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mercoledì 31 agosto 2022

IL FUTURO È ORMAI PRESENTE

 

IL FUTURO È ORMAI PRESENTE

 

[LA VERITÀ TRIONFERÀ MIRACOLOSAMENTE! (II PARTE)]

 


 

 

È presumibile che la data della prima apparizione di Maria a Medjugorje, avvenuta il 24 giugno, nel giorno della solennità della nascita di Giovanni Battista, costituisca anch’essa un segno e un indizio.

Tra tutti i profeti che hanno preceduto Gesù, Giovanni non profetizza un lontano futuro, addita il futuro ormai presente: non occorreva più aspettare la venuta del Messia, perché il Messia era già presente nella persona di Gesù, e attendeva solo di manifestarsi.

 

 

Allo stesso modo oggi l’Apostolo della Regina della Pace testimoniando la Verità, mostra che Essa è presente, addita Gesù presente o che sta per manifestarsi.

Del resto, a proposito dei segreti, Mirjana è da tempo che dice, e lo ha ribadito nel suo diario in una frase già citata nel presente lavoro, che cioè “gli eventi sono già avviati. Le cose stanno cominciando piano piano a svilupparsi. Come dice la Madonna, guardate ai segni del tempo e pregate”.  Ecco perché l’Apostolo è un nuovo Giovanni Battista che addita gli eventi, che prima facevano parte del futuro, come ormai presenti.

 

Nel nostro tempo, tuttavia, la prima ad essere un nuovo Giovanni Battista è la Madonna. Nei suoi messaggi non fa altro che indicare suo Figlio Gesù come la Via, la Verità e la Vita.

 

Gli Apostoli della Regina della pace collaborano con Lei in questo compito di indicare Gesù con la propria vita, e di imitare Giovanni Battista, compreso il sacrificio della propria vita. Questo è tanto vero che nei messaggi sulla Verità spesso viene richiamato il sacrificio:

“Apostoli del mio amore, voi che pregate, vi sacrificate, amate e non giudicate: voi andate e diffondete la Verità, le parole di mio Figlio, il Vangelo. Voi, infatti, siete un Vangelo vivente, voi siete raggi della luce di mio Figlio. Mio Figlio ed io saremo accanto a voi, vi incoraggeremo e vi metteremo alla prova.” (2 ottobre 2016).

  “Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare. Perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la verità” (2 aprile 2017).

 

Infine, l’ultimo e il più forte di tutti, che completa l’invito che abbiamo richiamato prima:

"Cari figli, vi invito a pregare non chiedendo, ma offrendo sacrifici, sacrificandovi. Vi invito all’annuncio della Verità e all’amore misericordioso.” (2 maggio 2017). 

 

 

Franco Sofia

 

(Cfr. Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, ed. Pime, 2020, Capitoli Settimo e Ottavo)


LA VERITÀTRIONFERÀ MIRACOLOSAMENTE! (I PARTE)



lunedì 29 agosto 2022

LA VERITÀ TRIONFERÀ MIRACOLOSAMENTE!

 

LA VERITÀ TRIONFERÀ MIRACOLOSAMENTE!

 


Giovanni Battista e gli Apostoli della Regina della Pace

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Mio Figlio vi ha mostrato la via: lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare. Perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la verità” (2 aprile 2017).

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 Gli insegnamenti sulla Verità, nei messaggi che la Madonna ha consegnato a Mirjana, sono iniziati in concomitanza col magistero di Benedetto XVI, nel 2006. Maria si è preoccupata di mostrare il volto della Verità in contrapposizione con la falsità e la menzogna:

 

“Cari figli, Dio vi ha creato col libero arbitrio perché conosciate e scegliate: la Vita o la Morte. Io stessa, come Madre, con amore materno, desidero aiutarvi nella conoscenza e nella scelta della Vita. Figli miei, non ingannatevi con la pace falsa e la falsa gioia. Permettete figlioli miei, che io vi mostri la vera via, la via che conduce alla Vita: a mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” (2 luglio 2006).

 

A proposito della concomitanza col magistero di Benedetto XVI, ecco le parole del papa in una delle sue ultime udienze, dedicata al martirio di san Giovanni Battista: «San Beda, monaco del IX secolo, nelle sue Omelie dice così: “San Giovanni Battista per [Cristo] diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, gli fu ingiunto solo di tacere la verità” (cf. Om. 23: CCL 122, 354). E non taceva la verità, non scese a compromessi e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio» (Benedetto XVI, Udienza generale, mercoledì 29 agosto 2012).

