FATIMA E MEDJUGORJE, IL GRANDE SEGNO
Leggere i
segni dei tempi riconoscendo i frutti
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Ricordiamo tutti come Gesù ci abbia invitato più volte a
osservare bene i segni del tempo; e ci ha anche insegnato che l’albero si
riconosce dai frutti.
Le apparizioni della
Madonna sono da considerarsi per noi uno dei segni dei tempi.
Uno dei più grandiosi, se
dobbiamo applicare ad esse
l’immagine che ci ha regalato san Paolo VI quando nel 50° anniversario delle
apparizioni di Fatima emanò il 13 maggio 1967 l’Esortazione Apostolica “Signum
Magnum”.
Lo sintetizzò perfettamente san Giovanni Paolo II: “Osservando i segni
dei tempi in questo XX secolo, quello di Fatima appare come uno dei più grandi, anche perché annuncia nel suo
messaggio molti dei segni successivi e invita a vivere i loro appelli.”
Tra questi segni e
appelli successivi si staglia maestoso Medjugorje.
Gesù
ha pianto una volta alla vista di Gerusalemme dicendo:
"Se
avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora
è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti
circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte;
distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su
pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata."
(Lc 19, 42-44).
Anche
oggi la Madonna visita la Chiesa, come andò a visitare la parente Elisabetta,
ma piange, non solo perché il principe delle tenebre miete sempre più vittime, piange
perché una parte di essa ha perso la capacità di leggere i segni dei tempi e di
riconoscere l’albero dai frutti: non ritiene di essere visitata.
La Chiesa vive sempre nel tempo del Grande Segno, ma oggi ciò
è più evidente che mai.
Siamo nel pieno della lotta tra Luce e Tenebre.
E mentre è più facile mettere in evidenza i segni e i frutti del Male, è più difficile mettere
in evidenza quelli del Bene. Eppure, c’è più Luce oggi che in altri tempi,
basta saperla vedere, senza lasciarsi offuscare la vista dalle Tenebre.
Io parlo di ciò che ho visto e toccato.
Voi sapete che il papa ha fatto marcia indietro su Medjugorje;
si è convinto della bontà di questa apparizione e ne ha riconosciuto i frutti,
anche se ancora le apparizioni non sono state riconosciute.
Di
che frutti parliamo?
Parliamo
dei frutti che il Papa ha visto attraverso il suo inviato a Medjugorje, cioè
Mons. Hoser.
Papa
Francesco lo aveva inviato per vigilare e riferire, e ora le relazioni di mons.
Hoser sono sotto gli occhi di tutti, perché non si è mai trattenuto dal
predicare i frutti che ha visto e toccato con mano.
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Quelle
che seguono sono parole sue:
All’Avvenire mons. Hoser ha detto: “Nessuna traccia di
eresia”.
“Perché
tanta gente viene qui? coloro che vengono qui scoprono qualcosa di eccezionale!
C'è
una grazia straordinaria all'opera qui”.
Ai
giornalisti il 5 aprile 2017: “Voi, cari amici, dovreste essere i portatori
della Buona Novella: dite al mondo intero che a Medjugorje si ritrova la luce.
Perché abbiamo bisogno di punti di forte luce, in un mondo che sta cadendo
nell’oscurità”.
“DIO
HA SCELTO QUESTA LOCALITÀ NEL MONDO INTERO PER DIMOSTRARE LA SUA MISERICORDIA”
Durante
un’omelia:
“Preghiamo per la pace
perché le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio degli armamenti non
conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si sfasciano, le
società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano:
Abbiamo bisogno
dell'intervento del Cielo;
e la presenza della
Vergine Maria è uno di questi interventi, una iniziativa di Dio”.
“Il
miracolo più grande di Medjugorje sono le confessioni, il sacramento della
riconciliazione, del perdono e della misericordia: questo è il sacramento della
Risurrezione.
[…]
Ho
lavorato tanti anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e posso dire
che la confessione è sparita, la confessione individuale non esiste più, salvo
qualche caso raro”.
Nel
corso di una intervista:
“Non c'è dubbio. Qui stiamo vivendo la
nuova evangelizzazione.
Questo è un tempo ed un luogo di
conversione.
Qui l'uomo scopre l'esistenza di Dio nella
propria vita, il desiderio che Dio ha di essere presente nel cuore dell'uomo.
E tutto questo in una società che è
laicizzata e che vive come se Dio non esistesse. Questo lo fanno tutti i
Santuari mariani”.
“A
MEDJUGORJE ACCADONO
CONVERSIONI SPETTACOLARI”
“Dal
punto di vista religioso, Medjugorje è un terreno molto fertile.
In
questi anni sono state enumerate seicentodieci vocazioni religiose e
sacerdotali d’ispirazione medjugorjana: le più numerose sono in Italia, negli
Stati Uniti ed in Germania.
Tenendo
presente l’attuale crisi di vocazioni, soprattutto in paesi di millenaria
cristianità come l’Europa occidentale, questo fatto ci pare qualcosa di nuovo
e, a volte, sconvolgente”.
“A
MEDJUGORJE IL CULTO È CRISTOCENTRICO”.
“Qui
la gente riceve ciò che non ha nel luogo in cui vive”.
“In
molti dei nostri paesi di antica cristianità la Confessione individuale non
esiste più.
In
molti paesi non c’è l’Adorazione del Santissimo Sacramento.
In
molti paesi non si conosce più la Via Crucis ed il Rosario non viene recitato.
Nella
Bretagna francese, una volta mi è stato detto che l’ultima Via Crucis era stata
pregata trenta anni prima”.
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Cara
Chiesa, cara cristianità, riconosci che il Grande Segno ti ha visitato in
Maria, Regina della Pace!!
Franco
Sofia
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