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martedì 26 settembre 2017

LA CRISI DELLA CHIESA NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE

LA CHIESA SUBIRÀ UNA TREMENDA PROVA

LA CRISI DELLA CHIESA NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE






Il messaggio dato alla veggente Marija il 25 settembre scorso (vedi in fondo all'articolo) richiama Fatima.
È la prima volta poi che nei messaggi dati a Marija la Madonna invita a pregare per i sacerdoti e i consacrati, finora l’aveva solo attraverso Mirjana a partire dal 2006. Questo messaggio fa il paio con quello dato a Mirjana il 2 giugno scorso, per intenderci, quello in cui la Madonna afferma che “questo tempo è un punto di svolta”. Da un confronto tra i due messaggi emergono molti punti in comune.
Anzitutto una premessa: la Madonna solo nel messaggio del 2 giugno 2017 mette in evidenza i consacrati proprio all’inizio, quando invece in tutti gli altri messaggi lo ha fatto alla fine o, addirittura, al di fuori del messaggio.
Detto questo cerchiamo di capire che cosa vuole la Madonna dirci tra le righe e anche al di fuori di esse.
Nei due messaggi, all’inizio, c’è un invito alla preghiera, poi, sempre in tutti e due, si passa subito a specificare che l’invito riguarda sacerdoti e consacrati.
A Marija: “Coloro che sono NELLA PROVA… in particolare i sacerdoti e TUTTI i CONSACRATI”.
A Mirjana: “per coloro che non conoscono mio Figlio … e non hanno conosciuto l’amore di Dio … contro il peccato, per i CONSACRATI”.
A Marija: “MOLTE ANIME sono nel peccato perché non ci sono coloro che si sacrificano e pregano per la loro conversione”.
A Mirjana: “Apostoli del mio amore, siate piccole luci del mondo. Che illuminiate là dove la tenebra vuole regnare, che con la vostra preghiera e l’amore mostriate agli altri la strada giusta e SALVIATE ANIME”.
A Marija: “Io sono con voi…”
A Mirjana: “Io sono con voi”.

Tra i sacerdoti e consacrati ci sono di quelli che “non conoscono mio Figlio … e non hanno conosciuto l’amore di Dio”, e tutto questo può essere considerato una prova.
Nel messaggio a Mirjana l’espressione “contro il peccato” e il contesto richiamano l’espressione finale “la tenebra vuole regnare”.

Dovrebbe interessare anche il fatto che i  CONSACRATI stanno al centro della proposizione, insieme a “CONTRO IL PECCATO”, in modo tale che la proposizione (“pregate per coloro che non conoscono mio Figlio … e non hanno conosciuto l’amore di Dio; contro il peccato, per i consacrati”) si potrebbe concludere qui (“contro il peccato, per i consacrati”), in questa sola espressione. Importante è anche la punteggiatura, perché la proposizione è una sola.
Anche il ripetersi di “coloro che”, inclina la lettura a una spiegazione drammatica. È come se la Madonna aprisse il nostro sguardo su una realtà molto severa, e ci aiutasse a condividere un po’ i segreti dati a Mirjana, perché in noi si accresca la consapevolezza della gravità della situazione e così aumentiamo le nostre preghiere e i sacrifici.
La Madonna ci aveva già suggerito questa situazione estremamente grave, ad esempio quando ci ha invitati a pregare perché “I PASTORI NON SI PERDANO” (“Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che non si perdano e che restino in mio Figlio, affinché siano buoni pastori per il loro gregge” (18 marzo 2009).
    Maria conclude tutti e due i messaggi con l’affermazione “Io sono con voi”. Non ci soffermiamo adesso sulla profondità anche biblica di questa affermazione, diciamo solo che essa viene utilizzata quando ci sono messaggi forti. Nei momenti difficili, cruciali, sia nella Bibbia che nei messaggi a Medjugorje, e in modo speciale in quelli dati agli Apostoli della Regina della Pace, l’espressione “Io sono con voi” è usata come rafforzamento e aiuto nella chiamata.  

Alle Tre Fontane la Madonna aveva annunciato tanto tempo fa questa crisi dentro la Chiesa e soprattutto tra i pastori della Chiesa:

La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i ministri, specie fra gli Ordini della povertà: prova morale, prova spirituale. Per il tempo indicato nei libri celesti, sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie!” 

(Dal messaggio del 12 aprile 1947 consegnato a Bruno Cornacchiola dalla Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane).

Franco diacono Sofia


I due messaggi in questione.

Messaggio a Marija  25 settembre 2017 
"Cari figli! Oggi vi invito ad essere generosi nella rinuncia, nel digiuno e nella preghiera per tutti coloro che sono nella prova, e sono vostri fratelli e sorelle. In modo particolare vi chiedo di pregare per i sacerdoti e tutti i consacrati affinché con più ardore amino Gesù, affinché lo Spirito Santo riempia i loro cuori con la gioia, affinché testimonino il Cielo e i misteri celesti. Molte anime sono nel peccato perché non ci sono coloro che si sacrificano e pregano per la loro conversione. Io sono con voi e prego per voi perché i vostri cuori siano riempiti di gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Messaggio a Mirjana del 2 giugno 2017

“Cari figli, come negli altri luoghi in cui sono venuta a voi, così anche qui vi invito alla preghiera. Pregate per coloro che non conoscono mio Figlio, per quelli che non hanno conosciuto l’Amore di Dio; contro il peccato, per i consacrati, per coloro che mio Figlio ha chiamato ad avere amore e spirito, forza per voi, per la Chiesa. Pregate mio Figlio, e l’amore di cui fate esperienza per la sua vicinanza vi darà la forza e vi disporrà alle opere di carità che compirete nel suo nome. Figli miei, siate pronti: questo tempo è un punto di svolta. Perciò io vi invito nuovamente alla fede e alla speranza, vi mostro la via per la quale dovete andare, ossia le parole del Vangelo. Apostoli del mio amore, al mondo sono così necessarie le vostre mani innalzate verso il Cielo, verso mio Figlio, verso il Padre Celeste! E’ necessaria molta umiltà e purezza di cuore. Abbiate fiducia in mio Figlio e sappiate che potete sempre essere migliori. Il mio Cuore materno desidera che voi, Apostoli del mio amore, siate piccole luci del mondo. Che illuminiate là dove la tenebra vuole regnare, che con la vostra preghiera e l’amore mostriate agli altri la strada giusta e salviate anime. Io sono con voi. Vi ringrazio!”

INVITO: Se intendi seguire una formazione più approfondita per gli Apostoli della Regina della Pace, scriviti in questo gruppo chiuso: https://www.facebook.com/groups/apostolireginapace/

sabato 23 settembre 2017

IL CAMMINO INIZIALE DELL’APOSTOLO DELLA REGINA DELLA PACE


IL CAMMINO INIZIALE DELL’APOSTOLO DELLA REGINA DELLA PACE

        Essere consapevoli del significato della chiamata: aiutare principalmente la Madonna con la preghiera per “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”; ma anche che strada facendo la Madonna preciserà i contorni della chiamata.