 

Questo accenno a Giovanni Battista e alla sua testimonianza alla Verità, ci ricorda il legame che c’è tra Apostoli della Regina della Pace e Giovanni Battista, legame che c’è anche per altri motivi.

 

I richiami a testimoniare la Verità, la quale in questi messaggi coincide con Gesù, che sono rivolti principalmente ai suoi Apostoli, dalla Madonna indirettamente sono rivolti a tutti, credenti e non credenti.

 

  

È GIUNTO IL TEMPO DELLE OPERE DI VERITÀ

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Tra le espressioni sulla Verità, che costituiscono una sfida per gli Apostoli della Gospa, ce n’è una che sembra un proclama: “è giunto il tempo delle opere di Verità”.

Di chi sono queste opere?

Sono degli Apostoli, ma sono anche di Gesù, come si può notare nella frase intera che si trova nel messaggio del 2 giugno 2015:

 Prego per voi, perché possiate convertire con le opere, perché è giunto il tempo delle opere di Verità, di mio Figlio. Il mio Amore opererà in voi, mi servirò di voi”.

 

Sono le opere della testimonianza suprema, che la Madonna richiamerà più volte nello stesso messaggio, insieme all’implicito accenno al Trionfo del suo Cuore Immacolato:

 non abbiate paura di testimoniare la Verità. Se voi non temete e testimoniate con coraggio, la Verità trionferà miracolosamente”.

 

E quali sono queste opere che richiede ai suoi Apostoli?

La Madonna lo dice subito dopo:

 Ma ricordate: la forza è nell’amore. Figli miei, l’amore è pentimento, perdono, preghiera, sacrificio e misericordia. Se saprete amare, convertirete con le opere, consentirete alla luce di mio Figlio di penetrare nelle anime”.

 Come si vede c’è anche il sacrificio inserito tra queste opere.

 

(continua)

 

Franco Sofia

mercoledì 24 agosto 2022

NON BASTA GUARIRE FISICAMENTE, SE L'ANIMA RIMANE BLOCCATA

 

NON BASTA GUARIRE FISICAMENTE, SE L'ANIMA RIMANE BLOCCATA

23/08/2022




Anche i membri della comunità Omnia Deo hanno partecipato al Mladifest di quest'anno. Jozefina Glasnović, co-fondatrice della comunità Omni Deo, Sr. Gabrijela Dodić e il Rev. Mario Frlan hanno testimoniato della comunità, dell'esperienza e dei frutti di Medjugorje, nonché dell'esperienza di partecipazione a Mladifest per la stazione radiofonica Mir.

"Il Signore ci sorprende sempre. Come madre e moglie, mi ha trovato in tutto questo mettendomi in contatto con don Josip Radić e insieme ci siamo arresi a Dio", dice la signora Jozefina all'inizio della conversazione.

Si dice che si è donata completamente a Dio nel 1990 per l'Immacolata Concezione del BDM e poi ha promesso che sarebbe venuta a Medjugorje e che la Madonna l'avrebbe aiutata, se fosse stato il volere di Dio.

"Mi sono ritrovato a Medjugorje per la prima volta nel 1991 dopo la mia completa resa. Dopo Medjugorje sono stata visitata e non c'era alcun segno di malattia. La Madonna ha implorato suo Figlio per la mia guarigione. Ma la cosa più importante di tutte, non basta guarire fisicamente, se l'anima rimane bloccata in ciò che era fino ad allora", dice il nostro interlocutore.

"Allora gridai perché Maria mi ascoltasse, mi purificasse nel mio cuore, e così in quella resa completa e sequela di Cristo attraverso Maria, qualche anno dopo, a Medjugorje, ho sperimentato la Madre, la Regina della Pace, che mi ha aiutato ad arrendermi ancora più profondamente e ad accettare tutto ciò che Dio mi chiede, a mettermi completamente a disposizione di Dio. È stato lì a Medjugorje che ho vissuto l'incontro con il Dio vivente", racconta madre Jozefina.

Tre anni dopo la sua guarigione a Medjugorje, madre Jozefina ha incontrato don Josip Radić, sono andati in pellegrinaggio organizzato a Medjugorje e nel 1998 hanno avviato una comunità di preghiera di suore, sacerdoti e laici, che si sono incontrati mensilmente. Da 13 di loro è nata la community Omnia Deo. Fondazione canonica della comunità come società di fede pubblica OMNIA DEO (Tutto a Dio) La chiesa è attraverso mons. Ivan Devčić, arcivescovo di Rijeka, è stato proclamato l'8 giugno 2018 nella cattedrale di San Vito a Rijeka in occasione della festa del Sacro Cuore di Gesù. Il carisma della comunità è la via della santità, il Piccolo Cammino di Santa Teresa e il lavoro sull'anima.

