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sabato 28 maggio 2022

“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.” (2 giugno 2012)

 


 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (VII PARTE)

 

2 maggio 2017

 

COLORO CHE CONOSCONO L’AMORE DI DIO 

 

 

Se coloro che non conoscono l’Amore di Dio, automaticamente sono anche coloro che non amano se stessi e quindi neanche i fratelli; per contrasto, coloro che conoscono l’Amore di Dio, amano se stessi e i fratelli.

 

Perciò, avendo compreso che l’Amore nella vita dell’Apostolo è principalmente la presenza dell’Amore di Dio o del Dio che è Amore, avendo compreso questo, allora si può parlare del ritorno dell’amore a Dio e ai fratelli attraverso questo stesso Amore. Si può allora parlare di sforzo, di virtù, di esercizio dell’Amore di Dio.

 

Qui alcuni consigli o suggerimenti, a volte sotto forma di ammonimenti di Maria. Innanzitutto, la molla dell’amore ai fratelli è il comandamento dell’amore che ci ha lasciato Gesù: “Apostoli miei, figli miei, mio Figlio vi ha detto di amarvi gli uni gli altri. Ciò sia scritto nei vostri cuori e, con la preghiera, cercate di vivere questo amore.” (2 luglio 2017); filtrato attraverso l’Amore di Gesù e verso Gesù: “Amate mio Figlio al di sopra di tutto ed il mondo intero per mezzo di lui.” Con l’Amore del Padre Celeste secondo “mio Figlio”, e non secondo il mondo:Prego affinché testimoniate l'Amore del Padre Celeste secondo mio Figlio.” (2 novembre 2012).

 

L’amore si misura dalla capacità di sottomettere la propria volontà alla Volontà di Dio:

 

“Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l’Amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla Volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013). 

 

Da qui la necessità di sforzarsi ad abbracciare la Volontà di Dio, vedendo in Essa la bontà infinità del Padre Celeste.

 

Altro esercizio: scrutare ogni creatura di Dio, ogni figlio di Dio e figlio di Maria, cercando in essi “qualcosa di buono” e cercando di capirli:

“vi invito, Apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli.” (2 aprile 2015).

“Invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi.” (2 novembre 2018).

 

Per questo esercizio è la Madonna stessa a dare l’esempio: “Cari figli ho scelto voi, Apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello” (2 aprile 2015). Ella vede in noi “qualcosa di bello”, anche quando noi stessi non lo vediamo. Qualcuno potrebbe dire: “Ma se io non riesco a vederci niente di buono in me stesso, figurarsi negli altri”. Da qui la risposta immediata: “Tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo (2 aprile 2015). Ecco la cosa che ci lega tutti! Il 2 ottobre 2017 Ella aveva espresso un concetto pressappoco equivalente: “ricordate, Apostoli del mio amore, che tutte le persone che incontrate sono per voi la vostra famiglia, dei fratelli secondo mio Figlio”.

Altra cosa bella che sicuramente c’è in tutti i miei fratelli e sorelle è l’anima:

“Non dovete mai dimenticare che ogni vostro fratello porta in sé qualcosa di prezioso: l’anima. Perciò, figli miei, amate tutti coloro che non conoscono mio Figlio affinché, per mezzo della preghiera e dell’amore che viene dalla preghiera, diventino migliori; affinché la bontà possa trionfare in loro, affinché le loro anime si salvino ed abbiano la vita eterna.” (2 luglio 2017).

 Dopodiché mi eserciterò a cercare ciò che c’è di buono in tutti i fratelli che stanno sulla mia strada. In altri messaggi, per completare questo esercizio, troviamo suggerimenti complementari, come donarsi, sopportare, non giudicare mai, perdonare, amare il nemico:

“Amare significa donarsi, sopportare e mai giudicare. Amare significa vivere le parole di mio Figlio.” (18 marzo 2017).

“Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio.” (2 febbraio 2013).

“amare mio Figlio vuol dire perdonare. Non si ama mio Figlio, se non si riesce a perdonare il prossimo, se non si riesce a cercare di capire il prossimo, se lo si giudica. Figli miei, a cosa vi serve la preghiera, se non amate e non perdonate?” (2 agosto 2017). 

“Apostoli del mio amore: abbiate cuori aperti, sempre disposti alla misericordia e al perdono. Perdonate sempre il prossimo secondo mio Figlio, perché così la pace sarà in voi.” (2 ottobre 2017).

