Cerca nel blog

domenica 8 maggio 2022

La preghiera è la vostra salvezza

 

 

MARIA MAESTRA DEI SUOI APOSTOLI

 

“Figli miei, il mio cuore materno vi prega di accettare la preghiera perché essa è la vostra salvezza. Pregate, Pregate, Pregate, figli miei.” (2 luglio 2004).

 



LA PREGHIERA (2)

 

Gli Apostoli della Regina della Pace, seguendo l’esempio di san Paolo che afferma “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20), sono chiamati a diventare una cosa sola con Gesù, attraverso l’abbandono a Lui: 

“Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi totalmente a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi; in modo che tutti quelli che non lo conoscono, lo vedano in voi e desiderino conoscerlo.” (2 aprile 2018).

 

 È l’Amore di Gesù che attraverso la preghiera degli Apostoli della Regina della Pace si esprime all’esterno[1]:

“Perciò voi, Apostoli del mio amore, pregate col cuore, mostrate con le opere l’Amore di mio Figlio.” (2 febbraio 2017); 

“ricordate, ve lo ripeto di nuovo: pregare significa anche amare gli altri — il prossimo — e darsi a loro.” (2 luglio 2018). 

 

Tutto questo diventa ancora più chiaro nel messaggio seguente:

“Cari figli, Apostoli del mio amore, spetta a voi diffondere l’Amore di mio Figlio a tutti coloro che non l’hanno conosciuto. A voi, piccole luci del mondo, che io istruisco con materno amore perché splendano chiaramente di uno splendore pieno. La preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo. Perciò, figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e col sacrificio. Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare.” (2 aprile 2017). 

 

In ogni caso è sempre l’azione di preghiera per coloro che non conoscono l’Amore di Dio in cima alle preoccupazioni di Maria. Azione di preghiera che Ella desidera rendere sempre più efficace.

In questi anni la Madonna si è presa l’impegno di insegnare ai suoi Apostoli a pregare correttamente. A loro non chiede solo le preghiere come quantità, ma la preghiera come intensità e qualità. Il progetto consiste nel far sì che tutta la vita dell’Apostolo diventi preghiera. Per questo la Madonna si è lamentata che spesso le nostre preghiere sono solo parole pronunciate con le labbra, e che dimentichiamo di “pregare correttamente” (2 febbraio 2011):

“Le vostre labbra pronunciano parole senza numero, ma il vostro spirito non prova nulla.” (2 febbraio 2011).

 

Poi Ella continua, entrando nel dettaglio e spiegandoci da dove nasce la vera preghiera … 

“Vagando nelle tenebre, immaginate anche Dio stesso secondo il vostro modo di pensare e non quale è veramente nel Suo Amore. Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati.”

 

… e a cosa conduce:

“Questa è la via per la conoscenza del vero Dio e con ciò stesso anche di se stessi, perché siete creati a Sua immagine. La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio.”

  

Poco dopo (questi messaggi sono disposti in successione temporale) la Madonna approfondisce il discorso sulla preghiera corretta come unione col Padre. Questo è in effetti un passaggio obbligato per l’Apostolo, perché attraverso di esso può entrare in quel mistero della preghiera che lo porta a realizzare in pienezza il progetto di Dio che conduce al trionfo del Cuore Immacolato di Maria. 

“Cari figli, con amore materno desidero aprire il cuore di ciascuno di voi ed insegnarvi l’unione personale con il Padre. Per accettare questo dovete comprendere che siete importanti per Dio e che Egli vi chiama singolarmente. Dovete comprendere che la vostra preghiera è il dialogo di un figlio con il Padre, che l’amore è la via per la quale dovete incamminarvi, l’amore verso Dio e verso il vostro prossimo.” (2 aprile 2011).  

 

Nel messaggio del 2 ottobre 2011 la Gospa insiste sulla preghiera come rapporto personale col Padre nel Figlio:

“Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle tentazioni che vogliono separarvi da Dio Padre.”

 

Fino a raggiungere l’unione totale con Dio:

 “Cari figli, oggi vi invito all’unione totale con Dio. Il vostro corpo è sulla terra, ma vi prego che la vostra anima sia più frequente insieme a Dio. Questo lo raggiungerete con la preghiera, a cuore aperto.” (2 novembre 2008)

 

E poi Ella, continuando, spiega perché la preghiera non può essere avulsa dalla vita:

“Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate! Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre”.

 

Non basta lo spazio. Io ritengo che ancora siamo agli inizi della comprensione dei messaggi che la Madonna ci ha dato. Che dire, infatti, del segreto che ci ha suggerito una volta la Gospa in uno dei suoi messaggi: “con la preghiera arricchite il vostro corpo e perfezionate la vostra anima” (2 aprile 2010)?

Che si perfezioni l’anima è più facile comprenderlo, anche se a molti alla fine non interessa poi così tanto. Ma che arricchisca il corpo non lo si vuol credere. Molti, però, lo hanno già sperimentato sulla propria pelle.

 

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto, con aggiornamenti, dal libro: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Ed. MIMEP, 2020, Capitolo Ottavo)

 



[1] Vedi anche messaggio del 2 gennaio 2017

Nessun commento:

Posta un commento