         Rispondere “si” alla chiamata, fatta la prima volta il 18 marzo 2000, ma ripetuta diverse altre volte: “vi invito a diventare miei apostoli”.
         Quando ci si sente trafiggere il cuore di fronte alle richieste di Maria, quello è il momento in cui si può prendere consapevolezza che la chiamata non è solo una nostra risposta, ma è anche una scelta dall’alto: “Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco” (2 gennaio 2013).
         Intraprendere il cammino dalle varie tappe che la Madonna propone, partendo dall’inizio:
  1.       purificazione del cuore  
  2.       accettazione del dono dell’umiltà e di quello dell’amore

nella consapevolezza che senza questo passo iniziale non si può essere di aiuto: 

Cari figli, per poter essere miei Apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili. Non potete essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore” (2 gennaio 2014).

Questi sono i primi passi.



Franco Sofia

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Per saperne di più:
https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/10/vademecum-dellapostolo-della-regina.html 

lunedì 31 luglio 2017

CUORI PURI E UMILI - LA "CONDITIO SINE QUA NON"

ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

CUORI PURI E UMILI - LA "CONDITIO SINE QUA NON" 

PER OGNI VERO APOSTOLO DELLA REGINA DELLA PACE



Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero” (Mt 11, 28-30)


Tutti coloro che hanno risposto “SI” alla chiamata della Regina della Pace a diventare suoi Apostoli, devono avere la consapevolezza che senza un cuore puro e umile non possono essere d’aiuto alla realizzazione del piano del Signore che conduce al trionfo del Cuore Immacolato di Maria. La Madonna è stata chiara:

Cari figli, per poter essere miei Apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’Amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili. Non potete essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore”. (2 gennaio 2014).

La Madonna sta insistendo da parecchio tempo nel chiederci cuori puri e umili. Non solo, ma Lei ha aggiunto nel tempo anche altre qualità: gli Apostoli devono essere “piccoli”, “miti”, “modesti”, ricolmi d’amore”, “nascosti e santi”.
Perché è qui che si gioca il successo della grande e finale battaglia tra bene e male, tra la superbia e l’umiltà.
Gli eserciti sono schierati, e la battaglia è già iniziata. Se la “superbia sta regnando”, allora occorre rispondere con l’arma dell’umiltà: “Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà” (2 febbraio 2012).   Se Satana si serve di “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”, Maria e Gesù si servono di coloro che conoscono l’Amore di Dio.
Mentre la Madonna ci fa da maestra, nello stesso tempo lancia messaggi trasversali aiutandoci a capire il tempo che stiamo vivendo e come l’opera degli apostoli si inserisce in una fase realizzativa di alcune profezie bibliche:
 “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora.  Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'Amore della Verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla Verità, ma hanno acconsentito all'iniquità
” (2Tessalonicesi 2,3-12).
Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi” (Apocalisse 13,5). 
Se, dopo Gesù, c’è una maestra di umiltà questa è Maria, Colei che si oppone al Superbo per eccellenza:
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.  […]
l’Onnipotente “ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili” (Lc 1, 46-48. 51-52).

Volendo approfondire la richiesta di Maria insieme a Lei, la prima cosa che salta agli occhi è che nei messaggi dati a Mirjana la purezza quasi sempre precede l’umiltà (“Solo i cuori puri sono umili”, 2 ottobre 2014). E infatti, nei messaggi, quando troviamo l’espressione “cuori puri ed umili”, puri precede sempre umili.

La Madonna vuole che siamo come Lei. “Cari figli, con molto amore e pazienza, cerco di rendere i vostri cuori simili al mio Cuore. Cerco di insegnarvi, col mio esempio, l'umiltà, la sapienza e l'amore, perché ho bisogno di voi, non posso senza di voi, figli miei. Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco” (2 gennaio 2013).

La Gospa non dice: rendere i vostri cuori uguali al mio, ma simili.
Infatti, Maria è umile per natura, perché è Immacolata fin dal concepimento. L’umiltà in lei è connaturata, conseguenza della purezza totale acquisita per grazia.
Noi, a differenza di Lei, invece, dobbiamo prima cercare la purezza, per ottenere l’umiltà.
Vediamo come questo è possibile.

****

Cuore”, nei messaggi agli Apostoli, è inteso in senso biblico, non in senso sentimentale o peggio ancora fisico. Cuore è il centro unificatore della realtà spirituale, psicologica e fisica dell’uomo, è ciò che rappresenta tutta la persona nel modo più nobile possibile.
Il cuore è il luogo in cui risiede la santissima Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ed è il Padre che per mezzo dello Spirito Santo opera tale purificazione secondo la promessa:

Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme” (Ez 36, 25 – 27).

Nei messaggi che la beata Vergine Maria sta dando attraverso Mirjana, sembrerebbe che l’umiltà prima di essere una virtù, sia un dono. E anzi, che questo dono sia più importante della virtù: “Ho bisogno di Apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà” (2 ottobre 2012).

Nel messaggio del 2 luglio 2007, ad esempio, l’umiltà nasce come dono, insieme alla mitezza e all’amore, in seguito alla purificazione ottenuta nel sacramento della confessione.
Se la confessione è profondamente sincera, ben fatta, se c’è il “riconoscimento completo dei peccati” (2 luglio 2011), allora avviene come uno svuotamento che viene riempito dalla grazia. Il primo e principale passo che occorre fare da parte nostra è la rinuncia all’orgoglio. Poi è Dio che interviene svuotandoci dal peccato attraverso la confessione.
Insomma, l’umiltà nasce da una collaborazione tra Dio e l’uomo: è un lavoro di simbiosi in cui la parte preponderante è fatta dalla grazia di Dio attraverso lo Spirito Santo, mentre all’uomo spetta di lasciargli spazio. 
Il cammino verso l’umiltà inizia quando prendiamo coscienza del fatto che “non abbiamo niente e non possiamo niente” e che “l’unica cosa nostra e quello che possediamo è il peccato” (2 luglio 2007).
Come il figliol prodigo, la cui salvezza ha avuto inizio nel momento in cui ha preso coscienza che l’unica cosa che gli era rimasta era la condizione di peccato in cui viveva: “rientrato in sé, disse: «Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi»” (Luca 15, 17-19).
Dopodiché, avendo nella confessione ricevuto l’abbraccio del Padre, con la purificazione ci viene ridonato il cuore mite e umile di Gesù. È quello il momento in cui possiamo vivere Gesù (“vivere mio Figlio”), come ha detto in due messaggi la Vergine Maria (2 dicembre 2014 e 2 luglio 2017).
A noi tocca solo accettare il dono. La Madonna infatti dice: “accettate la mitezza e l’umiltà”, appunto perché le riceviamo in dono. Nel messaggio in questione, Maria ci dà anche la motivazione, mostrandoci suo Figlio, Dio fatto uomo, che rinuncia a vincere con la forza, e invece sceglie di vincere con la mitezza, l’umiltà e l’amore:

«Cari figli! Nel grande amore di Dio oggi vengo a voi per condurvi SULLA VIA DELL'UMILTÀ E DELLA MITEZZA. Prima stazione su questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti al mio Figlio. Comprendete, figli miei, che non avete niente e non potete niente. L'unica cosa vostra e quello che possedete è il peccato. PURIFICATEVI E ACCETTATE LA MITEZZA E L'UMILTÀ. Mio Figlio avrebbe potuto vincere con la forza, ma ha scelto la MITEZZA, L'UMILTÀ e L'AMORE. Seguite mio Figlio e datemi le vostre mani, affinché insieme saliamo sul monte e vinciamo. Vi ringrazio» (2 luglio 2007).

