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lunedì 28 febbraio 2022

PARADISO, INFERNO E PURGATORIO - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (IV PARTE)

 


 



PARADISO, INFERNO E PURGATORIO

LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (IV PARTE)

 

«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9,12-13)

Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno.” (Gv 12, 46-48).

 

***

 

Oggi molti vanno all'inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell'inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell'inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo” (25 luglio 1982). 

 

Questo messaggio che si trova nelle raccolte dei messaggi dei primi tempi, è attribuito a quelli dati a Mirjana, ed è confermato da lei stessa nel suo diario:

 

“un giorno, durante un’apparizione, chiesi alla Madonna: «Come può essere Dio così spietato da condannare le persone per sempre all’inferno?». «Le anime che vanno all’inferno hanno smesso di pensare bene di Dio», mi rispose la Madonna. «Nella vita l’hanno insultato, e dopo la morte continueranno a fare la stessa cosa. In sostanza, sono già parte dell’inferno. Sono le persone a scegliere di andarci». «Ma anche se vanno all’inferno, non possono pregare per salvarsi?», chiesi. Dio può ancora liberarle, pensai. «Chi va all’inferno non prega per niente», disse la Madonna, spiegando che tali persone danno la colpa a Dio di tutto. Si uniscono all’inferno fino a farci l’abitudine. Si infuriano contro Dio, soffrono, ma rifiutano sempre di pregare. Una volta nell’inferno, odiano Dio ancora di più di quanto non abbiano fatto sulla terra”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, Editore Matica Hrvatska Ćitluk, 2016, pp. 155-156).

 

Padre Janko Bubalo verso la fine del suo libro “Mille incontri con la Madonna”, avvalora la veridicità di questo messaggio a Mirjana:

“Come è già stato detto, da queste visioni la Madonna non ha escluso nessuno dei sei veggenti. Ma a Mirjana ha dato particolari istruzioni ancora su questo argomento; le ha rivelato alcune cose che né alla ragazza né a noi erano sufficientemente note o chiare. Così la Madonna le ha spiegato quello che a noi sembra un contrasto difficile da sanare: vale a dire il contrasto tra la misericordia divina e l'eternità dell'inferno. Le ha spiegato come l'eternità dell'inferno si basi sull'odio che i dannati hanno verso Dio, per cui non desiderano neppure lasciare l'inferno. Le ha detto cose interessanti anche sul purgatorio. La Madonna glielo ha mostrato quasi suddiviso per gradi: coloro che stanno più in basso, non pregano neppure per la propria liberazione; altri invece pregano e desiderano preghiere per essere liberati al più presto da quello stato.” (Aspetto escatologico delle apparizioni)

 

La stessa Mirjana, dunque, che aveva chiesto alla Madonna di non farle vedere l’Inferno, sente il bisogno di sapere qualcosa di più sulla sorte di queste persone.

 

In un tempo in cui si stenta a udire i nomi  di “Paradiso”, “Inferno” e “Purgatorio”, e in cui qualche psicologo insegna che “non sono da intendersi quali luoghi reali e metafisici ma come stati della coscienza che tutti noi attraversiamo nelle epoche della vita”, la Madonna, invece, a Medjugorje, come aveva fatto a Fatima, fa vedere ai veggenti tutte e tre queste realtà che costituiscono parte del patrimonio di fede di ogni buon cristiano, di quelli che una volta si definivano “Novissimi”. 



 Ecco altri messaggi, considerati straordinari e risalenti ai primi anni delle apparizioni, in cui esplicitamente la Madonna parla del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno:

 

“Avete visto l'inferno, dove vanno a finire i peccatori. Ve l'ho mostrato affinché conosciate la condizione di quelli che stanno lì.” (6 novembre 1981).

“In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all'Inferno, mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso.” (20 luglio 1982).

“La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte.” (2 novembre 1983).

 

Tuttavia, abitualmente nei messaggi la sorte eterna delle persone viene ricordata spesso sotto forma di ammonimento, sia che si tratti di perdizione eterna, sia che si tratti di salvezza eterna.

 

(continua)

 

Franco Sofia

sabato 26 febbraio 2022

Messaggio 25 febbraio 2022

 




Messaggio 25 febbraio 2022 

''Cari figli! Sono con voi e preghiamo insieme. Figlioli, aiutatemi con la preghiera affinché Satana non prevalga. Il suo potere di morte, odio e paura ha visitato la Terra. Perciò figlioli, ritornate a Dio, alla preghiera, al digiuno ed alla rinuncia per tutti coloro che sono calpestati, poveri e non hanno voce in questo mondo senza Dio. Figlioli, se non ritornate a Dio ed ai Suoi comandamenti, non avete futuro. Perciò ha mandato me a voi per guidarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''

LA RESPONSABILITÀ DEGLI APOSTOLI - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (III PARTE)

 

LA RESPONSABILITÀ DEGLI APOSTOLI  DELLA REGINA DELLA PACE PER LA SALVEZZA DI COLORO CHE SONO A RISCHIO DI PERDIZIONE


Apparizione a Mirjana del 2 aprile 2018




LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (III PARTE)

 

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“Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità.” (2 giugno 2017)

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I compiti degli Apostoli della Regina della Pace, per un verso molto esaltanti, sono rivestiti di responsabilità.

