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martedì 24 maggio 2022

“la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo"

 

“la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede” (2 novembre 2015).

 

 


“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (V PARTE)

 

 

FEDE E AMORE

 

 

Nei messaggi ai suoi Apostoli la Madonna ha curato molto il rapporto fede-amore-opere, intrecciandolo al punto tale che non sarebbe possibile affrontare un capitolo a parte sulla fede senza ripetere le riflessioni fatte per gli altri temi già trattati.

“Perciò, figli miei, pregate, pregate per poter amare il più possibile e compiere opere d’amore. Perché la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede, è un lodare se stessi. Mio Figlio chiede fede e opere, amore e bontà.” (2 novembre 2015).

 

A proposito di “conoscere la vera fede”[1]. Non si deve dimenticare che la voce “credere” nei messaggi coincide con conoscere l’Amore di Dio. Da tempo ormai al posto di “non credenti”, la Madonna ha optato per l’espressione “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”. E, infatti, già in precedenza la Madonna nel messaggio del 2 marzo 2017 aveva detto: “Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede”.

Molti di voi pensano che hanno fede in Dio – aveva detto ancora prima il 2 ottobre 2006[FS1] e che conoscono le sue leggi. Si sforzano di vivere secondo esse, ma non fanno ciò che è più importante: non Lo amano”.

 C’è coerenza in questo nei messaggi; provate a rileggere quello del 2 luglio 2015: “Perciò voi dovete pregare molto per il dono dell’amore, perché l’amore è un tratto distintivo della vera fede e voi sarete Apostoli del mio amore”. 

Fede e amore si intersecano nel messaggio del 2 febbraio 2017, in cui dall’aver conosciuto l’Amore di “mio Figlio” derivano conseguenze importanti per l’espressione dell’amore e della fede degli Apostoli; e come conoscere l’Amore di Gesù significa una presenza di Gesù nell’anima, allo stesso modo avere fede si traduce in una presenza di “mio Figlio” nell’anima: “Quando avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia: in quell’anima c’è mio Figlio.” (2 febbraio 2018).  

Questa è la fede che fa sì che tutto nella vita si faccia per amore; che non si conosca la superbia; che si perdoni sempre con prontezza, senza mai giudicare e cercando sempre di comprendere il proprio fratello. Perciò, Apostoli del mio amore, pregate per coloro che non sanno amare, per coloro che non vi amano, per coloro che vi hanno fatto del male, per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Figli miei, vi chiedo questo, perché ricordate: pregare significa amare e perdonare.” (2 dicembre 2017).

 

 

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)

 

PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Seconda Parte:L'AMORE ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

TerzaParte: QUALE AMORE?

Quarta Parte: QUALE AMORE? 2

 



[1]  “Cari figli, quando sulla terra viene a mancare l’amore, quando non si trova la via della salvezza, io, la Madre, vengo ad aiutarvi a conoscere la vera fede, viva e profonda; ad aiutarvi ad amare davvero. Come Madre, anelo al vostro amore reciproco, alla bontà e alla purezza. È mio desiderio che siate giusti e che vi amiate” (2 gennaio 2018).


 [FS1]Corretto il 15 novembre 2019

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