“Vengo
a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono.
Mi aiutate molto poco. Avete poca carità, poco amore verso il prossimo”. (2 febbraio 1991).
LA MISSIONE DEGLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE
“Vi prego
con Cuore materno, ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine
per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto” (2
marzo 2012).
Medjugorje 2agosto 2016 - In prossimità della Croce Blu - In attesa dell'apparizione a Mirjana
Per comprendere meglio chi è l’Apostolo
della Regina della Pace occorre capire prima la missione congiunta della
Vergine Maria e della veggente Mirjana. Per questo non si può non passare
attraverso la storia di Mirjana, perché essere Apostoli della Regina della Pace
significa partecipare alla stessa missione affidata a Mirjana, missione
singolare rispetto a quella degli altri veggenti di Medjugorje.
Conosciamo tutti la missione di Mirjana
legata alla realizzazione dei segreti. Sappiamo pure che la Madonna la sta
preparando in tutti questi anni a questo compito. Quello che molti non sanno è
che questa preparazione non consiste tanto nel parlare dei segreti (anche
quello), quanto soprattutto nel pregare per i non credenti o quelli che la
Madonna, con una definizione magistrale, nei messaggi definisce come “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”.
Nel corso di ogni apparizione, quelle del 2 del mese e quella annuale del 18
marzo, Mirjana e la Madonna pregano insieme per coloro che non conoscono
l’Amore di Dio.
Il giorno in cui la Madonna ha assegnato a
Mirjana in modo ufficiale la sua nuova missione, è il 2 agosto 1987. Così la
stessa Mirjana racconta:
“Quel giorno i miei erano al lavoro e mio
fratello era a scuola; a casa quindi ero sola. Ad un tratto, verso le 4 del
pomeriggio, sentii la presenza della Madonna. Mi inginocchiai nella mia stanza
e Lei mi apparve immediatamente. Vederla fu una sorpresa graditissima. Mi disse che la mia missione consisteva nel
«pregare per coloro che non credono – che non hanno ancora conosciuto l’Amore
di Dio». Quando le chiesi chi fossero questi «non credenti», rispose: «Tutti
coloro che non sentono la Chiesa come propria casa e Dio come proprio padre». E
aggiunse: «Non chiamateli non credenti, perché anche dicendo questo li
giudicate. Dovreste considerarli fratelli e sorelle».
La Madonna disse che sarebbe venuta
il secondo giorno di ogni mese a pregare per la mia missione. All’improvviso mi era tutto chiaro – anche le mie peggiori sofferenze
facevano parte di un progetto più grande”[1].
Ecco: questa è la missione congiunta della
Vergine Maria e di Mirjana, e questa è anche la missione principale
dell’Apostolo della Regina della Pace, come ha fatto intendere più volte la
Madonna nei suoi messaggi:
"Cari figli, vi invito
nella mia missione, accompagnatemi a cuore aperto e con totale fiducia.” (2 ottobre 2007).
Per realizzare questa missione, gli
Apostoli sono inseriti in un “tempo
particolare della preghiera” che, se ho capito bene, è un dono della
Misericordia di Dio ottenuto da Maria:
“Cari figli, non abbiate il cuore duro
verso la Misericordia di Dio che versa
su di voi tanto del vostro tempo[2]. In questo tempo particolare della preghiera, permettetemi di
trasformare i vostri cuori per aiutarmi affinché il mio Figlio risusciti in tutti
i cuori e che il mio Cuore trionfi.” (2 aprile 2007).
A tutti quelli
che hanno accettato la missione di Apostoli la Madonna ricorda spesso che per essi
questa intenzione è fondamentale, e deve orientarne tutta la vita:
“Vi prego con Cuore materno,
ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non
hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto.” (2 marzo 2012).
Ci sono due messaggi del 1991 nei quali la
Madonna riepiloga, e anticipa, quasi a distanza di dieci anni, tutti i temi
della chiamata degli Apostoli:
“Figli cari! Vengo a chiedere il
vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono. Mi aiutate
molto poco. Avete poca carità, poco amore verso il prossimo. Dio vi dato
l’amore, vi ha mostrato come perdonare e amare gli altri. Perciò riconciliatevi
e purificate la vostra anima. Prendete il rosario e pregatelo. Accettate con
pazienza tutte le vostre sofferenze ricordando che Gesù ha sofferto con
pazienza per voi.” (2 febbraio 1991).
“Sarebbe mio particolare
desiderio che dedichiate le vostre preghiere ai miei figli che non sanno nulla
del mio amore e dell’amore di mio figlio. Aiutateli a conoscere questo amore. E
aiutate anche me che sono Madre di tutti.” (18 marzo
1991).
In questi due messaggi c’è già il
compendio della nuova chiamata.
In fondo si tratta di partecipare alla
stessa missione che Dio ha affidato da sempre alla Vergine Maria: venire in
soccorso (Lumen Gentium, 62) dei suoi
figli che rischiano la salvezza eterna. E i non credenti sono suoi figli, e
sono quelli che rischiano di più.
Indirettamente questa missione è in funzione della realizzazione dei segreti, per cui
l’Apostolo della Regina della Pace si trova in prima linea nell’aiutare Maria a
forzare gli eventi verso la vittoria del Bene e il trionfo del Cuore Immacolato
di Maria, come in un messaggio ha detto la stessa Gospa, abbreviando i tempi e
mitigando i “terribili” eventi futuri.
La missione degli Apostoli non è a tempo
indeterminato. Si conclude col raggiungimento del traguardo che è costituito dal
trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Ciò che ne sarà di questo movimento non
è dato saperlo.
(continua)
Franco
Sofia
Nessun commento:
Posta un commento