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domenica 28 maggio 2023

SE TUTTI AVESSIMO DETTO FIN DAL 1981 “NON VADO A MEDJUGORJE…”

 

SE TUTTI AVESSIMO DETTO FIN DAL 1981 “NON VADO A MEDJUGORJE…”

Come lo Spirito Santo ha orientato il popolo di Dio verso Medjugorje in tutti questi anni.

  
Foto Ðani



Se tutti avessimo detto fin dal 1981 “non vado a Medjugorje perché attendo l’approvazione ufficiale della Chiesa”, si sarebbero persi 42 anni di frutti, tra conversioni, ritorno ai sacramenti, vocazioni, guarigioni, nascita di nuove comunità caritative e contemplative. Centinaia di sacerdoti in crisi non avrebbero riscoperto con gioia la bellezza del loro ministero. Migliaia di coppie in crisi e migliaia di matrimoni non si sarebbero sanati.

Invece oggi la Chiesa, che ha autorizzato i pellegrinaggi ufficiali, riconosce i frutti buoni che provengono da Medjugorje. Non è ancora tempo di riconoscere le apparizioni, ma si riconoscono i frutti; nonostante  questo faccia parte del criterio dettato da Gesù: “L’albero si riconosce dai suoi frutti”.

Oggi vediamo trionfare il “sensus fidei” del popolo di Dio. Questo fiuto del popolo di Dio è un dono dello Spirito Santo, e costituisce una sorta di intuito innato, già presente nel DNA dei fedeli battezzati. A Medjugorje clero e laici hanno percepito fin da subito una presenza speciale della Grazia.

La Madonna in questi 42 anni ha chiamato tutti i suoi figli – vescovi, presbiteri, diaconi, consacrati e laici – continuando a ripetere: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”, e fidandosi del fiuto dei suoi figli, tanti dei quali pensavano di andare solo per curiosità.

Tutto questo ci permette di assaporare qualcosa che ha che fare col trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Riconosciamo, quindi, che lo Spirito Santo è all’opera, e preghiamolo di realizzare il desiderio tanto auspicato dalla sua Sposa di guarire, illuminandole, con un Suo prodigio le anime di coloro che si rifiutano di conoscere l’Amore di Gesù (cf Messaggio del 2 settembre 2014) e accelerando così l’arrivo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria e il tempo della Pace:

Santo Spirito, tu puoi illuminare con un tuo prodigio i cuori e le coscienze di coloro che non sanno che Tu sei l'Amore, fa' che rientrino in se stessi,  si riconcilino col Padre e riconoscano che Gesù è il Signore.

Santo Spirito, misericordia e pietà”.

 

Franco Sofia

martedì 16 maggio 2023

GLI AVVERTIMENTI CHE DIO DÀ ALL’UMANITÀ SONO MOLTO SERI

 

GLI AVVERTIMENTI CHE DIO DÀ ALL’UMANITÀ SONO MOLTO SERI

 

APPARIZIONE A MIRJANA 2 LUGLIO 2018

Finite le apparizioni quotidiane il 25 dicembre 1982 quando la Madonna le consegnò il decimo segreto, Mirjana ebbe a lungo locuzioni interiori e qualche apparizione straordinaria. Queste locuzioni servivano a prepararla ai segreti.

Se sorprende questa preparazione così accurata e che parte da tanto lontano rispetto al momento della realizzazione dei segreti, dobbiamo anche considerare che se è vero che la Madonna ha detto che non dobbiamo parlare dei segreti, è anche vero che all’interno dei messaggi gli accenni diretti e indiretti a questi eventi sono molto più numerosi di quel che si creda. E anche il diario di Mirjana si presenta pieno di questi accenni più diretti che indiretti. Ciò è dovuto al fatto che il Cielo intende mantenere viva la nostra attenzione al traguardo finale. D’altra parte, come abbiamo fatto notare in tante occasioni, la stessa preparazione, per certi versi, è continuata nel tempo delle apparizioni del 2 del mese.  In questi messaggi gli accenni agli eventi contenuti nei segreti sono continui e numerosissimi, fanno parte della nostra preparazione.

Riguardo alle locuzioni e alla sua preparazione ai segreti Mirjana racconta che:

“Ebbi diverse altre locuzioni e apparizioni straordinarie fino al 4 giugno 1986, quando la Madonna mi apparve per diversi minuti. In tale occasione mi disse che sarebbe stata l’ultima apparizione speciale riguardante i segreti, perché aveva già spiegato tutto il necessario a riguardo. Capii che non l’avrei più rivista fino al 18 marzo dell’anno successivo. Ero molto triste ma anche grata per il tempo in più che avevo potuto trascorrere con la Beata Vergine Maria.