Parlando della sua esperienza a Medjugorje, suor Gabrijela ha testimoniato di ricordare sempre con affetto il pellegrinaggio che Madre Jozefina ha organizzato per i membri della comunità Omnia Deo.

"Fu quando avevo 17 anni e fu allora che feci il mio primo pellegrinaggio a Medjugorje. Sono il frutto di quei pellegrinaggi che lei ha organizzato. Quella fu la prima volta che Dio entrò nella mia vita in un modo speciale. Giocavo a basket e non potevo nemmeno sognare che un giorno sarei potuta diventare una suora. È successo un infortunio e ho avuto un weekend libero quando sono andato a Medjugorje. Poi Dio è entrato nella mia vita in modo speciale, e ancora e ancora a Medjugorje sperimento la presenza della Madonna. Vedendo così tante persone alla Messa a Mladifest, ho pensato che solo la Madre potesse raccogliere così tanti giovani in un unico luogo. Sono grata a Dio per avermi inclusa in questa nuova opera di Dio, Omnia Deo”, ha detto suor Gabriela.

Alcuni membri della comunità "Omnia Deo" (Tutto a Dio) nella sede di Radio Mir a Medjugorje 


Il reverendo Mario Frlan, parroco di Novi Vinodolski e membro della comunità Omnia Deo, parlando della sua esperienza al Mladifest di quest'anno, ha testimoniato la gioia e la felicità che ha provato durante la santa messa serale.

“Dopo la comunione, ho letteralmente pianto per dieci minuti, vedendo tanti giovani nella grazia di Dio e nella gioia di Dio, non da qualche parte per le strade, nelle discoteche, ma raccolti in comunione attorno a Gesù e Maria. E ancora una cosa, tanti sacerdoti con i loro pastori. È la Chiesa, quindi sono estremamente felice di far parte di quella Chiesa", ha detto il rev. Flan.

Vedrana Vidović

(tradotto con Google)

https://radio-medjugorje.com/vijesti/drustvo/clanovi-zajednice-omnia-deo-nije-dovoljno-ozdraviti-tjelesno-ako-dusa-ostane-zablokirana/

LA MADONNA HA PIANTO COME MAI PRIMA


LA MADONNA HA PIANTO COME MAI PRIMA

Comprendere la nostra Mamma con Mirjana: l’importanza dell’unione fraterna in Cristo



“Premesso che, come ha spiegato Mirjana nel suo libro, tutti i messaggi che lei riceve durante le apparizioni sono collegati quasi sempre ai segreti (è questo il motivo principale per cui in queste apparizioni la Madonna spesso si mostra triste), e il messaggio che lei riceve non è sotto dettatura, ma per immagini; occorre dunque tenere presente che tra le righe dei messaggi – è sempre Mirjana a dirlo – ci sono riferimenti ai segreti. Perciò anche per un messaggio che è al positivo, spesso durante l’apparizione viene mostrato a Mirjana il negativo. Così come è successo nell’apparizione del 2 agosto 2007.

Nel messaggio che la Gospa ha dato quel giorno, per la prima volta troviamo utilizzato il termine dolore che, velatamente dalla stessa Mirjana, sappiamo avere a che fare con i pastori della Chiesa e l’unità nella Chiesa. Infatti, tutto il messaggio è orientato all’unione dei cuori; e la prima frase non si capisce se non alla luce delle spiegazioni che dà Mirjana successivamente”*:

«Cari figli, oggi guardo nei vostri cuori e, guardandoli, il mio cuore si stringe nel dolore. Figli miei, vi chiedo amore incondizionato e puro verso Dio. Saprete di essere sulla retta via quando con il corpo sarete sulla terra, ma con l'anima sempre con Dio. Attraverso questo amore incondizionato e puro vedrete mio Figlio in ogni uomo. Sentirete l'unione in Dio. Io come Madre sarò felice perché avrò i vostri cuori santi e uniti. Cari figli, avrò la vostra salvezza. Vi ringrazio». (2 agosto 2007). 

