Cerca nel blog

lunedì 31 ottobre 2022

INDULGENZA PLENARIA PER LE ANIME DEL PURGATORIO TUTTO CIO' CHE C'E' DA SAPERE

 

DARE REFRIGERIO ALLE ANIME DEL PURGATORIO: L’INDULGENZA PLENARIA

2 novembre




I questi giorni la Madre Chiesa ci dà l’opportunità di alleviare le sofferenze delle anime del purgatorio attraverso le indulgenze, tra le quali c’è l’indulgenza plenaria.

 

Alle solite condizioni, che ora vedremo, possiamo applicare l’indulgenza plenaria, una volta al giorno, per otto giorni più mezza giornata, all’anima di un defunto.

 

1 NOVEMBRE [Indulgenza applicabile solo per i defunti]: DAL MEZZOGIORNO DEL GIORNO 1 (Festa di tutti i Santi), FINO ALLA MEZZANOTTE DEL GIORNO DUE (giorno di Tutti i morti)

Dove e quando si può acquistare l’indulgenza:

·         dal mezzogiorno di TUTTI I SANTI alla mezzanotte del giorno di TUTTI I MORTI, l’indulgenza si può acquistare anche visitando una chiesa; oppure visitando il cimitero.

 

2 – 8 NOVEMBRE FACENDO VISITA AL CIMITERO [Indulgenza applicabile solo ai defunti!].

·         Mentre dal giorno seguente che è la memoria di TUTTI I MORTI FINO ALL’OTTAVA, l’indulgenza si può acquistare solo visitando il cimitero.

 

QUALI SONO LE CONDIZIONI?

 

·         Essere in grazia di Dio, essendo distaccati totalmente da qualsiasi affetto al peccato, anche veniale. Per raggiungere questo risultato non è quindi sufficiente la sola confessione, assolutamente necessaria, ma ci vuole quel distacco da qualsiasi affetto persino al peccato veniale, che secondo me è la cosa più difficile.

·         Se la confessione può essere fatta prima, la comunione invece va fatta nel giorno in cui si desidera acquistare l’indulgenza.

·         Recita del Padre Nostro e del Credo, una preghiera secondo le intenzioni del papa, una preghiera di suffragio per l’anima che si suppone possa essere in purgatorio. [questo perché è possibile che l’anima in questione possa trovarsi in Paradiso].

 

 

PER ANZIANI, MALATI O CHI È IMPEDITO A USCIRE

Potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, DISTACCATI COMPLETAMENTE DAL PECCATO E CON L’INTENZIONE DI OTTEMPERARE APPENA POSSIBILE ALLE TRE CONSUETE CONDIZIONI (CONFESSIONE SACRAMENTALE, COMUNIONE EUCARISTICA E PREGHIERA SECONDO LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita.

 

 

CHE COS’È L’INDULGENZA

L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di N. S. Gesù Cristo, della B. V. Maria e dei Santi.

 

(Penitenzieria Apostolica)

 

QUELLO CHE LA MADONNA HA DETTO A MEDJUGORJE SULLE ANIME DEL PURGATORIO


“In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all'Inferno mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso.” 20 luglio 1982


“Le anime del Purgatorio aspettano le vostre preghiere e i vostri sacrifici.” 2 novembre 1982


“La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte.” 2 novembre 1983

 

“Cari figli, Oggi desidero invitarvi a pregare ogni giorno per le anime del Purgatorio. Ad ogni anima è necessaria la preghiera e la grazia per giungere a Dio e all'amore di Dio. Con questo anche voi, cari figli, ricevete nuovi intercessori, che vi aiuteranno nella vita a capire che le cose della terra non sono importanti per voi; che solo il cielo è la meta a cui dovete tendere. Perciò, cari figli, pregate senza sosta affinché possiate aiutare voi stessi e anche gli altri, ai quali le preghiere porteranno la gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” 6 novembre 1986

MONS. CAVALLI,: 'QUESTO È UN LUOGO SANTO, STIAMO LAVORANDO PER FARNE UN SANTUARIO'

 

MONS. CAVALLI, VISITATORE APOSTOLICO PONTIFICIO A MEDJUGORJE: 'QUESTO È UN LUOGO SANTO, STIAMO LAVORANDO PER FARNE UN SANTUARIO'




"In questo ambiente di grazia, e con l'aiuto di questa grazia, le persone cambiano il loro atteggiamento interiore. Questa è conversione: un cambiamento interiore, ed è un'opera di grazia”, ha affermato il nuovo visitatore apostolico a Medjugorje .

«41 anni fa, il Signore ha voluto fondare un luogo di grazia in questo luogo, che era come tanti luoghi del mondo. Chi viene qui, giovani, adulti, bambini, famiglie, entra nella grazia. E cooperiamo, nel miglior modo possibile, all'Eucaristia, alle confessioni, all'adorazione, alla venerazione della croce, ai viaggi alla Collina delle Apparizioni e al Križevac, come in due 'santuari', cooperiamo a questo", ha affermato monsignor Aldo Cavalli, dal 2021 Visitatore apostolico per la parrocchia di S. Giacomo di Medjugorje, in un'intervista per Slobodna Dalmacija.