Quel giorno padre Slavko non era con me. In seguito, quando mi chiese perché avevo pianto così tanto durante l’apparizione, gli spiegai che la Madonna a volte mi mostrava delle scene sul futuro.

«Gli avvertimenti che dà all’umanità sono molto seri, a volte duri da sopportare», dissi.  «Ma malgrado le difficoltà e la gravità di ciò che ho visto, con la Madonna mi sento forte. Da Lei proviene una potente forza rigeneratrice»”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà)

 

Franco Sofia

venerdì 12 maggio 2023

COME SARÀ IL MONDO FUTURO (I parte)

 

 COME SARÀ IL MONDO FUTURO (I parte)

 


Mi sono chiesto più volte se la Madonna avesse nascosto nei suoi messaggi dei segnali per farci intuire qualcosa del nuovo mondo, cioè, di come sarà il mondo nel tempo che seguirà la fine dei segreti.

Secondo me si potrebbe arrivare alle stesse  conclusioni attraverso due strade. La prima – che è anche la più semplice – parte dalla gestione di un evento già preannunciato: quando ci sarà il Trionfo del Cuore Immacolato, questo coinciderà con la sconfitta di Satana. La seconda è quella che tenterò di  mostrare seguendo le parole stesse  e i concetti presenti nei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje.

Nella Sacra Scrittura abbiamo le tracce che descrivono il n, uovo mondo – non quello di cui dobbiamo parlare adesso – ma quello che verrà alla fine dei tempi, quando si realizzerà il piano di Dio di “ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra” (Ef 1, 9-10), la nuova creazione, la risurrezione dei morti, la sconfitta definitiva del Male quando Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15,28)[1].

Riguardo al tema che ci prefiggiamo di trattare abbiamo delle tracce sia nei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje sia nelle dichiarazioni dei veggenti.

+++

Seguiremo adesso la prima strada, ma senza fare troppe elucubrazioni, attenendoci a qualche dato di fatto.

Dopo la fine dei segreti, l’umanità ferita, avendo visto la vittoria di Dio sul Male,  si troverà nella condizione di dover ricostruire tutto.

Le tenebre si sono allontanate e il Principe del Male è stato sconfitto, ma non definitivamente.  Bisogna per questo motivo tener presente una verità, a scanso di equivoci: nel tempo che seguirà la fine dei segreti, pur con il freno pesante che verrà messo a Satana, continuerà ad esserci la tentazione. Non esiste santità senza prove e tentazioni: “Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione”. (Sir 2,1).

Allo stesso modo continuerà ad esserci la morte, la vecchiaia, la malattia, infatti, non potrà esserci una condizione di definitività come quando arriverà la fine dei tempi e il ritorno glorioso di Gesù. Su queste condizioni della natura umana e su come sarà gestita la società umana dobbiamo attendere più luci da quello che è stato rivelato ai veggenti di Medjugorje, soprattutto a Ivanka, sul futuro del mondo.

Quello che possiamo arguire adesso utilizzando le luci opportune che la Grazia e la ragione ci danno.

Innanzitutto, nonostante che la sconfitta di Satana non sia stata definitiva, egli non avrà più la libertà che aveva prima. È finito il secolo che gli era stato concesso. Questo significa che l’umanità non subirà gli stimoli dovuti alle cosiddette “strutture di peccato”[2] con le quali i figli delle tenebre hanno costruito la loro tela nella presente società; strutture che hanno reso molto più facile commettere il peccato e più difficile difendersi da esso.  Tolto Dio dall’orizzonte degli uomini e cancellata la nozione di peccato[3], infatti, l’umanità aveva cominciato a scendere sempre più in basso. In questo le strutture di peccato l’hanno agevolata; si tratta di condizioni di vita nelle quali il male, perché legalizzato e praticato diffusamente, viene percepito e interiorizzato come inevitabile e quindi normale.

Nel tempo nuovo non esisteranno, tanto per fare degli esempi, leggi che legalizzino l’aborto, la contraccezione, l’eutanasia, l’uso della droga, la pornografia, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ecc. perché non esisteranno più le organizzazioni (comprese le mafie) che promuovono il male come un diritto anche attraverso vere e proprie colonizzazioni. Allo stesso modo, non ci saranno neppure le suggestioni o le facilitazioni a compiere il male che adesso arrivano attraverso i mass media.

