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giovedì 23 febbraio 2023

“Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande” (2 novembre 2018)

  

“Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande” (2 novembre 2018)

È POSSIBILE  TROVARE IL BENE IN MILOŠEVIĆ O IN PUTIN?


"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". (Lc 23, 34).

E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì.” (At 7,59-60)



 È già difficile trovare il bene nelle persone che compiono misfatti e che sono lontani da noi, ma diventa quasi impossibile trovarlo in quelle che lo compiono su di noi, eppure…

Durante la guerra civile in Bosnia Erzegovina, Mirjana e la sua famiglia  non sono state esentate dal portare il peso di drammi e tragedie che hanno investito anche i propri familiari.  

Oltre a questo Mirjana ha dovuto affrontare il contrasto tra le esigenze dei sentimenti e quelle della fede.

Com’era difficile conciliare le esigenze dell’Amore di Dio e dei fratelli con il risentimento verso coloro che stavano perpetrando i più brutali crimini di guerra.

 

Era il 1994, e Mirjana racconta nel suo diario:

“Mi sforzavo di vedere Gesù in tutti, come ci aveva chiesto di fare la Madonna. Era facile considerare le vittime della guerra nostri fratelli e sorelle in Cristo; ma cosa dire dei colpevoli?

«Perché se amate quelli che vi amano», diceva Gesù nel Vangelo, «che ricompensa ne avrete?».

Mi inginocchiai con l'intenzione di pregare per Milošević, e per ottenere la grazia di considerarlo un fratello anziché un nemico. Volevo chiedere che potesse riconoscere i suoi errori, che si commuove come esse e si convincesse a cessare ogni massacro, ma ogni volta che vedevo il suo nome o che pensava lui, mi veniva un gran risentimento e non riuscivo ad andare avanti.

«Gesù mio, perché non cerchi Tu di vederti in lui?», pregai con fervore, ma poi continuai dicendo: «mi dispiace, perdonami».

Comunque, Gesù non ha avviato guerre, non ha ucciso persone innocenti. Nonostante questo, cercavo Gesù negli atti di Milošević . Avrei dovuto ritenere anche lui un figlio di Dio, un figlio della Madonna, e un fratello di Gesù, anche se era finito nelle tenebre.

Sapevo che Dio non dimorava dove non era benvenuto, e che qualsiasi cosa presente nel cuore di Milošević sembrava avere ben poco a che fare con l'amore. Ma credevo anche che se la Madonna avesse dovuto rispondere con una sola parola a ogni domanda che le veniva rivolta, avrebbe detto probabilmente «Pregate». Le nostre preghiere, diceva, hanno il potere di cambiare tutto. Questo era l'inizio di uno dei più intensi combattimenti interiori che abbia mai vissuto; perdonare quello che in apparenza era imperdonabile”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 272).

 

Ventiquattro anni dopo la Madonna diede ai suoi Apostoli un messaggio molto forte col quale chiede ad essi lo stesso sforzo che Mirjana ha fatto nei confronti di Milošević:

 

"Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio.  Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. […]” (2 novembre 2018).

 

Questo cercare il bene  perfino là dove c’è il male più grande, ricorda tanto ciò che Gesù ha detto mentre era sulla croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.” (Lc 23,34).

La Madonna sta chiedendo ai suoi Apostoli di entrare nei sentimenti di Gesù per scusare coloro che non conoscono l’Amore di Dio e non conoscono Gesù, al fine di intercedere per la loro salvezza, partecipando così alla redenzione già operata da Gesù con la sua morte in croce.

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil 2,5) è il noto inizio dell’Inno ai Filippesi. Ciò che Paolo chiede a tutti i cristiani, la Madonna chiede ai suoi Apostoli.  

In un altro messaggio la Madonna ci mostra i sentimenti di Gesù quali erano e quali sono anche adesso:

“Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose. Egli cerca il bene, perfino quello piccolo e nascosto, in tutte le anime, per perdonare il male.” (2 aprile 2019). 

Non si tratta di scusare il male, ma di salvare le anime, sapendo che ogni anima davanti al Signore vale più di tutto l’universo.

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Ecco il messaggio del 2 novembre 2018 per intero:

 

"Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio.  Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. Ed io, come Madre, vi invito ad ascoltarLo. Figli miei, lo spirito è più potente della carne e, portato dall’amore e dalle opere, supera tutti gli ostacoli. Non dimenticate: mio Figlio vi ha amato e vi ama. Il Suo Amore è con voi ed in voi, quando siete una cosa sola con Lui. Egli è la luce del mondo, e nessuno e nulla potrà fermarLo nella gloria finale. Perciò, Apostoli del mio amore, non dovete temere di testimoniare la Verità! Testimoniatela con entusiasmo, con le opere, con amore, con il vostro sacrificio, ma soprattutto con umiltà. Testimoniate la Verità a tutti coloro che non hanno conosciuto mio Figlio.