Il dono accettato si trasforma a poco a poco in frutto (i famosi frutti dello Spirito Santo[1]) o in virtù in seguito alla nostra collaborazione, ma il punto di partenza è sempre la vita secondo lo Spirito, cioè tutto quel lavorio interiore enunciato in precedenza che nasce dalla confessione e che ci riporta ad aderire intimamente allo Spirito di Gesù. 

(continua) 
Franco diacono Sofia


[1] “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito”. (Gal 5, 22-25).

venerdì 21 luglio 2017

L’APOSTASIA DILAGA SEMPRE PIÙ

L’APOSTASIA DILAGA SEMPRE PIÙ 
"VI PREGO, PREGATE PER IL MONDO INTERO"

Cari amici,
chi si meraviglia perché la Madonna sia da così tanto tempo in mezzo noi per chiamare il mondo alla conversione, dovrebbe aprire gli occhi sulla situazione spirituale nella quale ci troviamo, dove "i peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi".
La Madonna, come già a Fatima, ha manifestato fin da principio la sua materna preoccupazione, a causa del grande numero di anime che vanno all'inferno. Infatti L'APOSTASIA DILAGA SEMPRE DI PIÙ, con le moltitudini che si allontanano da Dio e vivono senza fede, senza comandamenti e senza la speranza della vita eterna.
Non dobbiamo guardare troppo lontano per renderci conto di questo diffuso tradimento di Cristo, che si diffonde come un veleno silenzioso e mortale, mietendo vittime ovunque, anche laddove dovrebbero vigilare i baluardi della fede.
Il cuore delle Madre "soffre", ma non si arrende e ci chiama ad aiutarla in questa immane opera della salvezza eterna delle anime. Guardando i suoi figli che non conoscono l'amore di Dio, ci invita a prenderci cura di loro, per mezzo della preghiera e dell'amore, perché "le loro anime si salvino e abbiano la vita eterna".
La Madonna vuole farci comprendere che la salvezza eterna delle anime è la cosa più necessaria, che va messa al primo posto delle nostre aspirazioni e preoccupazioni.
Per questo il Padre ha inviato il Figlio sulla terra, per espiare i nostri peccati sul legno della croce e per aprire a tutti gli uomini le porte del paradiso. Per questo Gesù ha fondato la Chiesa, perché nel corso dei secoli annunciasse la salvezza e la donasse con la parola della verità e la grazia dei sacramenti.
Non possiamo assistere con indifferenza alle persone che si perdono nelle tenebre della menzogna e della morte, quando noi potremmo aiutarle con la nostra preghiera e indicare loro la strada che porta alla vita eterna.
AIUTIAMO LA MADRE IN QUESTA GRANDE OPERA DELLA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME, applicandoci ogni giorno con amore e dando così significato e valore al tempo della nostra vita. Aiutiamo la Chiesa a non perdere di vista la sua missione e la ragione stessa della sua esistenza.

Vostro Padre Livio

(Editoriale in homepage, www.radiomaria.it)
Newsletter di P. Livio - 18 Luglio 2017

E DOPO ... IL RITORNO DI GESÙ

E DOPO ... IL RITORNO DI GESÙ!

IL VAGLIO DEI CUORI NEL TEMPO DEI SEGRETI 

Mai, nella storia bimillenaria del cristianesimo, è risuonato come nel nostro tempo la chiamata alla conversione. L’Onnipotente ha inviato la Madre per questo appello globale, che risuona dal lontano 1981 e che è rivolto non solo alla Chiesa ma anche al mondo intero: “«Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra. Queste sono le mie ultime apparizioni.” (02 – 05 – 1982). La Madonna è qui per la sua ultima battaglia contro satana e per la sua più grande vittoria. Dopo il tempo della pace sulla terra, che avrà inizio col compimento dei dieci segreti, l’impero delle tenebre tenterà l’ultimo assalto, ma allora sarà Cristo stesso che verrà sulle nubi del cielo, “con potenza e gloria grandi”, a gridare il suo “Basta!” al mistero di iniquità e a portare a compimento la sua grande opera di misericordia e di salvezza.

Nel lungo tempo della presenza di Maria molti hanno risposto alla chiamata, ma un numero enorme non l’ha neppure presa in considerazione. E’ la Gospa stessa a fare il bilancio: "Cari figli, oggi vi invito a pregare e a digiunare per le mie intenzioni, perché satana vuole distruggere il mio piano. Ho iniziato qui con questa parrocchia e ho invitato il mondo intero. Molti hanno risposto ma è enorme il numero di coloro che non vogliono sentire né accettare il mio invito. Perciò voi che avete pronunciato il SI, siate forti e decisi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata” (2- 08- 2011). E’ una illusione fatale pensare che ciò possa avvenire senza gravi conseguenze. L’umanità infatti galleggia su un mare di fuoco e solo dei cuori induriti e accecati possono rifiutare un aiuto straordinario che li porti in salvo. La presenza della Regina della pace è la riposta di infinita misericordia che viene data a un mondo immerso nel peccato e sotto la ferrea dittatura del demonio. Che accadrà a quelli che la rifiutano?

