Promemoria per
gli Apostoli della Regina della Pace
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VIBRANTE OMELIA
DELL'INVIATO DEL PAPA,
ARCIVESCOVO MONS. HOSER
A MEDJUGORJE
(1 APRILE 2017).
QUESTA qui proposta è la parte più importante dell’omelia durante la quale il cardinale ha parlato come uno di noi, uno degli apostoli della regina della pace.
“Preghiamo
per la pace perché le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio
degli armamenti non conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si
sfasciano, le società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano: Abbiamo bisogno
dell'intervento del Cielo; e la presenza della Vergine Maria è uno di questi
interventi, una iniziativa di Dio”.
“Ho
lavorato tanti anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e
posso dire che la confessione è sparita, la confessione individuale non
esiste più, soltanto qualche caso raro”. “Il miracolo più grande di Medjugorje sono
le confessioni, il sacramento della riconciliazione, del perdono e della
misericordia”
***
[…]
“Vorrei tornare alla prospettiva storica. Nei giorni che
stanno davanti a noi, leggeremo nei Vangeli come la rete dei nemici di Cristo
si restringe sempre più. Minacciano sempre di più Gesù, e lui lo sa; lui sa ciò
che i discepoli non sanno: che c'è qualcuno che lo segue sul cammino della sua
passione: è la sua Madre, Beata Vergine Maria. Lei è vicina, soffre con Lui,
sente la sua impotenza. San Giovanni Paolo II ha detto che questa era una fede
talmente difficile. Spesso la chiamiamo la Madonna dei Sette Dolori, la Madonna
Addolorata. Lei ha vissuto la sofferenza e il dolore nella sua vita. E la sua
sofferenza e il suo dolore cresce fino ai piedi della Croce. Quando facciamo la
Via Crucis vediamo alla IV Stazione che Maria incontra suo Figlio. Il Vangelo
ci dice che Lei era testimone e della sua morte terribile sulla Croce. Ha preso
tra le sue braccia il corpo martoriato, quasi distrutto di Suo Figlio.
La Tradizione cristiana ci dice che lei ha incontrato suo
Figlio risorto, prima di Maria Maddalena. e nella prospettiva della vita di
ciascuno di noi, nella prospettiva della Resurrezione, Lei è lì, Lei ci
accompagna, ci segue, partecipa alle nostre sofferenze, alle nostre passioni,
se viviamo queste sofferenze nella prospettiva di Dio. Lei ci aiuta a salvarci,
ci aiuta ad arrivare alla conversione. E noi dobbiamo risentire questa sua
presenza spirituale. Noi, soprattutto qui la chiamiamo Regina della Pace. Nelle
litanie della Vergine Maria, ci sono 12 invocazioni di Maria Regina, e quella
della Regina della Pace è l'ultima. Maria è Regina, e noi contempliamo nei
misteri gloriosi del Rosario, l'incoronazione di Maria Regina del cielo e della
terra. Lei partecipa in tutte le caratteristiche del regno del Suo Figlio, di
colui che è il creatore del cielo e della terra. E Lei è dappertutto.
Dappertutto viene venerata la Vergine Maria. Noi la
ringraziamo per la sua costante presenza accanto a ciascuno di noi. La Regina
della Pace è il frutto della nostra conversione: Lei mette la Pace nel nostro
cuore. Per mezzo di questo diventiamo uomini pacifici, tranquilli in seno alle
nostre famiglie, in seno alle nostre società, in seno ai nostri paesi.
La pace è
minacciata nel mondo intero. Il santo Padre Francesco ha detto che noi stiamo
vivendo la Terza Guerra Mondiale a pezzi. La terza Guerra Mondiale in certe
parti è già presente. E le guerre più terribili sono le guerre civili, quelle
che avvengono tra i cittadini dello stesso paese.
Cari fratelli e
sorelle, io ho vissuto 21 anni in Ruanda, in Africa. Nel 1982 [in realtà è
stato nel novembre del 1981n.d.r.] lì è apparsa la Vergine Maria. La Madonna ha
predetto il genocidio del Ruanda, l'ha detto 10 anni prima. Le persone in
quell'epoca non hanno capito niente dei suoi messaggi sul genocidio. Questo è
stato il genocidio che ha ucciso 1 milione di persone.
Le apparizioni della Beata Vergine Maria in Ruanda sono
state riconosciute. E lei si è presentata come la Madre della Parola, come la
Madre del Verbo Eterno, nella prospettiva della mancanza di pace. E dunque,
questo culto, così intenso qui, è eccezionalmente importante e necessario per
il mondo intero.
Preghiamo per la pace perché
le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio degli armamenti non
conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si sfasciano, le
società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano: abbiamo bisogno
dell'intervento del Cielo; e la presenza della Vergine Maria è uno di questi
interventi, una iniziativa di Dio.
Perciò voglio incoraggiarvi e
confortarvi come inviato speciale del Santo Padre (qui lunghissimo
applauso, n.d.r.).
Diffondete nel mondo intero la pace tramite la
conversione del cuore. Il miracolo più grande di
Medjugorje sono le confessioni, il sacramento della riconciliazione, del
perdono e della misericordia: questo è il sacramento della Risurrezione. Io
ringrazio tutti i sacerdoti che vengono a confessare qui. E anche oggi sono qui
50 sacerdoti a confessare, e sono al servizio del popolo di Dio.
Ho lavorato tanti
anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e posso dire che la
confessione è sparita, la confessione individuale non esiste più, soltanto
qualche caso raro.
Il mondo si secca,
i cuori si seccano, il male si moltiplica, i conflitti si moltiplicano. E
dunque cerchiamo di essere apostoli della buona novella, della conversione e anche
della pace nel mondo.
Qui ho sentito queste
parole: “I non credenti sono coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di
Dio”.
Perché colui che è toccato dall’Amore di Dio, dalla sua Misericordia,
non può resistere a questo dono una volta toccato da questo Amore di Dio.
Ed ecco noi siamo coloro che salvano la vita, noi siamo
testimoni di coloro che salvano il mondo.
I Francescani mi hanno detto che qui vengono le persone
di circa ottanta paesi del mondo, significa che questo invito si è diffuso fino
ai confini del mondo come ha detto Cristo quando ha mandato i suoi apostoli:
“Andate fino ai confini della terra”.
Voi siete testimoni dell’Amore di Cristo, dell’Amore di
Sua Madre, dell’Amore della Chiesa.
Il Signore vi rafforzi e vi benedica".
(Traduzione e
trascrizione di Franco diacono Sofia)
P.S. Un mio amico sacerdote mi ha scritto che il 2 aprile
il cardinale è salito sulla collina delle apparizioni, e qui ha mormorato: “Medjugorje
è tutto vero. La Regina della Pace è qui.”
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