Alla domanda su quale potrebbe essere la prossima mossa del Papa, visto che la Chiesa non ha ancora emesso una sentenza definitiva sull'autenticità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, Mons. Cavalli ha risposto che «per quanto riguarda le apparizioni esiste una Commissione Teologica Internazionale in Vaticano, e come accade con altre apparizioni, che commissionano studi secondo criteri diversi per verificare se qualcosa è vero o no».

"C'erano qui diverse commissioni, sia la commissione diocesana che la commissione della conferenza episcopale dell'ex Stato, legate a questa realtà. Papa Benedetto XVI ha lanciato una speciale Commissione guidata dal cardinale Camillo Ruini. E poi, quattro o cinque anni fa, papa Francesco ha deciso di dire a tutti che si può venire qui, cioè fare un pellegrinaggio ufficiale: vescovi, sacerdoti, istituzioni, parrocchie, diocesi, perché questo è un luogo di grazia, e ha dato alla parrocchia di Medjugorje giurisdizione speciale inviando il visitatore apostolico, che qui risiede stabilmente. Per ogni Festa della Gioventù, il Papa manda il suo messaggio, che è molto profondo, e parla del significato che dà a questo luogo di grazia", ha aggiunto Cavalli.

Secondo il nuovo visitatore apostolico, Medjugorje è un luogo di pace e di conversione.

"In questo ambiente di grazia, e con l'aiuto di questa grazia, le persone cambiano il loro atteggiamento interiore. Questa è la conversione: un cambiamento interiore, ed è un'opera di grazia. Quello che si fa qui, l'Eucaristia, l'adorazione, il rosario, le confessioni, l'andare a due 'santuari', è qualcosa che si fa in ogni parrocchia, ma qui per grazia è diventato un luogo di grazia", sottolinea.

Comprendendo la divisione che si avverte nella Chiesa verso ogni nuovo fenomeno, Cavalli è consapevole che non c'è bisogno di affrettarsi nemmeno con la formalizzazione dei rapporti con Medjugorje:

«Ogni volta che nella Chiesa accade una cosa nuova e potente, ci sono persone che sono inclini ad essa e altre che sono contrarie. E poi, con il tempo, le cose fondamentali che il Signore vuole, che lo Spirito Santo vuole che si realizzi, si avverano sempre nel tempo nella Chiesa. È sempre così, ed è stato così con Medjugorje ».

Alla domanda su cosa potesse dire dell'incontro con P. Jozo Zovko, che ha recentemente visitato nell'isola di Badija dove Zovko tiene seminari e programmi spirituali, Mons. Cavalli ha risposto:

"P. Jozo ha i suoi superiori religiosi, che hanno competenza in materia su di lui; io su di lui non ho competenza. Il mio mandato e la mia competenza sono un'altra cosa. Ma il fratello Jozo è vecchio, ha 82 anni ed è malato. Il Vangelo ci dice: ero malato e mi avete visitato. Ho anche seguito il Vangelo e sono andato a trovarlo sull'isola di Badija".

Alla domanda su quanto sia realistico dichiarare Medjugorje santuario, il visitatore apostolico ha risposto:

“Stiamo lavorando su tutto, ma una cosa è chiara: questo è un luogo santo. 41 anni fa era un posto semplice e povero, che faceva il possibile per sopravvivere. Anche dopo 41 anni, abbiamo un luogo di grazia dove persone vengono da tutto il mondo, percorrono migliaia di chilometri, per trovare la grazia. Ecco, è questo cambiamento di realtà, come in altre realtà della Chiesa nel mondo”.

www.medjugorje-info.com

 

la fede nel PURGATORIO è stata ereditata dagli apostoli

 

UNA PARTE DI CRISTIANI NEL MONDO ACCUSANO LA CHIESA CATTOLICA di aver semplicemente inventato la dottrina del purgatorio...

… ma la fede nel PURGATORIO  è stata ereditata dagli apostoli



 

Solo un'anima senza traccia di peccato può entrare in cielo, perché "nulla di impuro vi entrerà mai" (Apocalisse 21:27).

Coloro che muoiono in peccato mortale vanno all'inferno, ma dove vanno quelli che muoiono e che hanno anime contaminate da peccati perdonabili? La risposta è: al purgatorio .

Sebbene la stessa parola purgatorio sia sconosciuta alla Bibbia, l'idea di essa esiste, così come l'idea della Trinità, e sebbene non sia nemmeno menzionata direttamente.

Inoltre, è un fatto storico che i cristiani abbiano creduto nel purgatorio fin dall'inizio, inoltre, che in esso credessero anche gli israeliti dell'Antico Testamento, il che è dimostrato non solo dalla Bibbia, ma anche da altri scritti ebraici scritti anche prima di Gesù ( per esempio, Vita di Adamo ed Eva, 46). 

Gli ebrei ortodossi ci credono ancora oggi e 11 mesi dopo la morte di qualcuno pregano il cosiddetto Kaddish per purificare l'anima del defunto. 