L’Apostolo della Regina della Pace deve essere consapevole della grande responsabilità che lo riguarda a motivo della chiamata ricevuta e della risposta data. Una chiamata che coincide con una scelta proveniente dall’alto.

Ci sono due messaggi in cui in modo accorato la Madonna richiama questa responsabilità.

 

“[…] figli miei, non perdete tempo in vanità. Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi. Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate Apostoli del Suo Amore e della Sua Volontà. Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità. Desidero che voi, col vostro esempio, aiutiate i peccatori a tornare a vedere, che arricchiate le loro povere anime e li riportiate tra le mie braccia. […]” (dal messaggio  del  2 giugno 2012)

 

“[…] Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'Amore di Dio. Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero fidarmi dei miei figli, dei miei Apostoli. […]” (dal messaggio del 2 novembre 2012).

 

C’è in gioco, infatti, la salvezza di un numero smisurato di anime, e su questo non si può giocare.

Chissà perché, il Signore, che potrebbe nella sua Onnipotenza salvare tutti, non lo farà senza la risposta dell’uomo. Non boicotterà la libertà che ha concesso all’uomo. Dio ha bisogno di Apostoli per toccare il cuore degli uomini. Per questo il Padre ha mandato suo Figlio Gesù, e per questo Gesù ha scelto degli Apostoli che lo supportassero in  questo compito straordinario, aiutandolo a distribuire la salvezza che Lui ha portato con la Sua morte e risurrezione.

Anche oggi su un piccolo esercito di Apostoli, col supporto di molte anime generose che hanno risposto alla chiamata della Regina della Pace, come abbiamo visto nella prima parte di questa riflessione, è riposta la fiducia del Cielo.

(continua)

 

Franco Sofia

venerdì 25 febbraio 2022

A chi tocca la responsabilità della salvezza eterna di tutta l’umanità - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE ... (II PARTE)

 

 

LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (II PARTE)

 

Quello che dirò qui potrà infastidire, e forse a qualcuno potrà ricordare la voce del grillo che parlava a Pinocchio, ma occorre che qualcuno svolga questo compito.

 

La responsabilità della salvezza eterna di tutta l’umanità, non riguarda solo coloro che credono nelle apparizioni, ma ricade, in primo luogo, su tutti i cristiani,  e, subito dopo, su tutti gli uomini di buona volontà o di buona coscienza.

Ma in tutto questo c’è una gradualità. Secondo il principio enunciato da Gesù: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.” (Lc 12,48).

 

Il grado di responsabilità ha perciò una conseguenza drammatica nel giudizio finale; e questo vale anche per i non credenti o gli appartenenti ad altre religioni:  “Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.” (Lc 12,47-48).

A questi princìpi fa riferimento la Madonna in un messaggio straordinario risalente al secondo anno delle apparizioni:

“Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei! Ciò non significa che tutte le religioni sono uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio.

Anche i non cattolici sono creature fatte ad immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza.

La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano solo coloro che rifiutano deliberatamente Dio.

A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Solo Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale.” (20 maggio 1982).

 

Dio ha messo in tutti gli uomini una coscienza, e in base alla risposta ai suoi richiami si verrà giudicati.

 

Lo stesso fatto di essere nati in una comunità cattolica, di per sé, costituisce una ricchezza in più rispetto alle altre persone. A maggior ragione se si è nati e vissuti in una famiglia praticante.

Dio ha dei piani che fanno sì che la stessa nostra vita sia un dono per coloro che non hanno avuto una simile possibilità.

 

Aver conosciuto le apparizioni, o essere andato a Medjugorje, aumenta ancora di più questa responsabilità, perché si è entrati nel tempo di grazia, in quel sovrappiù che proviene, secondo progetti ben precisi di Dio stesso, dalla presenza eccezionale di Maria in questo nostro tempo. Tale presenza ci rende consapevoli di questi progetti, e, quindi, della Volontà di Dio, e, perciò, più responsabili:

“apritevi ai piani di Dio e ai suoi progetti per poter collaborare con lui per la pace e il bene e non dimenticate che la vostra vita non è vostra, ma un dono con il quale dovete dare gioia agli altri e guidarli verso la vita eterna.” (25 dicembre 1992).

