Gli
Apostoli alla scuola della Regina della Pace
"AVRETE L’EFFICACIA CHE VI
CHIEDO"
Ecco perché bisogna che l’Apostolo si
fidi del programma che Maria ha stilato per lui.
Cari
figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che,
nel vostro operare come miei Apostoli, siate corretti, risoluti, ma soprattutto
sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla Benedizione.
Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la
conoscenza di ciò che è naturale, santo-Divino. Colmi di conoscenza, sotto la
protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei Apostoli che sapranno diffondere
la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli
ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la Benedizione,
la grazia di Dio scenderà su di voi e voi sarete in grado di conservarla col
digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete
l’efficacia che vi chiedo.
Pregate
per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro
vie. Vi ringrazio.
***
“Avrete l’efficacia
che vi chiedo”: questa frase si trova alla fine del messaggio del 2 febbraio 2014, e come tante altre frasi che
si trovano in questa posizione, cioè alla fine del messaggio e chiusa in se
stessa, possiede un valore che va oltre lo stesso messaggio.
Per comprenderne il significato
occorre risalire ad un’altra espressione, che si trova nel messaggio
precedente, con la quale la Madonna ci dice chiaramente che senza la
realizzazione di alcune sue richieste fondamentali “non potete essere d’aiuto”.
Il che significa che se anche un
Apostolo ritiene di fare tutto secondo le richieste della Mamma, ma gli mancano
i fondamenti, la sua azione sarà meritoria, ma priva dell’efficacia richiesta
per le finalità per cui la Madonna ha creato il movimento degli Apostoli della
Regina della Pace.
“Cari figli, per poter essere miei Apostoli e per
poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce
dell’Amore di mio Figlio, dovete avere
cuori puri ed umili. Non potete
essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che
non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore” (2
gennaio 2014).
Ecco le fondamenta: avere cuori puri ed umili. La grazia
ottenuta, apre alla Benedizione, e la Benedizione ci otterrà quell’ulteriore
grazia che l’Apostolo proteggerà “col digiuno, la preghiera, la purificazione e
la riconciliazione”.
Quando l’Angelo Gabriele visitò nell’Annunciazione la
Vergine Maria, per prima cosa ha riconosciuto che era piena di Grazia, a motivo
della Immacolata Concezione. Lei la pura ed umile di cuore fin dalla
Concezione, ci ha meritato, per la Grazia di cui era ripiena, la Benedizione
della Promessa, cioè Gesù. Grazia chiama Grazia. Su di Lei scende lo Spirito
Santo, e Maria diventa Colei in cui la Benedizione della Promessa si realizza,
si fa carne. Dio si fa Uomo in Lei per la salvezza dell’umanità: ecco
l’efficacia.
Per poter capire meglio l’espressione “avrete l’efficacia
che vi chiedo”, occorre dare uno sguardo panoramico su tutto il movimento degli
Apostoli della Regina della Pace.
Questo movimento non si può confondere né col cammino
precedente iniziato nel 1981 (benché si basi su di esso) né con nessun altro
movimento, associazione, gruppo, comunità, ecc.
Esso nasce per dare un apporto decisivo al Trionfo del Cuore
Immacolato di Maria.
Nonostante che le preghiere si innalzino da tutto il popolo
di Dio sparso nel mondo, esse non possono avere l’efficacia richiesta per
questo scopo, (attenzione: per questo scopo, non per altri), per il motivo che
diremo.
La Madonna, con le sue apparizioni, si è formato un esercito
di figli, sparso in tutto il mondo, ognuno dei quali indispensabile per la
vittoria finale. Mancava l’ultimo tassello che sarebbe servito per dare la
scossa decisiva per travolgere le fila del Nemico. Sono
quelle che altrove ho definito le truppe scelte, specializzate.
Per questo occorre far parte degli Apostoli della Gospa,
aver fatto tutti i passi iniziali (aver detto sì alla chiamata, aver accettato
la missione con tutte le sue conseguenze, aver intrapreso un cammino alla
scuola della Regina della Pace, e così via); affrontare ogni giorno la
condizione del proprio cuore “puro ed umile”.
E questo perché il movimento degli Apostoli, non è nato da
una iniziativa umana, ma viene da Dio stesso.
Questo significa che al movimento degli Apostoli è stata
affidata una grazia sovrabbondante, eccezionalmente straordinaria, necessaria a
raggiungere il traguardo prefissato.
Volendo fare un esempio. Mentre da qualsiasi parte sorgono
preghiere, digiuni e sacrifici per il Trionfo del Cuore Immacolato, essi sono
come fiumi di grazia, a fronte del fiume impetuoso della grazia che viene
portato dagli Apostoli della Regina della Pace.
E questo, ripeto, non per merito loro, ma per una decisione che viene da
Dio stesso.
Un altro esempio ci aiuterà a capire meglio ciò che la
Madonna intende per efficacia: immaginate a monte una immensa quantità d’acqua
che è la Grazia sovrabbondante affidata a Maria e ai suoi Apostoli per
affrettare i tempi del Trionfo del Cuore Immacolato; ma l’acqua non può
scendere a valle se non a certe condizioni, che cioè trovi un alveo adatto da
attraversare. Questo alveo è costituito dai cuori puri ed umili degli Apostoli.
Più gli Apostoli scavano in sé stessi offrendo cuori puri ed
umili alla Grazia, più il fiume può ingrossare le proprie acque avendo
l’efficacia per cui Essa è stata voluta.
Tutto parte, dunque, da una volontà ben precisa di Dio. Si
possono intraprendere tutte le iniziative di questo mondo, ma se non si
realizza questa ben precisa volontà di Dio, si mancherà sempre dell’efficacia
richiesta.
Per fare un paragone: cos’era la richiesta che Maria fece (“Dio
lo vuole”)
di consacrare la Russia e di fare la Comunione riparatrice nei primi sabati*
con la promessa di evitare la guerra e tutti i danni che avrebbe causato la
Russia nel mondo? Cos’era, se non una piccola cosa dietro la quale però c’era
la volontà ben precisa di Dio.
Si sarebbero potute fare tutte le preghiere, le consacrazioni,
i digiuni e i sacrifici di questo mondo, ma non essere efficaci.
Cosa che infatti si fece, ma senza raggiungere il traguardo
che la Madonna aveva mostrato nelle sue richieste.
Ecco perché bisogna che l’Apostolo si fidi del programma che
Maria ha stilato per lui.
Franco Sofia
(Per approfondire: Franco Sofia, Medjugorje.
Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, ed. MIMEP, 2020)
*“Gesù vuol servirsi di te per farmi conoscere e
amare. Lui vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”,
disse la Madonna a Lucia il 13 giugno 1917 nella seconda apparizione alla Cova
da Iria. Mentre nel mese successivo, durante l’apparizione del 13 luglio, dopo
che ai bambini fu mostrato l’inferno, la Madonna precisò:
“Avete visto l'inferno, dove cadono le anime dei
poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al
Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e
avranno pace… Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta,
sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per
i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla
Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della
Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se
accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace…” (Memorie
di Lucia di Fatima, cfr. Terza e Quarta Memoria).
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