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giovedì 5 maggio 2022

LA MISSIONE DEGLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE (III PARTE)

 

“mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole essere una cosa sola .” (2 settembre 2012). 

LA MISSIONE DEGLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE

(III PARTE)




UN’ANIMA SOLA CON MARIA 

“Io sono tranquillo e sereno

come bimbo svezzato in braccio a sua madre,

come bimbo svezzato è l’anima mia” (Salmo 130).

 

 

 

Proprio nell’anno della chiamata alla missione di Apostoli, la Madonna in un messaggio a Marija, rivelò un dato, che cioè tanti con la preghiera e la conversione si sono avvicinati a Lei e stanno anticipando in se stessi il trionfo del Cuore Immacolato:

“Cari figli, desidero condividere con voi la mia gioia. Nel mio Cuore Immacolato io sento che ci sono tanti che si sono avvicinati a me e portano in maniera particolare nei loro cuori la vittoria del mio Cuore Immacolato pregando e convertendosi.” (25 agosto 2000).

 Dodici anni dopo, attraverso quel messaggio che abbiamo definito per eccellenza della missione e che abbiamo citato sopra, Ella si spinge oltre, e all’Apostolo non chiede più solo vicinanza, accompagnamento, ma fusione:

“Cari figli, mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole essere una cosa sola[1].” (2 settembre 2012). 

   Qui, secondo me, sta infatti il salto di qualità che deve fare l’Apostolo, o il tassello fondamentale nell’identikit dell’Apostolo della Regina della Pace: egli è colui che permette all’anima della Madonna di assimilare la propria anima. Il che significa che per diventare Apostolo della Regina della Pace bisogna tendere a questa unione.

 

C’è una categoria di persone che capisce subito, per una sorta di intuito innato, le parole di questo messaggio, perché ce l’ha nel proprio codice genetico spirituale: sono coloro che hanno dato la loro vita a Maria col Totus Tuus, come è successo con san Giovanni Paolo II.

 

La Madonna sta chiedendo ai suoi Apostoli qualcosa che assomigli al Totus Tuus, cioè alla consacrazione concepita da san Luigi Grignion de Montfort, da cui partire per giungere ad una unione che sia superiore a tutto ciò che ha chiesto finora?

 

È mia convinzione che questa unione, che è anche uno dei segreti della santità, sia fondamentale per permettere alla Madonna di operare in noi. Come rifletteva san Luigi Maria Grignion de Montfort:

 

“Quando lo Spirito Santo, suo Sposo [di Maria], l'ha trovata in un'anima, vi vola e vi entra con pienezza, si comunica a quest'anima con abbondanza e nella misura in cui trova spazio la sua Sposa. Uno dei principali motivi per cui lo Spirito Santo oggi non compie meraviglie clamorose nelle anime, è che non vi trova un'unione abbastanza forte con la sua fedele e indissolubile Sposa. Dico indissolubile Sposa, perché da quando questo Amore sostanziale del Padre e del Figlio ha sposato Maria per generare Gesù Cristo, capo degli eletti, e per riprodurre Gesù Cristo negli eletti, non l'ha mai abbandonata, perché ella è stata sempre fedele e disponibile.”[2]

 

Abbiamo già accostato gli Apostoli della Regina della Pace agli Apostoli degli Ultimi Tempi di cui parla il Montfort. In effetti il modo in cui la Madonna sta preparando i suoi Apostoli richiama immediatamente a quegli Apostoli. Ci sono molti elementi che accomunano la preparazione prevista da san Luigi con quella presente nei messaggi dati a Mirjana.

 

Nel suo libro “Medjugorje e il futuro del mondo” padre Livio, alla luce del confronto con la profezia del Montfort (il quale nel 1712 annunciava che la Madonna sarebbe venuta a suscitare gli Apostoli degli ultimi tempi), scrive che siamo giunti al momento dell’epilogo dello scontro tra la Donna vestita di sole e il Dragone infernale:  in un tempo in cui la stessa Regina della Pace pare richiamare sempre più la prospettiva montfortana usando frequentemente nei messaggi di Medjugorje l’espressione  «apostoli miei». È come se la Madonna stessa confermasse il fatto che sta chiamando i suoi, li sta radunando e formando per farne le schiere della Luce opposte alle potenze delle Tenebre”.[3]

 

È compito di Maria preparare le anime degli Apostoli degli Ultimi Tempi. Ognuno tiri le proprie conclusioni. Qui di seguito abbiamo messo a confronto brani tratti dai testi del Montfort e brani tratti dai messaggi della Regina della Pace ai suoi Apostoli:

 


Secondo la categoria di pensiero del Montfort l’unione con Maria creata dal “Totus Tuus” porta alla perfezione l’unione con Gesù e con la Santissima Trinità avvenuta nel nostro battesimo.

Troviamo la realizzazione di questo mistero, annunciato secoli prima, in diversi messaggi consegnati a Mirjana, come, ad esempio, in questi due:

“La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, […] affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio.” (2 maggio 2013).

“Quando conoscerete il Padre, capirete che soltanto Lui vi è necessario (la Madonna ha detto questo in modo deciso e accentuato[4]). Io, come Madre, desidero i miei figli nella comunione di un unico popolo in cui si ascolta e pratica la Parola di Dio. Perciò, figli miei, incamminatevi dietro a mio Figlio, siate una cosa sola con Lui, siate figli di Dio.” (2 giugno 2013).

 Stando così le cose, sarebbe lodevole per l’Apostolo far propria la consacrazione suggerita dal Montfort. Del resto, abbiamo visto tutti quale gigante sia stato san Giovanni Paolo II, il papa forgiato da questa consacrazione, il papa del “Totus Tuus” anche nello stemma. Personalmente, avendo fatto mia questa consacrazione fin dagli anni ’70, debbo riconoscere che mi ha facilitato nell’accettazione della missione e nel viverla. Posso testimoniare che si realizza nella mia vita ciò che aveva preannunciato san Luigi, parlando dei futuri Apostoli.

 

Dopo tutto quello che abbiamo detto in questo capitolo, occorre aggiungere che esiste un altro luogo profetico in cui vengono anticipati i nostri giorni, e per certi versi anche più che nella visione del Montfort, ed è la profezia de La Salette:  

“Io rivolgo un pressante appello alla terra: faccio appello ai veri discepoli di Dio che vive e regna nei Cieli; faccio appello ai veri imitatori di Cristo fatto uomo, l’unico vero Salvatore degli uomini; faccio appello ai miei figli, ai miei veri devoti, coloro che mi si sono donati così che io possa condurli al mio divino Figlio, coloro che io porto come se fossero nelle mie braccia, coloro che hanno vissuto nel mio spirito.

Infine, faccio appello agli apostoli degli ultimi tempi, i fedeli discepoli di Gesù Cristo che hanno vissuto nel disprezzo del mondo e di se stessi, in povertà e in umiltà, in disprezzo in silenzio, in preghiera e mortificazione, in castità e in unione con Dio, in sofferenza e sconosciuti al mondo. È ora per loro di emergere e di venire ad illuminare la terra. Andate, mostrate di essere i miei cari figli; io sono con voi ed in voi, perché la vostra fede sia luce in questi tempi cattivi.”[5]

 

Ma anche in profezie affidate a Bruno Cornacchiola si trova un riferimento di questa futura chiamata degli Apostoli:

Necessitano molte anime apostoliche, arditi di verità e d’amore, pieni di fede, viva operante, amanti dell’amore vero, e questi dovranno far conoscere i tempi.” [6]

 

Infine, troviamo un accenno a questi Apostoli in un’anima mistica, la Emmerich:

"Vedo gli apostoli, non quelli del passato, ma gli apostoli degli ultimi tempi, e mi sembra che il Papa sia fra loro."[7]


Franco Sofia











[1] Addirittura, la traduzione letterale dell’originale croato non è “una cosa sola”, ma “UNA”, come dimostrano, ad esempio, le traduzioni in inglese, francese e portoghese

[2] Trattato della vera devozione a Maria, 36.

[3] Padre Livio (con Diego Manetti), Medjugorje e il futuro del mondo, Dai dieci segreti al tempo della pace, Piemme, 2014, p. 200

[4] Nota della veggente

[5] Galli Antonio, Scoperti in Vaticano i segreti de La Salette, Sugarco Edizioni, 2007 p. 119

[6] Saverio Gaeta, Il veggente, Il segreto delle Tre Fontane, p. 93

[7] Anna Caterina Emmerich, 1774-1824. In www.profezie3m.altervista.org/ptm_profx_emmerich.htm.

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