“Cari figli, voglio che comprendiate che Dio ha scelto ognuno di voi nel suo piano di salvezza per l'umanità. Voi non potete capire quanto grande sia la vostra persona nel disegno di Dio.” (25 gennaio 1987)

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            A distanza di vent’anni in un messaggio, nel quale ci fece una delle più importanti rivelazioni sul motivo delle sue apparizioni a Medjugorje, la Madonna affermò:

“Figlioli, non dimenticate che siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007).

       Sapere questo non fa che aumentare la nostra responsabilità.

“Io sono con voi ed intercedo presso Dio per ognuno di voi perché, cari figli, ognuno di voi è importante nel mio piano di salvezza.” (25 maggio 1993).

Lavorate per la salvezza del mondo in modo particolare mentre sono con voi.” (25 maggio 2008).

“Vi invito ad aprirvi a me, a diventare uno strumento nelle mie mani per la salvezza del mondo. Desidero, figlioli, che voi tutti che avete sentito l'odore della santità tramite i messaggi che vi do, la portiate in questo mondo affamato di Dio e d'amore di Dio. […]” (25 marzo 1994).

Se questi messaggi sono messaggi di salvezza per l’umanità intera, quanto maggiore è la responsabilità degli abitanti di Medjugorje.

Sappiamo, infatti, che i messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje fin dall’inizio, poi ogni giovedì e quindi ogni 25 del mese, sono indirizzati in primo luogo alla parrocchia di Medjugorje, e solo dopo a tutto il mondo. Proprio in quelli del giovedì, (che sono quelli in cui si rivolge in modo più esplicito alla parrocchia di Medjugorje), per due volte, con severità, la Madonna sottolineò la responsabilità dei parrocchiani di Medjugorje:

“Cari figli, questa parrocchia che ho scelto è una parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io do grandi grazie a tutti quelli che pregano con il cuore. Cari figli, io do i messaggi prima ai parrocchiani, poi a tutti gli altri. Spetta a voi per primi accogliere i messaggi, e poi agli altri. Voi ne sarete responsabili davanti a me e davanti a mio Figlio Gesù.” (6 febbraio 1986).

“Cari figli! Voi siete responsabili dei messaggi. Qui si trova la fonte della grazia, e voi cari figli siete i vassoi nei quali vengono trasmessi questi doni. Perciò, cari figli, vi invito a compiere questo servizio con responsabilità. Ognuno risponderà secondo la propria capacità. Vi invito a distribuire i doni agli altri con amore, e a non conservarli per voi soli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (8 maggio 1986).


(continua)

 

Franco Sofia

giovedì 24 febbraio 2022

NON PERDETE LA SPERANZA, CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ!

 




NON PERDETE LA SPERANZA, CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ!

 

Il Mercoledì delle Ceneri, giorno di digiuno e penitenza col quale entriamo nel tempo della Quaresima, quest’anno capita il 2 del mese di marzo.

Ma quest’anno per la prima volta un Papa, che invoca in modo accorato la Regina della Pace, e sotto la pressione di una guerra dagli “scenari sempre più allarmanti”, vuole che orientiamo la preghiera e il digiuno, obbligatori per ogni cattolico in questo giorno, per ottenere da Dio la pace.

 

E questo è anche il fine, da raggiungere mediante il digiuno e la preghiera, che la Madonna a Medjugorje ci ha indicato fin dall’inizio delle apparizioni, fin dal primo messaggio:

 Pace! Pace! Pace! Riconciliatevi! Riconciliatevi con Dio e tra di voi! E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi”. (26 giugno 1981).

La riconciliazione tra gli uomini, è preceduta dalla riconciliazione con Dio, e passa attraverso la fede, la preghiera, il digiuno e la confessione. Quel giorno il Signore ha inaugurato una Quaresima a tempo indeterminato, in attesa di un tempo pasquale luminosissimo e duraturo per tutta l’umanità.

Ora, il 2 marzo è uno di quei giorni in cui la veggente Mirjana ha avuto per tanti anni le apparizioni mensili. Cosa significhi questa coincidenza, non saprei dirlo. Ma qualcosa mi spinge a sottolinearlo, anche perché 16 giorni dopo, il 18 marzo, c’è l’apparizione annuale a Mirjana, un giorno importante, non per la veggente, ma per tutto lo svolgimento della dinamica legata ai segreti che ancora devono realizzarsi.

Molti da oltre 40 anni digiunano due volte la settimana, seguendo gli inviti della Regina della Pace.

E non solo. Oltre a digiunare e pregare in questi due giorni, che sono il mercoledì e venerdì, pregano e offrono rinunce e sofferenze nel resto dei giorni della settimana secondo i progetti di pace che il Signore predispone per i tempi futuri, ormai imminenti. A tutto questo si devono aggiungere: il ritorno ai sacramenti dell’Eucaristia (messa e adorazione) e della confessione.