Mirjana ha richiamato più volte la nostra attenzione sula necessità di pregare per coloro che non conoscono l’Amore di Dio, affermando che  se non ci fossero i non credenti, non ci sarebbero le guerre, le separazioni, i suicidi, le droghe, gli aborti.  Se noi preghiamo per loro, noi preghiamo per noi e per il nostro futuro.

Verrà combattuta la fame e ogni forma di disparità tra ricchi e poveri.

Non verranno più sfruttati i deboli a favore dei più forti. E non ci saranno forme di guerra, né corse agli armamenti.

Si tornerà al rispetto della natura e delle sue leggi; e la natura ricambierà rispettando l’uomo.

E tutto questo perché Dio verrà messo al suo posto, o, meglio, perché l’umanità tornerà a Dio e ai suoi comandamenti.

In quel tempo ci verranno aperti gli occhi e ci ricorderemo degli ammonimenti della  Regina della Pace. E allora ci diremo l’un l’altro: “Ricordate quando la Mamma ci ammoniva  che per vivere in pace e felici su questa terra bisognava ritornare a Dio e ai suoi comandamenti?”:

"Cari figli! Il Mio Cuore Immacolato sanguina guardandovi nel peccato e nelle abitudini peccaminose. Vi invito: ritornate a Dio ed alla preghiera affinché siate felici sulla terra.” (25 aprile 2016); 

“Cari figli! Pregate con Me per la vita nuova di tutti voi. Figlioli, nei vostri cuori sapete cosa deve cambiare: ritornate a Dio ed ai Suoi Comandamenti affinché lo Spirito Santo possa cambiare le vostre vite ed il volto di questa terra, che ha bisogno del rinnovamento nello Spirito.” (25 maggio 2020);

“Vi invito: ritornate a Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati perché non ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova.”  (25 marzo 2022). 

Al  tempo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, perciò, il mondo godrà di un periodo di pace che, come si può facilmente intuire, non consisterà solo nell’assenza di guerra, ma di quella pace che la Madonna invocò già nel primo messaggio che diede a Medjugorje:

Pace! Pace! Pace! Riconciliatevi! Riconciliatevi con Dio e tra di voi! E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi”. (26 giugno 1981).

Finito il tempo dei segreti, agli inizi del nuovo mondo della pace (25 dicembre 1992), si sarà già realizzato il “grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje”, cioè convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007). E sia la Chiesa che le società godranno di un tempo propizio quale l’umanità non ha mai conosciuto per edificarsi a vicenda secondo la legge di Dio; processo che Satana non potrà fermare.

Tutto ciò che, invece, Satana ha costruito attraverso gli uomini stessi negli ultimi secoli sarà distrutto, sempre che non sia andato distrutto durante la realizzazione dei segreti, e l’uomo potrà costruire un mondo e una società nuova, impensabili allo stato attuale.

Non sappiamo come ciò sarà possibile o come si realizzerà, ma è facilmente ipotizzabile che certamente non esisterà in quel periodo ciò che adesso ferisce il Cuore di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore della Chiesa. 

Qualche giorno prima di entrare nel 2000, il nuovo secolo, la Madonna precisò ancora una volta i contorni del nuovo tempo, come tempo di “pace” e di “prosperità”:

"Attraverso il vostro 'si' alla pace e la vostra decisione per Dio vi si apre una nuova possibilità per la pace. Solo così figlioli il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità.” (25 dicembre 1999).

  P. Slavko Barbarić spiegando questo messaggio, lasciava intuire straordinari orizzonti, ricordando che: “Nel concetto biblico, pace significa pienezza dei beni: spirituali e fisici[4].

A sua volta, Padre Livio afferma che questo tempo, ormai prossimo, sarà un tempo di prosperità che vedrà l’umanità tornare a Dio:

«Come continuano a ripetere i veggenti in ogni occasione, la Madonna non è venuta a Medjugorje per impaurirci, bensì per aiutarci. Non ha mai parlato di fine del mondo, anzi ha promesso, se accoglieremo il Re della pace, che “il tempo di questo secolo sarà un tempo di pace e di prosperità”: non parla dunque di un futuro lontano, ma proprio dei nostri giorni.
Al più presto e in maggior misura ci convertiremo, prima verrà il tempo promesso della pace. Il periodo della prova, il tempo dei segreti in cui Satana verrà sconfitto e l’umanità ritornerà a Dio, sarà meno doloroso e meno faticoso nella misura in cui noi uomini accoglieremo in pieno i messaggi della conversione e della preghiera
»
[5].

