MARIA
MAESTRA DEI SUOI APOSTOLI
“Pregare
significa amare, dare, patire ed offrire. Invito voi, figli miei, ad essere
Apostoli della preghiera e dell’amore.” (2 novembre 2016).
LA PREGHIERA (1)
Sulla
preghiera, come sul digiuno, non ripeteremo qui quello che gli Apostoli della
Regina della Pace dovrebbero già conoscere, essendo la loro chiamata basata su
quella precedente, datata dall’inizio delle apparizioni. È più che evidente che
l’invito a pregare, insieme al poema sull’amore, sia il primo in assoluto come
importanza e come quantità nei messaggi a Mirjana. È questo, infatti, il cuore
della missione dell’Apostolo.
“Cari figli,
mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole
essere una cosa sola, anime che abbiano compreso l’importanza della preghiera per quei miei figli che non hanno
conosciuto l’Amore del Padre Celeste. Vi chiamo perché ho bisogno di voi.
Accettate la missione e non temete: vi renderò forti.” (2
settembre 2012).
“Aiutare me
significa pregare per coloro che non
hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Pregando per loro, voi mostrate a
mio Figlio che lo amate e lo seguite.” (2 novembre 2014).
Ma poi scopriamo
che la Gospa arricchisce il significato di preghiera, aprendolo ad altri ambiti:
quali la fede, la sofferenza, l’offerta di esse e di sé stessi.
Da
prendere in seria considerazione il fatto che i messaggi sulla preghiera, a
partire dal 2011 in particolare, cominciano gradualmente a non trovarsi più a
sé stanti. Spesso la preghiera è unita al digiuno; a volte anche con penitenza,
conversione. E ancora più spesso legata all’amore. Esattamente come nella
cultura ebraica, in cui le varie componenti e facoltà della persona non sono
staccate le une dalle altre. L’uomo biblico è unità di corpo e anima, e il suo
centro unificante si trova nel cuore. Così si spiegano gli insegnamenti
complessi di alcuni messaggi sulla preghiera, come in questo esempio[1]:
“Come
Madre vi invito: amate mio Figlio al di sopra di tutto! Per amarlo con tutto il
cuore, dovete conoscerlo. Lo conoscerete con la preghiera. Pregate col cuore e
i sentimenti. Pregare vuol dire pensare al suo amore e al suo sacrificio.
Pregare significa amare, dare, patire ed offrire. Invito voi, figli miei, ad
essere Apostoli della preghiera e dell’amore.” (2
novembre 2016).
Pregare
è “amare, dare, patire ed offrire”.
Occorre pregare col cuore, coi sentimenti, persino con le opere, soprattutto
opere di misericordia:
“Pregatelo con sentimenti di bontà, di offerta
e di misericordia. Pregate non soltanto a parole, ma con opere di
misericordia.” (2 dicembre 2016)
Opere
di misericordia, che, se ho capito bene, hanno a che fare con l’offerta di se
stessi per coloro che non conoscono l’Amore di Dio. Nell’esempio del messaggio
precedente la Madonna completa il suo pensiero invitando:
“Pregate con
amore verso tutti gli uomini. Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio.” (2
dicembre 2016)
L’insegnamento
sulla preghiera vuole condurre gli Apostoli a diventare essi stessi preghiera:
oranti che nell’offerta di se stessi somigliano all’orante per eccellenza, a
Gesù:
"Cari
figli, vi invito a pregare non chiedendo, ma offrendo sacrifici,
sacrificandovi.” (2 maggio 2017)[2].
(continua)
Franco Sofia
(Estratto,
con aggiornamenti, dal libro: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della
Regina della Pace. Ultima chiamata, Ed. MIMEP, 2020, Capitolo Ottavo)
[1] Altri esempi: “figli miei,
Apostoli del mio amore, invocate il nome di mio Figlio con l’anima e con il
cuore”. (2 dicembre 2016); “figli miei, pregate, pregate, pregate col cuore.
Pregate con amore, pregate con le buone opere. Pregate perché tutti conoscano
mio Figlio, che il mondo cambi, che il mondo si salvi. Vivete con amore le
parole di mio Figlio. Non giudicate, ma amatevi gli uni gli altri, affinché il
mio Cuore possa trionfare”. (2 marzo 2017)
[2] Il
2017 è l’anno in cui in modo costante la Madonna spiega questo aspetto della
preghiera: “Cari figli, per volontà del
Padre Celeste, come Madre di Colui che vi ama, sono qui con voi per aiutarvi a
conoscerlo, a seguirlo. Mio Figlio vi ha lasciato le impronte dei suoi passi,
perché vi fosse più facile seguirlo. Non temete, non siate insicuri. Io sono
con voi! Non fatevi scoraggiare, perché sono necessari molta preghiera e
sacrificio per quelli che non pregano, non amano e non conoscono mio Figlio.
Aiutateli vedendo in loro dei vostri fratelli. Apostoli del mio amore, prestate
ascolto alla mia voce in voi, sentite il mio materno amore. Perciò pregate:
pregate operando, pregate donando. Pregate con amore, pregate con le opere e
con i pensieri, nel nome di mio Figlio.” (2 agosto 2017).
Nessun commento:
Posta un commento