Se il Cielo, attraverso queste apparizioni, ci ha invitato alla preghiera e al digiuno per tutto questo tempo, è perché dietro le guerre, ogni tipo di guerra, ci sta Satana che vuole la distruzione non solo di ogni uomo, ma anche della creazione stessa. Il Cielo, Dio, vuole scardinare questa influenza nefasta in modo risolutivo, instaurando il tempo della pace che seguirà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, e per fare questo sta inviando l’umile Sua serva a chiamare ogni uomo di buona volontà. Perché il Cielo non ci salverà senza il nostro concorso.  

Già il 26 gennaio scorso, un mercoledì, il Papa aveva indetto una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina. Speriamo che quest’altro giorno serva a rendere gli animi più disposti al dialogo e alla pace.

In questo momento in cui siamo spinti allo scoramento dai messaggi e dalle notizie che ci giungono dai fronti di guerra, siamo invitati invece, ad alzare il capo e a incoraggiarci a vicenda con i messaggi che ha lasciato la Regina della Pace. Uno in particolare vorrei sottoporvi, il messaggio del 2 dicembre 2014:

Cari figli, tenetelo a mente, perché vi dico: l’Amore trionferà! So che molti di voi stanno perdendo la speranza perché vedono attorno a sé sofferenza, dolore, gelosia e invidia, ma io sono vostra Madre. Sono nel Regno, ma anche qui con voi. Mio Figlio mi manda nuovamente affinché vi aiuti. Perciò, non perdete la speranza, ma seguitemi, perché il trionfo del mio Cuore è nel nome di Dio. Il mio amato Figlio pensa a voi, come ha sempre fatto: credetegli e vivetelo! Egli è la vita del mondo. Figli miei, vivere mio Figlio vuol dire vivere il Vangelo. Non è facile. Comporta amore, perdono e sacrificio. Questo vi purifica e apre il Regno. Una preghiera sincera, che non è solo parola, ma preghiera pronunciata dal cuore, vi aiuterà. Così pure il digiuno, poiché esso comporta ulteriore amore, perdono e sacrificio. Perciò non perdete la speranza, ma seguitemi. Vi chiedo nuovamente di pregare per i vostri pastori, affinché guardino sempre a mio Figlio, che è stato il primo Pastore del mondo e la cui famiglia era il mondo intero. Vi ringrazio”.

 

***

 

E, infine, leggiamo di nuovo uno dei messaggi più famosi:

"Cari figli! Vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo.

Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali.

Il digiuno migliore è quello a pane e acqua.

Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare.”

(Messaggio del 21 luglio 1982).

 

La Madonna in questo messaggio ci suggerisce ciò che abbiamo dimenticato, che cioè abbiamo delle armi che nessun potente della terra possiede: preghiera e digiuno. E cosa vi ricordano i due verbi, “sospendere” e “impedire”?

Ecco cosa mi ricordano:

“Sospendere le leggi della natura”, i due anni di pandemia; “impedire le guerre”, non solo quello che ci tocca da vicino in questo momento, ma anche tutte le guerre che ci sono attualmente nel mondo.

 

Franco Sofia

 

 

 

 

mercoledì 23 febbraio 2022

IL PAPA INVOCA LA REGINA DELLA PACE E FA UN APPELLO AL DIGIUNO E ALLA PREGHIERA

 


IL PAPA INVOCA LA REGINA DELLA PACE 

E FA UN APPELLO AL DIGIUNO E ALLA PREGHIERA

Ucraina, Francesco: ho un grande dolore, il 2 marzo, Mercoledì delle ceneri, preghiera e digiuno per la pace

"La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra": è l'invocazione accorata del Papa al termine dell'udienza generale in cui chiama a raccolta soprattutto i credenti perché dedichino la prima giornata di Quaresima al raccoglimento per il Paese europeo: Dio è il Padre di tutti non solo di qualcuno, ci vuole fratelli e non nemici


 https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-02/papa-francesco-appello-udienza-ucraina-preghiera-digiuno-pace.html

 https://www.youtube.com/watch?v=JO2yDFIAAQA&ab_channel=VaticanNews-Italiano

MONS. TONINO BELLO A MEDJUGORJE

 




Don Tonino Bello verso gli altari: riconosciute le virtù eroiche lo scorso novembre

Il Papa ha autorizzato i decreti sulle virtù eroiche del vescovo di Molfetta e di altri cinque Servi di Dio. 
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Mons. Tonino Bello a Medjugorje


 

L’ho incontrato a Medjugorje in uno dei pellegrinaggi da me fatti nella seconda metà degli anni anni ’80, prima del pellegrinaggio che lui fece sotto le bombe a Sarajevo, nel dicembre del 1992, che tutti ricordano.

Sono stato accanto a lui come diacono mentre celebrava, presiedendo, la Messa nella chiesa parrocchiale di san Giacomo.

Di questa mia esperienza con lui ricordo alcuni particolari. Durante la Messa cadde un moscone dentro il calice col vino già consacrato. Gliel’ho fatto vedere, e lui: “Che vuoi fare?”, mi disse, “toglilo col purificatoio”.