Intanto, è stata la Madonna stessa che nel messaggio del 25 giugno 2019 ci ha confermato con chiarezza:

Io vi preparo per i tempi nuovi”

 

Gli uomini che vivranno in quel tempo saranno uniti come in una sola famiglia, la famiglia di Dio.

Esistono due messaggi consecutivi in cui la Madonna rivolta ai suoi Apostoli accenna a questa realtà:

“Con la scoperta del Padre, la vostra vita sarà indirizzata al compimento della volontà di Dio ed alla creazione della famiglia di Dio, così come desidera mio Figlio.” (2 gennaio 2011);

“La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio.” (2 febbraio 2011).

 

(continua)

Franco Sofia



[1] «L’ultima pagina dell’Apocalisse dipinge a vivi colori questa meta. La Chiesa e lo Spirito attendono e invocano quel momento in cui Cristo “consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza... L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa (Dio) ha posto sotto i piedi” del suo Figlio (1Cor 15,24.26). Al termine di questa battaglia - cantata in pagine mirabili dall’Apocalisse - Cristo compirà la ‘ricapitolazione’ e coloro che saranno uniti a lui formeranno la comunità dei redenti, che “non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall’amor proprio, che distruggono o feriscono la comunità terrena degli uomini. La visione beatifica, nella quale Dio si manifesterà in modo inesauribile agli eletti, sarà sorgente perenne di gaudio, di pace e di reciproca comunione” (CCC, 1045)». (Giovanni Paolo II, Udienza Generale, mercoledì, 14 febbraio 2001, La “ricapitolazione” di tutte le cose in Cristo).

[2] “Così il peccato rende gli uomini complici gli uni degli altri e fa regnare tra di loro la concupiscenza, la violenza e l'ingiustizia. I peccati sono all'origine di situazioni sociali e di istituzioni contrarie alla bontà divina. Le «strutture di peccato» sono espressione ed effetto dei peccati personali. Inducono le loro vittime a commettere, a loro volta, il male. In un senso analogico esse costituiscono un «peccato sociale». (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1869), (Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Reconciliatio et paenitentia, 16: AAS 77 (1985) 216).

[3] Si sente ancora il dolore di san Paolo VI, quando constatava che la nozione di peccato era stata cancellata portando l’uomo al suicidio: “Il peccato: oggi è una parola taciuta; la mentalità del nostro tempo rifugge non soltanto dal considerare il peccato per quello che è, ma perfino dal parlarne. Pare questa parola fuori uso, quasi un termine sconveniente, di cattivo gusto. E si capisce perché. La nozione di peccato coinvolge due altre realtà, di cui l’uomo moderno non intende occuparsi: una Realtà trascendente assoluta, vivente, onnipresente, misteriosa, ma innegabile, ch’è Dio; Dio creatore, che ci definisce sue creature. […] E una seconda realtà soggettiva e relativa alla nostra persona, una realtà metafisico-morale; e cioè la relazione insopprimibile delle nostre azioni al Dio presente, onnisciente, interrogante la nostra libera scelta. […] L’idolatria dell’umanesimo contemporaneo, che nega, o trascura questo nostro rapporto con Dio, nega o trascura l’esistenza del peccato. Ne deriva un’etica folle. Folle d’ottimismo, che tende a rendere tutto lecito, quanto piace o quanto giova, e folle di pessimismo, che toglie alla vita il suo senso profondo, derivante dalla distinzione trascendente del bene e del male, e la avvilisce in una visione finale di angosciosa e disperata fatuità.” (Paolo VI, Udienza Generale,  Mercoledì, 8 marzo 1972).

[4] In http://www.medjugorje.ws/it/messages/991225m/

[5] Padre Livio & Saverio Gaeta, La firma di Maria, edizioni Sugarco, 2005

sabato 6 maggio 2023

MEDJUGORJE: PERCHÈ LE PROFEZIE SONO IMPORTANTI

 

MEDJUGORJE: PERCHÈ LE PROFEZIE SONO IMPORTANTI

 


Tutta la Sacra Scrittura è pervasa da profezie, e Gesù non si è sottratto alle loro implicazioni, anzi le ha sottoscritte e richiamate più volte. Addirittura, ha legato alla loro realizzazione la prova della sua divinità. Lui stesso ha fatto tante profezie, soprattutto collegate alla sua morte e risurrezione.

Gran parte del tempo vissuto sulla terra dopo la Risurrezione fino alla sua Ascensione, lo ha trascorso per far capire “in tutte le Scritture” ciò che si riferiva a Lui.

