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lunedì 22 agosto 2022

L’IPOCRITA PER ECCELLENZA È SATANA

 

L’IPOCRITA PER ECCELLENZA È SATANA

 

Maschera mitologica Del Teatro greco DI MEDUSA O GORGON - www.theatrhall.net


Se l’ipocrisia “è truccarsi l’anima”, come ha detto in una sua catechesi papa Francesco, allora l’ipocrita per eccellenza è Satana.

E noi stiamo vivendo nella società dell’ipocrisia, del trucco, delle apparenze.

Ma la società delle apparenze è la società dell’Anticristo, il Falsario per eccellenza, il maestro del travestimento.

 

“È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l’Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste, si pavoneggia sui nostri palcoscenici, promettendo di redimere l’uomo quando avrà abbandonato la Croce e la penitenza”. (Fulton J. Sheen, “For God and Country”, 1941)

 

Di per sé Satana non ha bisogno di maschere, perché lui stesso è la maschera, lui è l’inganno fatto persona. Se mette una maschera sulla maschera, sul nero vuoto di sé stesso, sull’abisso delle tenebre, è per ingannare meglio l’uomo. Ha rifiutato di essere sé stesso nel momento in cui si è ribellato a Dio, per questo non ha un sé stesso da proporre, non ha la verità di sé stesso da proporre, ma la semplice falsità. Ha perso sé stesso e in questa perdizione vuole trascinare l’uomo.

Cosa deve mostrare?

 

“Satana vuole mostrare il suo volto vergognoso”, disse un volta la Madonna:

 

“Cari figli, vi invito tutti in modo speciale alla preghiera e alla rinuncia perché, adesso come mai prima, Satana vuole mostrare al mondo il suo volto vergognoso col quale egli vuole sedurre più gente possibile sul cammino della morte e del peccato. Perciò, cari figli, aiutate il mio Cuore Immacolato affinché trionfi in un mondo di peccato.” (25 settembre 1991).

 

E mentre Satana si mostra maestro di falsità, Maria si mostra maestra di Verità.

Satana ci presenta suo figlio, l’Anticristo, il volto o l’incarnazione della falsità; Maria ci presenta suo Figlio, la Via, la Verità e la Vita.

Satana “vuole sedurre più gente possibile sul cammino della morte e del peccato”, cioè sul cammino della falsità, perché la strada del peccato è la strada della falsità. “Verrà travestito da Grande Umanitario – ha detto Fulton Sheen -;  parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé”. (Sermone “Signs of Our Times”, 26 gennaio del 1947).

Non avendo niente da proporre, Satana propone la creazione stessa di Dio, contro Dio e contro l’uomo.

 

Maria invece vuole portare l’uomo sulla “vera Via” della salvezza, senza per questo nascondergli la durezza di questo cammino.

 

Da qui gli inviti serrati a non seguire strade false che portano alla morte:

“Cari figli, datemi il vostro cuore totalmente. Lasciate che vi guidi verso mio Figlio che vi dà la vera pace e la vera felicità. Non permettete che vi abbagli la falsa luce che vi circonda e che vi si offre! Non permettete che Satana vi domini con la falsa luce e felicità. Venite da me. Io sono con voi.” (2 ottobre 2003);

 

ma la vera Via, che porta alla Vita:

“Cari figli, Dio vi ha creato col libero arbitrio perché conosciate e scegliate: la Vita o la Morte. Io stessa, come Madre, con amore materno, desidero aiutarvi nella conoscenza e nella scelta della Vita. Figli miei, non ingannatevi con la pace falsa e la falsa gioia. Permettete, figlioli miei, che io vi mostri la vera Via, la Via che conduce alla Vita: a mio Figlio.” (2 luglio 2006); che è la “vera soddisfazione”, la “vera pace”, il “vero bene” (18 marzo 2015), la “vera felicità” (2 agosto 2005).

 

Nei messaggi dati agli altri veggenti numerose volte ricorderà che “solo in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace” (16 giugno 1983; 25 gennaio 2000”);  Dio stesso “è la vera pace” (25 dicembre 1998). Perciò:

“Non permettete a Satana di aprirvi le strade della felicità terrena, strade in cui non c’è mio Figlio. Figli miei, sono false e durano poco. Mio Figlio esiste. Io vi offro la felicità eterna e la pace, l’unità con mio Figlio, con Dio, vi offro il Regno di Dio.” (2 agosto 2010). 

 

In un messaggio del 1996 dato a Marija ci mise in guardia dallo spirito consumistico, capace di farci dimenticare i veri valori, ed esclamò:

“Che Satana non vi attiri con le cose materiali, ma, figlioli, decidetevi per Dio che è libertà e amore. Scegliete la vita e non la morte dell'anima!” (25 marzo 1996).

 

A questo scontro tra voci menzognere, luci false ed idoli falsi (2 agosto 2005) da una parte e la luce vera dall’altra, Maria accennerà nel 2018, invitando a ritornare alla Scrittura:

“Figli miei, non credete alle voci menzognere che vi parlano di cose false, di una falsa luce. Voi, figli miei, tornate alla Scrittura!” (2 febbraio 2018).

 

Franco Sofia

 

 

 

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L’ipocrisia è truccarsi l’anima

di  Papa Francesco

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“Cos’è l’ipocrisia? Quando noi diciamo: state attento che quello è un ipocrita: cosa vogliamo dire? Cosa è l’ipocrisia? Si può dire che è paura per la verità. L’ipocrita ha paura per la verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sé stessi. È come truccarsi l’anima, come truccarsi negli atteggiamenti, come truccarsi nel modo di procedere: non è la verità. “Ho paura di procedere come io sono e mi trucco con questi atteggiamenti”. E la finzione impedisce il coraggio di dire apertamente la verità e così ci si sottrae facilmente all’obbligo di dirla sempre, dovunque e nonostante tutto.

La finzione ti porta a questo: alle mezze verità. E le mezze verità sono una finzione: perché la verità è verità o non è verità. Ma le mezze verità sono questo modo di agire non vero. Si preferisce, come ho detto, fingere piuttosto che essere sé stesso, e la finzione impedisce quel coraggio, di dire apertamente la verità.

E così ci si sottrae all’obbligo – e questo è un comandamento – di dire sempre la verità, dirla dovunque e dirla nonostante tutto. E in un ambiente dove le relazioni interpersonali sono vissute all’insegna del formalismo, si diffonde facilmente il virus dell’ipocrisia. Quel sorriso che non viene dal cuore, quel cercare di stare bene con tutti, ma con nessuno…

[…]”

 (Udienza sulla Lettera ai Galati, 25 agosto 2021)

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