 

Così Giuda Maccabeo e i suoi seguaci rimasti fedeli all'ebraismo (2 Maccabei 8,1) meritavano lodi per aver pregato per i morti (2 Maccabei 12,40-42): "Ha fatto un'azione molto bella e nobile, perché ha pensato alla risurrezione. Perché se non avesse creduto che i soldati caduti sarebbero stati resuscitati, sarebbe stato superfluo e sciocco pregare per i morti... Per questo ha offerto un sacrificio supplementare per i morti, perché i loro peccati fossero perdonati" ( 2 Mac 12:43-45). 

 

Le successive preghiere ei sacrifici non servono ovviamente a coloro che sono già in cielo, e le anime dell’inferno non saranno aiutate da alcuna preghiera, perché già condannate al «fuoco eterno» (Mt 25,41). Ciò significa che deve esserci anche un terzo stato, ma proprio perché questi versi ne parlano innegabilmente, i protestanti, proprio per negare la dottrina del purgatorio, hanno rimosso entrambi i libri dei Maccabei dalle Sacre Scritture. Notiamo che fino al XVI secolo, cioè fino alla comparsa di Lutero, nessuno pensava di mettere in discussione questa dottrina, che è sempre stata, e rimane ancora oggi, un elemento fondamentale della fede del popolo di Dio (Chiesa). E i protestanti abolirono il purgatorio solo perché non rientrava nella loro dottrina della sola fide.

 

Al momento della morte, una persona viene davanti a un giudizio personale (Eb 9,27), e non si torna indietro, e l'ultimo giudizio sarà avverrà alla fine del mondo, quando Gesù tornerà glorioso per giudicare i vivi e i morti (Mt 25, 31-32). La differenza tra il giudizio personale e il giudizio finale è che dopo il giudizio personale l'anima, già secondo le sue opere, va in paradiso, purgatorio o inferno (1 Pt 1,17), mentre dopo il giudizio finale i corpi dei morti risorgeranno, così alcuni andranno in paradiso, altri all'inferno (Apocalisse 20:12-15). Dopo il giudizio finale, il purgatorio cesserà di esistere.

 

Lo scopo del purgatorio è la purificazione di un'anima che è stata salvata, ma non è abbastanza pulita per entrare in paradiso, perché senza la santificazione nessuno vedrà il Signore (Eb 12:14). Infine, la salvezza si ottiene attraverso la santificazione dello Spirito (2 Tessalonicesi 2,13), e non è solo un'opzione, è assolutamente necessario entrare in paradiso. Anche quando i nostri peccati sono perdonati, dobbiamo comunque dare soddisfazione, pagare un risarcimento. Se rompiamo la finestra di un vicino non basta il pentimento, bisogna anche risarcire il danno.

Infine, sarebbe giusto che qualcuno che ha passato tutta la sua vita nella dissolutezza e nel peccato, solo perché si è pentito prima della morte, andasse dritto in cielo come colui che ha osservato i comandamenti di Dio per tutta la sua vita?

IL PENTIMENTO PRECEDE ANCHE LA SODDISFAZIONE.

Ricordiamo come Davide si pentì del suo peccato e chiese perdono a Dio, che lo accettò, ma in compenso gli fece sapere dal profeta Natan: "Yahweh perdona il tuo peccato: tu non morirai. Ma poiché con quell'atto hai disprezzato il Signore, il bambino che ti è nato morirà inevitabilmente!». (2 Sam 12,13-14).

Troviamo anche l'insegnamento del purgatorio in forma implicita nel Nuovo Testamento: «Se qualcuno dice qualcosa contro il Figlio dell'uomo, può essere perdonato, ma chi dice qualcosa contro lo Spirito Santo non può essere perdonato, né in questo mondo né nel prossimo» (Mt 12, 32), dice Gesù. Da cui ne consegue che, secondo Gesù, alcuni altri peccati possono essere perdonati nell'altro mondo. I peccati non possono essere perdonati all'inferno, e non c'è niente da perdonare in paradiso; quindi, ci deve essere un terzo stato.

Dopo la sua morte in croce, Gesù «andò a predicare agli spiriti che erano in carcere, a quelli che un tempo erano disubbidienti» (1 Pt 3,19-20), e furono salvati (1 Pt 4,6). La prigione non può riferirsi all'inferno, perché nessuno può essere salvato dall'inferno, né al vestibolo del paradiso dove i giusti dell'Antico Testamento aspettavano la risurrezione di Gesù per aprire le porte del paradiso, perché nella prigione sono disobbedienti, non obbediente. Anche San Paolo pregò per i morti (Tm 1,16-17), ma se non ci fosse il purgatorio, la sua preghiera sarebbe priva di senso.

 

In generale, la preghiera per i defunti era parte integrante della vita dei primi cristiani e ci sono molti documenti a riguardo. Così, dopo la sua morte, Falconila apparve in sogno a sua madre e le disse: "Madre, avrai questa straniera Thekla al posto mio, che preghi per me, affinché io possa passare al posto dei giusti" (Atti di Paolo e Thekla, anno 160), e sant'Agostino rileva che "tutta la Chiesa aderisce alle consuetudini tramandatele dai Padri, perciò prega per coloro che sono morti in comunione con il Corpo e il Sangue di Cristo", e continua che «non si può negare che le anime dei defunti trovino rifugio attraverso la pietà dei loro amici e parenti ancora in vita, quando presentano per loro un sacrificio di intercessione [Santa Messa] o quando fanno l'elemosina alla Chiesa» (Sermoni, 172, 2, anno 411; Manuale su Fede, Speranza e Amore, anno 18, 69, anno 421).