È giunto a rimproverare i due discepoli diretti a Emmaus: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.” (Lc 24, 25-27).

Il principio con cui Gesù giustifica le profezie si può riassumere in una profezia che Lui stesso prima di morire fa ai suoi Apostoli sul suo tradimento, e alla realizzazione della quale lega il riconoscimento della Sua divinità:

deve compiersi la Scrittura: «Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno» [citazione del Salmo 41,10]. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che IO SONO.” (Gv 13, 18-19).

Ve lo dico prima – spiega Gesù – in modo che quando si realizzerà ciò che vi ho detto crediate che io sono Dio.

Questo principio vale per tutte le profezie, in modo tale che il profeta si riconosca come veritiero solo al momento della realizzazione delle sue profezie, le quali perciò sono degne di fede, e questo perché solo Dio può conoscere il futuro.

Vale anche per Medjugorje: la realizzazione delle profezie porrà il sigillo finale sulla verità di queste apparizioni, i cui frutti sono già stati riconosciuti. Le profezie fatte a Medjugorje vanno oltre i 10 segreti. Infatti, ci è stato detto – attraverso un messaggio (25 giugno 2007) e  poi anche attraverso dichiarazioni degli stessi veggenti – che c’è un piano di Dio per la conversione del mondo intero. Concluso il tempo dei segreti noi aspettiamo un “tempo di pace” (25 giugno 1995) o “tempo di primavera” (25 ottobre 2000)  per l’umanità intera: “il nuovo mondo della pace” (25 dicembre 1992). Sarà il tempo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. “Non posso rivelare molto sui segreti, - ha detto Mirjana – ma posso dire questo: la Madonna ha deciso di cambiare il mondo. Non è venuta ad annunciare la nostra distruzione, è venuta a salvarci e, con suo Figlio, trionferà sul male”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà,  p. 148).

 

Aspettiamo di vedere come sarà questo tempo non più soggetto al potere di Satana in base a ciò che ha detto la Madonna in un messaggio a Mirjana tra i più famosi:

“Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto (14 aprile 1982)

 

La stagione delle profezie, inoltre, non è finita se è vero che c’è una veggente che conosce il futuro del mondo dopo i segreti, e cioè Ivanka. A Medjugorje, Ivanka è senza dubbio la veggente che conosce più cose sull'avvenire, dato che la Madonna le ha fatto scrivere quaderni interi sull'avvenire del mondo, destinati ad essere resi noti, come avrebbe raccontato a suor Emmanuel, ma non sappiamo se al tempo dei segreti.

Ma qual è la prospettiva dal punto di vista di una buona coscienza?

Intendo porre il problema dal punto di vista di una coscienza che vede frutti buoni e perciò è portata a giudicare buono anche l’albero, in base al criterio posto da Gesù nel  Vangelo:

Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero, infatti, si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.” (Lc 6,43-44).

Da questo punto di vista la coscienza ben formata può dare il suo assenso alle profezie che fanno parte del patrimonio dell’evento Medjugorje (dell’albero nel suo insieme), ma come assenso umano, che non coinvolge l’autorità della Chiesa.

Ciò che Gesù dice ai suoi apostoli, la Madonna potrebbe dirlo a noi che oggi restiamo ancora col fiato sospeso: Ve lo dico prima, in modo che quando si realizzerà ciò che vi ho profetizzato crediate che questa era veramente la volontà di Dio.

E, in effetti, i cambiamenti che dovrebbero arrivare sono tali che lasceranno una traccia per i secoli a venire, e determineranno leggi e mentalità nuove in tutto il mondo.

 

Franco Sofia

lunedì 1 maggio 2023

COME UN GIOVANE RIBELLE È DIVENTATO PRETE

 

COME UN GIOVANE RIBELLE È DIVENTATO PRETE

 


[Quando leggerete questa storia capirete perché con Medjugorje Dio non scherza, e prenderete sul serio i segni e i frutti che Lui ci sta dando con queste apparizioni. Prenderete sul serio soprattutto un messaggio della Gospa nel quale parla di un grande piano di Dio: “Siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007). N.d.R.]

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 La magnifica storia di fra Andrew Grace.

Era un project manager al lavoro, supervisionava i cantieri e aveva uno stipendio alto, una bella ragazza e una macchina fantastica.

Le cose andavano benissimo finanziariamente, ma era spiritualmente in bancarotta. Fino a quando non è arrivata Medjugorje a cambiare la sua vita.

