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mercoledì 10 agosto 2022

È POSSIBILE TROVARE IL BENE IN MILOŠEVIĆ O IN PUTIN?

 

 

“Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande” (2 novembre 2018)

È POSSIBILE  TROVARE IL BENE IN MILOŠEVIĆ O IN PUTIN?



"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". (Lc 23, 34).

“E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì.” (At 7,59-60)

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È già difficile trovare il bene nelle persone che compiono misfatti e che sono lontani da noi, ma diventa quasi impossibile trovarlo in in quelle che lo compiono su di noi, eppure…

Durante la guerra civile in Bosnia Erzegovina, Mirjana e la sua famiglia  non sono state esentate dal portare il peso di drammi e tragedie che hanno investito anche i propri familiari.  

Oltre a questo Mirjana ha dovuto affrontare il contrasto tra le esigenze dei sentimenti e quelle della fede.

Com’era difficile conciliare le esigenze dell’Amore di Dio e dei fratelli con il risentimento verso coloro che stavano perpetrando tutti i più brutali crimini di guerra.

 

Era il 1994 e Mirjana racconta nel suo diario:

“Mi sforzavo di vedere Gesù in tutti, come ci aveva chiesto di fare la Madonna. Era facile considerare le vittime della guerra nostri fratelli e sorelle in Cristo; ma cosa dire dei colpevoli?

«Perché se amate quelli che vi amano», diceva Gesù nel Vangelo, «che ricompensa ne avrete?».

Mi inginocchiai con l'intenzione di pregare per Milošević, e per ottenere la grazia di considerarlo un fratello anziché un nemico. Volevo chiedere che potesse riconoscere i suoi errori, che si commuove come esse e si convincesse a cessare ogni massacro, ma ogni volta che vedevo il suo nome o che pensava lui, mi veniva un gran risentimento e non riuscivo ad andare avanti.

«Gesù mio, perché non cerchi Tu di vederti in lui?», pregai con fervore, ma poi continuai dicendo: «mi dispiace, perdonami».

Comunque, Gesù non ha avviato guerre, non ha ucciso persone innocenti. Nonostante questo, cercavo Gesù negli atti di Milošević . Avrei dovuto ritenere anche lui un figlio di Dio, un figlio della Madonna, e un fratello di Gesù, anche se era finito nelle tenebre.

Sapevo che Dio non dimorava dove non era benvenuto, e che qualsiasi cosa presente nel cuore di Milošević

sembrava avere ben poco a che fare con l'amore. Ma credevo anche che se la Madonna avesse dovuto rispondere con una sola parola a ogni domanda che le veniva rivolta, avrebbe detto probabilmente «Pregate». Le nostre preghiere, diceva, hanno il potere di cambiare tutto. Questo era l'inizio di uno dei più intensi combattimenti interiori che abbia mai vissuto; perdonare quello che in apparenza era imperdonabile”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 272).

 

Ventiquattro anni dopo la Madonna diede ai suoi Apostoli un messaggio molto forte col quale chiede ad essi lo stesso sforzo che Mirjana ha fatto nei confronti di Milošević:

 "Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio.  Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. […]” (2 novembre 2018).

 

Questo cercare il bene  perfino là dove c’è il male più grande, ricorda tanto ciò che Gesù ha detto mentre era sulla croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.” (Lc 23,34).

La Madonna sta chiedendo ai suoi Apostoli di entrare nei sentimenti di Gesù per scusare coloro che non conoscono l’Amore di Dio e non conoscono Gesù, al fine di intercedere per la loro salvezza, partecipando così alla redenzione già operata da Gesù con la sua morte in croce.

Ecco il messaggio del 2 novembre 2018 per intero:

 

"Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio.  Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste.  Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. Ed io, come Madre, vi invito ad ascoltarLo. Figli miei, lo spirito è più potente della carne e, portato dall’amore e dalle opere, supera tutti gli ostacoli. Non dimenticate: mio Figlio vi ha amato e vi ama. Il Suo Amore è con voi ed in voi, quando siete una cosa sola con Lui. Egli è la luce del mondo, e nessuno e nulla potrà fermarLo nella gloria finale. Perciò, Apostoli del mio amore, non dovete temere di testimoniare la Verità! Testimoniatela con entusiasmo, con le opere, con amore, con il vostro sacrificio, ma soprattutto con umiltà. Testimoniate la Verità a tutti coloro che non hanno conosciuto mio Figlio.

Io vi sarò accanto, io vi incoraggerò. Testimoniate l’Amore che non finisce mai, perché viene dal Padre Celeste che è eterno ed offre l’eternità a tutti i miei figli. Lo Spirito di mio Figlio vi sarà accanto. Vi invito di nuovo, figli miei: pregate per i vostri pastori, pregate che l’Amore di mio Figlio possa guidarli. Vi ringrazio!”.

 

Franco Sofia

 

 

 

 

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