 

I fondamentalisti accusano la Chiesa cattolica di aver semplicemente inventato la dottrina del purgatorio...

La Chiesa non ha inventato la credenza sul purgatorio, ma ha ereditato quella credenza dagli apostoli.

Ivan Poljakovic

 

 

https://www.medjugorje-info.com/duhovni-kutak/vjerovanje-u-cistiliste-nasljedeno-je-od-apostola?fbclid=IwAR30izYYvcCyw-tJDUmRHvWgf9G5wxmVevPQeuq-CuYcvzOBH2JIBBGvdcI

lunedì 24 ottobre 2022

IL VERO VOLTO DELLA MADONNA

 


 


Mirjana descrive il momento dell’apparizione più volte nel suo diario. Molto interessante è la descrizione che fa dell’aspetto della Madonna durante il primo interrogatorio di padre Jozo, e che certamente ha rielaborato dopo molti anni.

La Madonna viene descritta da Mirjana con tratti parecchio lontani dalle immagini edulcorate che si vedono negli ultimi tempi sul web.

Oggi, infatti, si fa a gara a descrivere la Madonna con tratti i più belli possibili, ricorrendo a tutte le risorse della tecnologia grafica. La Madonna viene dipinta da un punto di vista solo umano, secondo un cliché di bellezza occidentale,  molto prossimo alla bellezza cinematografica.

Già parecchi anni fa, quando la descrizione che nel 1992 fecero i veggenti di Medjugorje a padre Janko Bubalo fu inserita sul sito ufficiale della parrocchia di Medjugorje, tra le premesse venne fatta questa osservazione:

“È trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto”. (http://www.medjugorje.hr/).

In quello che segue Mirjana ci stupirà, perché, a distanza di anni dalla descrizione che ne aveva fatta insieme agli altri veggenti, fa delle precisazioni nuove e sorprendenti.

Ma prima vediamo la precedente descrizione che ha fatto nel suo diario, quando ricorda il secondo giorno delle apparizioni, il 25 giugno 1981:

 

“Appena la fissai da vicino, mi resi conto che quella donna non era di questo mondo. Immediatamente – e senza volerlo – ci inginocchiammo. Non sicuri su cosa dire o fare, iniziammo a pregare il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Gloria. Con nostro grande stupore, la donna iniziò a pregare insieme a noi, rimanendo in silenzio solo durante l'Ave Maria.

Una bellissima aura azzurra la circondava. La sua pelle irradiava una luce color olivo e i suoi occhi mi ricordavano l'azzurro chiaro del mare Adriatico. Un velo bianco le nascondeva quasi tutti i neri capelli, ad eccezione di un ricciolo sulla fronte e delle ciocche che le scendevano sul velo. Tutta la scena sembrava sovrannaturale, dal bagliore blu-grigio del suo lungo vestito all'intensità mozzafiato del suo sguardo. Già la sua presenza apportava un senso di pace e amore materno; io, comunque, ero molto spaventata perché non capivo cosa stesse succedendo”.

(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 34-35)

 

      


 

Quella che segue è invece la descrizione che Mirjana fa, mentre descrive il primo incontro che ebbe con padre Jozo:

 

“Padre Jozo mi chiese di descrivere cosa facesse la Madonna durante le apparizioni. Nessuna parola poteva descrivere che sensazione si provasse ad essere con Lei, ma tentai.

« Spesso ha rivolto lo sguardo alla gente intorno», dissi. « Le abbiamo chiesto di lasciarci un segno in modo che la gente potesse crederci, non riderci addosso. Ma non ha risposto. Ha detto solo ‘Verrò domani’».

«È bella?», chiese padre Jozo.

«Oh! È incredibilmente bella! Ha i capelli neri, un po’ tirati all'indietro, e gli occhi azzurri».

«Hai mai visto una ragazza come Lei?»

«Mai».

«Quant'è alta? È più bassa di te?».

«È come me, ma è più magra. È veramente bella».

Volevo descrivere cosa la rendesse così bella, ma non riuscivo a individuare nulla di specifico. Quando si parla di bellezza fisica, spesso si mettono in evidenza gli occhi, i capelli o qualche altro tratto caratteristico, ma la bellezza della Madonna era diversa. Ogni tratto di Lei era bellissimo, e tutto in armonia. Un velo bianco le incorniciava il volto ovale. Era di carnagione abbronzata, simile a quella di tante persone mediterranee e, con i capelli neri, sembrava venire dal Medio Oriente. Il naso piccolo era in perfetta armonia con gli occhi a mandorla, il color rosa delle guance era simile a quello delle labbra, piccole, carnose e gentili.

Ma anche il suo “aspetto” Suscitava una bella sensazione: direi forse, per descriverlo al meglio, che era materno. L'espressione sul suo volto trasmetteva le qualità di una madre - affetto, compassione, pazienza, dolcezza. I suoi occhi emanavano un amore tale che mi sembrava che mi abbracciasse ogni volta che mi guardava.