Quello che però mi colpì di più accadde la mattina del giorno dopo.

Mi trovavo, con i pellegrini che erano venuti con me, a Tihaljina, un paese distante intorno a 25 km da Medjugorje,  dove avevamo partecipato alla Messa celebrata da padre Jozo nella chiesa che custodisce una delle statue della Madonna diventata tra le più famose al mondo.  Padre Jozo era stato parroco a Medjugorje quando sono iniziate le apparizioni, e fece anche il carcere per aver difeso i veggenti e le apparizioni, alle quali all’inizio stentò a credere.

Finita la Messa, assistetti a questa scenetta. Un sacerdote, immagino che fosse il segretario di don Tonino Bello, venne in sacrestia ad annunciare a padre Jozo che c’era il suo vescovo fuori che voleva parlare con lui. Padre Jozo, senza scomporsi, invece di uscire subito incontro al vescovo, andò a mettersi nel primo banco della chiesa; lì si inginocchiò e iniziò quello che sembrava il ringraziamento della santa Messa.

Mons. Tonino Bello si trovava seduto nei banchi, quasi in fondo alla chiesa. Padre Jozo passò imperturbabile  un bel po’ di tempo in preghiera. Durante questo tempo, il segretario del vescovo passeggiava nella navata laterale con fare nervoso, rosso in volto, mentre don Tonino rimaneva tranquillo al suo posto, aspettando il suo turno.  

Poi padre Jozo si alzò per accogliere il vescovo, e lo ricevette nel suo studio. Non so cosa si siano detti, ma in quella circostanza ho potuto appurare che mons. Tonino Bello era una persona scevra da qualsiasi autoreferenzialità, una persona mite e umile.

Questa umiltà e semplicità ho potuto constatare poi quando nel viaggio di ritorno l’ho ritrovato sul ponte del traghetto che da Dubrovnik ci portava a Bari,  e lì, seduti per terra, abbiamo fatto una chiacchierata come vecchi amici.

Franco Sofia

martedì 22 febbraio 2022

SOPRATTUTTO LA SALVEZZA ETERNA - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE

 

 


LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE

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“Dio mi manda tra voi per amore, per aiutarvi a capire che senza Lui non c'è futuro né gioia, ma, soprattutto, non c'è salvezza eterna.” (25 aprile 1997).

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La salvezza eterna soprattutto. Neanche un futuro radioso pieno di gioia in questo mondo può sostituire l’anelito alla salvezza eterna.

Salvezza che non può essere differita. Alla fine della nostra vita, essa o c’è o non c’è. La Madonna in un messaggio, ricco di spunti e di sorprese, ha detto con chiarezza che non esiste la reincarnazione:

“Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell'anima dal corpo. È sbagliato insegnare alla gente che si rinasce più volte e che l'anima passa in diversi corpi. Si nasce una volta sola, e dopo la morte il corpo si decompone e non rivivrà più. Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato. Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare diritto in Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica.” (24 luglio 1982).

 

“È dottrina di fede per noi cattolici che la volontà di Dio è una volontà di universale salvezza. Dio sinceramente vuole la salvezza di tutti e a tutti, perciò, appresta i mezzi per poter giungere là dove Egli li chiama (…). Pur consapevoli di essere nella vera fede, pur consapevoli della verità del Cristianesimo, non possiamo mai dividerci da alcuno. La nostra separazione da una sola anima è una separazione da Cristo. Non siamo tenuti a fare la separazione; è Dio che la farà, e sono gli uomini in quanto non rispondono a Dio, alla loro vocazione divina.” (don Divo Barsotti, Adunanza del 1° ottobre 1961 a Firenze).

 

Franco Sofia

 

 

lunedì 21 febbraio 2022

BISOGNA PREGARE, BISOGNA PREGARE, BISOGNA PREGARE





Così mi ha risposto un amico che sta seguendo la situazione in Ucraina che definisce “tragica”. Avevo cercato di capire meglio cosa stesse succedendo e ho ricevuto versioni contrastanti: c’è chi grida che la Russia attacca l’Ucraina e chi dice che sta avvenendo il contrario con gli Ucraini che bombardano i separatisti di Luhansk. Una cosa è certa: sapere la verità è difficile perché le informazioni sono sempre filtrate. La situazione è comunque preoccupante! Il mio amico, competente esperto di politica internazionale, aggiunge che forse la NATO, Gli USA e la Comunità Europea potrebbero e dovrebbero intervenire in maniera più efficace per scongiurare il peggio. Che possiamo fare noi, gli ho chiesto? E lui mi ha risposto: l’unica via di salvezza è la preghiera. E io invito tutti coloro che leggeranno e diffonderanno questo post a unirci nella recita del santo Rosario, tutti i giorni. Come in altri momenti della storia, il ricorso alla Madonna ha salvato l’Europa perché laddove non riesce la diplomazia e la politica, tutto può fortunatamente Iddio. Ma dobbiamo chiedergli con fede il dono della pace.

giovedì 17 febbraio 2022

PERCHÉ I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE?