  Non si tratta di novità, ma di realtà già note; il fatto stesso che vengano riproposte ci allontana da altri modi che in realtà sono secondo il mondo. Accogliere la Parola di Gesù per saper amare nella verità, non è una novità, ma ci viene ricordata a scanso di equivoci, molto spesso legati alle infiltrazioni del Modernismo:

“Accogliete la sua Parola con cuore semplice e vivetela. Se vivete la sua Parola, pregherete. Se vivete la sua Parola, amerete con amore misericordioso, vi amerete gli uni gli altri. Quanto più amerete, tanto più sarete lontani dalla morte.” (2 agosto 2015).

 

Maria mostra infine qual è il modello supremo dell’Amore: è Gesù col suo sacrificio. Anche se questo lo sappiamo, abbiamo bisogno lo stesso di essere incoraggiati a prenderlo sul serio:

“Desidero ricordarvi le Parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col Suo Sacrificio.” (2 marzo 2016).

Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio.” (2 dicembre 2016).

Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare.” (2 aprile 2017).

 

Altrimenti come potrà chiedere ai suoi apostoli di sacrificarsi per coloro che non conoscono l’amore di Dio, se non mostra loro l’esempio e la strada per eccellenza?

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

  PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Sesta parte: APOSTOLI DEL MIO AMORE


mercoledì 25 maggio 2022

MEDJUGORJE Messaggio 25 maggio 2022

 





Messaggio 25 maggio 2022

''Cari figli! Vi guardo e ringrazio Dio per ciascuno di voi, perché Lui mi ha permesso di essere ancora con voi per esortarvi alla santità. Figlioli, la pace è disturbata e satana vuole l’inquietudine. Perciò la vostra preghiera sia ancora più forte affinché si calmi ogni spirito impuro di divisione e di guerra. Siate costruttori di pace e portatori della gioia del Risorto in voi ed attorno a voi affinché il bene vinca in ogni uomo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''

“Il mio amore opererà in voi, mi servirò di voi” (2 giugno 2015)

 

La foto riprende le persone che attendono l'apparizione a Mirjana del 2 agosto 2009 nei luoghi più vicini alla Croce Blu.


“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (VI PARTE)

