MARIA
MAESTRA DEI SUOI APOSTOLI
“Se
conosceste la grandezza del suo Amore, non smettereste di adorarlo e
ringraziarlo.” (2 agosto 2019)
L’EUCARISTIA
Gli insegnamenti sull’Eucaristia non
aggiungono niente alle conoscenze che ogni buon Apostolo possiede nel suo
bagaglio spirituale, ma lo orientano a sistemarle all’interno della
spiritualità nuova che la Gospa gli chiede. Nello stesso tempo lo mettono in guardia
nei confronti del Modernismo. Il vocabolario utilizzato nei messaggi,
comprende, oltre ad Eucaristia, Santa Messa, Mensa di mio Figlio, Pane
spezzato, nutrimento, Corpo e Sangue.
L’Eucaristia deve costituire il
centro della vita dell’Apostolo e la vita della sua anima:
“La Santa
Messa, il più sublime e il più forte atto della vostra preghiera, sia il centro
della vostra vita spirituale.” (2 agosto 2008).
“Vi invito
affinché la vita per la vostra anima sia l'Eucaristia.” (2 agosto 2014).
La Madonna ha
trattato alcune volte l’aspetto dell’Eucaristia come nutrimento. Mangiare il
Corpo di Gesù nell’Eucaristia diventa la sorgente della forza dell’Apostolo:
“venite alla Mensa di mio Figlio! Egli spezza il pane per
voi, vi dà se stesso.” (2 agosto 2016).
“Se mangiare mio Figlio è il centro della
vostra vita, allora non abbiate paura: potete tutto.” (2 giugno 2012).
“il mio
dilettissimo Figlio […] Lui che si è
fatto Pane per nutrire le vostre anime e così le salva.” (2 luglio 2017).
In questo contesto troviamo il riferimento ai
pastori come coloro che nutrono col Corpo di Gesù (2 luglio 2015).
L’Apostolo deve conoscere gli effetti che l’Eucaristia
produce per la sua missione. Uno di questi è relativo al compiere la volontà di
Dio, nel senso che la comunione con Gesù facilita nell’Apostolo la prontezza a
compiere la volontà di Dio:
“Cari figli, vi invito ad essere nello spirito. Uno con mio Figlio. Vi invito affinché, attraverso la preghiera e per mezzo della Santa Messa, quando mio Figlio si unisce a voi in modo particolare, cerchiate di essere come Lui. Affinché siate, come Lui, sempre pronti a compiere la volontà di Dio, e non a chiedere che si realizzi la vostra.” (2 aprile 2013).
Ma l’effetto più
importante è costituito dalla forza strategica che Essa realizza in funzione
del sacrificio di se stessi a cui è chiamato l’Apostolo:
“vi invito, Apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo.” (2 aprile 2015).
“L’Amore ravviva sempre nuovamente il dolore e la gioia dell’Eucaristia, ravviva il dolore della Passione di mio Figlio, che vi ha mostrato cosa vuol dire amare senza misura; ravviva la gioia del fatto che vi ha lasciato il suo Corpo ed il suo Sangue per nutrirvi di sé ed essere così una cosa sola con voi.” (2 luglio 2015).
Due volte la Gospa
ha collegato l’Eucaristia al rapporto dei suoi Apostoli con le persecuzioni dei
cristiani in atto:
“Ora la Chiesa soffre ed ha bisogno di Apostoli che, amando la comunione, testimoniando e dando, mostrino le vie di Dio. Ha bisogno di Apostoli che, vivendo l’Eucaristia col cuore, compiano opere grandi. Ho bisogno di voi, miei Apostoli dell’amore. Figli miei, la Chiesa è stata perseguitata e tradita fin dai suoi inizi, ma è cresciuta di giorno in giorno. È indistruttibile, perché mio Figlio le ha dato un cuore: l’Eucaristia. La luce della sua risurrezione ha brillato e brillerà su di lei. Perciò non abbiate paura!” (2 dicembre 2015).
“Cari figli, il mio Cuore materno piange mentre guardo quello che fanno i miei figli. I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante. Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno, ed i miei figli vengono perseguitati. Perciò voi, figli miei, Apostoli del mio amore, invocate il nome di mio Figlio con l’anima e con il cuore: Egli avrà per voi parole di luce. Egli si manifesta a voi, spezza con voi il Pane e vi dà parole d’amore, affinché le trasformiate in opere di misericordia e siate così testimoni di Verità” (2 dicembre 2016).
Negli anni in
cui ha trattato la tematica della Verità, in un messaggio, è sembrato che
suggerisse un qualche pericolo in cui versa l’Eucaristia, definita stavolta il
“cuore della fede”[1], a motivo della dimenticanza di parole di
Verità che non possono cambiare, ma che evidentemente qualcuno sta cambiando o
tenta di cambiare, incrinando il dogma sull’Eucaristia e inoltrandosi nei
sentieri dell’eresia. In particolare, c’è un riferimento alla presenza reale di
Gesù nell’Eucaristia:
“Non dimenticate che nell'Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente. Queste mie parole vi sono note perché esse sono la Verità, e la Verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata.” (2 maggio 2016).
Il 2 maggio di due anni dopo,
ripeterà lo stesso concetto:
“Però, figli miei, non dimenticate che è l’Eucaristia il cuore della fede: essa è mio Figlio che vi nutre col suo Corpo e vi fortifica col suo Sangue. Essa è il prodigio dell’amore: mio Figlio che viene sempre di nuovo vivente per vivificare le anime.” (2 maggio 2018)
Analoghi concetti confermerà il 2
agosto 2019:
“Cari figli, grande è l’Amore di mio Figlio! Se conosceste la grandezza del suo Amore, non smettereste di adorarlo e ringraziarlo. Lui è sempre vivo con voi nell’Eucaristia, poiché l’Eucaristia è il suo Cuore. L’Eucaristia è il cuore della fede. … L’Eucaristia sia il luogo in cui nutrite le vostre anime, per poi diffondere l’amore e la verità, testimoniare mio Figlio”
Franco Sofia
(Estratto
con aggiornamenti dal libro: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina
della Pace. Ultima chiamata, Ed. MIMEP, 2020, Capitolo Ottavo)
Nessun commento:
Posta un commento