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lunedì 28 febbraio 2022

PARADISO, INFERNO E PURGATORIO - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (IV PARTE)

 


 



PARADISO, INFERNO E PURGATORIO

LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (IV PARTE)

 

«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9,12-13)

Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno.” (Gv 12, 46-48).

 

***

 

Oggi molti vanno all'inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell'inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell'inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo” (25 luglio 1982). 

 

Questo messaggio che si trova nelle raccolte dei messaggi dei primi tempi, è attribuito a quelli dati a Mirjana, ed è confermato da lei stessa nel suo diario:

 

“un giorno, durante un’apparizione, chiesi alla Madonna: «Come può essere Dio così spietato da condannare le persone per sempre all’inferno?». «Le anime che vanno all’inferno hanno smesso di pensare bene di Dio», mi rispose la Madonna. «Nella vita l’hanno insultato, e dopo la morte continueranno a fare la stessa cosa. In sostanza, sono già parte dell’inferno. Sono le persone a scegliere di andarci». «Ma anche se vanno all’inferno, non possono pregare per salvarsi?», chiesi. Dio può ancora liberarle, pensai. «Chi va all’inferno non prega per niente», disse la Madonna, spiegando che tali persone danno la colpa a Dio di tutto. Si uniscono all’inferno fino a farci l’abitudine. Si infuriano contro Dio, soffrono, ma rifiutano sempre di pregare. Una volta nell’inferno, odiano Dio ancora di più di quanto non abbiano fatto sulla terra”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, Editore Matica Hrvatska Ćitluk, 2016, pp. 155-156).

 

Padre Janko Bubalo verso la fine del suo libro “Mille incontri con la Madonna”, avvalora la veridicità di questo messaggio a Mirjana:

“Come è già stato detto, da queste visioni la Madonna non ha escluso nessuno dei sei veggenti. Ma a Mirjana ha dato particolari istruzioni ancora su questo argomento; le ha rivelato alcune cose che né alla ragazza né a noi erano sufficientemente note o chiare. Così la Madonna le ha spiegato quello che a noi sembra un contrasto difficile da sanare: vale a dire il contrasto tra la misericordia divina e l'eternità dell'inferno. Le ha spiegato come l'eternità dell'inferno si basi sull'odio che i dannati hanno verso Dio, per cui non desiderano neppure lasciare l'inferno. Le ha detto cose interessanti anche sul purgatorio. La Madonna glielo ha mostrato quasi suddiviso per gradi: coloro che stanno più in basso, non pregano neppure per la propria liberazione; altri invece pregano e desiderano preghiere per essere liberati al più presto da quello stato.” (Aspetto escatologico delle apparizioni)

 

La stessa Mirjana, dunque, che aveva chiesto alla Madonna di non farle vedere l’Inferno, sente il bisogno di sapere qualcosa di più sulla sorte di queste persone.

 

In un tempo in cui si stenta a udire i nomi  di “Paradiso”, “Inferno” e “Purgatorio”, e in cui qualche psicologo insegna che “non sono da intendersi quali luoghi reali e metafisici ma come stati della coscienza che tutti noi attraversiamo nelle epoche della vita”, la Madonna, invece, a Medjugorje, come aveva fatto a Fatima, fa vedere ai veggenti tutte e tre queste realtà che costituiscono parte del patrimonio di fede di ogni buon cristiano, di quelli che una volta si definivano “Novissimi”. 



 Ecco altri messaggi, considerati straordinari e risalenti ai primi anni delle apparizioni, in cui esplicitamente la Madonna parla del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno:

 

“Avete visto l'inferno, dove vanno a finire i peccatori. Ve l'ho mostrato affinché conosciate la condizione di quelli che stanno lì.” (6 novembre 1981).

“In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all'Inferno, mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso.” (20 luglio 1982).

“La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte.” (2 novembre 1983).

 

Tuttavia, abitualmente nei messaggi la sorte eterna delle persone viene ricordata spesso sotto forma di ammonimento, sia che si tratti di perdizione eterna, sia che si tratti di salvezza eterna.

 

(continua)

 

Franco Sofia

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