Mirjana descrive il momento dell’apparizione più volte
nel suo diario. Molto interessante è la descrizione che fa dell’aspetto della
Madonna durante il primo interrogatorio di padre Jozo, e che certamente ha
rielaborato dopo molti anni.
La Madonna viene descritta da Mirjana con tratti
parecchio lontani dalle immagini edulcorate che si vedono negli ultimi tempi
sul web.
Oggi, infatti, si fa a gara a descrivere la Madonna
con tratti i più belli possibili, ricorrendo a tutte le risorse della
tecnologia grafica. La Madonna viene dipinta da un punto di vista solo umano,
secondo un cliché di bellezza occidentale,
molto prossimo alla bellezza cinematografica.
Già parecchi anni fa, quando la descrizione che nel
1992 fecero i veggenti di Medjugorje a padre Janko Bubalo fu inserita sul sito
ufficiale della parrocchia di Medjugorje, tra le premesse venne fatta questa
osservazione:
“È trascorso del tempo e si sono moltiplicati i
tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono
risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto”. (http://www.medjugorje.hr/).
In quello che segue Mirjana ci stupirà, perché, a
distanza di anni dalla descrizione che ne aveva fatta insieme agli altri
veggenti, fa delle precisazioni nuove e sorprendenti.
Ma prima vediamo la precedente descrizione che ha
fatto nel suo diario, quando ricorda il secondo giorno delle apparizioni, il 25
giugno 1981:
“Appena la fissai da vicino, mi resi conto che quella
donna non era di questo mondo. Immediatamente – e senza volerlo – ci
inginocchiammo. Non sicuri su cosa dire o fare, iniziammo a pregare il Padre
Nostro, l'Ave Maria e il Gloria. