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sabato 11 maggio 2024

È VENUTO IL TEMPO DI GRIDARE AL SIGNORE.

 

È VENUTO IL TEMPO DI GRIDARE AL SIGNORE.

 

“Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio                                      

Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.” (Esodo 2, 23-25).

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“Coraggio, figli miei, gridate a Dio ed egli vi libererà dall'oppressione e dal potere dei vostri nemici.” (Baruc 4,21)

                                 

Foto Dani

 

Detto così, può fare impressione. Ma tutta la Sacra Scrittura è piena di questo gridare. Soprattutto ne sono pieni i Salmi.

Il popolo di Dio, che conosceva bene la legge del Signore, tuttavia non le rimaneva fedele,  piangendone le conseguenze. Nel momento del bisogno e nell’angoscia ricordava le promesse del suo Signore e Dio, e gridava a Lui, memore della Sua misericordia e fedeltà al patto fatto coi Padri; allora, contrito e umiliato, si pentiva e digiunava, riconoscendo i  propri peccati, anche pubblicamente, e innalzando ferventi suppliche.

Purtroppo, la storia di questo popolo, immagine di quello che succede nella vita di ognuno di noi, è piena di questi alti e bassi. Basta leggere uno di questi resoconti, presenti nella stessa Sacra Scrittura, come il capitolo 9 del libro di Neemia.

 

Ma che significa gridare al Signore?

Due anni fa, –  e per la prima volta in 41 anni – in un messaggio, la Regina della Pace ci disse:

''Cari figli! Ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace. Da anni Satana lotta per la guerra. Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio. Vi invito: ritornate a Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati perché non ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.'' (25 marzo 2022 ).

 

Questo gridare a Dio, che nella storia sacra si è reso necessario innumerevoli volte,    ha a che fare con la preghiera “forte” o “potente” che la Madonna ha chiesto ai suoi cari figli e Apostoli?

“Apostoli del mio amore, la forza della preghiera detta a partire dal cuore, di una preghiera potente e colma d’amore, cambia il mondo.” (2 settembre 2019). 

Io ritengo di sì.

Intanto, la preghiera potente o forte, come il gridare a Dio, non è da confondere con la preghiera emozionale. Questa preghiera che parte dal cuore è quella che permette allo Spirito di Gesù di “gridare” dentro di noi.

Occorre, infatti, che permettiamo allo Spirito Santo di gridare nel nostro cuore. Lo  Spirito Santo non solo è la nostra forza nella preghiera, ma è anche Lui stesso che grida dentro il nostro cuore:

                “Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!” (Gal 4,6).

 

San Paolo spiega che “lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.” (Rm 8,26-27).

Per questo dobbiamo fidarci dell’intercessione dello Spirito Santo.

Col soccorso dello Spirito Santo la nostra preghiera diventa potente e forte. È Lui che ci ricorda le parole di Gesù e ci fa penetrare nel loro significato autentico. È Lui che ci ricorda le promesse che Dio ci ha fatto. È Lui che ci dà forza: “riceverete la forza dallo Spirito Santo” (Atti 1,8).

Gridiamo, dunque, appellandoci alla fedeltà del Signore, poiché Egli è fedele alle Sue promesse.

La Madonna nei suoi messaggi ci dà altri suggerimenti. Infatti, come eliminare gli impedimenti all’azione dello Spirito Santo?

Se lo Spirito Santo grida a partire dal nostro cuore, allora non può farlo da un cuore impuro. Egli vuole trovare dei cuori puri ed umili:

“voi, con la vostra preghiera detta a partire da un cuore puro ed aperto, e con i doni che offrite a mio Figlio, farete sì che anche i cuori più duri si aprano” (2 settembre 2019)               .

“Non abbiate paura, io sono qui. Non siete soli. Prego lo Spirito Santo affinché vi rinnovi, affinché vi fortifichi. Prego lo Spirito Santo, affinché aiutando gli altri, possiate guarire voi stessi. Prego affinché, per mezzo Suo, diventiate figli di Dio e miei Apostoli”. (2 settembre 2013).

La Santissima Trinità è all’opera per fortificarci. Il Figlio lo fa con i sacramenti che Lui stesso ha istituito, ma in modo speciale lo fa nell’Eucaristia, definita il Pane dei Forti:

“mio Figlio che vi nutre col suo Corpo e vi fortifica col suo Sangue.” (2 maggio 2018).

“La forza la troverete nell’Eucarestia: mio Figlio che vi nutre con il suo Corpo e vi rafforza con il suo Sangue.” (2 febbraio 2020).

Il Padre stesso, al Quale rivolgiamo le nostre preghiere – per Cristo, con Cristo e in Cristo nell'unità dello Spirito Santo – ci sostiene con la sua Forza, soprattutto quando vede che siamo uniti:

“Vi invito a radunarvi nella famiglia di Dio ed a rafforzarvi con la Forza del Padre. Come singoli, figli miei, non potete fermare il male che vuole regnare nel mondo e distruggerlo. Ma per mezzo della volontà di Dio, tutti insieme con mio Figlio, potete cambiare tutto e guarire il mondo.” (2 agosto 2011).   

In condizioni di estrema necessità, ricorriamo alla supplica, un modello di preghiera più ardente. Una volta la Madonna si riferì ad esse: 

“Cari figli! Ascolto le vostre suppliche e preghiere ed intercedo per voi presso mio Figlio Gesù che è via, verità e vita.” (25 giugno 2020).

Dio vuole che siamo insistenti, come dimostrano alcuni casi riportati nei Vangeli e alcuni suggerimenti di nostro Signore Gesù Cristo, supportati da parabole.

 

MODELLI SUGGERITI

                Tra i tanti modelli da trarre dalla Sacra Scrittura, anche per le modalità in cui si realizzano gli eventi in essi descritti, oltre al capitolo 9 di Neemia, già citato, suggerirei il capitolo 4,9-13 di Giuditta:

                “Nello stesso tempo ogni Israelita levò il suo grido a Dio con fervida insistenza e tutti si umiliarono con grande impegno.    

Essi con le mogli e i bambini, i loro armenti e ogni ospite e mercenario e i loro schiavi si cinsero di sacco i fianchi.

Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore.

Ricoprirono di sacco anche l'altare e alzarono il loro grido al Dio di Israele tutt'insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non venissero abbandonati allo sterminio, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.

Il Signore porse l'orecchio al loro grido e volse lo sguardo alla loro tribolazione, mentre il popolo digiunava da molti giorni in tutta la Giudea e in Gerusalemme davanti al santuario del Signore onnipotente”.

In questo modello sono uniti insieme la purificazione (tutti si umiliarono con grande impegno) – questo momento si può far coincidere con la confessione – , il digiuno, la “fervida insistenza”, la supplica  senza interruzione”.

 

MODELLI DI PREGHIERE SUGGERITE

Oltre alle modalità, nella Sacra Scrittura c’è l’imbarazzo della scelta riguardo alle stesse preghiere. Riguardo, cioè, alle parole o espressioni stesse usate dagli autori sacri. Come ho sottolineato all’inizio, i Salmi ne sono pieni.

Eccone alcuni:

SALMO 33

[7] Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo libera da tutte le sue angosce.

[8] L'angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono e li salva.

[9] Gustate e vedete quanto è buono il Signore;

beato l'uomo che in lui si rifugia.

[16] Gli occhi del Signore sui giusti,

i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

[17] Il volto del Signore contro i malfattori,

per cancellarne dalla terra il ricordo.

[18] Gridano e il Signore li ascolta,

li salva da tutte le loro angosce.

 

SALMO 85

[1] Supplica. Di Davide.

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi,

perché io sono povero e infelice.

[2] Custodiscimi perché sono fedele;

tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

[3] Pietà di me, Signore,

a te grido tutto il giorno.

[4] Rallegra la vita del tuo servo,

perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

[5] Tu sei buono, Signore, e perdoni,

sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

[6] Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera

e sii attento alla voce della mia supplica.

[7] Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido

e tu mi esaudirai.

 

                Personalmente, a me piace pregare con Siracide 36, così come ce lo propone la Liturgia delle Ore. Lo considero il modello per eccellenza:

 

             SIRACIDE 36

 Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell'universo, e guarda,

infondi il tuo timore su tutte le nazioni.

Alza la tua mano sulle nazioni straniere,

perché vedano la tua potenza.

 Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi,

così davanti a noi móstrati grande fra di loro.

Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto

che non c'è Dio al di fuori di te, o Signore.

Rinnova i segni e ripeti i prodigi,

glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.

Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento,

e si narrino le tue meraviglie.

Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,

d'Israele che hai reso simile a un primogenito.

Abbi pietà della tua città santa,

di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.

Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese

e il tuo popolo della tua gloria.

Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,

risveglia le profezie fatte nel tuo nome.

Ricompensa coloro che perseverano in te,

i tuoi profeti siano trovati degni di fede.

Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,

secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo,

e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra

che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

Amen.

               

Franco Sofia

 

sabato 4 maggio 2024

VEGGENTE IVANKA: CONOSCO L'ORA ESATTA IN CUI LA MADONNA SULLA COLLINA LASCERÀ IL SEGNO, DOVREMMO PREGARE

VEGGENTE IVANKA: CONOSCO L'ORA ESATTA IN CUI LA MADONNA SULLA COLLINA LASCERÀ IL SEGNO, DOVREMMO PREGARE

Ivanka Ivanković Elez è nata il 21 giugno 1966. a Bijakovići, parrocchia di Međugorje. È stata la prima a vedere quando  è apparsa la Madonna. Ha avuto apparizioni quotidiane fino al 7 maggio 1985.



Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Madonna le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione una volta all'anno - nell'anniversario dell'apparizione il 25 giugno. Ivanka è sposata, ha tre figli, vive con la sua famiglia a Medjugorje.
L'intenzione di preghiera che le ha affidato è un'intenzione per la famiglia.

Ivanka testimonia sempre di essere la prova vivente che esiste una vita dopo questa vita perché ha avuto l'opportunità di vedere cinque volte sua madre, morta due mesi prima delle apparizioni della Madonna. Questo è stato anche il caso durante l'ultima apparizione diurna che ha avuto Ivanka, e quell'apparizione è durata un'ora.

È stata quindi in grado di abbracciare e baciare sua madre che le ha detto quanto fosse orgogliosa di lei. Ivanka dice di aver visto sua madre proprio come vede le altre persone, che era bellissima e che non c'erano segni di malattia o stanchezza che l'hanno fatta morire così giovane. Ivanka ripete sempre che è una testimonianza per il mondo intero, non solo per lei, che c'è davvero vita dopo la morte.

Durante gli anni delle apparizioni, la Madonna ha affidato a Ivanka il futuro del mondo e il futuro della Chiesa. Ivanka lo annuncerà quando sarà il momento giusto.

In un giornale della chiesa, ha parlato dei  segreti della Madonna  e del segno che la Madonna lascerà sulla Collina delle Apparizioni a Bijakovići!

 

Cosa puoi dirci dei segreti che la Madonna ti ha affidato?

Ivanka - Mi ha affidato dieci segreti. Parlano del futuro della Chiesa e del mondo. Non so se tutti i segreti sono gli stessi per tutti i veggenti, ma so che uno è lo stesso per noi: quello che racconta del segno che la Madonna lascerà sulla Collina delle Apparizioni.

I segreti saranno svelati quando la Madonna ce lo dirà. Non abbiamo parlato di segreti tra di noi, forse sono la stessa cosa, forse no. Basta pregare e riconoscere l'amore materno della Madonna. Il percorso che dobbiamo seguire ci sembra facile, ma è pieno di alti e bassi. Solo attraverso la preghiera e il cuore aperto possiamo raggiungere la retta via.

 

E del segno sulla Collina delle Apparizioni?

Ivanka - Il segno è uno dei segreti. So quando accadrà e come sarà. Il segno sarà permanente, visibile e indistruttibile. La Madonna lascerà un segno per chi non crede, per i non credenti.

Dobbiamo solo pregare, pregare, pregare. Nient'altro ha importanza, né il segreto né il segno. Dio dà tante grazie a tutti, e noi non ce ne rendiamo ancora conto.

 

www.medjugorje-news.com

 

CINQUE GIORNI A MEDJUGORJE HANNO CAMBIATO RADICALMENTE LA MIA VITA

 

REV. ROBERT PANKE DAGLI USA: CINQUE GIORNI A MEDJUGORJE HANNO CAMBIATO RADICALMENTE LA MIA VITA

26/04/2024

                                                      


Alla fine di aprile sono numerosi i pellegrini che a Medjugorje giungono in questo luogo di preghiera e di pace da tutto il mondo. Tra loro abbiamo incontrato anche un gruppo più numeroso di pellegrini provenienti dagli Stati Uniti d'America, e con loro, come accompagnatore spirituale, è venuto il Rev. Robert Panke, sacerdote diocesano della diocesi di Washington.

È rimasto a Medjugorje con i suoi pellegrini per una settimana e giovedì 25 aprile ha celebrato la Santa Messa mattutina in inglese nella chiesa di S. Jakov a Medjugorje. Dopo la Santa Messa abbiamo parlato con lui, e all'inizio della conversazione ci ha detto che è cresciuto fuori New York in una forte famiglia cattolica, ma come tanti altri giovani, come ci racconta, si è allontanato dalla la fede molto presto, questo era particolarmente evidente nei suoi primi vent’anni.

"Il mio padre terreno, che Dio mi ha dato, in quel momento non lo capivo, ma alla fine sono diventato felice. Quando avevo 24 anni, mi sembrava che tutto andasse bene nella mia vita, sia con il lavoro che con gli amici, ma dentro ero molto triste. I miei genitori erano a Medjugorje due anni prima che io arrivassi qui, nel 1987, quindi mi hanno portato a Medjugorje nel 1989.