«E come teneva le mani?», chiese ancora padre Jozo

«Apriva le braccia in diversi modi», dissi. «Non erano mai nella stessa posizione».

«Non avevi paura di guardare?».

«No, affatto. Ero veramente felice. Non mi importava se anche avesse preso uno di noi con sé, almeno così la gente avrebbe potuto vedere che si trattava davvero di Lei».

Padre Jozo mi guardò con aria dubbiosa.« prendere uno di voi? Ti piacerebbe se prendesse te?».

«Sì».

«Sul serio, non ti dispiacerebbe?».

«No».

Dicevo sul serio. L'immenso amore che sentivo durante le apparizioni non aveva nulla a che vedere con quanto avevo vissuto sulla terra. L'unica cosa che desideravo quando vedevo la Madonna era di restare sempre con lei.

(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 53-54)

 

Sul sito della parrocchia di Medjugorje si trova da molti anni la descrizione che i cinque veggenti (escluso Jakov che non ha voluto rispondere, ma che ha approvato le descrizioni fatte dagli altri veggenti) hanno fatto dell’aspetto della Madonna.

Vorrei concludere riportando la risposta che una volta la veggente Marija ha dato a p. Livio, alla domanda se la Madonna sembra ebrea o croata:

“Non lo so; – ha risposto Marija – tanti, ad esempio dei pittori, mi hanno chiesto: «la Madonna a chi somiglia?».  Io di tutte le immagini dico sempre che sono belle, ma non sono come la Madonna, perché la Madonna ha un’armonia fra il naso, gli occhi, la bocca, le orecchie, tutto l’insieme del viso della Madonna è così armonioso che io non ho mai trovato una ragazza croata o altra che possa esserle paragonata. È una bellezza celeste che è impossibile descrivere”.  (Intervista condotta  da Padre Livio nella sede di Radio Maria, 27 febbraio 1998).

+++

Concludendo: abbiamo titolato “Il vero volto della Madonna”, ma, a conclusione, dobbiamo riconoscere che nonostante tutti i nostri sforzi non ci è dato riprodurre il volto della nostra Madre e Regina come fossimo veggenti. Anche altri veggenti prima di quelli di Medjugorje hanno detto la stessa cosa: basti pensare a Bernadette.

Non possiamo riprodurLa, ma possiamo vederLa col cuore. Gli occhi e la testimonianza dei veggenti ci portano per riverbero un piccolo raggio della presenza di nostra Madre. Sono, però,  soprattutto le pagine del Vangelo, e poi i Suoi messaggi autentici che ce La mostrano e che ci fanno sentire le sue mani e i suoi occhi posati su di noi.

Lo sappiamo tutti quelli che abbiamo preso sul serio i Suoi messaggi, perché abbiamo percepito il Suo amore irresistibile.

 

Franco Sofia



martedì 18 ottobre 2022

LA VITTORIA DI MARIA È UNA CERTEZZA ASSOLUTA

 

LA VITTORIA DI MARIA È UNA CERTEZZA ASSOLUTA

  


Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore. (2 novembre 2014).