APOSTOLI DEL MIO AMORE

Ma è anche l’amore della loro Madre e Regina, quello che gli Apostoli sono chiamati a conoscere; questo è tanto vero che ad un certo punto, a partire dal 2011, Lei ha cominciato a definirli “Apostoli del mio amore”, mentre precedentemente aveva utilizzato l’appellativo “Apostoli miei”.
Quando la Gospa parla del suo amore vengono i brividi, poiché le definizioni che dà del suo amore e di se stessa in riferimento all’Amore di Dio sono vertiginose. È per questo motivo che si può affermare che quando la Madonna fa riferimento al suo amore, questo è quasi sempre lo stesso Amore di Dio, nel senso che Lei ci ama con l’Amore di Dio. E questo è in linea con quanto detto a proposito delle gerarchie dell’amore. Ecco alcuni esempi:
“Oggi vi parlerò di quello che avete dimenticato. Cari figli, il mio nome è Amore, per questo sono con voi così tanto del vostro tempo, e questo è amore, perché un grande Amore mi manda.” (2 marzo 2007).
Nessuno può parlare di infinito Amore, se non solo Dio. Maria può usare questa espressione solo perché Lei ha raggiunto una fusione perfetta col Dio Amore, e questo Amore passa attraverso di Lei come il sole passa attraverso uno vetro tersissimo:
“Cari figli, sono continuamente in mezzo a voi perché, col mio infinito Amore, desidero mostrarvi la porta del Paradiso. Desidero dirvi come si apre: per mezzo della bontà, della misericordia, dell’amore e della pace, per mezzo di mio Figlio.” (2 giugno 2012).
La stessa motivazione troviamo quando Lei afferma: “Immenso è il mio Amore” (2 gennaio 2013).
Anche nei messaggi alla veggente Marija ha detto qualcosa che conferma questa ipotesi: “Io sono con voi e vi amo con l'amore di Gesù senza misura.” (25 novembre 1991).
Ciononostante, il suo Amore è anzitutto amore materno. Nel momento in cui Maria ci ama, è la Madre ad amarci. A tal proposito, dopo il 2004 la Madonna ha cominciato a fare riferimento spesso al suo “amore materno” (in tutto 22 volte), come pure al suo “Cuore materno” (37 volte). Con queste espressioni Maria esprime la sua preoccupazione e la sua sofferenza per la salvezza dei suoi figli[1], come la pure la partecipazione alle sofferenze dei suoi Apostoli[2]:
“Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno.” (2 maggio 2012);
"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna.” (2 marzo 2011)[3].
L’aggettivo “materno” lo troviamo 124 volte: le sue sono benedizioni materne, richieste materne; la sua è una mano materna, una chiamata materna, e via dicendo.
Certo non è solo a partire da queste citazioni che si sente l’afflato materno e amoroso di Maria per i suoi “cari figli e Apostoli” che hanno risposto alla sua chiamata, come pure per i suoi figli che sono lontani da Dio e dal suo Cuore, perché ogni messaggio trasuda del Suo amore materno.
Io considero una grazia il fatto di avvertire questo amore materno ogni volta che leggo i suoi messaggi. Impossibile, perciò, continuare a citare i suoi messaggi. Farò solo altri due esempi, lasciando che il “caro figlio e Apostolo” volenteroso faccia una ricerca personale; e rinviando alle riflessioni fatte sulle lacrime di Maria e le Sue preoccupazioni per la salvezza delle anime.
Quanto commoventi sono le parole che Ella utilizza spesso per toccare il cuore dei suoi figli:
“Cari figli, vengo a voi come madre, vengo col cuore aperto ripieno d'amore per voi. Purificate il vostro cuore da tutto ciò che vi impedisce di ricevermi così potrete conoscere l'amore mio e di mio Figlio. Il mio cuore vuole vincere attraverso di voi e trionfare. Io vi invito a questo.” (2 maggio 2006).
In questo messaggio è ancora più chiaro:
“Cari figli, se solo vorreste, con totale fiducia, aprirmi i vostri cuori, capireste tutto. Capireste con quanto amore vi chiamo, con quanto amoredesidero cambiarvi, per rendervi felici, con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio. Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno.” (2 agosto 2013).
(continua)
Franco Sofia
(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)
[1]Ecco un altro esempio: “Quando la pace del cielo vi conquisterà, coloro che la cercano in posti sbagliati e così danno dolore al mio Cuore materno la riconosceranno.” (2 aprile 2012). “Cari figli, il mio Cuore materno piange mentre guardo quello che fanno i miei figli. I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante. Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno ed i miei figli vengono perseguitati.” (2 dicembre 2016).
[2]Io capisco i vostri dolori e le vostre sofferenze e, con materno amore, asciugo le vostre lacrime (2 luglio 2016).
[3] Non si finirebbe nel citare esempi: “Per mezzo dell'Amore di mio Figlio e del mio Amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede. Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e si pentano sinceramente.” (2 dicembre 2012).








martedì 24 maggio 2022

“la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo"

 

“la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede” (2 novembre 2015).

 

 


“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (V PARTE)

 

 

FEDE E AMORE

 

 

Nei messaggi ai suoi Apostoli la Madonna ha curato molto il rapporto fede-amore-opere, intrecciandolo al punto tale che non sarebbe possibile affrontare un capitolo a parte sulla fede senza ripetere le riflessioni fatte per gli altri temi già trattati.

“Perciò, figli miei, pregate, pregate per poter amare il più possibile e compiere opere d’amore. Perché la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede, è un lodare se stessi. Mio Figlio chiede fede e opere, amore e bontà.” (2 novembre 2015).

 

A proposito di “conoscere la vera fede”[1]. Non si deve dimenticare che la voce “credere” nei messaggi coincide con conoscere l’Amore di Dio. Da tempo ormai al posto di “non credenti”, la Madonna ha optato per l’espressione “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”. E, infatti, già in precedenza la Madonna nel messaggio del 2 marzo 2017 aveva detto: “Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede”.

Molti di voi pensano che hanno fede in Dio – aveva detto ancora prima il 2 ottobre 2006[FS1] e che conoscono le sue leggi. Si sforzano di vivere secondo esse, ma non fanno ciò che è più importante: non Lo amano”.

 C’è coerenza in questo nei messaggi; provate a rileggere quello del 2 luglio 2015: “Perciò voi dovete pregare molto per il dono dell’amore, perché l’amore è un tratto distintivo della vera fede e voi sarete Apostoli del mio amore”. 

Fede e amore si intersecano nel messaggio del 2 febbraio 2017, in cui dall’aver conosciuto l’Amore di “mio Figlio” derivano conseguenze importanti per l’espressione dell’amore e della fede degli Apostoli; e come conoscere l’Amore di Gesù significa una presenza di Gesù nell’anima, allo stesso modo avere fede si traduce in una presenza di “mio Figlio” nell’anima: “Quando avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia: in quell’anima c’è mio Figlio.” (2 febbraio 2018).  

