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lunedì 24 ottobre 2022

IL VERO VOLTO DELLA MADONNA

 


 


Mirjana descrive il momento dell’apparizione più volte nel suo diario. Molto interessante è la descrizione che fa dell’aspetto della Madonna durante il primo interrogatorio di padre Jozo, e che certamente ha rielaborato dopo molti anni.

La Madonna viene descritta da Mirjana con tratti parecchio lontani dalle immagini edulcorate che si vedono negli ultimi tempi sul web.

Oggi, infatti, si fa a gara a descrivere la Madonna con tratti i più belli possibili, ricorrendo a tutte le risorse della tecnologia grafica. La Madonna viene dipinta da un punto di vista solo umano, secondo un cliché di bellezza occidentale,  molto prossimo alla bellezza cinematografica.

Già parecchi anni fa, quando la descrizione che nel 1992 fecero i veggenti di Medjugorje a padre Janko Bubalo fu inserita sul sito ufficiale della parrocchia di Medjugorje, tra le premesse venne fatta questa osservazione:

“È trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto”. (http://www.medjugorje.hr/).

In quello che segue Mirjana ci stupirà, perché, a distanza di anni dalla descrizione che ne aveva fatta insieme agli altri veggenti, fa delle precisazioni nuove e sorprendenti.

Ma prima vediamo la precedente descrizione che ha fatto nel suo diario, quando ricorda il secondo giorno delle apparizioni, il 25 giugno 1981:

 

“Appena la fissai da vicino, mi resi conto che quella donna non era di questo mondo. Immediatamente – e senza volerlo – ci inginocchiammo. Non sicuri su cosa dire o fare, iniziammo a pregare il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Gloria. Con nostro grande stupore, la donna iniziò a pregare insieme a noi, rimanendo in silenzio solo durante l'Ave Maria.

Una bellissima aura azzurra la circondava. La sua pelle irradiava una luce color olivo e i suoi occhi mi ricordavano l'azzurro chiaro del mare Adriatico. Un velo bianco le nascondeva quasi tutti i neri capelli, ad eccezione di un ricciolo sulla fronte e delle ciocche che le scendevano sul velo. Tutta la scena sembrava sovrannaturale, dal bagliore blu-grigio del suo lungo vestito all'intensità mozzafiato del suo sguardo. Già la sua presenza apportava un senso di pace e amore materno; io, comunque, ero molto spaventata perché non capivo cosa stesse succedendo”.

(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 34-35)

 

      


 

Quella che segue è invece la descrizione che Mirjana fa, mentre descrive il primo incontro che ebbe con padre Jozo:

 

“Padre Jozo mi chiese di descrivere cosa facesse la Madonna durante le apparizioni. Nessuna parola poteva descrivere che sensazione si provasse ad essere con Lei, ma tentai.

« Spesso ha rivolto lo sguardo alla gente intorno», dissi. « Le abbiamo chiesto di lasciarci un segno in modo che la gente potesse crederci, non riderci addosso. Ma non ha risposto. Ha detto solo ‘Verrò domani’».

«È bella?», chiese padre Jozo.

«Oh! È incredibilmente bella! Ha i capelli neri, un po’ tirati all'indietro, e gli occhi azzurri».

«Hai mai visto una ragazza come Lei?»

«Mai».

«Quant'è alta? È più bassa di te?».

«È come me, ma è più magra. È veramente bella».

Volevo descrivere cosa la rendesse così bella, ma non riuscivo a individuare nulla di specifico. Quando si parla di bellezza fisica, spesso si mettono in evidenza gli occhi, i capelli o qualche altro tratto caratteristico, ma la bellezza della Madonna era diversa. Ogni tratto di Lei era bellissimo, e tutto in armonia. Un velo bianco le incorniciava il volto ovale. Era di carnagione abbronzata, simile a quella di tante persone mediterranee e, con i capelli neri, sembrava venire dal Medio Oriente. Il naso piccolo era in perfetta armonia con gli occhi a mandorla, il color rosa delle guance era simile a quello delle labbra, piccole, carnose e gentili.

Ma anche il suo “aspetto” Suscitava una bella sensazione: direi forse, per descriverlo al meglio, che era materno. L'espressione sul suo volto trasmetteva le qualità di una madre - affetto, compassione, pazienza, dolcezza. I suoi occhi emanavano un amore tale che mi sembrava che mi abbracciasse ogni volta che mi guardava.

«E come teneva le mani?», chiese ancora padre Jozo

«Apriva le braccia in diversi modi», dissi. «Non erano mai nella stessa posizione».

«Non avevi paura di guardare?».

«No, affatto. Ero veramente felice. Non mi importava se anche avesse preso uno di noi con sé, almeno così la gente avrebbe potuto vedere che si trattava davvero di Lei».

Padre Jozo mi guardò con aria dubbiosa.« prendere uno di voi? Ti piacerebbe se prendesse te?».

«Sì».

«Sul serio, non ti dispiacerebbe?».

«No».

Dicevo sul serio. L'immenso amore che sentivo durante le apparizioni non aveva nulla a che vedere con quanto avevo vissuto sulla terra. L'unica cosa che desideravo quando vedevo la Madonna era di restare sempre con lei.

(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 53-54)

 

Sul sito della parrocchia di Medjugorje si trova da molti anni la descrizione che i cinque veggenti (escluso Jakov che non ha voluto rispondere, ma che ha approvato le descrizioni fatte dagli altri veggenti) hanno fatto dell’aspetto della Madonna.

Vorrei concludere riportando la risposta che una volta la veggente Marija ha dato a p. Livio, alla domanda se la Madonna sembra ebrea o croata:

“Non lo so; – ha risposto Marija – tanti, ad esempio dei pittori, mi hanno chiesto: «la Madonna a chi somiglia?».  Io di tutte le immagini dico sempre che sono belle, ma non sono come la Madonna, perché la Madonna ha un’armonia fra il naso, gli occhi, la bocca, le orecchie, tutto l’insieme del viso della Madonna è così armonioso che io non ho mai trovato una ragazza croata o altra che possa esserle paragonata. È una bellezza celeste che è impossibile descrivere”.  (Intervista condotta  da Padre Livio nella sede di Radio Maria, 27 febbraio 1998).

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Concludendo: abbiamo titolato “Il vero volto della Madonna”, ma, a conclusione, dobbiamo riconoscere che nonostante tutti i nostri sforzi non ci è dato riprodurre il volto della nostra Madre e Regina come fossimo veggenti. Anche altri veggenti prima di quelli di Medjugorje hanno detto la stessa cosa: basti pensare a Bernadette.

Non possiamo riprodurLa, ma possiamo vederLa col cuore. Gli occhi e la testimonianza dei veggenti ci portano per riverbero un piccolo raggio della presenza di nostra Madre. Sono, però,  soprattutto le pagine del Vangelo, e poi i Suoi messaggi autentici che ce La mostrano e che ci fanno sentire le sue mani e i suoi occhi posati su di noi.

Lo sappiamo tutti quelli che abbiamo preso sul serio i Suoi messaggi, perché abbiamo percepito il Suo amore irresistibile.

 

Franco Sofia



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