+++

Ciò che contrassegna le profezia della Madonna sul futuro dell’umanità è la certezza della vittoria del bene e dell’amore.
A Fatima la Madonna aveva preannunciato che alla fine il suo Cuore Immacolato avrebbe trionfato. A Medjugorje questa profezia ha incominciato a realizzarsi nonostante lo scatenamento dell’impero delle tenebre.
Infatti La Regina della Pace viene da così tanto tempo in mezzo a noi per aiutare la Chiesa e l’umanità a superare un momento critico, che sta mettendo a rischio il futuro.
In NESSUNO dei suoi messaggi la Madonna preannuncia la fine del mondo. Al contrario la esclude, aprendo i cuori alla prospettiva di un tempo di pace e di prosperità. Medjugorje è un messaggio di speranza e di vittoria.
Chi vuole distruggere il mondo e portare le anime alla rovina eterna sarà sconfitto. La Madonna è scesa sulla terra per la sua battaglia finale con una CORONA di DODICI STELLE intorno al capo, come segno della sua regalità invincibile contro l’impero delle tenebre.
Con i suoi apostoli l’Ancella del Signore infliggerà alla porte dell’inferno una sconfitta che rimarrà indelebile nei secoli.
Al più furioso attacco di satana all’opera divina della creazione e della redenzione, corrisponderà la più grandiosa vittoria della Regina, la quale, fin dalle apparizioni di Fatima, non ha cessato di incoraggiarci, preannunciando la vittoria del suo Cuore Immacolato.
Le profezie di sventura, che oggi si moltiplicano in ogni parte del mondo, non sono compatibili con la speranza cristiana e hanno nulla da spartire col messaggio di Medjugorje.
La Madonna lo ha messo in chiaro fin dal principio: “Quelli che fanno predizioni catastrofiche sono FALSI profeti. Essi dicono. “In tale anno, in tale giorno, ci sarà una catastrofe”. Io ho sempre detto che il castigo verrà se il mondo non si converte.
Perciò invito tutti alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione” (15-12-1983). La vittoria della Regina sarà tanto più rapida e grandiosa quanto più saranno quelli che avranno riposto al suo appello.
La Madre di Dio non ha difficoltà, come l’abbiamo noi, a usare la parola “castigo”, ma lo fa alla luce della Bibbia, dove le sventure di vario genere sono, in ultima istanza, causate dal peccato degli uomini quando, allontanandosi da Dio, si mettono in balia dell’avversario.
Dio è Padre e non infligge i castighi che portano alla rovina, tuttavia li può permettere per un bene superiore. Infatti l’uomo, nel suo accecamento, è capace di percorre la via della morte fino a toccare il fondo.
Allora, sull’orlo della disperazione, è ancora in tempo a ritornare sui suoi passi. E’ quanto accadrà alla nostra generazione nel momento in cui si renderà conto a suo spese dell’inganno in cui è caduta.
La Madonna non avrebbe voluto che sul mondo si abbattesse il diluvio di fuoco della guerra ed è venuta a Fatima per impedirla, chiamando il mondo alla conversione ed evitando così il più tremendo castigo che mai si sia abbattuto sulla terra dai tempi del diluvio.
L’umanità, in particolare l’Occidente cristiano, non ha risposto all’appello, dando inizio alla più impressionante apostasia di sempre. Le ideologie del male hanno generato le devastazioni della Seconda guerra mondiale.
Questo è il “castigo” profetizzato, che Dio non ha voluto ma ha solo permesso. Nel medesimo tempo ha tollerato la persecuzione alla Chiesa perché il sangue dei martiri lavasse le anime dai loro delitti.
La terza parte del segreto di Fatima descrive lo scenario che abbiamo dietro le spalle e quello che ci attende nel prossimo futuro.
E’ necessario leggerlo nella luce dei messaggi di Medjugorje, come ci ha insegnato la Madonna. Con immagini drammatiche, di straordinaria forza evocatrice, è descritto il tragico passaggio storico che ora sta entrando nella sua fase conclusiva.
L’attacco dell’impero delle tenebre sta per arrivare al culmine, ma alla fine il mondo vedrà il trionfo della Croce. La Chiesa, apparentemente sconfitta, sale in processione fino in cima al Calvario, dove si consuma il suo sacrificio per la salvezza delle anime.
In questo quadro, dove è raffigurata la catastrofe che l’orgoglio dell’uomo ha provocato mettendo se stesso al posto di Dio, si può vedere con quali armi la Regina combatte la battaglia decisiva, con la quale consegue la sua più grande vittoria.
L’arma di Maria è, in ultima istanza, la Chiesa, contro la quale le porte dell’inferno non potranno mai prevalere. Si tratta di quella Chiesa che è fedele a Cristo e non ha paura di seguirlo sulla via del Calvario.
Si tratta della Chiesa che segue il Vescovo vestito di bianco, fra le persecuzioni di un mondo che vorrebbe distruggerla. Si tratta di una Chiesa che testimonia il perdono e l’amore là dove l’odio semina la morte.
Si tratta di una Chiesa che soffre e che prega, perché le anime prigioniere del male si salvino. Si tratta di una Chiesa che è fedele fino al sacrificio supremo.
La Regina della Pace è qui da così tanto tempo per preparare questa Chiesa con infinita pazienza, perché sia strumento di salvezza per il mondo intero.
“Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli.
Tutto ciò vi rende miei apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore. Perciò, figli miei, purificate i vostri cuori ed adorate mio Figlio” (2 Novembre 2014).

Padre Livio

17 ottobre 2022

https://blogdipadrelivio.it/
 

 



3. “GUARDATE I SEGNI DEL TEMPO E PREGATE” - DI COSA SONO RESPONSABILI COLORO CHE NON CONOSCONO L’AMORE DI DIO?

 

DI COSA SONO RESPONSABILI COLORO CHE NON CONOSCONO L’AMORE DI DIO?

Mirjana - Apparizione 2 luglio 2018


3. “GUARDATE I SEGNI DEL TEMPO E PREGATE”

 

 

In queste riflessioni stiamo vedendo come la Madonna ci abbia già dato una mano per leggere i segni dei tempi (o “segni del tempo”) che stiamo vivendo, e che costituiscono l’avvio dei segreti.

E vedevamo il rimprovero della Gospa:

“Cari figli miei, non riconoscete i segni dei tempi? Non riconoscete che tutto quello che è intorno a voi, tutto quello che sta succedendo, accade perché non c’è amore? (2 ottobre 2014).

 

Tutto quello che sta succedendo”, lo vediamo in controluce come avanzata del male in varie forme, attraverso immagini potenti che la Madonna ci lasciato nei messaggi consegnati a Mirjana:

“la superbia sta regnando” (2 febbraio 2012);  

Il Male “vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall'unico Bene.” (2 luglio 2013);

“nella tenebra del momento attuale” (2 gennaio 2016);    

“attorno a voi vedete sempre più tenebra” (2 aprile 2016);

  “I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante. Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno ed i miei figli vengono perseguitati.” (2 dicembre 2016);

“le tenebre dell'egoismo … avvolgono sempre di più i miei figli” (18 marzo 2017);

I peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi (2 luglio 2017);

“sopra di voi si allargano sempre più le ombre delle tenebre e dell’inganno” (2 settembre 2018);

“il Male sempre più visibile” (2 ottobre 2018).