Questa è la fede che fa sì che tutto nella vita si faccia per amore; che non si conosca la superbia; che si perdoni sempre con prontezza, senza mai giudicare e cercando sempre di comprendere il proprio fratello. Perciò, Apostoli del mio amore, pregate per coloro che non sanno amare, per coloro che non vi amano, per coloro che vi hanno fatto del male, per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Figli miei, vi chiedo questo, perché ricordate: pregare significa amare e perdonare.” (2 dicembre 2017).

 

 

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Seconda Parte:L'AMORE ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

TerzaParte: QUALE AMORE?

Quarta Parte: QUALE AMORE? 2

 



[1]  “Cari figli, quando sulla terra viene a mancare l’amore, quando non si trova la via della salvezza, io, la Madre, vengo ad aiutarvi a conoscere la vera fede, viva e profonda; ad aiutarvi ad amare davvero. Come Madre, anelo al vostro amore reciproco, alla bontà e alla purezza. È mio desiderio che siate giusti e che vi amiate” (2 gennaio 2018).


 [FS1]Corretto il 15 novembre 2019

domenica 22 maggio 2022

“Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'Amore di Dio”

 

Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'Amore di Dio. Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data.(2 novembre 2012).

  


“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (IV PARTE)

 

QUALE AMORE? 2

 

 

Una delle cose più importanti da sottolineare è che nei messaggi dati a Mirjana, l’amore che più serve all’opera degli Apostoli è quello che viene ricevuto in dono. È come per l’umiltà e tutte le virtù dell’Apostolo – dal cuore puro ed umile[1] – che sono prima di tutto doni, allo stesso modo lo è l’amore:

“Cari figli, oggi vi invito ad amare con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima. Pregate per il dono dell'amore perché quando l'anima ama chiama a sé mio Figlio.” (18 marzo 2010).

“Figli miei, pregate per il dono dell’amore, solo l’amore perdona tutto, come ha fatto mio Figlio, seguite Lui.” (2 settembre 2009).

 

Per questo motivo la Madonna ha invitato spesso i suoi Apostoli a chiedere nella preghiera il dono dell’Amore[2]. Senza questo dono non è possibile aiutare Maria nella sua opera che sta portando avanti con essi. Lo si evince da numerosi messaggi.[3]

Insomma, l’Apostolo deve fare posto all’Amore di Dio e permettergli di operare attraverso di lui[4]. Un segnale di questa disposizione all’accoglienza dell’Amore di Dio necessaria nell’Apostolo si trova in una frase della Gospa: “Il mio amore opererà in voi, mi servirò di voi (2 giugno 2015).

 

Alla scuola di Maria, si impara l’amore vero, quello che ha insegnato Gesù, la Parola di Dio:

"Cari figli! Io sono con voi nel nome dell’Amore più grande, nel nome del buon Dio che si è avvicinato a voi attraverso mio Figlio e vi ha dimostrato il vero Amore. Io desidero guidarvi sulla via di Dio. Desidero insegnarvi il vero Amore.” (18 marzo 2011).

 

A questo proposito, la Madonna ci mette in guardia dalle falsificazioni dell’amore. Poiché infatti esiste l’amore secondo il mondo, Ella puntualizza che l’amore vero è quello che ci ha insegnato Gesù (“secondo mio Figlio”, 2 novembre 2012) con la sua vita. E l’Apostolo, che è chiamato a valutare tutto in base alla Verità di Dio e a opporsi con forza a tutto ciò che lo vorrebbe allontanare da Essa, cioè da Gesù, deve prendere le distanze anche da ciò vorrebbe allontanarlo dalla Verità dell’Amore:

“Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei Apostoli. Prego mio Figlio affinché vi dia la Sapienza e la Forza divina. Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la Verità di Dio e vi opponiate fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio. Prego affinché testimoniate l'Amore del Padre Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'Amore di Dio. Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data.(2 novembre 2012).

 

 “Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva”[5]. Edith Stein


Ma cosa intende la Gospa per amore misericordioso?

È principalmente l’amore che tende alla conversione di coloro che non conoscono l’Amore di Dio:

“figli miei, ricordate che amare vuol dire sia voler bene al prossimo che desiderare la conversione della sua anima.” (2 giugno 2018),

 

perché parlando d’amore si rischia di pensare più ai bisogni corporali del prossimo, che non  a quelli spirituali, e questo è all’opposto di ciò che la Gospa vuole dai suoi Apostoli; mettere  i bisogni corporali prima di quelli spirituali sarebbe infatti in contrasto con la stessa missione Sua, di Mirjana e degli Apostoli.

