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venerdì 25 febbraio 2022

A chi tocca la responsabilità della salvezza eterna di tutta l’umanità - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE ... (II PARTE)

 

 

LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (II PARTE)

 

Quello che dirò qui potrà infastidire, e forse a qualcuno potrà ricordare la voce del grillo che parlava a Pinocchio, ma occorre che qualcuno svolga questo compito.

 

La responsabilità della salvezza eterna di tutta l’umanità, non riguarda solo coloro che credono nelle apparizioni, ma ricade, in primo luogo, su tutti i cristiani,  e, subito dopo, su tutti gli uomini di buona volontà o di buona coscienza.

Ma in tutto questo c’è una gradualità. Secondo il principio enunciato da Gesù: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.” (Lc 12,48).

 

Il grado di responsabilità ha perciò una conseguenza drammatica nel giudizio finale; e questo vale anche per i non credenti o gli appartenenti ad altre religioni:  “Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.” (Lc 12,47-48).

A questi princìpi fa riferimento la Madonna in un messaggio straordinario risalente al secondo anno delle apparizioni:

“Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei! Ciò non significa che tutte le religioni sono uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio.

Anche i non cattolici sono creature fatte ad immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza.

La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano solo coloro che rifiutano deliberatamente Dio.

A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Solo Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale.” (20 maggio 1982).

 

Dio ha messo in tutti gli uomini una coscienza, e in base alla risposta ai suoi richiami si verrà giudicati.

 

Lo stesso fatto di essere nati in una comunità cattolica, di per sé, costituisce una ricchezza in più rispetto alle altre persone. A maggior ragione se si è nati e vissuti in una famiglia praticante.

Dio ha dei piani che fanno sì che la stessa nostra vita sia un dono per coloro che non hanno avuto una simile possibilità.

 

Aver conosciuto le apparizioni, o essere andato a Medjugorje, aumenta ancora di più questa responsabilità, perché si è entrati nel tempo di grazia, in quel sovrappiù che proviene, secondo progetti ben precisi di Dio stesso, dalla presenza eccezionale di Maria in questo nostro tempo. Tale presenza ci rende consapevoli di questi progetti, e, quindi, della Volontà di Dio, e, perciò, più responsabili:

“apritevi ai piani di Dio e ai suoi progetti per poter collaborare con lui per la pace e il bene e non dimenticate che la vostra vita non è vostra, ma un dono con il quale dovete dare gioia agli altri e guidarli verso la vita eterna.” (25 dicembre 1992).

“Cari figli, voglio che comprendiate che Dio ha scelto ognuno di voi nel suo piano di salvezza per l'umanità. Voi non potete capire quanto grande sia la vostra persona nel disegno di Dio.” (25 gennaio 1987)

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            A distanza di vent’anni in un messaggio, nel quale ci fece una delle più importanti rivelazioni sul motivo delle sue apparizioni a Medjugorje, la Madonna affermò:

“Figlioli, non dimenticate che siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007).

       Sapere questo non fa che aumentare la nostra responsabilità.

“Io sono con voi ed intercedo presso Dio per ognuno di voi perché, cari figli, ognuno di voi è importante nel mio piano di salvezza.” (25 maggio 1993).

Lavorate per la salvezza del mondo in modo particolare mentre sono con voi.” (25 maggio 2008).

“Vi invito ad aprirvi a me, a diventare uno strumento nelle mie mani per la salvezza del mondo. Desidero, figlioli, che voi tutti che avete sentito l'odore della santità tramite i messaggi che vi do, la portiate in questo mondo affamato di Dio e d'amore di Dio. […]” (25 marzo 1994).

Se questi messaggi sono messaggi di salvezza per l’umanità intera, quanto maggiore è la responsabilità degli abitanti di Medjugorje.

Sappiamo, infatti, che i messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje fin dall’inizio, poi ogni giovedì e quindi ogni 25 del mese, sono indirizzati in primo luogo alla parrocchia di Medjugorje, e solo dopo a tutto il mondo. Proprio in quelli del giovedì, (che sono quelli in cui si rivolge in modo più esplicito alla parrocchia di Medjugorje), per due volte, con severità, la Madonna sottolineò la responsabilità dei parrocchiani di Medjugorje:

“Cari figli, questa parrocchia che ho scelto è una parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io do grandi grazie a tutti quelli che pregano con il cuore. Cari figli, io do i messaggi prima ai parrocchiani, poi a tutti gli altri. Spetta a voi per primi accogliere i messaggi, e poi agli altri. Voi ne sarete responsabili davanti a me e davanti a mio Figlio Gesù.” (6 febbraio 1986).

“Cari figli! Voi siete responsabili dei messaggi. Qui si trova la fonte della grazia, e voi cari figli siete i vassoi nei quali vengono trasmessi questi doni. Perciò, cari figli, vi invito a compiere questo servizio con responsabilità. Ognuno risponderà secondo la propria capacità. Vi invito a distribuire i doni agli altri con amore, e a non conservarli per voi soli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (8 maggio 1986).


(continua)

 

Franco Sofia

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