Mirjana ha detto: "All'inizio dell'apparizione la Madonna ha fatto vedere ciò che ci aspetta se nei nostri cuori non ci sarà santità e unione fraterna in Cristo. Non è stato per niente bello. Ci ha esortato a pregare per i nostri pastori perché, ha detto, senza di loro non c'è l'unità". La Madonna ha pianto come mai prima.**

“Precedentemente il 2 gennaio 2007 Mirjana aveva fatto seguire al messaggio quest’altra spiegazione, con un inciso che sembrerebbe legare i segreti a qualche situazione a noi ignota in riferimento ai pastori della Chiesa. Tanto è vero che, la Madonna, sempre attraverso la spiegazione di Mirjana, per la prima volta non solo ha chiesto di pregare, ma perfino di digiunare per i sacerdoti: «Mirjana dice che tutto il tempo dell’apparizione l’espressione del volto della Gospa è stato triste e addolorato. La Gospa ha parlato con Mirjana di cose di cui non può ancora parlare.

Il viso della Gospa si è poi fatto serio quando ha sottolineato l'importanza della benedizione del sacerdote e ha chiesto di pregare e digiunare per tutti i sacerdoti»”.*

Nell’apparizione del 2 agosto 2007, è evidente che la Madonna ha mostrato a Mirjana qualcosa che riguarda l’unità all’interno della Chiesa, tra fedeli e pastori, e tra pastori e pastori. La frase segnale è questa: “Sentirete l'unione in Dio. Io come Madre sarò felice perché avrò i vostri cuori santi e uniti”.

 

 

Circa l’aspetto della Madonna in queste apparizioni colpisce inoltre una cosa che Mirjana sottolinea: la Madonna a volte si mostra decisa. Anche in questa apparizione (come in quella del 2 agosto 2006) nella versione ufficiale si dice che la Madonna era di umore normale, ma ai giovani del festival Mirjana disse che “era decisa”. Questo essere deciso di Maria, secondo me è da prendere in seria considerazione.

 

Franco Sofia

 

*Da Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Regina della Pace. Ultima chiamata, Ed. Pime, 2020, Capitolo Nono

**Radio Maria, diretta telefonica con P. Livio, del13/8/’07.

 


martedì 23 agosto 2022

Mons. Aldo Cavalli va a trovare Padre Jozo!

 


Meraviglioso! Giornata speciale per Medjugorje!
Mons. Aldo Cavalli va a trovare Padre Jozo!



23/08/2020: una data indimenticabile. Mgr Aldo Cavalli - Visitatore apostolico a Medjugorje - è venuto a trovare padre Jozo Zovko, guaritore di Medjugurje all'inizio delle apparizioni, che ha pagato a caro prezzo il suo impegno nei confronti della Madonna avendo subito violenze da parte degli autoriti Es comm unist ancora al potere nel 1981.
L'idea di questo giorno storico a modo suo è nata a Široki Brijeg il 15 agosto mentre parlavo con Fra David Slišković. Ci sono momenti in cui dobbiamo osare e realizzare le nostre folli e coraggiose idee: spesso portano gioia.

Sabrina Covic Radojicic








🇫🇷 23/08/2022: une date inoubliable. Mgr Aldo Cavalli - Visiteur Apostolique à Medjugorje - est venu rendre visite au père Jozo Zovko, curé de Medjugorje au début des apparitions, qui a payé le prix fort de son engagement pour la Vierge Marie en ayant subi la violence des autorités communistes encore au pouvoir en 1981.
L’idée de cette journée historique à sa manière est née à Široki Brijeg le 15 Août tandis ce que je discutais avec Fra David Slišković. Il est des moments où nous devons oser et réaliser nos idées folles et audacieuses: elles portent souvent la joie.
🇺🇸 08/23/2022: an unforgettable date. Archbishop Aldo Cavalli - Apostolic Visitor in Medjugorje - came to visit Father Jozo Zovko, parish priest of Medjugorje at the beginning of the apparitions, who paid the high price for his commitment to the Virgin Mary by having suffered the violence of the communist authorities still in power in 1981.
The idea of ​​this historic day in its own way was born in Široki Brijeg on August 15 while I was discussing with Fra David Slišković. There are times when we have to dare and realize our crazy and daring ideas: they often bring joy.
🇭🇷 23.08.2022: nezaboravan datum. Nadbiskup Aldo Cavalli, apostolski vizitator u Međugorju, došao je posjetiti fra Jozu Zovka, međugorskog župnika na početku ukazanja, koji je svoju privrženost Djevici Mariji platio visokom cijenom pretrpjevši nasilje komunističkih vlasti.
Ideja o ovom na svoj način povijesnom danu rodila se u Širokom Brijegu 15. kolovoza dok sam razgovarao s fra Davidom Sliškovićem. Postoje trenuci kada se moramo odvažiti i ostvariti svoje lude i odvažne ideje: one često donose radost.
🇪🇸 23/08/2022: una cita inolvidable. El Arzobispo Aldo Cavalli - Visitador Apostólico en Medjugorje - vino a visitar al Padre Jozo Zovko, párroco de Medjugorje al comienzo de las apariciones, quien pagó el alto precio de su compromiso con la Virgen María al haber sufrido la violencia de las autoridades comunistas aún en poder en 1981.
La idea de este día histórico a su manera nació en Široki Brijeg el 15 de agosto mientras discutía con Fra David Slišković. Hay momentos en los que tenemos que atrevernos y hacer realidad nuestras locas y atrevidas ideas: muchas veces traen alegría.