Il tempo dei segreti è un tempo speciale nel quale ogni uomo, nessuno escluso, dovrà fare le sue scelte e decidersi per Dio o contro Dio. Nessuno potrà esimersi dal prendere una posizione, dalla quale dipenderà il suo destino eterno. La Gospa ha richiamato più volte alla responsabilità che deriva a ognuno dal fatto che ha ricevuto da Dio il libero arbitrio, arrivando persino a dire: “Dio ha dato a tutti la libertà, che io rispetto con tutto l’amore; ed io mi sottometto, nella mia umiltà, alla vostra libertà” (25 – 11 – 1987). Man mano che il tempo si avvicina la Madre ammonisce i suoi figli, specialmente i più lontani, perché si decidano per la conversione. Nessuno potrà sfuggire all’ aut – aut che obbligherà ognuno a decidersi per Dio o contro Dio: “Figlioli, voi siete liberi di decidervi nella libertà per Dio o contro di Lui.” ( 25- 01 – 2016). Lo svolgimento dei dieci segreti sarà tale per cui verrà data la possibilità a ogni uomo di prendere posizione, accogliendo le parole della salvezza di Maria o ignorandole. Dopo l’annuncio del segno sulla montagna, che verrà dato tre giorni prima, e dopo la sua realizzazione dinanzi agli occhi del mondo, non sarà più possibile accampare scuse per sfuggire ancora una volta alla scelta. Man mano che i segreti verranno rivelati e si realizzeranno, chi potrà accampare giustificazioni e sfuggire all’imperativo di una risposta? Gli uomini dell’interro pianeta dovranno decidersi se accogliere la salvezza offerta dal Figlio di Maria, oppure respingerla. Nessuno potrà sfuggire alla decisione di riconoscere in Gesù il Salvatore, oppure di rimanere sotto il potere del maligno. I segreti dei cuori saranno svelati e l’umanità si dividerà in due grandi schieramenti. Ognuno andrà da quella parte dove il suo cuore lo porterà. Chi crederà si salverà, che non crederà non si salverà. L’intera storia umana è storia della salvezza e il nostro tempo lo è in modo particolare, perché è il momento culminante dell’attacco di satana alla Chiesa e al futuro stesso dell’umanità.
A partire dal segno sulla collina, “un segno visibile, indistruttibile, permanente, bellissimo, che viene dal Signore” (Mirjana), il mondo non potrà guardare altrove e non prenderlo in considerazione. L’umanità entrerà in una fase di inquietudine e di angoscia, in attesa di ciò che sta per accadere. Satana, che da tempo sta soffiando il vento pernicioso dell’odio e della guerra, cercherà di attuare il suo disegno perverso di distruzione universale, paralizzando le moltitudini con la paura e gettandole nella disperazione. In quel contesto risuoneranno le parole della speranza di Maria, che risplenderanno come stelle nella notte tenebrosa e che indicheranno la via della salvezza. 
Come nuovo Mosè, la Condottiera divina aprirà le acque del Mar Rosso e porterà sulla spiaggia della salvezza tutti quelli che la seguiranno. Le meraviglie divine compiute in passato si ripeteranno e gli uomini vedranno la potente salvezza del Figlio di Maria. La Gospa non aveva forse rivelato fin dall’inizio delle apparizioni ciò che stava per realizzare e che nessuno allora avrebbe mai immaginato? Non aveva forse predetto il crollo del comunismo, la conversione del popolo russo e l’apostasia dell’Occidente? “Il popolo russo è il popolo nel quale Dio sarà maggiormente glorificato. L’Occidente ha incrementato il progresso, ma senza Dio, come se non fosse Lui il Creatore” ( 30 Ottobre 1981). L’anno 1991 è stato quello dei grandi eventi che hanno cambiato il mondo, senza che nessuno si rendesse conto che si stava realizzando una folgorante vittoria del Cuore Immacolato. La Regina è scesa sulla terra per affermare la sua regalità e per spinare la strada del ritorno a Cristo del mondo intero, Ciò che ha realizzato con braccio potente ci rende certi di quanto realizzerà in futuro, quando con i suoi apostoli incatenerà il drago dell’incredulità e dell’empietà, ricacciandolo nei suoi abissi tenebrosi.


L’umanità stessa sta preparando oggi ciò che accadrà domani. Seguendo satana, che la sta portando sulla via della rovina, prepara il suo futuro di disperazione e di morte. I cosiddetti “castighi” sono le conseguenze di ciò che gli uomini provocano allontanandosi da Dio e dai suoi comandamenti. La guerra contro il loro Salvatore e Signore li rende succubi del padre della menzogna e dell’omicida fin dal principio. Il tempo dei segreti e gli eventi che ne conseguiranno non è quello dei flagelli divini, ma delle malefatte degli uomini istigati da satana. Ma è anche il tempo dell’intervento della Madre per salvare i suoi figli. Quanto la ascolteranno? Chi ha tenuto chiuso il cuore fino ad ora sarà ancora in tempo ad aprilo? Mai rimandare a domani la conversione che ci viene chiesta oggi. La Gospa ha ottenuto da Dio la grazia di rimanere per così tanto tempo perché il maggior numero di persone possibile si converta e passi illeso attraverso la prova del fuoco. Da tempo sta preparando quelli che hanno riposto alla chiamata, perché siano i testimoni della fede, gli apostoli dell’amore e i portatori della pace. La Madonna fin dal principio li sta ringraziando perché, con la loro risposta, hanno reso possibile il trionfo progressivo del suo Cuore Immacolato e otterrà la sua
ultima e più grande vittoria.

Il mondo di oggi sta rinunciando a Cristo e lo perseguita ovunque è possibile. L’uomo moderno rinnova il peccato delle origini, con la sua pretesa di essere dio al posto di Dio. Questo mondo cadrà fragorosamente, come già avvenuto nel recente passato con le ideologie del male. Come il nazismo e il comunismo si sono dissolti nel nulla, così sarà per il nuovo totalitarismo. Si realizzerà così la profezia di San Giovanni Paolo II poco tempo prima di morire, e affidata al suo ultimo libro” Memoria e Identità”. Dal momento della venuta della Gospa è iniziata la sua marcia vittoriosa. La luce della sua presenza cresce di intensità di giorno in giorno. L’impero del male morderà la polvere sotto il calcagno della Piena di grazia.
(Padre Livio, La luce nella tempesta. Medjugorje e il destino del mondo, Ed. Piemme)

venerdì 7 aprile 2017

"DITE AL MONDO INTERO CHE A MEDJUGORJE SI RITROVA LA LUCE", MONS. HOSER

"DITE AL MONDO INTERO CHE A MEDJUGORJE SI RITROVA LA LUCE"
Incontro dell’Arcivescovo S.E. Mons. Henryk Hoser, Inviato Speciale della Santa Sede per Medjugorje, con i giornalisti. Medjugorje, 5 aprile 2017

data: 06.04.2017.

Voi, cari amici, dovreste essere i portatori della Buona Novella: dite al mondo intero che a Medjugorje si ritrova la luce. Perché abbiamo bisogno di punti di forte luce, in un mondo che sta cadendo nell’oscurità” (Mons. Hoser ai giornalisti).


