COME SARÀ IL MONDO FUTURO (I parte)
Mi sono
chiesto più volte se la Madonna avesse nascosto nei suoi messaggi dei segnali
per farci intuire qualcosa del nuovo mondo, cioè, di come sarà il mondo nel
tempo che seguirà la fine dei segreti.
Secondo me si
potrebbe arrivare alle stesse conclusioni
attraverso due strade. La prima – che è anche la più semplice – parte dalla
gestione di un evento già preannunciato: quando ci sarà il Trionfo del Cuore
Immacolato, questo coinciderà con la sconfitta di Satana. La seconda è quella
che tenterò di mostrare seguendo le
parole stesse e i concetti presenti nei
messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje.
Nella Sacra Scrittura abbiamo le tracce che descrivono il n, uovo mondo –
non quello di cui dobbiamo parlare adesso – ma quello che verrà alla fine dei
tempi, quando si realizzerà il piano di Dio di “ricondurre al Cristo, unico
capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra” (Ef 1, 9-10),
la nuova creazione, la risurrezione dei morti, la sconfitta definitiva del Male
quando “Dio sarà tutto in
tutti” (1Cor 15,28)[1].
Riguardo
al tema che ci prefiggiamo di trattare abbiamo delle tracce sia nei messaggi
che la Madonna ha dato a Medjugorje sia nelle dichiarazioni dei veggenti.
+++
Seguiremo adesso la prima
strada, ma senza fare troppe elucubrazioni, attenendoci a qualche dato di
fatto.
Dopo la fine dei segreti,
l’umanità ferita, avendo visto la vittoria di Dio sul Male, si troverà nella condizione di dover
ricostruire tutto.
Le tenebre si sono
allontanate e il Principe del Male è stato sconfitto, ma non definitivamente. Bisogna per questo motivo tener presente una
verità, a scanso di equivoci: nel tempo che seguirà la fine dei segreti, pur
con il freno pesante che verrà messo a Satana, continuerà ad esserci la
tentazione. Non esiste santità senza prove e tentazioni: “Figlio, se ti
presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione”. (Sir 2,1).
Allo stesso modo
continuerà ad esserci la morte, la vecchiaia, la malattia, infatti, non potrà
esserci una condizione di definitività come quando arriverà la fine dei tempi e
il ritorno glorioso di Gesù. Su queste condizioni della natura umana e su come
sarà gestita la società umana dobbiamo attendere più luci da quello che è stato
rivelato ai veggenti di Medjugorje, soprattutto a Ivanka, sul futuro del mondo.
Quello che possiamo
arguire adesso utilizzando le luci opportune che la Grazia e la ragione ci
danno.
Innanzitutto, nonostante
che la sconfitta di Satana non sia stata definitiva, egli non avrà più la
libertà che aveva prima. È finito il secolo che gli era stato concesso. Questo
significa che l’umanità non subirà gli stimoli dovuti alle cosiddette
“strutture di peccato”[2] con le quali i figli delle
tenebre hanno costruito la loro tela nella presente società; strutture che
hanno reso molto più facile commettere il peccato e più difficile difendersi da
esso. Tolto Dio dall’orizzonte degli
uomini e cancellata la nozione di peccato[3], infatti, l’umanità aveva
cominciato a scendere sempre più in basso. In questo le strutture di peccato
l’hanno agevolata; si tratta di condizioni di vita nelle quali il male, perché
legalizzato e praticato diffusamente, viene percepito e interiorizzato come
inevitabile e quindi normale.
Nel tempo nuovo non
esisteranno, tanto per fare degli esempi, leggi che legalizzino l’aborto, la
contraccezione, l’eutanasia, l’uso della droga, la pornografia, il matrimonio
tra persone dello stesso sesso, ecc. perché non esisteranno più le organizzazioni
(comprese le mafie) che promuovono il male come un diritto anche attraverso
vere e proprie colonizzazioni. Allo stesso modo, non ci saranno neppure le
suggestioni o le facilitazioni a compiere il male che adesso arrivano
attraverso i mass media.
Mirjana ha richiamato più
volte la nostra attenzione sula necessità di pregare per coloro che non
conoscono l’Amore di Dio, affermando che se non ci fossero i non credenti, non ci
sarebbero le guerre, le separazioni, i suicidi, le droghe, gli aborti. Se noi preghiamo per loro, noi preghiamo per
noi e per il nostro futuro.