Sabrina Covic Radojicic

lunedì 22 agosto 2022

L’IPOCRITA PER ECCELLENZA È SATANA

 

L’IPOCRITA PER ECCELLENZA È SATANA

 

Maschera mitologica Del Teatro greco DI MEDUSA O GORGON - www.theatrhall.net


Se l’ipocrisia “è truccarsi l’anima”, come ha detto in una sua catechesi papa Francesco, allora l’ipocrita per eccellenza è Satana.

E noi stiamo vivendo nella società dell’ipocrisia, del trucco, delle apparenze.

Ma la società delle apparenze è la società dell’Anticristo, il Falsario per eccellenza, il maestro del travestimento.

 

“È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l’Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste, si pavoneggia sui nostri palcoscenici, promettendo di redimere l’uomo quando avrà abbandonato la Croce e la penitenza”. (Fulton J. Sheen, “For God and Country”, 1941)

 

Di per sé Satana non ha bisogno di maschere, perché lui stesso è la maschera, lui è l’inganno fatto persona. Se mette una maschera sulla maschera, sul nero vuoto di sé stesso, sull’abisso delle tenebre, è per ingannare meglio l’uomo. Ha rifiutato di essere sé stesso nel momento in cui si è ribellato a Dio, per questo non ha un sé stesso da proporre, non ha la verità di sé stesso da proporre, ma la semplice falsità. Ha perso sé stesso e in questa perdizione vuole trascinare l’uomo.

Cosa deve mostrare?

 

“Satana vuole mostrare il suo volto vergognoso”, disse un volta la Madonna:

 

“Cari figli, vi invito tutti in modo speciale alla preghiera e alla rinuncia perché, adesso come mai prima, Satana vuole mostrare al mondo il suo volto vergognoso col quale egli vuole sedurre più gente possibile sul cammino della morte e del peccato. Perciò, cari figli, aiutate il mio Cuore Immacolato affinché trionfi in un mondo di peccato.” (25 settembre 1991).

 

E mentre Satana si mostra maestro di falsità, Maria si mostra maestra di Verità.

Satana ci presenta suo figlio, l’Anticristo, il volto o l’incarnazione della falsità; Maria ci presenta suo Figlio, la Via, la Verità e la Vita.

Satana “vuole sedurre più gente possibile sul cammino della morte e del peccato”, cioè sul cammino della falsità, perché la strada del peccato è la strada della falsità. “Verrà travestito da Grande Umanitario – ha detto Fulton Sheen -;  parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé”. (Sermone “Signs of Our Times”, 26 gennaio del 1947).

Non avendo niente da proporre, Satana propone la creazione stessa di Dio, contro Dio e contro l’uomo.

 

Maria invece vuole portare l’uomo sulla “vera Via” della salvezza, senza per questo nascondergli la durezza di questo cammino.

 

Da qui gli inviti serrati a non seguire strade false che portano alla morte:

“Cari figli, datemi il vostro cuore totalmente. Lasciate che vi guidi verso mio Figlio che vi dà la vera pace e la vera felicità. Non permettete che vi abbagli la falsa luce che vi circonda e che vi si offre! Non permettete che Satana vi domini con la falsa luce e felicità. Venite da me. Io sono con voi.” (2 ottobre 2003);

 

ma la vera Via, che porta alla Vita:

“Cari figli, Dio vi ha creato col libero arbitrio perché conosciate e scegliate: la Vita o la Morte. Io stessa, come Madre, con amore materno, desidero aiutarvi nella conoscenza e nella scelta della Vita. Figli miei, non ingannatevi con la pace falsa e la falsa gioia. Permettete, figlioli miei, che io vi mostri la vera Via, la Via che conduce alla Vita: a mio Figlio.” (2 luglio 2006); che è la “vera soddisfazione”, la “vera pace”, il “vero bene” (18 marzo 2015), la “vera felicità” (2 agosto 2005).

