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sabato 28 maggio 2022

“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.” (2 giugno 2012)

 


 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (VII PARTE)

 

2 maggio 2017

 

COLORO CHE CONOSCONO L’AMORE DI DIO 

 

 

Se coloro che non conoscono l’Amore di Dio, automaticamente sono anche coloro che non amano se stessi e quindi neanche i fratelli; per contrasto, coloro che conoscono l’Amore di Dio, amano se stessi e i fratelli.

 

Perciò, avendo compreso che l’Amore nella vita dell’Apostolo è principalmente la presenza dell’Amore di Dio o del Dio che è Amore, avendo compreso questo, allora si può parlare del ritorno dell’amore a Dio e ai fratelli attraverso questo stesso Amore. Si può allora parlare di sforzo, di virtù, di esercizio dell’Amore di Dio.

 

Qui alcuni consigli o suggerimenti, a volte sotto forma di ammonimenti di Maria. Innanzitutto, la molla dell’amore ai fratelli è il comandamento dell’amore che ci ha lasciato Gesù: “Apostoli miei, figli miei, mio Figlio vi ha detto di amarvi gli uni gli altri. Ciò sia scritto nei vostri cuori e, con la preghiera, cercate di vivere questo amore.” (2 luglio 2017); filtrato attraverso l’Amore di Gesù e verso Gesù: “Amate mio Figlio al di sopra di tutto ed il mondo intero per mezzo di lui.” Con l’Amore del Padre Celeste secondo “mio Figlio”, e non secondo il mondo:Prego affinché testimoniate l'Amore del Padre Celeste secondo mio Figlio.” (2 novembre 2012).

 

L’amore si misura dalla capacità di sottomettere la propria volontà alla Volontà di Dio:

 

“Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l’Amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla Volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013). 

 

Da qui la necessità di sforzarsi ad abbracciare la Volontà di Dio, vedendo in Essa la bontà infinità del Padre Celeste.

 

Altro esercizio: scrutare ogni creatura di Dio, ogni figlio di Dio e figlio di Maria, cercando in essi “qualcosa di buono” e cercando di capirli:

“vi invito, Apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli.” (2 aprile 2015).

“Invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi.” (2 novembre 2018).

 

Per questo esercizio è la Madonna stessa a dare l’esempio: “Cari figli ho scelto voi, Apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello” (2 aprile 2015). Ella vede in noi “qualcosa di bello”, anche quando noi stessi non lo vediamo. Qualcuno potrebbe dire: “Ma se io non riesco a vederci niente di buono in me stesso, figurarsi negli altri”. Da qui la risposta immediata: “Tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo (2 aprile 2015). Ecco la cosa che ci lega tutti! Il 2 ottobre 2017 Ella aveva espresso un concetto pressappoco equivalente: “ricordate, Apostoli del mio amore, che tutte le persone che incontrate sono per voi la vostra famiglia, dei fratelli secondo mio Figlio”.

Altra cosa bella che sicuramente c’è in tutti i miei fratelli e sorelle è l’anima:

“Non dovete mai dimenticare che ogni vostro fratello porta in sé qualcosa di prezioso: l’anima. Perciò, figli miei, amate tutti coloro che non conoscono mio Figlio affinché, per mezzo della preghiera e dell’amore che viene dalla preghiera, diventino migliori; affinché la bontà possa trionfare in loro, affinché le loro anime si salvino ed abbiano la vita eterna.” (2 luglio 2017).

 Dopodiché mi eserciterò a cercare ciò che c’è di buono in tutti i fratelli che stanno sulla mia strada. In altri messaggi, per completare questo esercizio, troviamo suggerimenti complementari, come donarsi, sopportare, non giudicare mai, perdonare, amare il nemico:

“Amare significa donarsi, sopportare e mai giudicare. Amare significa vivere le parole di mio Figlio.” (18 marzo 2017).

“Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio.” (2 febbraio 2013).

“amare mio Figlio vuol dire perdonare. Non si ama mio Figlio, se non si riesce a perdonare il prossimo, se non si riesce a cercare di capire il prossimo, se lo si giudica. Figli miei, a cosa vi serve la preghiera, se non amate e non perdonate?” (2 agosto 2017). 

“Apostoli del mio amore: abbiate cuori aperti, sempre disposti alla misericordia e al perdono. Perdonate sempre il prossimo secondo mio Figlio, perché così la pace sarà in voi.” (2 ottobre 2017).

  Non si tratta di novità, ma di realtà già note; il fatto stesso che vengano riproposte ci allontana da altri modi che in realtà sono secondo il mondo. Accogliere la Parola di Gesù per saper amare nella verità, non è una novità, ma ci viene ricordata a scanso di equivoci, molto spesso legati alle infiltrazioni del Modernismo:

“Accogliete la sua Parola con cuore semplice e vivetela. Se vivete la sua Parola, pregherete. Se vivete la sua Parola, amerete con amore misericordioso, vi amerete gli uni gli altri. Quanto più amerete, tanto più sarete lontani dalla morte.” (2 agosto 2015).

 

Maria mostra infine qual è il modello supremo dell’Amore: è Gesù col suo sacrificio. Anche se questo lo sappiamo, abbiamo bisogno lo stesso di essere incoraggiati a prenderlo sul serio:

“Desidero ricordarvi le Parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col Suo Sacrificio.” (2 marzo 2016).

Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio.” (2 dicembre 2016).

Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare.” (2 aprile 2017).

 

Altrimenti come potrà chiedere ai suoi apostoli di sacrificarsi per coloro che non conoscono l’amore di Dio, se non mostra loro l’esempio e la strada per eccellenza?

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

  PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Sesta parte: APOSTOLI DEL MIO AMORE


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