Il quel tempo i suoi genitori che erano andati a Medjugorje hanno iniziato a recitare il rosario, digiunando il mercoledì e il venerdì a pane e acqua affinché i loro figli un giorno tornassero in chiesa…

 

***

 

«Sono cresciuto in una famiglia con sei figli, tre maschi e tre femmine, eravamo come il Brady Bunch [una serie televisiva degli anni ’70 in cui tutto ruota attorno ad una famiglia con padre madre e sei figli, tre maschi e tre femmine]. Avevo genitori molto religiosi, e a scuola ero soprannominato “la Bibbia”. Ho iniziato a combattere [questo nomignolo]. Non volevo che mi conoscessero con il soprannome di Bibbia o che pensassero che fossi un fanatico della Bibbia o qualcosa del genere».

«Quindi, probabilmente a partire dal 1981, ho davvero iniziato ad allontanarmi dalla fede e questo a causa dell'alcol. Avevo solo 16 anni, gli appuntamenti sono iniziati nella mia zona ed era divertente andare alle feste. E poi il bere è peggiorato; e, infine, sono arrivate le droghe. 

Mentre studiavo Ingegneria civile alla University of Technology Sydney (UTS), nel cuore di Sydney, ho incontrato un amico croato che studiava con me e che mi ha parlato di Medjugorje: la cosa mi ha incuriosito.

Solo per descrivere quanto eravamo stravaganti: una notte siamo saliti sull'Opera House di Sydney, otto di noi fino in cima. Pensavamo di essere i re del mondo, ci battevamo il petto, pensavamo di essere i migliori! Insieme alla droga e a tutto il resto...

Nella mia compagnia ho perso un totale di 13 amici. Tre per suicidio, gli altri per incidenti legati alla droga. La cultura della morte faceva parte della mia vita, ero io stesso una bomba a orologeria. 

Nel 1987 mio fratello è andato a Medjugorje, era mio fratello maggiore. È tornato completamente felice e mi ha detto: “Voglio farti fare un viaggio lì”. Gli ho domandato: “Ah, cosa c'è?”. E mi ha mostrato un opuscolo su Medjugorje. Ho detto: “Mi stai prendendo in giro! Sembra troppo religioso, assolutamente no!”. 

Ma le gemelle, le mie sorelle minori dissero: “Oh, ci andremo noi!”. Quindi mio fratello ha pagato quel viaggio nel 1988. E quando sono tornate ho notato un grande cambiamento in loro. Poi anche i miei genitori decisero di venire nel 1989 per il loro 30° anniversario di matrimonio. Mio padre era sopraffatto da tutte le attività spirituali che vi si svolgevano, a tal punto che decise di fare una confessione di tutta la sua vita.

E con sua sorpresa, il prete si concentrò davvero sulla serie televisiva. Questo lo ha davvero sorpreso. Quando è tornato, ha deciso di togliere la televisione dal centro della casa di famiglia e di metterla in una stanza laterale, e in quel luogo allestire un altare, come voleva la Madonna di Medjugorje. Ecco perché ha organizzato un bel posto per la preghiera, affinché la Bibbia fosse sempre aperta in famiglia. Pensavo che mio padre si fosse smarrito, ma di tanto in tanto guardavo e leggevo la pagina in cui si trovava la Bibbia; quindi, la cosa cominciò a colpirmi un po'.

Poi hanno iniziato a recitare il rosario, digiunando il mercoledì e il venerdì a pane e acqua. Ho pensato che stesse diventando sempre più strano. 

In quel momento ero un project manager al lavoro, supervisionavo i cantieri e avevo uno stipendio alto, una bella ragazza e una macchina fantastica.

Tutto era perfetto, grandi investimenti, avevo anche una quota di investimento nel centro di Sydney che raddoppiava di valore e aveva azioni, oro. 

Le cose andavano benissimo finanziariamente, ma io ero spiritualmente in bancarotta. In realtà appartenevo a quella Chiesa tiepida che è menzionata nel Libro dell'Apocalisse dove Gesù dice: “Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Ap 3, 15-16).

Ed ero così tiepido, un cattolico alla Frank Sinatra: lo farò a modo mio, grazie mille! Confessione? Lasci perdere! Ma io chiedevo: “Papà, cosa vuoi per il tuo compleanno?”. Diceva: “Tutto quello che voglio per te è che ti confessi!”. “Papà, cosa vuoi per la Festa del Papà?”. “Tutto quello che voglio è: confessati!”. E poi ho detto a mio padre: “Papà, cosa vuoi per Natale?”. Disse: “Tutto quello che voglio per te è che ti confessi!”. E una volta mi sono ritrovato in un ingorgo attorno alla cattedrale di St. Mary, la bellissima cattedrale di Sydney. Entrai e finalmente mi confessai con grande sollievo.