 

PERCHÉ I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE?

VICKA RISPONDE A QUESTA DOMANDA

Foto Radio Maria


Padre Livio: Vediamo, ora, qualcosa che riguarda i giovani. Qui ci sono migliaia di giovani, durante questo Festival, che sono venuti a Medjugorje chiamati dalla "Regina della pace". Nel mondo, però, ci sono tantissimi giovani che non sanno che cosa fare della loro vita. La Madonna non a caso dice che la gioventù oggi si trova in una situazione estremamente difficile. Secondo te come siamo arrivati a questo?

Vicka: La Madonna in diverse occasioni ha mostrato la sua preoccupazione per i giovani e le famiglie, ma forse più ancora per i giovani. Io penso che quando un giovane perde tutto: la Fede, la Speranza e la fiducia, questo dipende anche dalla sua famiglia. 

Se noi, come ci raccomanda la Madonna, pregassimo insieme nelle nostre fami­glie, sicuramente non si arriverebbe a questo. Non si può certo pretendere di pregare tutto il giorno, ma almeno dieci minuti, un quarto d'ora. L'importante è pregare un po' insieme. Invece, ognuno oggi va per la sua strada. I genitori lavora­no e non hanno tempo per i loro figli. Questi, a loro volta, escono di casa e ritornano tardi. Così nessu­no ha più tempo per l'altro e in questo modo i gio­vani si perdono. 

Se, invece, la famiglia è unita e si trovano i momenti per stare insieme, questi problemi non ci sono, o, quando vengono, si riesce a risolverli subi­to, perché ci si aiuta insieme a vedere gli errori. Oggi, purtroppo, le famiglie sono quasi tutte ugua­li. Un bambino arriva a casa e non saluta i genito­ri. Questi dicono che non hanno tempo o che hanno fretta o che ci sono tante altre cose più importanti. Così, giorno dopo giorno, anno dopo anno la fami­glia si perde e i figli si allontanano senza Dio.

 

COME AIUTARE I GIOVANI ?

Padre Livio: Quando si è giunti a questa situazione di rottura e di incomunicabilità, che cosa si può fare per rimediare alla situazione?

Vicka: La Madonna dice che con le sole parole non otteniamo nulla. Solo con la nostra vita, col nostro esempio e con la preghiera possiamo toccare il cuore di questi ragazzi. Quando li rim­proveriamo, rischiamo di allontanarli di più, per­ché non sono pronti ad accogliere le nostre parole. Prima dobbiamo predisporre il loro cuore e libera­re anche il nostro, e quando loro ci pongono degli interrogativi, allora dobbiamo essere pronti a rispondere. Ma fino a che loro sono chiusi e non ci chiedono nulla, le nostre parole volano nell'aria, perché non trovano posto in loro.

Padre Livio: Mi pare che tu voglia dire che con la bontà, con l'esempio della vita e con la Grazia che viene dalla preghiera noi possiamo pre­parare un po' il loro cuore e avvicinarli a noi, in modo tale che loro stessi incomincino a porre delle domande. Solo allora le nostre parole trovano il terreno adatto nel loro cuore.

Vicka: E' proprio così. Prendiamo come esempio la Domenica. Certo, non si può pregare tutto il giorno, ma purtroppo succede che nelle famiglie le occupazioni, gli amici e gli svaghi sono più importanti di Gesù, e si lascia la S. Messa. Qui si vede subito che la famiglia non mette Dio al primo posto. La Madonna dice che dobbiamo cam­biare radicalmente e mettere Dio al primo posto nella nostra vita; poi viene tutto il resto. Se non mettiamo Dio al primo posto, non possiamo anda­re avanti; ma al contrario andremo sempre peggio. A questo riguardo ognuno di noi sa quello che deve cambiare, senza che lo dica io.

 

Vicka, Livio Fanzaga, Vicka parla ai giovani e alle famiglie - Intervista condotta da Padre Livio dai microfoni di Radio Maria, ed. Shalom, 1998

lunedì 14 febbraio 2022

HO BISOGNO DI VOI E CERCO IL VOSTRO AIUTO - “Pace! Pace! Pace! Riconciliatevi! Riconciliatevi con Dio e tra di voi! ..."

 





“Pace! Pace! Pace! Riconciliatevi! Riconciliatevi con Dio e tra di voi! E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi”. (26 giugno 1981).

