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sabato 21 maggio 2022

“Dio è Amore! Dio è Amore! Dio è Amore!” (2 marzo 2006).

 


 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (III PARTE)

 


 

QUALE AMORE?

“l'Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Rm 5,5).

 

Il 2 marzo del 2006 a Medjugorje è risuonato un grido, come un suono festoso di tromba, come fosse un annuncio di risurrezione ripetuto tre volte “Dio è Amore! Dio è Amore! Dio è Amore!” (2 marzo 2006). Un messaggio inusuale, concluso in queste tre affermazioni, ma potente.

È la rivelazione più alta dell’identità di Dio (1Gv 4,8) gridata ad un mondo che ha dimenticato il vero amore e che per questo si sta lasciando inghiottire nel baratro della Tenebra.

Parlando di amore nei messaggi che il Cielo dà a una veggente, verrebbe da pensare che ormai sappiamo tutto. Eppure, nei confronti dei suoi Apostoli, Maria ha istituito un vero corso sull’amore. Probabilmente non dice cose assolutamente nuove, ma messe insieme con tutto il resto costituiscono un cammino unico di formazione per l’Apostolo. E, in ogni caso, questa è la strada indicata per loro, e non solo per loro.

D’altra parte, compito delle apparizioni non è insegnare cose nuove o completare la Rivelazione che già si è conclusa, ma sviscerare ciò che è presente nella Rivelazione e che rischia di essere dimenticato. Anche la psicologia conosce alcune dinamiche dell’amore; ma dell’amore umano: essa non può insegnarci ciò che ha a che fare con la Grazia divina, né l’amore umano che dipende da quello divino. Come succede spesso in questi casi, noi cerchiamo di spiegare con dinamiche umane ciò che invece appartiene al mondo dello spirito.

La Madonna già agli inizi del nuovo corso di apparizioni con Mirjana, che, lo ricordiamo, data 2 agosto del 1987 quando le affida la missione di pregare per coloro che non conoscono l’Amore di Dio, mostra di avere una nozione di amore desueto nella maggioranza dei cristiani:   

 “Vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono. Mi aiutate molto poco. Avete poca carità, poco amore verso il prossimo.(2 febbraio 1990).

 

Pregare per la salvezza delle anime è grande carità, grande amore del prossimo. Non c’è nessuno al mondo più bisognoso di carità di una persona che rischia di perdersi per sempre. L’anno successivo, il 18 marzo 1991, nove anni prima che arrivasse la chiamata per i suoi Apostoli, la Gospa diede a Mirjana un messaggio anticipatore di quello che avrebbe insegnato loro negli anni a venire, un concentrato di temi:

 “Figli miei! Sono contenta di vedervi riuniti in così grande numero. Desidero che spesso vi riuniate insieme a pregare mio Figlio. Sarebbe mio particolare desiderio che dedichiate le vostre preghiere ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio figlio. Aiutateli a conoscere questo Amore. E aiutate anche me che sono Madre di tutti. Quante volte vi ho ripetutamente esortati a pregare!”. 

 

 Le preghiere dei suoi Apostoli devono essere dedicate “ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio Figlio”.  La Madonna sa che non siamo capaci di portare avanti questo compito con i nostri sforzi, e allora ci indica una strada su cui tornerà più volte in avvenire. Infatti, non si tratta del nostro amore, non è cioè l’amore che può nascere dai nostri sforzi personali o anche l’amore virtù, ma è l’Amore di Gesù in noi:

“[…] E vi esorto ancora perché desidero che tutti apriate il cuore a mio Figlio e che gli consentiate di entrare in voi per colmarvi di Pace e di Amore. Lasciatelo entrare! Con la vostra preghiera fate sì che Egli entri in voi affinché diventiate capaci di diffondere fra gli uomini la Pace e l’Amore poiché questa è la cosa più importante in questo tempo di lotta contro Satana.” (18 marzo 1991).

 

E, anzi, in alcuni messaggi Ella lascia intendere chiaramente che l’Amore di cui sta parlando coincide con Dio stesso, Gesù è l’Amore:

 

“Ogni peccato offende l’Amore e vi allontana da esso: l’Amore è mio Figlio!” (2 settembre 2010). 

“Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’Amore, perché l’Amore è mio Figlio.” (2 novembre 2013).

 

L’Apostolo ama con l’Amore di Gesù. La stessa cosa aveva detto la Madonna in un messaggio parecchio più lontano nel tempo alla veggente Marija:

Per questo, cari figli, pregate affinché dai vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi odiano e vi disprezzano; così, con l'Amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non conoscono Gesù. Io sono con voi e vi amo con l'Amore di Gesù senza misura. (25 novembre 1991).

 

L’Amore, dunque, che la Madonna ci vuole insegnare è lo stesso Amore che ci vuole consegnare, e cioè l’Amore di Dio:

“Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e la sua Misericordia. Allora, cari figli, guarderete con occhi diversi il mondo che è attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo. Sentirete i suoi dolori e le sue sofferenze. Non volgerete la testa da coloro che soffrono, perché mio Figlio volge la testa da coloro che volgono la testa dagli altri. Figli, non esitate.” (2 maggio 2007).

 

Poi Ella precisa, di volta in volta, come fa nel messaggio del 2 ottobre 1991, che si tratta pure dell’Amore del Padre: “Vorrei che essi possano riconoscere l’Amore del Padre in tutto ciò che voi fate”.

 

Nei messaggi spesso si passa da una fase passiva a una attiva. Dall’Amore di Dio ricevuto in dono si passa all’amore verso Dio e i fratelli:

“Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’Amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate.” (2 novembre 2013).

 

Quest’ultima frase ci ricorda una verità che tanti hanno dimenticato: l’Amore di Dio e l’Amore a Dio viene prima di ogni altro amore, è sempre il Primo. Non possiamo amare noi stessi e il prossimo nella verità dell’amore, se il motore di tutto non è l’Amore di Dio in noi e l’Amore a Dio.

 

Per avere amore verso Dio, che è l’Amore, occorre accettare, accogliere, appunto conoscere il suo Amore[1]. Dove “conoscere” deve essere inteso in senso biblico. Per far comprendere quanto è importante questa conoscenza, la Madonna si appella alla responsabilità dei suoi Apostoli. Una dimostrazione si trova in questo esempio:

“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi. Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate Apostoli del Suo Amore e della Sua Volontà. Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità.” (2 giugno 2012).

 

(continua)

 

Franco Sofia

    

(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)


 PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA 

Seconda Parte:L'AMORE ALLA SCUOLA DELLA GOSPA

 


[1] Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013).   

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