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venerdì 13 maggio 2022

FATIMA E MEDJUGORJE, IL GRANDE SEGNO

 

          


FATIMA E MEDJUGORJE, IL GRANDE SEGNO

 

Leggere i segni dei tempi riconoscendo i frutti

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Ricordiamo tutti come Gesù ci abbia invitato più volte a osservare bene i segni  del tempo;  e ci ha anche insegnato che l’albero si riconosce dai frutti.

 Le apparizioni della Madonna sono da considerarsi per noi uno dei segni dei tempi.

Uno dei più grandiosi, se  dobbiamo applicare ad  esse l’immagine che ci ha regalato san Paolo VI quando nel 50° anniversario delle apparizioni di Fatima emanò il 13 maggio 1967 l’Esortazione Apostolica “Signum Magnum”.

Lo sintetizzò perfettamente san Giovanni Paolo II: “Osservando i segni dei tempi in questo XX secolo, quello di Fatima appare come uno dei più grandi, anche perché annuncia nel suo messaggio molti dei segni successivi e invita a vivere i loro appelli.”  

Tra questi segni e appelli successivi si staglia maestoso Medjugorje.

Gesù ha pianto una volta alla vista di Gerusalemme dicendo:

 

"Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata." (Lc 19, 42-44).

 

Anche oggi la Madonna visita la Chiesa, come andò a visitare la parente Elisabetta, ma piange, non solo perché il principe delle tenebre miete sempre più vittime, piange perché una parte di essa ha perso la capacità di leggere i segni dei tempi e di riconoscere l’albero dai frutti: non ritiene di essere visitata.

 

La Chiesa vive sempre nel tempo del Grande Segno, ma oggi ciò è più evidente che mai.

Siamo nel pieno della lotta tra Luce e Tenebre.

E mentre è più facile mettere in evidenza i segni  e i frutti del Male, è più difficile mettere in evidenza quelli del Bene. Eppure, c’è più Luce oggi che in altri tempi, basta saperla vedere, senza lasciarsi offuscare la vista dalle Tenebre.  

Io parlo di ciò che ho visto e toccato.

Voi sapete che il papa ha fatto marcia indietro su Medjugorje; si è convinto della bontà di questa apparizione e ne ha riconosciuto i frutti, anche se ancora le apparizioni non sono state riconosciute.

 

Di che frutti parliamo?

 

Parliamo dei frutti che il Papa ha visto attraverso il suo inviato a Medjugorje, cioè Mons. Hoser.

Papa Francesco lo aveva inviato per vigilare e riferire, e ora le relazioni di mons. Hoser sono sotto gli occhi di tutti, perché non si è mai trattenuto dal predicare i frutti che ha visto e toccato con mano.

 

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Quelle che seguono sono parole sue:

 

All’Avvenire mons. Hoser ha detto: “Nessuna traccia di eresia”.

 

“Perché tanta gente viene qui? coloro che vengono qui scoprono qualcosa di eccezionale!

C'è una grazia straordinaria all'opera qui”. 

 

Ai giornalisti il 5 aprile 2017: “Voi, cari amici, dovreste essere i portatori della Buona Novella: dite al mondo intero che a Medjugorje si ritrova la luce. Perché abbiamo bisogno di punti di forte luce, in un mondo che sta cadendo nell’oscurità”.

 

“DIO HA SCELTO QUESTA LOCALITÀ NEL MONDO INTERO PER DIMOSTRARE LA SUA MISERICORDIA”

 

Durante un’omelia:

 

Preghiamo per la pace perché le forze distruttive oggi sono immense. Il commercio degli armamenti non conosce sosta. E crescono continuamente le famiglie che si sfasciano, le società che si sfasciano, i paesi che si sfasciano:

Abbiamo bisogno dell'intervento del Cielo;

e la presenza della Vergine Maria è uno di questi interventi, una iniziativa di Dio”.

“Il miracolo più grande di Medjugorje sono le confessioni, il sacramento della riconciliazione, del perdono e della misericordia: questo è il sacramento della Risurrezione.

[…]

Ho lavorato tanti anni nei paesi occidentali, in Belgio, in Francia, e posso dire che la confessione è sparita, la confessione individuale non esiste più, salvo qualche caso raro”. 

 

Nel corso di una intervista:

 

“Non c'è dubbio. Qui stiamo vivendo la nuova evangelizzazione. 

Questo è un tempo ed un luogo di conversione.

Qui l'uomo scopre l'esistenza di Dio nella propria vita, il desiderio che Dio ha di essere presente nel cuore dell'uomo.

E tutto questo in una società che è laicizzata e che vive come se Dio non esistesse. Questo lo fanno tutti i Santuari mariani”.

 

“A MEDJUGORJE ACCADONO CONVERSIONI SPETTACOLARI”

 

“Dal punto di vista religioso, Medjugorje è un terreno molto fertile.

In questi anni sono state enumerate seicentodieci vocazioni religiose e sacerdotali d’ispirazione medjugorjana: le più numerose sono in Italia, negli Stati Uniti ed in Germania.

Tenendo presente l’attuale crisi di vocazioni, soprattutto in paesi di millenaria cristianità come l’Europa occidentale, questo fatto ci pare qualcosa di nuovo e, a volte, sconvolgente”.

 

“A MEDJUGORJE IL CULTO È CRISTOCENTRICO”.

 

“Qui la gente riceve ciò che non ha nel luogo in cui vive”.

 

“In molti dei nostri paesi di antica cristianità la Confessione individuale non esiste più.

In molti paesi non c’è l’Adorazione del Santissimo Sacramento.

In molti paesi non si conosce più la Via Crucis ed il Rosario non viene recitato.

Nella Bretagna francese, una volta mi è stato detto che l’ultima Via Crucis era stata pregata trenta anni prima”.

 

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Cara Chiesa, cara cristianità, riconosci che il Grande Segno ti ha visitato in Maria, Regina della Pace!!

 

Franco Sofia

 

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