 

Nei messaggi dati agli altri veggenti numerose volte ricorderà che “solo in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace” (16 giugno 1983; 25 gennaio 2000”);  Dio stesso “è la vera pace” (25 dicembre 1998). Perciò:

“Non permettete a Satana di aprirvi le strade della felicità terrena, strade in cui non c’è mio Figlio. Figli miei, sono false e durano poco. Mio Figlio esiste. Io vi offro la felicità eterna e la pace, l’unità con mio Figlio, con Dio, vi offro il Regno di Dio.” (2 agosto 2010). 

 

In un messaggio del 1996 dato a Marija ci mise in guardia dallo spirito consumistico, capace di farci dimenticare i veri valori, ed esclamò:

“Che Satana non vi attiri con le cose materiali, ma, figlioli, decidetevi per Dio che è libertà e amore. Scegliete la vita e non la morte dell'anima!” (25 marzo 1996).

 

A questo scontro tra voci menzognere, luci false ed idoli falsi (2 agosto 2005) da una parte e la luce vera dall’altra, Maria accennerà nel 2018, invitando a ritornare alla Scrittura:

“Figli miei, non credete alle voci menzognere che vi parlano di cose false, di una falsa luce. Voi, figli miei, tornate alla Scrittura!” (2 febbraio 2018).

 

Franco Sofia

 

 

 

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L’ipocrisia è truccarsi l’anima

di  Papa Francesco

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“Cos’è l’ipocrisia? Quando noi diciamo: state attento che quello è un ipocrita: cosa vogliamo dire? Cosa è l’ipocrisia? Si può dire che è paura per la verità. L’ipocrita ha paura per la verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sé stessi. È come truccarsi l’anima, come truccarsi negli atteggiamenti, come truccarsi nel modo di procedere: non è la verità. “Ho paura di procedere come io sono e mi trucco con questi atteggiamenti”. E la finzione impedisce il coraggio di dire apertamente la verità e così ci si sottrae facilmente all’obbligo di dirla sempre, dovunque e nonostante tutto.

La finzione ti porta a questo: alle mezze verità. E le mezze verità sono una finzione: perché la verità è verità o non è verità. Ma le mezze verità sono questo modo di agire non vero. Si preferisce, come ho detto, fingere piuttosto che essere sé stesso, e la finzione impedisce quel coraggio, di dire apertamente la verità.

E così ci si sottrae all’obbligo – e questo è un comandamento – di dire sempre la verità, dirla dovunque e dirla nonostante tutto. E in un ambiente dove le relazioni interpersonali sono vissute all’insegna del formalismo, si diffonde facilmente il virus dell’ipocrisia. Quel sorriso che non viene dal cuore, quel cercare di stare bene con tutti, ma con nessuno…

[…]”

 (Udienza sulla Lettera ai Galati, 25 agosto 2021)

domenica 21 agosto 2022

L'ex guardia svizzera Ivan Šarić, adesso diacono, si è recato in pellegrinaggio a Medjugorje

 

IVAN ŠARIĆ - ex CALCIATORE, ex GUARDIA SVIZZERA, E ORDINATO DIACONO DA GIUGNO - è VENUTO A MEDJUGORJE IN PELLEGRINAGGIO



19/08/2022

L'ex guardia svizzera Ivan Šarić si è recato in pellegrinaggio a Medjugorje, la Regina della Pace, a metà agosto 2022.

Ivan è nato in Svizzera nel 1991, è cresciuto lì, ha ricevuto un'istruzione, ha giocato a calcio con eccellenza, è andato regolarmente alla Santa Messa e ha ministrato. Ha cantato nel coro della chiesa.