(Prima parte)
           «Signore e Signori, buongiorno.
           All’inizio devo dare qualche spiegazione e qualche giustificazione. Il quadro della mia missione è stato definito dalla Santa Sede: si tratta, come abbiamo appena sentito, di esaminare lo stato della pastorale dei pellegrini a Medjugorje. Questa è la mia prima visita a Medjugorje: sono arrivato senza conoscere la situazione sul posto, ma sapendo al contempo che si trattava di un luogo di pellegrinaggio a livello internazionale. Mi servo della lingua francese, perché essa è stata per molto tempo, e rimane ancora, una lingua diplomatica.
         Senza dubbio voi attendete di sapere da me le mie impressioni, le mie conclusioni. La prima cosa che vorrei sottolineare è il fatto essenziale che, in passato, Medjugorje non era conosciuta nel mondo. Era una piccola località sperduta da qualche parte tra le montagne, come il nome stesso — Medjugorje — indica. Ora Medjugorje è conosciuta nel mondo intero, e bisogna anche sapere che vi si recano pellegrini provenienti da ottanta paesi del mondo. Dal punto di vista dell’importanza di questo luogo di pellegrinaggio, esso può essere paragonato ad altri posti. Ad esempio, se a Medjugorje vengono due milioni e mezzo di pellegrini all’anno, a Lourdes ne vanno sei milioni, ma Lourdes esiste da più di centocinquanta anni. Medjugorje ha solo trentasei anni d’anzianità. E’ tempo di fare un primo bilancio, una prima valutazione, che è molto importante per lo sviluppo futuro di questo luogo.  
         Allora, perché tanta gente viene qui? Da un lato, chi viene ha senza dubbio sentito parlare di quelle che vengono chiamate “le apparizioni di Medjugorje”, che hanno avuto luogo per la prima volta nel 1981. D’altra parte, coloro che vengono qui scoprono qualcosa di eccezionale. La prima cosa è l’ambiente, l’atmosfera, che è di pace e pacificazione, come pure di pace interiore, di pacificazione del cuore. Essi scoprono pure un grande spazio di spiritualità profonda. Riscoprono, o scoprono per la prima volta nella loro vita, cosa sia il senso del sacro. A Medjugorje essi incontrano sia tempi sacri che spazi sacri. “Sacro” significa riservato in modo particolare alla divinità. 
           Comunemente si dice che Medjugorje è un luogo di culto mariano, ed è vero. Ma, se andiamo in profondità, vediamo che a Medjugorje il culto è essenzialmente cristocentrico, perché ha al centro la celebrazione dell’Eucaristia, la trasmissione della Parola di Dio e l’adorazione del Santissimo Sacramento, durante la quale si scopre che esso è la presenza reale di Gesù Cristo, nella sua divinità ed umanità. Alcuni scoprono la recita del Rosario, che in fondo è una preghiera di meditazione sui misteri della nostra fede. Infine, facendo la Via Crucis, essi entrano nel mistero pasquale, ossia nel mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. Termino questo panorama con un accento più marcato riguardo al Sacramento del Perdono, la Confessione personale e personalizzata. 
           Dal punto di vista religioso, Medjugorje è un terreno molto fertile. In questi anni sono state enumerate seicentodieci vocazioni religiose e sacerdotali d’ispirazione medjugorjana: le più numerose sono in Italia, negli Stati Uniti ed in Germania. Tenendo presente l’attuale crisi di vocazioni, soprattutto in paesi di millenaria cristianità come l’Europa occidentale, questo fatto ci pare qualcosa di nuovo e, a volte, sconvolgente. 
           Considerando il numero di Comunioni distribuite — perché è quella l’unica possibilità di contare i pellegrini, anche se naturalmente con un certo margine d’errore — possiamo dire che, negli anni passati, [dal 1986 al 2016], sono stati distribuiti trentasette milioni di Comunioni. Il numero di pellegrini è però più grande, perché non tutti accedono alla Comunione.  
          Nella valutazione della situazione di Medjugorje, vanno distinti tre ambiti. 
           Il primo ambito è la parrocchia, che esiste da molto tempo. Essa serve i parrocchiani che sono qui, che abitano qui sul posto ed il cui numero, nei dieci anni passati, è aumentato di un migliaio di unità o 1500. Questa parrocchia — che ha la sua storia e che, negli anni trenta del secolo scorso, ha costruito la croce che sovrasta Medjugorje — è stata il terreno in cui è stato accolto l’odierno fenomeno di Medjugorje. In questa storia parrocchiale s’iscrive anche la storia particolare e personale di quelli che vengono chiamati “veggenti”. 
           Un secondo circolo, un secondo ambito, sono i pellegrini, che, come ho appena detto, arrivano anche a 2.500.000 all’anno. Questo numero tende ad aumentare. Evidentemente una sfida enorme per i pastori che servono questo luogo. Tale fenomeno ha inoltre causato l’accrescimento delle attuali strutture, che devono chiaramente rispondere alle necessità dei pellegrini: esse comprendono questa sala, la Cappella dell’Adorazione e lo spazio per la celebrazione di Messe all’aperto. Si tratta, dunque, di alcuni elementi che sono giustamente stati aggiunti in considerazione dell’arrivo dei pellegrini. D’altra parte, abbiamo anche visto lo sviluppo della cittadina stessa: ci sono sempre più alberghi, ristoranti, esercizi commerciali, cosa che mi fa già pensare ad una piccola Lourdes. Non è risaputo il fatto che Lourdes è la seconda città per numero di alberghi in Francia dopo Parigi. Potrebbe essere questo anche il futuro di Medjugorje in rapporto a Sarajevo. Dunque, la popolazione aumenta, e quindi aumenta pure la capacità di accoglienza dei pellegrini.
           Abbiamo però anche un terzo ambito: a Medjugorje si sono insediate delle comunità, delle associazioni, delle opere sociali e caritative che vengono sommariamente stimate in una trentina. Ve ne sono alcune che si sono stabilite qui perché ispirate a Medjugorje o perché hanno qui le proprie radici, ma ve ne sono anche altre che sono venute da altri paesi: che sono cioè state create altrove, ma poi si sono stabilite qui per vivere questa atmosfera e questo fenomeno di Medjugorje.
           Qui evidentemente vi sono anche delle creazioni originali, e vorrei menzionare soprattutto l’opera caritativa creata dai padri francescani: il “Villaggio della Madre”. Vale la pena di visitarlo, se vi interessa, perché è costruito con l’idea di accompagnare le vite delle persone, e in special modo quelle difficili, in tutti i loro stadi: gli orfani, i giovani in difficoltà, le persone dipendenti dalla droga, dall’alcool o da altri condizionamenti dello stesso tipo, i disabili. Anche questa è un’espressione di quella carità attiva intimamente legata alla fede cristiana. Ma vi è anche un’altra opera molto importante, anch’essa creata dai padri francescani, chiamata “Domus Pacis”, ossia una casa per ritiri in silenzio. Si stima che già vi siano passati 1.200 gruppi, per un totale di più di 42.000 partecipanti. Questo genere di ritiri e di seminari trasforma le persone dall’interno.
           Anche i seminari sono un’altra invenzione pastorale della parrocchia di Medjugorje. Sono annuali, ossia vengono tenuti una volta l’anno. Da ventitré anni esiste già un seminario aperto a tutti; da ventuno anni vi è un seminario destinato unicamente ai sacerdoti ed alla loro formazione; da diciassette anni ci sono seminari riservati alle coppie, e da quattro è iniziato un nuovo tipo di seminario, rivolto a medici e paramedici. L’anno scorso è stato inoltre organizzato, per la prima volta, un seminario a favore della vita umana. C’è, infine, anche un seminario per disabili. Questo panorama mostra l’intensità della vita cristiana qui a Medjugorje, che rappresenta in certo modo un modello che potrebbe essere seguito anche altrove.
         L’offerta dei Santuari nel mondo di oggi è di tale portata che Papa Francesco ha trasferito la problematica dei Santuari dalla Congregazione per il Clero alla Congregazione per la Nuova Evangelizzazione. Qui la gente riceve ciò che non ha nel luogo in cui vive. In molti dei nostri paesi di antica cristianità la Confessione individuale non esiste più. In molti paesi non c’è l’Adorazione del Santissimo Sacramento. In molti paesi non si conosce più la Via Crucis ed il Rosario non viene recitato. Nella Bretagna francese, una volta mi è stato detto che l’ultima Via Crucis era stata pregata trenta anni prima. Un tale inaridimento dell’ambito spirituale e del sacro porta, evidentemente, a una crisi di fede generalizzata.
           Qui la gente arriva alla sorgente, sazia la sua sete del sacro, la sua sete di Dio, di preghiera, che viene riscoperta come contatto diretto con Dio. Direi che la gente qui sente la presenza del divino anche per mezzo della Santa Vergine Maria. 
           A Medjugorje viene accentuato il titolo mariano di “Regina della pace”. Direi che questa non è una novità, perché nel mondo intero vi sono chiese dedicate alla Regina della pace. Se però noi guardiamo il contesto mondiale della nostra vita di oggi, vediamo ciò che Papa Francesco definisce “la terza guerra mondiale a pezzi”, ossia in frammenti e sotto le forme più crudeli e che causano più ferite, le più devastanti e distruttrici, ovvero le guerre civili. Voi, che abitate nei Balcani, avete vissuto una guerra civile non molto tempo fa. Io ho vissuto il genocidio in Ruanda. Tutto quello che ora vedete accadere in Siria, nel Vicino Oriente, è la distruzione dei paesi di più antica cristianità, anche facendo ricorso alle armi chimiche: questo è il paesaggio che vediamo oggi dinanzi a noi. Quanti conflitti politici in ciascun paese! Dunque, il ricorso a nostra Signora della Pace è, a mio avviso, essenziale. E qui il ruolo specifico di Medjugorje è estremamente importante.
        Voi, cari amici, dovreste essere i portatori della Buona Novella: dite al mondo intero che a Medjugorje si ritrova la luce. Perché abbiamo bisogno di punti di forte luce, in un mondo che sta cadendo nell’oscurità. Io vi suggerisco, inoltre, di iscrivervi ai seminari che si svolgono qui, non so a quale, per scoprire quello che ancora non conoscete. Grazie!»