Verrà combattuta la fame
e ogni forma di disparità tra ricchi e poveri.
Non verranno più
sfruttati i deboli a favore dei più forti. E non ci saranno forme di guerra, né
corse agli armamenti.
Si tornerà al rispetto
della natura e delle sue leggi; e la natura ricambierà rispettando l’uomo.
E tutto questo perché Dio
verrà messo al suo posto, o, meglio, perché l’umanità tornerà a Dio e ai suoi
comandamenti.
In quel tempo ci verranno
aperti gli occhi e ci ricorderemo degli ammonimenti della Regina della Pace. E allora ci diremo l’un
l’altro: “Ricordate quando la Mamma ci ammoniva che per vivere in pace e felici su questa
terra bisognava ritornare a Dio e ai suoi comandamenti?”:
"Cari figli! Il Mio
Cuore Immacolato sanguina guardandovi nel peccato e nelle abitudini
peccaminose. Vi invito: ritornate a Dio ed alla preghiera affinché siate felici
sulla terra.” (25 aprile 2016);
“Cari figli! Pregate con
Me per la vita nuova di tutti voi. Figlioli, nei vostri cuori sapete cosa deve
cambiare: ritornate a Dio ed ai Suoi Comandamenti affinché lo Spirito Santo
possa cambiare le vostre vite ed il volto di questa terra, che ha bisogno del
rinnovamento nello Spirito.” (25 maggio
2020);
“Vi invito: ritornate a
Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa
crisi in cui siete entrati perché non ascoltate Dio che vi ama e desidera
salvarvi e guidarvi verso la vita nuova.” (25 marzo 2022).
Al tempo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria,
perciò, il mondo godrà di un periodo di pace che, come si può facilmente
intuire, non consisterà solo nell’assenza di guerra, ma di quella pace che la
Madonna invocò già nel primo messaggio che diede a Medjugorje:
“Pace!
Pace! Pace! Riconciliatevi! Riconciliatevi con Dio e tra di voi! E per fare
questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi”. (26 giugno
1981).
Finito il tempo dei segreti, agli inizi
del nuovo mondo della pace (25 dicembre 1992), si
sarà già realizzato il “grande
piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje”,
cioè “convertire il mondo intero
e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la
fine di ogni essere.” (25 giugno
2007). E sia la Chiesa che le società godranno di un tempo propizio
quale l’umanità non ha mai conosciuto per edificarsi a vicenda secondo la legge
di Dio; processo che Satana non potrà fermare.
Tutto ciò che, invece, Satana ha costruito attraverso
gli uomini stessi negli ultimi secoli sarà distrutto, sempre che non sia andato
distrutto durante la realizzazione dei segreti, e l’uomo potrà costruire un mondo
e una società nuova, impensabili allo stato attuale.
Non sappiamo come ciò sarà possibile o come si
realizzerà, ma è facilmente ipotizzabile che certamente non esisterà in quel
periodo ciò che adesso ferisce il Cuore di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria e
il Cuore della Chiesa.
Qualche giorno prima di
entrare nel 2000, il nuovo secolo, la Madonna precisò ancora una volta i
contorni del nuovo tempo, come tempo di “pace” e di “prosperità”:
"Attraverso
il vostro 'si' alla pace e la vostra decisione per Dio vi si apre una nuova
possibilità per la pace. Solo così figlioli il tempo di questo secolo sarà per voi un
tempo di pace e di prosperità.” (25 dicembre
1999).
P. Slavko Barbarić spiegando questo
messaggio, lasciava intuire straordinari orizzonti, ricordando che: “Nel concetto biblico, pace significa pienezza dei beni: spirituali e fisici”[4].
A sua volta, Padre Livio afferma che questo tempo, ormai prossimo, sarà un tempo di prosperità che vedrà l’umanità tornare a Dio:
«Come
continuano a ripetere i veggenti in ogni occasione, la Madonna non è venuta a
Medjugorje per impaurirci, bensì per aiutarci. Non ha mai parlato di fine del
mondo, anzi ha promesso, se accoglieremo il Re della pace, che “il tempo di questo secolo sarà un tempo di
pace e di prosperità”: non parla dunque di un futuro lontano, ma proprio
dei nostri giorni.