Il sacerdote è stato così disponibile, comprensivo, collaborativo perché gli ho detto: “Padre, non saprei cosa dire ora, è passato tanto tempo, aiutami!”. E lui mi ha aiutato. Quando mi ha dato l'assoluzione, dalla testa ai piedi ho sentito quella meravigliosa pace che si è impossessata del mio corpo. Marijuana, velocità, tutti quegli ubriachi erano ancora lì, ma la Madonna mi stava lentamente purificando, e soprattutto Gesù. E ho detto a mamma e papà: “Possiamo per favore iniziare un gruppo di preghiera?”. Erano d'accordo.

E noi eravamo in cinque, abbiamo fondato il cenacolo del movimento sacerdotale mariano, perché la Madonna ha parlato a Medjugorje dell'importanza dei gruppi di preghiera. E sapevo che dovevo rimettermi in carreggiata. In poco tempo a quel programma arrivarono una cinquantina di giovani. Abbiamo anche dovuto abbattere il muro di casa ed è stato fantastico! E poi le vocazioni hanno cominciato ad arrivare una dopo l'altra. Ricordo quando ho teso la mano a un ragazzo e mi sono congratulato con lui, e ho pensato tra me e me: non c'è modo, Dio, non ha osato invitarmi.

Il numero delle vocazioni era grande: 12 giovani di quel gruppo di preghiera sono andati in seminario e 8 donne in monastero. 

Inoltre, i matrimoni hanno avuto luogo in quel gruppo di preghiera. Io sono stato l'ultimo, ho esitato molto: avevo una ragazza, una bella ragazza, e siamo stati insieme per sei anni e mezzo, vicini al matrimonio, ma qualcosa continuava a trattenermi. Avevamo alcune cose da sistemare.

Quella sera, quando le avrei fatto la proposta nel centro di Sydney, a Darling Harbour, avevo accanto una bottiglia di vino. Avevamo appena finito il rosario nella chiesa locale ed ero in ritardo. Ho attraversato il verde e poi quel taxi mi ha investito a tutta velocità e l'auto si è ribaltata, e ho pensato: ecco, ho 28 anni, sono morto. E mi sono tenuto stretto al volante. Ho detto: “Dio, sono troppo giovane per morire, per favore aiutami!”.

E mentre strisciavo attraverso il parabrezza, ho visto per la prima volta il bordo del marciapiede e accanto ad esso il mio rosario di Medjugorje, quindi l'ho baciato e ho detto: “Grazie, grazie, Dio, che sono vivo. Grazie, Madre Maria!”.

Era il 1993, avevo un enorme mattone per telefono, così com'erano allora; e sono tornato dentro, ho preso il telefono, ho chiamato la mia ragazza e le ho detto: “Ho avuto un piccolo incidente”, e lei ha detto: “ Don non preoccuparti, verrò ad aiutarti!”. E quando è venuta, semplicemente non poteva credere ai suoi occhi e ha detto: “Lo capirai come un segno di Dio”.

L'unico infortunio che ho avuto sono stati tre punti di sutura in cima alla testa. Era come se Dio mi avesse sigillato: Padre, Figlio, Spirito Santo. Da allora ho imparato che sono solo tre i sacramenti che lasciano un segno indelebile nell'anima: il battesimo, la cresima, il sacerdozio.

Per la prima volta nella mia vita, ho detto: “Signore, cosa devo fare? So cosa voglio, ma tu cosa vuoi? Sono aperto alla Tua volontà”.

Il Giovedì Santo dell'anno successivo, mentre ero in chiesa,  ho sentito una chiamata incredibile. Ho pensato: “Wow! Vuoi che diventi prete?”. 

Poi ho iniziato a viaggiare con Matthew Kelly che vive in America. Era un membro del nostro gruppo di preghiera. Siamo andati in Irlanda, poi in America:  mi è piaciuto molto vedere le persone venire a Dio per i suoi straordinari discorsi.

Nel 1994  un gruppo di texani mi chiesero: “Verresti con noi a Medjugorje?”. Ho detto: “Siete fuori di testa? Beh, c'è una guerra che infuria proprio ora”. Risposero: “No, la Madonna ha promesso di proteggere tutti i pellegrini”.