L’amore misericordioso è quello che spinge a sacrificarsi per la salvezza delle anime.  Nei messaggi, preghiera, amore misericordioso e verità, si intrecciano legandosi tra di loro in un corpo omogeneo che sa tanto di mentalità biblica ed ebraica.

 La preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo. Perciò, figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e col sacrificio. Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare. Perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la verità. Non abbiate paura di cambiare voi stessi ed il mondo diffondendo l’Amore, facendo in modo che mio Figlio sia conosciuto ed amato, amando gli altri in Lui. Io, come Madre, sono sempre con voi. Prego mio Figlio che vi aiuti affinché nella vostra vita regni l’Amore: l’Amore che vive, l’Amore che attrae, l’Amore che dà vita. Questo è l’amore che io vi insegno, l’amore puro. Spetta a voi, Apostoli miei, riconoscerlo, viverlo e diffonderlo. (2 aprile 2017).

 

Nel messaggio successivo continuerà queste tematiche esordendo in questo modo:

"Cari figli, vi invito a pregare non chiedendo, ma offrendo sacrifici, sacrificandovi.  Vi invito all’annuncio della Verità e all’amore misericordioso.” (2 maggio 2017).

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Seconda Parte:L'AMORE ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

TerzaParte: QUALE AMORE?

 



[1] Cfr. Capitolo Ottavo, Maria maestra dei suoi Apostoli, paragrafo “Cuori puri ed umili”.

[2] Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli. (2 agosto 2013). “Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’Amore, perché l’Amore è mio Figlio.” (2 novembre 2013).

[3]Dovete comprendere che la vostra preghiera è il dialogo di un figlio con il Padre, che l’Amore è la via per la quale dovete incamminarvi, l’amore verso Dio e verso il vostro prossimo. Questo è, figli miei, un Amore che non ha confini, è un Amore che nasce nella Verità e va fino in fondo” (2 aprile 2011). 

[4]dovete essere piccoli, dovete farvi più piccoli degli altri e, con l’aiuto della fede, riempirvi del suo Amore.” (2 gennaio 2017).

[5] Citato da san Giovanni Paolo II nell’omelia per la canonizzazione di Edith Stein, domenica 11 ottobre 1998. (http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/bnw/bn12b.html).

sabato 21 maggio 2022

“Dio è Amore! Dio è Amore! Dio è Amore!” (2 marzo 2006).

 


 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (III PARTE)

 


 

QUALE AMORE?

“l'Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Rm 5,5).

 

Il 2 marzo del 2006 a Medjugorje è risuonato un grido, come un suono festoso di tromba, come fosse un annuncio di risurrezione ripetuto tre volte “Dio è Amore! Dio è Amore! Dio è Amore!” (2 marzo 2006). Un messaggio inusuale, concluso in queste tre affermazioni, ma potente.

È la rivelazione più alta dell’identità di Dio (1Gv 4,8) gridata ad un mondo che ha dimenticato il vero amore e che per questo si sta lasciando inghiottire nel baratro della Tenebra.

Parlando di amore nei messaggi che il Cielo dà a una veggente, verrebbe da pensare che ormai sappiamo tutto. Eppure, nei confronti dei suoi Apostoli, Maria ha istituito un vero corso sull’amore. Probabilmente non dice cose assolutamente nuove, ma messe insieme con tutto il resto costituiscono un cammino unico di formazione per l’Apostolo. E, in ogni caso, questa è la strada indicata per loro, e non solo per loro.

D’altra parte, compito delle apparizioni non è insegnare cose nuove o completare la Rivelazione che già si è conclusa, ma sviscerare ciò che è presente nella Rivelazione e che rischia di essere dimenticato. Anche la psicologia conosce alcune dinamiche dell’amore; ma dell’amore umano: essa non può insegnarci ciò che ha a che fare con la Grazia divina, né l’amore umano che dipende da quello divino. Come succede spesso in questi casi, noi cerchiamo di spiegare con dinamiche umane ciò che invece appartiene al mondo dello spirito.

La Madonna già agli inizi del nuovo corso di apparizioni con Mirjana, che, lo ricordiamo, data 2 agosto del 1987 quando le affida la missione di pregare per coloro che non conoscono l’Amore di Dio, mostra di avere una nozione di amore desueto nella maggioranza dei cristiani:   

 “Vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono. Mi aiutate molto poco. Avete poca carità, poco amore verso il prossimo.(2 febbraio 1990).