Al più presto e in maggior misura ci convertiremo, prima verrà il tempo
promesso della pace. Il periodo della prova, il tempo dei segreti in cui Satana
verrà sconfitto e l’umanità ritornerà a
Dio, sarà meno doloroso e meno faticoso nella misura in cui noi uomini
accoglieremo in pieno i messaggi della conversione e della preghiera»[5].
Intanto, è stata la
Madonna stessa che nel messaggio del 25 giugno 2019 ci ha confermato con
chiarezza:
“Io vi
preparo per i tempi nuovi”.
Gli uomini che
vivranno in quel tempo saranno uniti come in una sola famiglia, la famiglia di
Dio.
Esistono due
messaggi consecutivi in cui la Madonna rivolta ai suoi Apostoli accenna a
questa realtà:
“Con la scoperta del
Padre, la vostra vita sarà indirizzata al compimento della volontà di Dio ed
alla creazione della famiglia di Dio, così come desidera mio Figlio.” (2
gennaio 2011);
“La preghiera vi
condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi,
l’unità nella famiglia di Dio.” (2 febbraio 2011).
(continua)
Franco
Sofia
[1]
«L’ultima pagina dell’Apocalisse dipinge a vivi colori questa meta. La Chiesa e
lo Spirito attendono e invocano quel momento in cui Cristo “consegnerà il regno
a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e
potenza... L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa
(Dio) ha posto sotto i piedi” del suo Figlio (1Cor 15,24.26). Al termine di
questa battaglia - cantata in pagine mirabili dall’Apocalisse - Cristo compirà
la ‘ricapitolazione’ e coloro che saranno uniti a lui formeranno la comunità
dei redenti, che “non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall’amor
proprio, che distruggono o feriscono la comunità terrena degli uomini. La
visione beatifica, nella quale Dio si manifesterà in modo inesauribile agli
eletti, sarà sorgente perenne di gaudio, di pace e di reciproca comunione”
(CCC, 1045)». (Giovanni Paolo II, Udienza Generale, mercoledì, 14 febbraio
2001, La “ricapitolazione” di tutte le cose in Cristo).
[2] “Così il peccato rende gli uomini complici gli uni degli altri e fa regnare tra di loro la concupiscenza, la violenza e l'ingiustizia. I peccati sono all'origine di situazioni sociali e di istituzioni contrarie alla bontà divina. Le «strutture di peccato» sono espressione ed effetto dei peccati personali. Inducono le loro vittime a commettere, a loro volta, il male. In un senso analogico esse costituiscono un «peccato sociale». (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1869), (Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Reconciliatio et paenitentia, 16: AAS 77 (1985) 216).
[3]
Si sente ancora il dolore di san Paolo VI, quando constatava che la nozione di
peccato era stata cancellata portando l’uomo al suicidio: “Il peccato: oggi è
una parola taciuta; la mentalità del nostro tempo rifugge non soltanto dal
considerare il peccato per quello che è, ma perfino dal parlarne. Pare questa
parola fuori uso, quasi un termine sconveniente, di cattivo gusto. E si capisce
perché. La nozione di peccato coinvolge due altre realtà, di cui l’uomo moderno
non intende occuparsi: una Realtà trascendente assoluta, vivente, onnipresente,
misteriosa, ma innegabile, ch’è Dio; Dio creatore, che ci definisce sue creature.
[…] E una seconda realtà soggettiva e relativa alla nostra persona, una realtà
metafisico-morale; e cioè la relazione insopprimibile delle nostre azioni al
Dio presente, onnisciente, interrogante la nostra libera scelta. […] L’idolatria
dell’umanesimo contemporaneo, che nega, o trascura questo nostro rapporto con
Dio, nega o trascura l’esistenza del peccato. Ne deriva un’etica folle. Folle
d’ottimismo, che tende a rendere tutto lecito, quanto piace o quanto giova, e
folle di pessimismo, che toglie alla vita il suo senso profondo, derivante
dalla distinzione trascendente del bene e del male, e la avvilisce in una
visione finale di angosciosa e disperata fatuità.” (Paolo VI, Udienza
Generale, Mercoledì, 8 marzo 1972).
[4] In http://www.medjugorje.ws/it/messages/991225m/
[5] Padre
Livio & Saverio Gaeta, La firma di Maria, edizioni Sugarco, 2005
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