989 Zovko inviò un'obiezione alla Santa Sede contro il decreto vescovo, e il 15 febbraio 1990, il decreto vescovo venne confermato con la sentenza che la sanzione del vescovo sarebbe rimasta in vigore fino al ritiro in un monastero lontano da Medjugorje.

Zovko fu poi nominato guardiano del monastero francescano a Široki Brijeg e non svolse alcun servizio pastorale. Nonostante il divieto, ha continuato a confessare e nel 1994 il vescovo locale Ratko Peri ć ha abolito la sua giurisdizione confessionale.

Zovko ha continuato a promuovere le apparizioni, viaggiando in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti. Il 5 novembre 2002. Zovko ha iniziato un tour con gli oratori negli Stati Uniti. Il rettore della basilica del santuario nazionale dell'Immacolata Concezione a Boston, Walter Rossi, ha proibito a Zovko di celebrare lì la Santa Messa.

Fuori dall'Erzegovina

La provincia francescana di S. Nel 2005 ha consegnato il monastero e l'isola a Badija in Croazia, provincia francescana Erzegovina, per 99 anni. I provinciali, don Bernardin Škunca e don Slavko Soldo, invitarono Zovko a trasferirsi al monastero francescano e supervisionarne il restauro.

Tuttavia, Zovko non ha ascoltato questa richiesta per quattro anni fino al 16 febbraio 2009, quando ha accettato di trasferirsi al monastero di Badija.

Più tardi, Zovko visse tra Badija e Graz in Austria, dove occasionalmente visitava. Nel dicembre 2011 viene trasferito a Zagabria, dove risiede nel monastero francescano della provincia francescana d'Erzegovina. Da allora vive tra il monastero francescano di Zagabria e il monastero francescano di Badija.

FONTE: herzegovina.com