Al ragazzo, attaccante del Wilo, è stata assicurata una brillante carriera da calciatore professionista, ma poi è arrivato l'esercito. E altro ancora. Ivan è entrato a far parte della Guardia Pontificia Svizzera nel 2012 e, come ha raccontato al programma della stazione radiofonica Mir Medjugorje, è rimasto lì per tre anni e mezzo al servizio di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

 

VEDO IL SERVIZIO COME IL MIO COMPITO, ESSERE LÌ PER GLI ALTRI. MI PIACE ANCHE IL COLLEGAMENTO TRA CIELO E TERRA CHE QUESTO INCARICO IMPLICA



Nella Guardia Pontificia Svizzera, Ivan avanza al grado di direttore d'orchestra, per poi iscriversi allo studio della teologia cattolica.

È un croato originario della Bosnia i Herzegovina, che era una guardia svizzera, e dopo tre anni e mezzo di servizio militare ha rinunciato alla carriera di calciatore oltre che di soldato professionista. È stato ordinato diacono proprio nell'anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje nel 2022, e nel prossimo marzo diventerà anche sacerdote diocesano.

Fin da bambino Ivan si recava ogni anno in pellegrinaggio a Medjugorje con la sua famiglia durante le vacanze estive. È stato lo stesso quest'estate. Ivan si è divertito a visitare le colline di Medjugorje, la Collina delle Apparizioni e Križevac, e ha partecipato al programma di preghiera serale presso l'altare all'aperto della Chiesa di San Giacomo a Medjugorje. Come ci ha rivelato, l'Adorazione a Medjugorje lo soddisfa in particolare, e Medjugorje è un luogo dove si ricarica spiritualmente per una vita ulteriore.

Ivan ci ha rivelato che partecipando al programma di preghiera serale, è spiritualmente rinnovato e soprattutto porta gioia nella fede da Medjugorje.

"Vedo il servizio come il mio compito, essere lì per gli altri. Mi piace anche il legame tra cielo e terra che questo compito implica", ha sottolineato alla fine Ivan Šarić, il cui zio è il famoso sacerdote P. Petar Ljubičić.

Ivana Cilic

Puoi ascoltare l'intera conversazione nella registrazione audio:

FONTE: https://radio-medjugorje.com/istaknuto/ivan-saric-nogometas-svicarski-gardist-i-od-lipnja-zaredeni-dakon/

 

 

sabato 20 agosto 2022

IPOCRISIA E SEMPLICITÀ

 

IPOCRISIA E SEMPLICITÀ

“Solo nella semplicità dei vostri cuori c’è la vostra salvezza. Io sarò con voi e vi guiderò. Grazie.” (2 settembre 2007).



L’ipocrisia è il peccato meno confessato in assoluto, l’ha detto padre Raniero Cantalamessa. Ma è il peccato più denunciato da  nostro Signore Gesù Cristo. Con l’ipocrisia

        “Quello che è sulla faccia non è quello che c’è nel cuore.

Essa è fare della vita un teatro in cui si recita per un pubblico; è indossare una maschera, cessare di essere persona per diventare personaggio.

Il personaggio non è altro che la corruzione della persona.

La persona è un volto, il personaggio una maschera.

La persona è nudità radicale, il personaggio è tutto abbigliamento.

La persona ama l’autenticità e l’essenzialità, il personaggio vive di finzione e di artifici.

La persona ubbidisce alle proprie convinzioni, il personaggio ubbidisce a un copione.

La persona è, umile e leggera, il personaggio è pesante ed ingombrante.” (P. Raniero Cantalamessa, Prima Predica di quaresima alla Casa Pontificia, 2019).

La virtù che si oppone all’ipocrisia è la semplicità.

«Per San Tommaso la semplicità è il primo degli attributi di Dio.

La Bibbia esprime questa stessa verità in maniera concreta, per mezzo di immagini: ”Dio è luce e in lui non ci sono tenebre” (1 Gv 1, 5). L’assenza di qualsiasi mescolanza è anche uno dei molteplici significati del titolo divino Qadosh, Santo.

[…] La semplicità di Dio è “pura pienezza”; a lui, dice la Scrittura, “nulla può essere aggiunto e nulla tolto” (Sir 42, 21). In quanto è somma pienezza, niente gli può essere aggiunto; in quanto è somma purezza, niente gli deve essere tolto.

In noi le due cose non sono mai unite; l’una contraddice l’altra. La nostra purezza è ottenuta sempre togliendo qualcosa, purificandoci, “togliendo il male dalle nostre azioni” (cf. Is 1, 16)». (P. Raniero Cantalamessa, Prima Predica di quaresima alla Casa Pontificia, 2019).

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Un riflesso della semplicità di Dio si può vedere nella vita della Madonna, che Lei richiama nei messaggi ai suoi Apostoli:

 

“Cari figli! La mia vita terrena era semplice. Amavo e gioivo per le piccole cose.” (18 marzo 2018).