martedì 4 aprile 2017

LA TERRIBILE VERITÀ CHE LA MADONNA TENTA DI SCONGIURARE CON LE SUE APPARIZIONI

 LA TERRIBILE VERITÀ
CHE LA MADONNA TENTA DI SCONGIURARE CON LE SUE APPARIZIONI


Nonostante che conoscessi le memorie di Lucia di Fatima, c’era un particolare a cui non avevo posto attenzione adeguata. Mentre ero in preghiera mi si è presenta davanti l’agghiacciante verità in tutta la sua portata.

Riguarda Giacinta. Racconta Lucia nelle sue “Memorie”:

“Un giorno andai a casa di Giacinta per stare un po’ con lei. La trovai seduta sul letto, molto pensierosa. – Giacinta! A cosa stai pensando? – Alla guerra che deve venire. Dovrà morire tanta gente! E quasi tutta andrà all’inferno. Saranno rase al suolo molte case, e ammazzati molti preti. Senti: io vado in Cielo; e tu quando vedrai di notte quella luce che la Signora disse che deve venir prima, fuggi in Cielo anche tu!  – Non vedi che non si può fuggire in Cielo? – È vero! Non puoi. Ma non aver paura! lo, in Cielo, pregherò tanto per te, per il Santo Padre, per il Portogallo, perché la guerra non arrivi fin qui e per tutti i sacerdoti” (Lucia di Fatima, Memorie).

Ciò che mi si è parato davanti in modo pauroso, è questo: Giacinta sta facendo riferimento al contenuto del segreto di Fatima, e in particolare alla seconda parte, quella in cui la Madonna annuncia che ci sarà una Seconda Guerra Mondiale. Giacinta afferma che morirà tanta gente e che “quasi tutta andrà all'inferno”.
Ora, se stiamo alle stime degli storici e dei documenti, i morti della seconda guerra mondiale si aggirano intorno a 71 milioni tra civili e militari.
Questa la cifra delle persone (“quasi tutte”) che secondo Giacinta è andata all’inferno. “Considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita” (Ebrei 13, 7): questo lo afferma la Parola di Dio riferendosi alla testimonianza dei capi, e io la applicherei alla testimonianza di santità di Giacinta. Se questo è l’esito, se cioè in così breve tempo e in così tenera età (ricordiamo che quando le è apparsa la Madonna a Fatima lei aveva appena 6 anni) ha raggiunto le vette della santità, come si fa a non accordarle credito riguardo alla sua visione?  
Come si può immaginare allora il dolore di Dio, per i suoi figli perduti?

Se adesso consideriamo la portata delle apparizioni a Fatima in funzione del male che cercava di prevenire, allora è lecito chiedersi cosa effettivamente il Signore, inviando Maria, sta cercando di impedire che accada nel nostro tempo. Una purificazione che sicuramente ci sarà, e tale che rimangano solo gli eletti in un mondo con 7 miliardi di persone, significa qualcosa di infinitamente più spaventoso di quello che è successo con la Seconda Guerra.

Siamo invitati a riflettere su questa vera visione di Lucia di Fatima:

"Fra le cose che potrebbero essere contenute nel Segreto di Fatima c’è proprio una terrificante visione di suor Lucia sul mondo, sicuramente autentica perché pubblicata dalle stesse sue consorelle di Coimbra in un volume del 2014 che attinge alle lettere della veggente e al suo diario inedito.
Io ne detti notizia su “Libero” il 17 agosto 2014. E’ un’agghiacciante visione legata proprio al Terzo Segreto.
Suor Lucia scrive:
ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva: ‘nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell'eternità il Cielo!’. Questa parola ‘Cielo’ riempì il mio cuore di pace e felicità”.
Questo è un testo sicuramente autentico, è relativo al Terzo Segreto di Fatima e dovrebbe far riflettere molto seriamente.
(Antonio Socci, “Libero”, 22 marzo 2017)

E il dolore di Maria?
In un messaggio dato a Mirjana la Madonna rivolta a “coloro che non conoscono l’amore di Dio”, circonlocuzione per definire quelli a Fatima erano chiamati “peccatori”, afferma: “Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi”. E aggiunge: “Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo. Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo, affinché smettiate di tradirlo, bestemmiarlo e ferirlo sempre di nuovo” (Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2014).

La Madonna invoca “un prodigio dello Spirito Santo”, per salvare il maggior numero di anime.
Questo ricorda un po’ ciò che troviamo nella profezia di Maria consegnata a Bruno Cornacchiola il 12 aprile 1947: Nel finale, molti saranno convertiti per le molte preghiere e per il ritorno all’amore di tutti, e per potenti manifestazioni divine” (S. Gatea. Il veggente, p. 85).