La fede si spegne in molte anime e le cose materiali del mondo afferrano i cuori.” (2 gennaio 2019).

 

Perfino nell’ultima apparizione del 2 del mese la Madonna ha voluto ricordare ai suoi Apostoli questo mistero tenebroso:

Apostoli del mio amore, … “Portate la luce di mio Figlio e squarciate la tenebra che sempre più vuole afferrarvi.” (2 marzo 2020)

 

Il segno principale che la Madonna ci suggerisce da leggere è l’avanzata inesorabile del Male, sotto forma di tenebra, di superbia, di egoismo. Questa avanzata è dovuta a una visibilità esagerata del Male, che ricorda l’ammonimento che la Madonna ci fece nel messaggio del 25 settembre 1991:

adesso come mai prima, Satana vuole mostrare al mondo il suo volto vergognoso col quale egli vuole sedurre più gente possibile sul cammino della morte e del peccato”.

Quel volto vergognoso che allora Satana voleva mostrare al mondo sta diventando “sempre più visibile”, e per questo i peccati si moltiplicano fino  a diventare “troppo numerosi”, “la fede si spegne nelle anime”, i veri valori sono oscurati e “le cose materiali del mondo afferrano i cuori”.

La Madonna ha citato pure il fatto che i cristiani mentre da un lato stanno dimenticando di adorare Gesù, dall’altro lato vengono perseguitati.

E mentre nei suoi messaggi a Mirjana la Madonna si sofferma su ciò che sono e fanno i non credenti in relazione all’Amore di Dio (non lo conoscono, non vogliono conoscerlo, si rifiutano di conoscerlo, ecc.), diventando così gli Apostoli del Male; invece, Mirjana nelle sue testimonianze è più esplicita, come in queste affermazioni fatte il 4 agosto del 2014 al Festival dei Giovani. Mirjana, in quell’occasione, dando la sua testimonianza ai giovani aveva detto:

“[La Madonna] ha detto in un messaggio: «Cari figli, Io vi ho chiamati. Aprite i vostri cuori e permettetemi di entrare per farvi Apostoli». Lei vuole che tutti noi siamo apostoli che divulgano l’Amore di Dio. Vi prego di aiutare la nostra Madre Celeste. Ogni nostra preghiera per loro [coloro che non conoscono l’Amore di Dio] asciuga le Sue lacrime a causa dei non credenti. Lei vuole salvare tutti i Suoi figli. Vuole che tutti camminiamo sulla via retta. Noi possiamo convertire i non credenti solo con la nostra preghiera ed il nostro esempio. Lei vuole che per prima cosa preghiamo per loro. Ciò che di brutto accade nel mondo - guerre, divorzi, aborti… - viene da loro.  Quando pregate per loro, pregate anche per voi stessi e per il vostro futuro”. 

 

Poi lo ha anche messo per iscritto nel suo libro:

Tutte le cose orribili che accadono nel mondo di oggi sono dovute a quelli che non conoscono l’Amore di Dio. Ma la Madonna non parla necessariamente di atei. Purtroppo, anche molti altri, che si ritengono religiosi, non conoscono ancora l’Amore di Dio.”[1]

Il che significa che anche all’interno della Chiesa si trovano “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”. E la Madonna questo l’aveva sottolineato a più riprese nei suoi messaggi.

“Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi.” (2 giugno 2011).  

 

Ma l’aveva anticipato diversi anni prima in un messaggio alla veggente Marija:

“[…] Preghiamo, figlioli, per coloro che non vogliono conoscere l'amore di Dio, pur essendo nella Chiesa. Preghiamo che si convertano; che la Chiesa risusciti nell'amore. […] (25 marzo 1999).

In questo modo la Madonna ha voluto segnalare maternamente quello che già tanti avevano cominciato a denunciare e, cioè, lo spaventoso segno dei tempi dell’apostasia. Tanti si trovano dentro la Chiesa solo di nome, ma hanno ripudiato nei fatti il nome di cristiani.

La Madonna ha mostrato la causa, cioè il mistero tenebroso del Male nella sua azione sull’uomo; Mirjana ha mostrato di più gli effetti di questa azione.

I segni dei tempi, ai quali la Madonna fa riferimento nei suoi messaggi e che vuole che noi sappiamo leggere ed evidenziare, sono perciò collegati anche all’azione di “coloro che non conoscono l’Amore di Dio” e che si fanno strumenti del Maligno.

Fin qui si tratta di segni che il mondo ha sempre conosciuto, ma non con questa attuale virulenza e intensità. 

Tanto per esemplificare: con l’aborto abbiamo da tempo superato il miliardo di bambini uccisi prima di nascere. Con tutto ciò, non si vuol sentir parlare di genocidio. La pornografia ha raggiunto limiti inimmaginabili fino a 40 anni fa. I social e tutti i media hanno fatto sì che vengano corrotti i bambini anche in tenera età.

La corruzione dell’infanzia è diventata ultimamente anche legalizzata con l’introduzione dell’ideologia gender a più livelli.

Il 18 dicembre 1981 la Madonna aveva avvertito che “Ci sono molti peccati, vessazioni, imprecazioni, menzogne e falsità”; ma nel 2017 constata con amarezza che “I peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi” (2 luglio 2017).