 

Pregare per la salvezza delle anime è grande carità, grande amore del prossimo. Non c’è nessuno al mondo più bisognoso di carità di una persona che rischia di perdersi per sempre. L’anno successivo, il 18 marzo 1991, nove anni prima che arrivasse la chiamata per i suoi Apostoli, la Gospa diede a Mirjana un messaggio anticipatore di quello che avrebbe insegnato loro negli anni a venire, un concentrato di temi:

 “Figli miei! Sono contenta di vedervi riuniti in così grande numero. Desidero che spesso vi riuniate insieme a pregare mio Figlio. Sarebbe mio particolare desiderio che dedichiate le vostre preghiere ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio figlio. Aiutateli a conoscere questo Amore. E aiutate anche me che sono Madre di tutti. Quante volte vi ho ripetutamente esortati a pregare!”. 

 

 Le preghiere dei suoi Apostoli devono essere dedicate “ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio Figlio”.  La Madonna sa che non siamo capaci di portare avanti questo compito con i nostri sforzi, e allora ci indica una strada su cui tornerà più volte in avvenire. Infatti, non si tratta del nostro amore, non è cioè l’amore che può nascere dai nostri sforzi personali o anche l’amore virtù, ma è l’Amore di Gesù in noi:

“[…] E vi esorto ancora perché desidero che tutti apriate il cuore a mio Figlio e che gli consentiate di entrare in voi per colmarvi di Pace e di Amore. Lasciatelo entrare! Con la vostra preghiera fate sì che Egli entri in voi affinché diventiate capaci di diffondere fra gli uomini la Pace e l’Amore poiché questa è la cosa più importante in questo tempo di lotta contro Satana.” (18 marzo 1991).

 

E, anzi, in alcuni messaggi Ella lascia intendere chiaramente che l’Amore di cui sta parlando coincide con Dio stesso, Gesù è l’Amore:

 

“Ogni peccato offende l’Amore e vi allontana da esso: l’Amore è mio Figlio!” (2 settembre 2010). 

“Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’Amore, perché l’Amore è mio Figlio.” (2 novembre 2013).

 

L’Apostolo ama con l’Amore di Gesù. La stessa cosa aveva detto la Madonna in un messaggio parecchio più lontano nel tempo alla veggente Marija:

Per questo, cari figli, pregate affinché dai vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi odiano e vi disprezzano; così, con l'Amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non conoscono Gesù. Io sono con voi e vi amo con l'Amore di Gesù senza misura. (25 novembre 1991).

 

L’Amore, dunque, che la Madonna ci vuole insegnare è lo stesso Amore che ci vuole consegnare, e cioè l’Amore di Dio:

“Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e la sua Misericordia. Allora, cari figli, guarderete con occhi diversi il mondo che è attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo. Sentirete i suoi dolori e le sue sofferenze. Non volgerete la testa da coloro che soffrono, perché mio Figlio volge la testa da coloro che volgono la testa dagli altri. Figli, non esitate.” (2 maggio 2007).

 

Poi Ella precisa, di volta in volta, come fa nel messaggio del 2 ottobre 1991, che si tratta pure dell’Amore del Padre: “Vorrei che essi possano riconoscere l’Amore del Padre in tutto ciò che voi fate”.

 

Nei messaggi spesso si passa da una fase passiva a una attiva. Dall’Amore di Dio ricevuto in dono si passa all’amore verso Dio e i fratelli:

“Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’Amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate.” (2 novembre 2013).

 

Quest’ultima frase ci ricorda una verità che tanti hanno dimenticato: l’Amore di Dio e l’Amore a Dio viene prima di ogni altro amore, è sempre il Primo. Non possiamo amare noi stessi e il prossimo nella verità dell’amore, se il motore di tutto non è l’Amore di Dio in noi e l’Amore a Dio.

 

Per avere amore verso Dio, che è l’Amore, occorre accettare, accogliere, appunto conoscere il suo Amore[1]. Dove “conoscere” deve essere inteso in senso biblico. Per far comprendere quanto è importante questa conoscenza, la Madonna si appella alla responsabilità dei suoi Apostoli. Una dimostrazione si trova in questo esempio:

“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi. Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate Apostoli del Suo Amore e della Sua Volontà. Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità.” (2 giugno 2012).

 

(continua)

 

Franco Sofia

    

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)


 PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Seconda Parte:L'AMORE ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

 


[1] Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013).