Nel 2007 tramite la veggente Marija la Madonna svela il grande piano che Dio vuole realizzare attraverso Medjugorje: “siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere” (25 giugno 2007).
A questa rivelazione risponde Mirjana con un’altra: “Non posso rivelare molto sui segreti, - ha detto Mirjana – ma posso dire questo: la Madonna ha deciso di cambiare il mondo. Non è venuta ad annunciare la nostra distruzione, è venuta a salvarci e, con suo Figlio, trionferà sul male”.

Se Dio “desidera convertire il mondo intero”, e se “la Madonna ha deciso di cambiare il mondo”, vuol dire che stavolta Satana non si tirerà dietro tutte quelle anime.

 “Cari figli, anche oggi con grande gioia nel mio cuore vi invito alla conversione. Figlioli, non dimenticate che siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere. In modo speciale, figlioli, vi invito tutti dal profondo del mio cuore: apritevi a questa grande grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza qui. Desidero ringraziare ciascuno di voi per i sacrifici e le preghiere. Sono con voi e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata” (25 giugno 2007).
"Cari figli, io, vostra Madre, vengo nuovamente in mezzo a voi per un Amore che non ha fine, dall’Amore infinito dell’infinito Padre Celeste. E, mentre guardo nei vostri cuori, vedo che molti di voi mi accolgono come Madre e, con cuore sincero e puro, desiderano essere miei Apostoli. Ma io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’amore di mio Figlio. Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi. Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo. Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo, affinché smettiate di tradirlo, bestemmiarlo e ferirlo sempre di nuovo. Prego con tutto il Cuore affinché comprendiate che solo mio Figlio è la salvezza e la luce del mondo. E voi, figli miei, Apostoli miei cari, portate sempre mio Figlio nel cuore e nei pensieri. Così voi portate l’Amore. Tutti coloro che non conoscono Lui lo riconosceranno nel vostro amore. Io sono sempre accanto a voi.
Sono in modo particolare accanto ai vostri pastori, perché mio Figlio li ha chiamati a guidarvi sulla via verso l’eternità. Vi ringrazio, Apostoli miei, per il sacrificio e l’amore!" (2 settembre 2014)

Franco Sofia 

lunedì 3 aprile 2017

VIDEO DELL'APPARIZONE A MIRIANA (2 APRILE 2017)


















            VIDEO DELL'APPARIZONE A MIRIANA (2 APRILE 2017)

L'arcivescovo Mons. Hoser sulla collina delle apparizioni (2 aprile 2017)







Fonte: Radio Maria

VIBRANTE OMELIA DELL'INVIATO DEL PAPA, ARCIVESCOVO MONS. HOSER A MEDJUGORJE

Promemoria per gli Apostoli della Regina della Pace
***
VIBRANTE OMELIA DELL'INVIATO DEL PAPA,
ARCIVESCOVO MONS. HOSER A MEDJUGORJE
                                                                   (1 APRILE  2017).

QUESTA qui proposta è la parte più importante dell’omelia durante la quale il cardinale ha parlato come uno di noi, uno degli apostoli della regina della pace.

            “Preghiamo per la pace perché le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio degli armamenti non conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si sfasciano, le società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano: Abbiamo bisogno dell'intervento del Cielo; e la presenza della Vergine Maria è uno di questi interventi, una iniziativa di Dio”.
“Ho lavorato tanti anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e posso dire che la confessione è sparita, la confessione individuale non esiste più, soltanto qualche caso raro”.  “Il miracolo più grande di Medjugorje sono le confessioni, il sacramento della riconciliazione, del perdono e della misericordia

***

[…]

“Vorrei tornare alla prospettiva storica. Nei giorni che stanno davanti a noi, leggeremo nei Vangeli come la rete dei nemici di Cristo si restringe sempre più. Minacciano sempre di più Gesù, e lui lo sa; lui sa ciò che i discepoli non sanno: che c'è qualcuno che lo segue sul cammino della sua passione: è la sua Madre, Beata Vergine Maria. Lei è vicina, soffre con Lui, sente la sua impotenza. San Giovanni Paolo II ha detto che questa era una fede talmente difficile. Spesso la chiamiamo la Madonna dei Sette Dolori, la Madonna Addolorata. Lei ha vissuto la sofferenza e il dolore nella sua vita. E la sua sofferenza e il suo dolore cresce fino ai piedi della Croce. Quando facciamo la Via Crucis vediamo alla IV Stazione che Maria incontra suo Figlio. Il Vangelo ci dice che Lei era testimone e della sua morte terribile sulla Croce. Ha preso tra le sue braccia il corpo martoriato, quasi distrutto di Suo Figlio.
La Tradizione cristiana ci dice che lei ha incontrato suo Figlio risorto, prima di Maria Maddalena. e nella prospettiva della vita di ciascuno di noi, nella prospettiva della Resurrezione, Lei è lì, Lei ci accompagna, ci segue, partecipa alle nostre sofferenze, alle nostre passioni, se viviamo queste sofferenze nella prospettiva di Dio. Lei ci aiuta a salvarci, ci aiuta ad arrivare alla conversione. E noi dobbiamo risentire questa sua presenza spirituale. Noi, soprattutto qui la chiamiamo Regina della Pace. Nelle litanie della Vergine Maria, ci sono 12 invocazioni di Maria Regina, e quella della Regina della Pace è l'ultima. Maria è Regina, e noi contempliamo nei misteri gloriosi del Rosario, l'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra. Lei partecipa in tutte le caratteristiche del regno del Suo Figlio, di colui che è il creatore del cielo e della terra. E Lei è dappertutto.   

Dappertutto viene venerata la Vergine Maria. Noi la ringraziamo per la sua costante presenza accanto a ciascuno di noi. La Regina della Pace è il frutto della nostra conversione: Lei mette la Pace nel nostro cuore. Per mezzo di questo diventiamo uomini pacifici, tranquilli in seno alle nostre famiglie, in seno alle nostre società, in seno ai nostri paesi.
La pace è minacciata nel mondo intero. Il santo Padre Francesco ha detto che noi stiamo vivendo la Terza Guerra Mondiale a pezzi. La terza Guerra Mondiale in certe parti è già presente. E le guerre più terribili sono le guerre civili, quelle che avvengono tra i cittadini dello stesso paese.
Cari fratelli e sorelle, io ho vissuto 21 anni in Ruanda, in Africa. Nel 1982 [in realtà è stato nel novembre del 1981n.d.r.] lì è apparsa la Vergine Maria. La Madonna ha predetto il genocidio del Ruanda, l'ha detto 10 anni prima. Le persone in quell'epoca non hanno capito niente dei suoi messaggi sul genocidio. Questo è stato il genocidio che ha ucciso 1 milione di persone.

Le apparizioni della Beata Vergine Maria in Ruanda sono state riconosciute. E lei si è presentata come la Madre della Parola, come la Madre del Verbo Eterno, nella prospettiva della mancanza di pace. E dunque, questo culto, così intenso qui, è eccezionalmente importante e necessario per il mondo intero.