Io vi sarò accanto, io vi incoraggerò. Testimoniate l’Amore che non finisce mai, perché viene dal Padre Celeste che è eterno ed offre l’eternità a tutti i miei figli. Lo Spirito di mio Figlio vi sarà accanto. Vi invito di nuovo, figli miei: pregate per i vostri pastori, pregate che l’Amore di mio Figlio possa guidarli. Vi ringrazio!”.

 

Franco Sofia

 

 

 

 

giovedì 16 febbraio 2023

CI SEMBRAVA DI VIVERE EPISODI BIBLICI

 

CI SEMBRAVA DI VIVERE EPISODI BIBLICI

 


I libri sulla storia delle apparizioni di Medjugorje sono pieni di racconti e testimonianze sui segni visti soprattutto nei primi tempi, come il fuoco che fu visto nell’ottobre del 1981 sul Podbrdo nel luogo dell’apparizione: bruciava, ma senza lasciare tracce di combustione, come cenere o carbone, a somiglianza del roveto ardente.

A Medjugorje anche gli stessi veggenti hanno visto alcuni di questi segni, e ne hanno parlato dando testimonianze.

È molto interessante quello che ha scritto nel suo diario la veggente Mirjana:

Il 25 agosto 1981 la Madonna rispose alle continue richieste di avere un segno, forse per rassicurare la gente di Medjugorje e calmare ogni paura. Vicka ed io eravamo da Ivan, quando ad un tratto udimmo un gran clamore all’esterno. Uscimmo e trovammo diverse persone in strada con lo sguardo rivolto verso il Križevac. Alcune puntavano il dito. Altri si erano messi in ginocchio.

Voltandomi verso la montagna, vidi la figura della Madonna nel posto solitamente occupato dalla croce alta 8 metri e mezzo. La Madonna era diversa da come eravamo abituati a vederla - sembrava più una statua che una vera persona. La sagoma svani lentamente e riapparve la croce. Qualche istante dopo, strane forme si materializzarono nel cielo sopra la montagna, dando vita a tre lettere enormi e luminose che formavano la parola Mir, che nella nostra lingua significa “pace”. Mir è anche la prima parte di Miriam, l'originale nome di Maria in ebraico.

Nessuno poteva ignorare ciò che stava accadendo a Medjugorje.

Sembrava che stessimo vivendo episodi biblici”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 103 – 104)

 

Personalmente, ho sempre ritenuto che tanti eventi accaduti a Medjugorje hanno il sapore dei grandi eventi biblici. E non solo quelli a cui si fa riferimento in questa testimonianza di Mirjana, ma tutta la dinamica dell’evento Medjugorje in se stesso, dall’inizio alla fine, cioè fino al suo esito finale che cambierà il volto del mondo intero, così come hanno testimoniato più volte i veggenti di Medjugorje, è progettata dall’Altissimo perché rimanga a memoria umana per i tempi a venire.

Se il commento di Mirjana alla fine di questa testimonianza valeva per i segni grandiosi visti nei primi giorni delle apparizioni, a maggior ragione questo varrà per l’intero evento Medjugorje.

Mirjana commenta, infatti: “Nessuno poteva ignorare ciò che stava accadendo a Medjugorje”.

Alla fine di tutto, nessuno nei tempi a venire potrà più ignorare ciò che Dio ha fatto per l’umanità attraverso Medjugorje.

Il Signore preparò l’uscita dall’Egitto in modo tale che rimanesse a memoria per future generazioni, “È la Pasqua del Signore!” (Es 12, 11): “Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”. (Es 12,14)

Un evento che rompeva definitivamente col mondo della schiavitù era destinato a diventare memoriale per i secoli a venire, nella morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.

Qualcosa di simile prepara Dio per l’umanità attraverso Medjugorje, che però stavolta avrà come punto di partenza la morte e risurrezione di Gesù.

Non dimentichiamo che nei messaggi la Madonna ha parlato di “un grande piano” di Dio che coinvolgerà il mondo intero.

Nel 2007, in un messaggio dato alla veggente Marija, la Madonna svela il grande piano che Dio vuole realizzare attraverso Medjugorje:

Siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007).

 

Facendosi portavoce degli altri cinque veggenti, Mirjana nel suo diario fa questa affermazione sconvolgente:

Dagli incontri ravvicinati con la Madonna avevamo capito che i suoi piani non si limitavano al piccolo paese di Medjugorje o alla Jugoslavia; Lei era venuta per cambiare il mondo intero. Come ci rivelò, il piano di Dio si sarebbe compiuto, alla fine, attraverso una serie di avvenimenti futuri. Iniziò allora a riferirci tali eventi raccomandandoci di non svelarli a nessuno fino a poco tempo prima che si fossero verificati”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 89 – 90).

Ciò che quindi stiamo per vivere è ancora più grandioso di ciò che già il Signore ha fatto con Medjugorje.

Franco Sofia