Ok, allora, bene, bene, io vado. E siamo atterrati a Dubrovnik con il primo aereo che è atterrato a Dubrovnik dopo più di tre anni, su una pista temporanea. E siamo passati attraverso regioni danneggiate dalla guerra, e non avevo mai pregato il rosario con tanto fervore. Ero molto preoccupato come tutti. Ma alcuni erano più forti nella fede. Quando siamo venuti a Medjugorje, ho sentito una meravigliosa pace inondarmi.

Era così bello, e ho pensato: questo posto è fantastico! Lì ho incontrato anche un vescovo emerito australiano che ha promesso di pregare per me. Ho detto: “Dio, mostrami dove andare!”. 

E poi sono successe altre cose e ho iniziato a pregare novene. Così, durante una novena alla Madonna, Lei mi ha mostrato molto chiaramente che voleva che diventassi prete. E così ho risposto all'invito e sono andato in seminario.

Sfortunatamente, c'erano diversi professori nel seminario che erano molto contrari a Medjugorje e cercavano davvero di... Litigavo sempre con loro e non riuscivano mai a darmi una semplice ragione per cui dicevo loro: “Guardate, dovete vedere le tante testimonianze”.

E finalmente sono stato ordinato sacerdote in ottobre, il mese dedicato al rosario, e ho detto la mia prima messa nel famoso giorno della Battaglia di Lepanto, cioè la festa della Regina del Rosario. 

All'inizio del mio cammino sacerdotale, sono stato chiamato a ritornare a Medjugorje. Tuttavia ero diventato un po' come un fariseo nella mia vita sacerdotale. Credevo che tutto dovesse essere fatto correttamente, seguire le regole e controllare tutto...



E quando sono tornato nel 2004, dopo il programma serale, quando hanno annunciato che avrebbero fatto l'adorazione dopo la messa, mi sono chiesto: “Adorare dopo tutta questa preghiera? Chi verrà ad adorare?”. Ma poi ho deciso: “Beh, devo pregare comunque quell’ora; quindi, verrò a pregare lungo la strada”.

Tuttavia, non potevo nemmeno avvicinarmi alla chiesa! Era semplicemente pieno e una donna gentile mi diede un colpetto sulla spalla e disse: “Padre, i sacerdoti possono andare all'altare esterno”. Oh grazie! Sono entrato in chiesa, e le suore francescane mi hanno accompagnato all'altare esterno, anch'esso già pieno di sacerdoti.

Ho preso l'ultimo posto, giusto in tempo per vedere i francescani incamminarsi verso la sagrestia, prendere con dignità l'ostia grande e deporla sull'altare con tanta riverenza e amore. E per me, come prete, vedendo quella comunità di persone, come tutti adorano Gesù baciandolo, ho pensato: “Wow, questo è il vero spirito del Concilio Vaticano II! questa parrocchia è un modello per tutto il mondo!”. Mi sono semplicemente commosso, e per un'ora ho pianto e pianto e pianto. È stata una tale purificazione, e semplicemente non potevo non essere d'accordo con San Giovanni Paolo II, il quale diceva: “Roma è il capo della Chiesa, ma Medjugorje è il cuore”. E, quindi, sono felice di poter tornare qui dopo 13 volte. Questo è ora il mio quattordicesimo pellegrinaggio a Medjugorje.

Adoro portare qui gli australiani, osservare la trasformazione che avviene nelle loro vite, specialmente durante la confessione, nel confessionale. Questa volta ho avuto tre serie da tre ore, scusate, quattro serie da tre ore in confessionale e non mi sono stancato per niente.



È così bello ascoltare queste esperienze che cambiano la vita. Nella vita della mia parrocchia, ho cercato di elevare la parrocchia secondo il modello di Medjugorje, incoraggiando i miei parrocchiani ad accettare i 5 sassi.

E posso testimoniare gli straordinari frutti che stanno avvenendo. Ora abbiamo l’adorazione permanente nella parrocchia, anche se si trova in una parte rurale e remota dello stato del New South Wales. È un grande miracolo che siamo stati in grado di introdurre l’adorazione permanente che va avanti da quasi sette anni. Quindi Medjugorje ha cambiato la mia vita, ha plasmato il mio sacerdozio e inoltre, ho visto tanti bei frutti che Medjugorje ha partorito!».

 

27/04/2023

 

La sua testimonianza, che è stata curata da Marija Jerkić, è disponibile sul canale YouTube Fruits of Medjugorje.

Tradotto dal croato con Google Translate e redatto in italiano corrente da Franco Sofia.

L’originale in croato lo trovate in questo link: https://radio-medjugorje.com/vijesti/medjugorje/fr-andrew-grace-kako-je-buntovni-mladic-postao-svecenik/