Preghiamo per la pace perché le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio degli armamenti non conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si sfasciano, le società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano: abbiamo bisogno dell'intervento del Cielo; e la presenza della Vergine Maria è uno di questi interventi, una iniziativa di Dio.

Perciò voglio incoraggiarvi e confortarvi come inviato speciale del Santo Padre (qui lunghissimo applauso, n.d.r.).

Diffondete nel mondo intero la pace tramite la conversione del cuore. Il miracolo più grande di Medjugorje sono le confessioni, il sacramento della riconciliazione, del perdono e della misericordia: questo è il sacramento della Risurrezione. Io ringrazio tutti i sacerdoti che vengono a confessare qui. E anche oggi sono qui 50 sacerdoti a confessare, e sono al servizio del popolo di Dio.

Ho lavorato tanti anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e posso dire che la confessione è sparita, la confessione individuale non esiste più, soltanto qualche caso raro.  

 Il mondo si secca, i cuori si seccano, il male si moltiplica, i conflitti si moltiplicano. E dunque cerchiamo di essere apostoli della buona novella, della conversione e anche della pace nel mondo.

Qui ho sentito queste parole: “I non credenti sono coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio”.

Perché colui che è toccato dall’Amore di Dio, dalla sua Misericordia, non può resistere a questo dono una volta toccato da questo Amore di Dio.
Ed ecco noi siamo coloro che salvano la vita, noi siamo testimoni di coloro che salvano il mondo.
I Francescani mi hanno detto che qui vengono le persone di circa ottanta paesi del mondo, significa che questo invito si è diffuso fino ai confini del mondo come ha detto Cristo quando ha mandato i suoi apostoli: “Andate fino ai confini della terra”.
Voi siete testimoni dell’Amore di Cristo, dell’Amore di Sua Madre, dell’Amore della Chiesa.
Il Signore vi rafforzi e vi benedica".

(Traduzione e trascrizione di Franco diacono Sofia)



P.S. Un mio amico sacerdote mi ha scritto che il 2 aprile il cardinale è salito sulla collina delle apparizioni, e qui ha mormorato: “Medjugorje è tutto vero. La Regina della Pace è qui.”

mercoledì 29 marzo 2017

"QUI CI SONO LE MANI CHE HANNO UCCISO UN'INTERA CITTA'

IL DOTTORE CHE PROCURAVA ABORTI, MENTRE ERA SULLA COLLINA VIDE SPARIRE TUTTO DAVANTI A SE' E APPARIRE LA TERRA COPERTA DEI TESCHI DEI BAMBINI CHE AVEVA UCCISO CON L'ABORTO



“Avevo appena messo il piede giù sulla collina quando tutto è cambiato davanti ai miei occhi. Le rocce sono scomparsi. La collina fu improvvisamente coperto con le ossa e teschi di tutti i bambini che avevo abortiti in oltre quaranta anni. Guardate queste mani! (Qui, stese le mani prima che il gruppo). Qui ci sono le mani che hanno ucciso un'intera città! ”Stava piangendo e nella sala, i fazzoletti è venuto fuori uno dopo l'altro.”
LA TESTIMONIANZA DI UN DOTTORE CHE PROCURAVA ABORTI

IL CARDINALE HOSER APPENA ARRIVATO A MEDJUGORJE















FOTO E FILMATO DELL'ARRIVO DEL CARDINALE HOSER

PREPARAZIONE ALLA CONFESSIONE





PREPARAZIONE ALLA CONFESSIONE




AIUTI PER L’ESAME DI COSCIENZA

I dieci comandamenti

Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori di me
2. Non nominare il nome di Dio invano
3. Ricordati di santificare le feste
4. Onora tuo padre e tua madre
5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire il falso
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri


I precetti della Chiesa
1. Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni di lavoro
2. Confessa i tuoi peccati almeno una volta l’anno
3. Ricevi il sacramento dell’eucaristia almeno a Pasqua
4. Nei giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno
5. Sovvieni alle necessità della Chiesa


I sette vizi capitali
1. Superbia
2. Avarizia
3. Lussuria
4. Ira
5. Gola
6. Invidia
7. Accidia


I peccati che gridano al Cielo
1. Omicidio volontario
2. Peccato impuro contro natura
3. Oppressione dei poveri
4. Defraudare la mercede a chi lavora

Le virtù teologali

1. Fede
2. Speranza
3. Carità

Le virtù cardinali
1. Prudenza
2. Giustizia
3. Fortezza
4. Temperanza

Le opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori
4. Consolare gli afflitti
5. Perdonare le offese
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti

Le opere di misericordia corporale

1. Dar da mangiare agli affamati
2. Dar da bere agli assetati
3. Vestire gli ignudi
4. Alloggiare i senza tetto
5. Visitare gli infermi
6. Visitare i carcerati
7. Seppellire i morti


Gli ammonimenti della Parola di Dio        

“Dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo” (Mc 7, 21-23).

“Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maledicenti, né rapaci, erediteranno il regno di Dio” (1 Cor 6,9-10).

“Ma per i vili e gli increduli, gli abbietti e gli omicidi, gli immorali, o fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. E’ questa la seconda morte”  (Ap 21, 8).


IL RITO DELLA CONFESSIONE

1. Dopo esserti preparato con la preghiera e aver fatto l’esame di coscienza, ti presenti per fare la tua confessione. Il sacerdote ti accoglie invitandoti a fare il segno della croce:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Rispondi: Amen.

2. Il sacerdote ti esorta ad esporre con retta coscienza i tuoi peccati confidando nell’infinita misericordia di Dio:

Il Signore che illumina con la fede i nostri cuori, ti dia una vera conoscenza dei tuoi peccati e della sua misericordia.
Rispondi: Amen.

3. Incominci la tua confessione dicendo da quanto tempo non ti confessi e esponendo con semplicità, chiarezza, umiltà e brevità tutti i peccati mortali dall’ultima confessione e almeno alcuni peccati veniali.

4. Il sacerdote ti può rivolgere alcune domande e darti dei consigli adatti. Anche tu puoi chiedere dei suggerimenti per il tuo cammino spirituale o spiegazioni su alcune problematiche che non ti sono chiare.

5. Il Sacerdote ti esorta a recitare una preghiera che esprima il tuo pentimento. Potrai recitare una di queste preghiere:     

Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.


O Gesù di amore acceso
non ti avessi mai offeso,
o mio caro e buon Gesù
con la tua santa grazia
non ti voglio offendere più
né mai più disgustarti,
perché ti ama sopra ogni cosa. 
Gesù mio, misericordia.


6. Il Sacerdote, dopo averti proposto la penitenza, ti dà l’assoluzione con queste parole:

Dio, Padre di misericordia,
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.


E io ti assolvo dai tuoi peccati
Nel nome del Padre e del Figlio
E dello Spirito Santo.
Rispondi: 
Amen

(Fonte: Newsletter p. Livio - 29 marzo 2017)