“QUESTA È LA CHIAMATA
DELL’AMORE” (III PARTE)
QUALE AMORE?
“l'Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Rm 5,5).
Il
2 marzo del 2006 a Medjugorje è risuonato un grido, come un suono festoso di
tromba, come fosse un annuncio di risurrezione ripetuto tre volte “Dio è Amore!
Dio è Amore! Dio è Amore!” (2 marzo 2006). Un messaggio inusuale, concluso
in queste tre affermazioni, ma potente.
È
la rivelazione più alta dell’identità di Dio (1Gv 4,8) gridata ad un mondo che
ha dimenticato il vero amore e che per questo si sta lasciando inghiottire nel
baratro della Tenebra.
Parlando di amore nei messaggi che il
Cielo dà a una veggente, verrebbe da pensare che ormai sappiamo tutto. Eppure,
nei confronti dei suoi Apostoli, Maria ha istituito un vero corso sull’amore.
Probabilmente non dice cose assolutamente nuove, ma messe insieme con tutto il
resto costituiscono un cammino unico di formazione per l’Apostolo. E, in ogni
caso, questa è la strada indicata per loro, e non solo per loro.
D’altra parte, compito delle apparizioni
non è insegnare cose nuove o completare la Rivelazione che già si è conclusa,
ma sviscerare ciò che è presente nella Rivelazione e che rischia di essere
dimenticato. Anche la psicologia conosce alcune dinamiche dell’amore; ma
dell’amore umano: essa non può insegnarci ciò che ha a che fare con la Grazia
divina, né l’amore umano che dipende da quello divino. Come succede spesso in
questi casi, noi cerchiamo di spiegare con dinamiche umane ciò che invece
appartiene al mondo dello spirito.
La Madonna già
agli inizi del nuovo corso di apparizioni con Mirjana, che, lo ricordiamo, data
2 agosto del 1987 quando le affida la missione di pregare per coloro che non
conoscono l’Amore di Dio, mostra di avere una nozione di amore desueto nella
maggioranza dei cristiani:
“Vengo a chiedere il
vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono. Mi aiutate
molto poco. Avete poca carità, poco
amore verso il prossimo.” (2 febbraio 1990).
Pregare per la salvezza delle anime è
grande carità, grande amore del prossimo. Non c’è nessuno al mondo più
bisognoso di carità di una persona che rischia di perdersi per sempre. L’anno
successivo, il 18 marzo 1991, nove anni prima che arrivasse la chiamata per i
suoi Apostoli, la Gospa diede a Mirjana un messaggio anticipatore di quello che
avrebbe insegnato loro negli anni a venire, un concentrato di temi:
“Figli miei! Sono
contenta di vedervi riuniti in così grande numero. Desidero che spesso vi
riuniate insieme a pregare mio Figlio. Sarebbe
mio particolare desiderio che dedichiate le vostre preghiere ai miei figli che
non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio figlio. Aiutateli a
conoscere questo Amore. E aiutate anche me che sono Madre di tutti. Quante
volte vi ho ripetutamente esortati a pregare!”.
Le preghiere dei
suoi Apostoli devono essere dedicate “ai
miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio Figlio”. La Madonna sa che non siamo capaci di portare
avanti questo compito con i nostri sforzi, e allora ci indica una strada su cui
tornerà più volte in avvenire. Infatti, non si tratta del nostro amore, non è
cioè l’amore che può nascere dai nostri sforzi personali o anche l’amore virtù,
ma è l’Amore di Gesù in noi:
“[…] E vi esorto ancora perché desidero che tutti apriate il
cuore a mio Figlio e che gli consentiate di entrare in voi per colmarvi di Pace e di Amore. Lasciatelo entrare! Con la vostra preghiera
fate sì che Egli entri in voi affinché diventiate capaci di diffondere fra gli
uomini la Pace e l’Amore poiché questa è la cosa più importante in questo
tempo di lotta contro Satana.” (18 marzo 1991).
E, anzi, in alcuni messaggi Ella lascia
intendere chiaramente che l’Amore di cui sta parlando coincide con Dio stesso,
Gesù è l’Amore:
“Ogni peccato offende l’Amore e
vi allontana da esso: l’Amore è mio Figlio!” (2 settembre
2010).
“Figli miei, pregate, pregate,
pregate per il dono dell’Amore, perché l’Amore è mio Figlio.” (2 novembre 2013).
L’Apostolo ama con l’Amore di Gesù. La
stessa cosa aveva detto la Madonna in un messaggio parecchio più lontano nel
tempo alla veggente Marija:
“Per questo, cari figli, pregate affinché dai
vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi odiano
e vi disprezzano; così, con l'Amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni
miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non
conoscono Gesù. Io sono con voi e vi amo con l'Amore di Gesù senza misura.” (25 novembre 1991).
L’Amore, dunque, che la Madonna ci vuole
insegnare è lo stesso Amore che ci vuole consegnare, e cioè l’Amore di Dio:
“Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e la sua
Misericordia. Allora, cari figli, guarderete con occhi diversi il mondo che è
attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo. Sentirete i suoi dolori e le sue
sofferenze. Non volgerete la testa da coloro che soffrono, perché mio Figlio
volge la testa da coloro che volgono la testa dagli altri. Figli, non esitate.”
(2 maggio 2007).
Poi Ella precisa, di volta in volta, come
fa nel messaggio del 2 ottobre 1991, che si tratta pure dell’Amore del Padre: “Vorrei che essi possano riconoscere l’Amore
del Padre in tutto ciò che voi fate”.
Nei messaggi spesso si passa da una fase
passiva a una attiva. Dall’Amore di Dio ricevuto in dono si passa all’amore
verso Dio e i fratelli:
“Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a
pregare senza sosta per il dono dell’Amore, ad amare il Padre Celeste al di
sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo.
Queste realtà non possono essere separate.” (2
novembre 2013).
Quest’ultima frase ci ricorda una verità
che tanti hanno dimenticato: l’Amore di Dio e l’Amore a Dio viene prima di ogni
altro amore, è sempre il Primo. Non possiamo amare noi stessi e il prossimo
nella verità dell’amore, se il motore di tutto non è l’Amore di Dio in noi e l’Amore
a Dio.
Per avere amore verso Dio, che è l’Amore,
occorre accettare, accogliere, appunto conoscere il suo Amore[1].
Dove “conoscere” deve essere inteso in senso biblico. Per far comprendere
quanto è importante questa conoscenza, la Madonna si appella alla
responsabilità dei suoi Apostoli. Una dimostrazione si trova in questo esempio:
“Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.
Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed
io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate Apostoli del Suo Amore e della Sua
Volontà. Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità.” (2 giugno 2012).
(continua)
Franco Sofia
(Estratto con aggiornamenti da: Franco
Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina
della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra
dei suoi Apostoli”)
Seconda Parte:
[1] “Non potete aiutarmi a far sì che coloro che
non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero
Amore.” (2 febbraio 2013).
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