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lunedì 9 maggio 2022

 

Il dolore eleva ed è la preghiera più grande

 

MARIA MAESTRA DEI SUOI APOSTOLI

“Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi totalmente a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi; in modo che tutti quelli che non lo conoscono, lo vedano in voi e desiderino conoscerlo.” (2 aprile 2018).

 

 




LA PREGHIERA (3)

 

 

Il 2 marzo 2014 la Madonna torna sul concetto di devozione che aveva spiegato più volte precedentemente. Questo concetto è importante per approfondire la relazione che la Madonna desidera ci sia tra i suoi Apostoli e il Padre:

“figli miei, Apostoli del mio amore, pregate! Pregate con umile devozione, obbedienza e totale fiducia nel Padre Celeste”.

 

Tra le definizioni che si trovano nei dizionari, una sembra avvicinarsi al concetto di devozione espresso nei messaggi che stiamo studiando, anche se lontanamente. Nel vocabolario Treccani troviamo, tra i diversi significati, devozione non nel senso di un sentimento religioso esteriore, alla stregua di qualcosa di posticcio, ma come “sottomissione totale a Dio, e quindi, promissione e donazione che l’uomo fa di sé a Dio[1].

 

Tuttavia, la Madonna va ben oltre. La prima definizione che dà Maria nei messaggi a Mirjana è straordinaria, poiché devozione coincide con Gesù. 

 

“Cercate la speranza e la consolazione nei posti sbagliati; invece, io vi offro la sincera devozione che si nutre di amore, di sacrificio e di verità. Io vi do mio Figlio.” (2 marzo 2009).  

 

Lo stesso significato troviamo nel messaggio del 18 marzo 2014:    

“Pregate con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà, della devozione, della pace e dell’amore – la gioia di mio Figlio”. 

 

L’indicazione che viene da questi due messaggi, sia per l’Apostolo della Regina della Pace che in genere per il cristiano, è che, nella preghiera autentica, non è più lui che prega, ma Gesù prega in lui. È Cristo che in lui è umile, che è Pace, che ama, che obbedisce, che ha fiducia, che offre il suo sacrificio, che si manifesta come Verità. Ed è sempre lo Spirito del Figlio di Dio che compie questo in noi: “E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!»” (Gal 4,6). L’Apostolo deve solo permettere allo Spirito di Gesù di entrare in dialogo col Padre.

“Cari figli, oggi vi invito ad una umile, figli miei, umile devozione. I vostri cuori devono essere giusti. Che le vostre croci siano per voi un mezzo nella lotta contro il peccato odierno. (2 ottobre 2010). 

“Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi totalmente a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi; in modo che tutti quelli che non lo conoscono, lo vedano in voi e desiderino conoscerlo. (2 aprile 2018).

 

Nello stesso tempo l’Apostolo fa proprie la devozione, l’obbedienza e la totale fiducia di Maria.

“Abbiate fiducia, come anch’io ho avuto fiducia quando mi è stato detto che avrei portato la benedizione della promessa. Che dal vostro cuore giunga sempre sulle vostre labbra un “Sia fatta la tua volontà”. Perciò abbiate fiducia e pregate, perché io possa intercedere per voi presso il Signore, affinché vi dia la Benedizione Celeste e vi riempia di Spirito Santo.” (2 marzo 2014).

 

La Madonna ha voluto anche insegnare all’Apostolo quella che lei definisce «la preghiera in Lui»:

“Mio Figlio vi chiede l’amore e la preghiera in Lui. Amare e pregare in Lui vuol dire — come Madre voglio insegnarvelo — pregare nel silenzio della propria anima, e non soltanto recitare con le labbra. Lo è anche il più piccolo bel gesto compiuto nel nome di mio Figlio; lo è la pazienza, la misericordia, l’accettazione del dolore ed il sacrificio fatto per gli altri.” (2 settembre 2016).

 

Inoltre, gli Apostoli devono pregare molto (2 aprile 2018)[2]; e fare tutto nel nome del Signore (2 giugno 2014)[3].

 

Ma qual è la preghiera più grande?

Sorprendente quello che la Madonna ci ha voluto mostrare in un messaggio a proposito del dolore. È stato all’interno di alcuni insegnamenti sulla sofferenza che la Gospa ha messo in evidenza il mistero salvifico del dolore come preghiera:

 

Il dolore eleva ed è la preghiera più grande. Mio Figlio ama in modo particolare coloro che patiscono dolori. (2 aprile 2016).

 

(continua)

 

Franco Sofia

 

(Estratto con aggiornamenti dal libro: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Ed. MIMEP, 2020, Capitolo Ottavo)



[1] Buti, in Vocabolario Treccani, www.treccani.it

[2] Apostoli del mio amore, dovete pregare molto e purificare i vostri cuori, in modo che siate voi i primi a camminare sulla via di mio Figlio; in modo che siate voi i giusti uniti dalla giustizia di mio Figlio”. (2 aprile 2018)

[3]Ogni preghiera che viene dall’amore, vi unisce a mio Figlio e allo Spirito Santo e lo Spirito Santo vi illumina e vi rende miei Apostoli, Apostoli i quali, tutto ciò che faranno, lo faranno nel nome del Signore”. (2 giugno 2014

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