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CONFESSIONE E CUORI PURI E UMILI

La confessione che la Madonna consiglia ai suoi Apostoli nel messaggio del 2 giugno 2012 che abbiamo letto (vedi paragrafo precedente), è necessaria perché fa parte di quella purificazione che rende i loro cuori puri e umili. Lei lo dice esplicitamente che ha bisogno di Apostoli dal cuore puro:

“Cari figli, vi chiamo e vengo in mezzo a voi perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di Apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia. Solo allora mi capirete, figli miei. Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Allora potrete aiutarmi. Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere. Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio. Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno.

Vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato. Vi ringrazio.” (2 ottobre 2012).

La riconciliazione a cui ci ha invitati nel primo messaggio che ci ha dato a Medjugorje, il terzo giorno delle apparizioni, ha diversi ambiti, noi stessi, Dio e il prossimo:

“Cari figli ho bisogno di voi, e cerco il vostro aiuto. Riconciliatevi con voi stessi, con Dio e con i vostri vicini. Aiutatemi a convertire i non credenti e asciugate le lacrime dal mio volto” (2 dicembre 2004)

Bellissimi messaggi ci ha dato Maria sulla necessità di essere umili, come in quello del 2 settembre 2013.

ho bisogno di Apostoli umili che, con cuore aperto, accettino la Parola di Dio e aiutino gli altri affinché, con la Parola di Dio, comprendano il senso della loro vita. Per poter far questo, figli miei, dovete, attraverso la preghiera ed il digiuno, ascoltare col cuore e imparare a sottomettervi.” (2 settembre 2013).

Sui “cuori puri e umili” ho dedicato una riflessione a parte. È sufficiente, per adesso, questa citazione:

“Cari figli, per poter essere miei Apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’Amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili. Non potete essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore.” (2 gennaio 2014).

(continua)

Franco Sofia





VADEMECUM DELL’APOSTOLO - In 16 punti l’identità dell’Apostolo della Regina della Pace

 

MEDJUGORJE

APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE

VADEMECUM DELL’APOSTOLO  

«Io, attraverso di voi, trionferò» (2 giugno 2007).


Apparizione a Mirjana 2 aprile 2018 (Foto DANI)


 

In 16 punti l’identità dell’Apostolo della Regina della Pace

 

 

        1. Chi è l’apostolo della Regina della Pace?

L’Apostolo della Regina della Pace è colui che ha risposto “SI” all’invito della Madonna, ripetuto più volte attraverso i messaggi dati alla veggente Mirjana a Medjugorje, a partire dal primo:

Vi invito a diventare i miei Apostoli.(18 marzo 2000)   

                                                                               

        2. Ci sono altre apparizioni in cui la Madonna ha rivolto questo invito?

No. Gli Apostoli però sono stati annunciati, anche attraverso profezie: San Luigi Grignion de Montfort, La Salette, Le Tre Fontane. L’invito è stato fatto solo nelle apparizioni a Mirjana.

 

        3. Questa chiamata è la stessa di quella con cui la Madonna ha iniziato le apparizioni a Medjugorje nel 1981?

No. Si tratta di una chiamata nella chiamata, sulla base della precedente.

 

    4. Qual è la missione principale dell’apostolo?

La missione principale degli Apostoli è partecipare alla missione stessa di Maria con Mirjana:

pregare per “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”. In aggiunta Maria ha anche chiesto di digiunare e di sacrificarsi offrendo per essi le proprie sofferenze e la propria vita.

 

        5. A cosa mira la missione?

Principalmente alla conversione di “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”, e quindi alla loro salvezza, e a preparare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, Regina della Pace.

 

        6. Chi sono coloro che non conoscono l’Amore di Dio?

Sono coloro ai quali bisogna accreditare il male presente nel mondo e nella Chiesa, come ha spiegato Mirjana:

Tutte le orribili cose che accadono nel mondo di oggi sono dovute a quelli che non conoscono l’Amore di Dio. Ma la Madonna non parla necessariamente di atei. Purtroppo anche molti altri, che si ritengono religiosi, non conoscono ancora l’Amore di Dio”[1]

 

        7. Perché “Apostoli”?

Maria fa come ha fatto Gesù, ha separato alcuni tra coloro che hanno risposto positivamente alla prima chiamata per averli più vicini e prepararli ai compiti che dovranno affrontare, alcuni dei quali fin da subito. 

 

        8. La scelta

Gli Apostoli devono sapere che, nonostante abbiamo detto il loro “SI”, in realtà sono stati “scelti”. E infatti la Madonna ha precisato che gli Apostoli sono stati scelti da Lei e da Dio stesso. 

 

Vi ho scelto in modo speciale perché siate la luce dell'amore di mio Figlio.” (2 febbraio 2008);

 “Cari figli, in questo santo tempo di lieta attesa Dio ha scelto voi piccoli per realizzare i suoi grandi progetti.” (2 dicembre 2008);   

Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco.” (2 gennaio 2013);

“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi. Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate Apostoli del suo Amore e della sua Volontà.” (2 giugno 2012).