 (continua)

Franco Sofia


PRIMA PARTE: “GUARDATE I SEGNI DEL TEMPO E PREGATE”

SECONDA PARTE: Gli Apostoli dellaRegina della Pace testimoni dei segni dei tempi. L’invito accorato di Maria.



[1] Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 216. 


















sabato 15 ottobre 2022

HO SENTITO USCIRE LA 'LANCIA' E CON ESSA I MIEI PECCATI

 

HO SENTITO USCIRE LA 'LANCIA' E CON ESSA I MIEI PECCATI

Una confessione stravolge la vita di un uomo

+++

La testimonianza di Padre Michael Lightner durante il Festival dei Giovani a Medjugorje

 



Come per ogni confessione, il sacerdote [alla fine] ha cominciato a dire le parole dell'assoluzione: «Dio, Padre misericordioso, che ha riconciliato a sé il mondo mediante la morte e risurrezione del Figlio suo, ed ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati…». Mentre ascoltavo queste parole, ho improvvisamente preso coscienza di una presenza fisica intorno a me nel confessionale.

+++

 

Quando sono arrivato nella chiesa di S. Giacomo [a Medjugorje], ho visto un cartello sulla porta del confessionale che diceva: "Inglese, spagnolo, italiano". Rimasi alla fine della fila. Quando venne il mio turno, entrai nello spazio ristretto e mi inginocchiai. La mia mente immaginava il prete ottantenne dietro il paravento di fronte a me, e pensavo di scioccare il vecchio fino a fargli sanguinare le orecchie. Gli ho detto che non ricordavo cosa dire per la confessione; quindi, quella parte l’ho trattenuta con me. E poi per i successivi trentacinque minuti gli raccontai tutto.


 Quando ho finito di confessare i miei peccati, il prete non sembrava affatto scioccato, il che mi ha scioccato


Gli ho rivelato tutto ciò che riguardava le mie avventure ribelli: droga, alcol, lavoro che comporta ferire le persone, donne, rubare, mentire – tutti e dieci i comandamenti infranti. 

Quando ho finito di confessare i miei peccati, il prete non sembrava affatto sconvolto, il che mi ha scioccato. 

Mi ha offerto dei consigli molto semplici e la penitenza delle cinque "Preghiere del Signore". Sono rimasto sbalordito. Cinque "Preghiere del Signore" non erano sufficienti. Non mi sentivo degno dell'amore di Dio e pensavo che avrei dovuto scalare la collina di Križevac trentatré volte. 

Il sacerdote ha proseguito: "Mentre preghi ciascuna delle cinque "Preghiere del Signore", medita su una delle cinque piaghe di Gesù: le sue mani, i suoi piedi e il suo costato. Puoi farlo?" "Certo", dissi, e poi mi aiutò a pregare l’atto di dolore, perché non lo sapevo.

Come per ogni confessione, il sacerdote ha poi cominciato a dire le parole dell'assoluzione: «Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace».    

Mentre ascoltavo queste parole, ho improvvisamente preso coscienza di una presenza fisica intorno a me nel confessionale. E poi il mio corpo è stato spinto all'indietro dalle ginocchia in su ad un angolo di trenta gradi, e ho sbattuto la testa contro il muro del confessionale, mentre i miei piedi e polpacci erano ben saldi sul pavimento.

 

"Oh mio Dio," mi dicevo, "è reale".

 

Sono un uomo di due metri dal peso di centocinquanta chilogrammi, che a quel tempo sollevava pesi di 200 kg e più, e in quel momento non potevo né stare seduto né dritto né muovere il mio corpo, nemmeno un millimetro. 

Il sacerdote ha continuato: "E io ti assolvo da tutti i tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo."

A quelle parole, ho sentito un forte dolore nel mio cuore, come se una lancia mi avesse trafitto il petto, e allora iniziò una feroce lotta interna. Urlando forte dal dolore, ho sentito uscire la "lancia" e con essa i miei peccati. 

Dopo pochi secondi, il mio corpo ha sperimentato un grande rilassamento e la paralisi è scomparsa. "Oh mio Dio," mi dicevo, "è reale".

Stordito, ho lasciato il confessionale e sono uscito dalla chiesa. Mi ci sono voluti quarantacinque minuti per dire le cinque "Preghiere del Signore" perché stavo singhiozzando in ginocchio sotto la grande croce, guardando la pozza delle mie lacrime sotto di me. 

Le immagini delle persone che avevo ferito, specialmente le donne di cui mi ero approfittato, mi balenarono per la testa. Ho visto cosa avevo fatto: il mio peccato nelle loro vite, e per la prima volta me ne sono pentito davvero. Quelle cinque "Preghiere del Signore" sono state la penitenza più dura che abbia mai sperimentato.

+++

Adesso Michael Lightner è sacerdote e presta servizio nelle parrocchie di St. Mary e di St. John a Menasha nel Visconsin (USA).

 

 FONTE: https://book.hr/ispovijed-u-medugorju-osjetio-sam-kako-koplje-izlazi-a-s-njim-i-moji-grijesi/

 

(Tradotto con Google e corretto in italiano corrente da Franco Sofia)