 C’è chi si scandalizza, scambiando la semplicità presente nei messaggi con la banalità. Ma è proprio questo lo stigma, il marchio, della loro veridicità. Se fossero pomposi ci sarebbe da preoccuparsi. Una madre che parla ai figli deve per forza essere semplice:

 “Cari figli, io vi parlo come Madre: con parole semplici, ma colme di tanto amore e sollecitudine per i miei figli, che per mezzo di mio Figlio sono affidati a me.” (2 ottobre 2017).

Cari figli, le mie parole sono semplici, ma colme di amore materno e preoccupazione.” (2 settembre 2018).

 Questa vita semplice, questo modo di essere semplici senza complicazioni, vuole la Madonna per i suoi figli, perché vuole anche la loro felicità.

Infatti, c’è un messaggio dei primi tempi in cui questo concetto è ribadito con chiarezza:

  “Se volete essere felici, fatevi una vita semplice ed umile. Pregate molto e non vi preoccupate troppo dei vostri problemi: lasciateli risolvere a Dio e abbandonatevi a Lui!” (4 gennaio 1982).

E nel 1996:

“Ognuno di voi diventerà, nella semplicità, simile ad un bambino che è aperto all'amore del Padre.” (25 luglio 1996).

E in un messaggio ai suoi Apostoli:

“Io con il mio amore vi insegnerò la semplicità della vita e la ricchezza della Misericordia e vi guiderò a mio Figlio.” (2 maggio 2008). 

Ma, come faceva notare padre Raniero Cantalamessa, noi possiamo tendere alla semplicità solo togliendo, solo attraverso un processo di purificazione. Per questo motivo, quando la Madonna lascia gli inviti alla semplicità ai suoi Apostoli, spesso vi accosta termini che richiamano la purificazione.

Datemi i vostri cuori semplici, purificati con il digiuno e la preghiera. Solo nella semplicità dei vostri cuori c’è la vostra salvezza. Io sarò con voi e vi guiderò. Grazie.” (2 settembre 2007).

E in un altro messaggio:

“[…] figli miei, dovete essere poveri in spirito e pieni d’amore e di misericordia. Dovete avere cuori puri e semplici, ed essere sempre pronti a servire. Figli miei, ascoltatemi! Io dico tutto questo per la vostra salvezza.” (18 marzo 2016). 

Come si  vede, qui a “poveri di spirito” corrispondono “cuori puri e semplici”; e a “pieni d’amore e di misericordia”, l’“essere sempre pronti a servire”.

Allo stesso modo i “cuori puri e semplici” corrispondono ai “cuori puri e umili”.

In questi messaggi si rincorrono i richiami alla semplicità, alla purezza, alla povertà di spirito, alla piccolezza. Non c’è nessun invito a rendersi la vita complicata, ma semmai a semplificarsi la vita.

Anche l’approccio al Vangelo e alla Verità per gli Apostoli deve essere semplice: “Non perdete tempo pensando troppo; vi allontanereste dalla Verità. Accogliete la sua Parola con cuore semplice e vivetela.” (2 agosto 2015).

Ma di questo aveva già parlato alcuni mesi prima, nel messaggio del 2 gennaio 2015 quando aveva  affrontato il discorso della “conoscenza della Verità”, e messo in guardia dalle “false verità”; allora aveva dato un suggerimento curioso riguardo all’ “unica Verità che ha lasciato mio Figlio”: “Non avete bisogno di esaminarla molto”.

E come mai? Perché le elucubrazioni e gli esercizi virtuosi di certi ragionamenti, puramente intellettuali e rivestiti di scientificità, rischiano di portare fuori strada, e di essere piuttosto un’espressione dell’orgoglio e della vanagloria umana, delle quali è bravo ad approfittare Satana. Per questo la Madonna in questi messaggi insiste molto sull’umiltà e sulla semplicità. Sembra riecheggiare la scelta di san Francesco del vangelo “sine glossa”:

“Vi vengono offerte molte false verità. Le supererete con un cuore purificato dal digiuno, dalla preghiera, dalla penitenza e dal Vangelo. Questa è l’unica Verità ed è quella che mio Figlio vi ha lasciato. Non avete bisogno di esaminarla molto: vi è chiesto di amare e di dare, come ho fatto anch’io. […]”  (2 gennaio 2015).

 

Franco Sofia