 

        9. Quali sono le condizioni per diventare Apostolo della Regina della Pace?

Dopo aver accettato la missione l’Apostolo si impegnerà alla scuola di Maria, seguendo la sua guida. Ma se c’è una condizione imprescindibile, questa è avere “cuori puri e umili”. La Madonna l’ha chiarito diverse volte, ma soprattutto nel messaggio del 2 gennaio 2014: “Cari figli, per poter essere miei Apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’Amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili”.

 

        10. Qualità dell’Apostolo

Sincerità (nel senso di onestà), correttezza, risolutezza. Modestia. Umiltà decisa e bontà, disponibilità a servire gli altri; mitezza, tenerezza ed amore verso mio Figlio, come anche verso i vostri fratelli e sorelle”.[2] L’Apostolo non perde tempo in vanità. Preferisce rimanere nascosto.

 “Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei Apostoli, siate corretti, risoluti, ma soprattutto sinceri. (2 febbraio 2014);

“Con l’aiuto di voi — che siete umili, modesti, ricolmi d’amore, nascosti e santi — il mio Cuore trionferà.” (2 luglio 2017).

 

        11. Cosa sta facendo Maria con i suoi Apostoli?

Li forma attraverso una scuola che si può definire di specializzazione che Ella svolge all’interno dei messaggi dati a Mirjana.

La Madonna, poiché la missione è particolarmente delicata, importante e decisiva, li incoraggia, li esorta e li consola, anche attraverso delle promesse.

 

        12. Le promesse

La Madonna ha fatto all’incirca 381 promesse molto commoventi ai suoi Apostoli, anche se è vero che molte sono simili. Tra le più importanti ci sono:

«Io, attraverso di voi, trionferò» (2 giugno 2007).  L’amore vi darà l’unione in mio Figlio e il trionfo del mio Cuore.” (2 settembre 2008);  

L’amore unito dei miei Apostoli vivrà, vincerà e svelerà il Male.” (2 novembre 2016);

Il mio amore cerca il vostro amore totale e incondizionato che non vi lascerà identici, ma vi cambierà e vi insegnerà la fiducia in mio Figlio.” (2 giugno 2009);

Vi insegnerò l’amore, l’amore che cancella tutti i peccati e vi rende perfetti.” (2 marzo 2010);

 Accettate la missione e non temete: vi renderò forti. Vi riempirò delle mie grazie. Col mio amore vi proteggerò dallo Spirito del Male. Sarò con voi. Con la mia presenza vi consolerò nei momenti difficili.” (2 settembre 2012);

Cari figli, come Madre sono con voi per aiutarvi […] a diventare seme di ciò che avverrà, un seme che si svilupperà in un forte albero ed estenderà i suoi rami nel mondo intero” (2 dicembre 2011);

 

        13. L’Apostolo è chiamato a vivere lui per primo il Trionfo del Cuore Immacolato

Tutte le promesse che abbiamo lette e anche le altre dimostrano che la Madonna vuole condurre i suoi Apostoli ad anticipare in se stessi il Trionfo del Cuore Immacolato.

 

        14. L’Apostolo deve attendersi una ulteriore chiamata personale?

Si. Perché le promesse che Maria ha fatto ai suoi Apostoli riguardano tutti gli Apostoli come gruppo, ma anche ognuno singolarmente:

     “Figli miei, mi servirò di voi, Apostoli dell’amore, per aiutare tutti i miei figli a conoscere la Verità.” (2 gennaio 2015);

    “Il mio amore opererà in voi, mi servirò di voi.” (2 giugno 2015);

 Permettete che mio Figlio sia in voi. Egli si servirà di voi per prendersi cura delle anime ferite e convertire quelle perdute.” (2 dicembre 2016).

 

        15. Gli Apostoli devono radunarsi insieme?

Si, la Madonna lo ha anche chiesto diverse volte esplicitamente:

“Desidero che spesso vi riuniate insieme a pregare mio Figlio.” (18 marzo 1991)

Vi invito a pregare insieme, perché da voi stessi vedete bene che con le nostre preghiere tutti i mali vengono distrutti. Preghiamo e speriamo.” (18 marzo 1994).

 

        16. Altri i compiti

Tra i compiti consegnati da Maria ai suoi Apostoli ce n’è uno importantissimo, anche se secondario: la custodia dei pastori della Chiesa, attraverso la preghiera, il digiuno, il rifiuto di giudicarli, ecc.

 

La Madonna ha assegnato anche altri compiti, su alcuni dei quali ha anche insistito:

Osservare bene i segni dei tempi e parlarne
Rinnovare la Chiesa
Diffondere l’amore di Gesù
Raccogliere le croci frantumate
Essere Apostoli della Rivelazione      
  
Franco Sofia

(Estratto da Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Ed. Pime, 2020) 

[1] Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 216

[2] 2 aprile 2018