      Non ero entusiasta di partire, ma sono arrivato lo stesso e quei cinque giorni mi hanno cambiato completamente la vita.


Non ero entusiasta di partire, ma sono arrivato lo stesso e quei cinque giorni mi hanno cambiato completamente la vita. Ho ricevuto, innanzitutto, un significato più profondo di me stesso.

E sulla collina delle apparizioni, sul Podbrdo, ho ricevuto una grazia incredibile, la grazia della presenza e dell'amore di un Dio misericordioso che mi ha riempito e ha riempito tutto ciò che era vuoto nella mia vita. Una grazia tremendamente grande che ha cambiato completamente e radicalmente la mia vita.

Dopo essere sceso dalla Collina delle Apparizioni, mi sono subito confessato e ho capito in qualche modo istintivamente che la Chiesa sarebbe stata importante nella mia vita", racconta p. Robert Panke, e aggiunge che un mese dopo era molto impegnato con il sacerdozio.

             


                             

«Così dopo circa un anno ho preso coraggio e ho parlato con una persona che si occupa di vocazioni spirituali, così l'anno dopo ero già in seminario. Trascorsero così due anni dal momento della conversione al seminario della diocesi di Washington.

Medjugorje ha avuto una grande influenza su di me, sulla mia vita e sulla mia spiritualità, sulla mia conoscenza dell'amore e della misericordia di Dio, che ho cercato di trasmettere agli altri, tanto da portare numerosi gruppi di pellegrini a Medjugorje.

In questo momento sono qui con un gruppo di pellegrini della mia parrocchia, è il primo gruppo che ricevo dalla mia parrocchia. Ci sono in totale 37 pellegrini qui, e anche 30 di loro provengono dalla mia parrocchia. Resteremo a Medjugorje sette giorni e oggi è solo il secondo giorno del nostro soggiorno. È una grande benedizione", ha affermato il Rev. Robert Panke dice che ogni volta che vengono a Medjugorje ricevono qualcosa di nuovo.

      "Abbiamo un gran numero di pellegrini che sono qui per la prima volta a Medjugorje e stiamo già vedendo i risultati, avviene subito


"Abbiamo un gran numero di pellegrini che sono qui per la prima volta a Medjugorje e stiamo già vedendo i risultati, avviene subito. Questo è il nostro secondo giorno di pellegrinaggio, ma abbiamo già dei bei frutti. Ieri eravamo con Ivan il Veggente all'apparizione della Madonna nella sua cappella e ci sono state molte lacrime, lacrime di gioia e di conversione e mi aspetto che succedano molte altre cose nei prossimi giorni.

Ciò che è speciale a Medjugorje è la pace che arriva nei nostri cuori e la consapevolezza che Dio esiste e che mi ama, e se ho Dio nella mia vita e se ho Maria nella mia vita, se ho i sacramenti nella mia vita, se vivo la mia vita per Dio, adesso comincio a vivere il paradiso.

Inoltre, tutto quello che abbiamo qui in chiesa è speciale, ci confessiamo continuamente. Lì scorrono tante grazie. C’è  anche un grande amore per l'Eucaristia e per la Madonna.

          molti degli uomini che ho portato poi sono andati in seminario.


Anche io sono stato al Festival dei Giovani tanti anni fa ed è stata una bellissima esperienza e molti degli uomini che ho portato poi sono andati in seminario. La Madonna ci invita a volgere il nostro cuore verso Dio.

    Il mondo è molto infelice e Medjugorje è la risposta.  


Il mondo è molto infelice e Medjugorje è la risposta. Dio è la risposta. Rivolgiamo allora il nostro cuore a Dio.

La Madonna ci chiama alla pace, Lei è la Regina della Pace", ha detto il Rev. Robert Panke, e alla fine della conversazione disse:

"Medjugorje può cambiare i giovani, incoraggio tutti a portare i giovani qui a Medjugorje perché sono stato al Festival della Gioventù, ho visto quanti giovani rivolgono il cuore a Dio e la cosa bella è che Medjugorje è "lontano" dal mondo , e una volta assaggiato, si rendono conto di cosa gli manca nella vita.

Un messaggio finale a coloro che non sono stati a Medjugorje: venite e sperimentate la pace e la bellezza di questo bellissimo luogo di pellegrinaggio."

Testo e foto: Mateo Ivanković

Fonte: https://radio-medjugorje.com/vijesti/medjugorje/vlc-robert-panke-iz-sad-a-pet-dana-u-medugorju-temeljito-je-promijenilo-moj-zivot

(tradotto con Google,  e sistemato in italiano corrente da Franco Sofia)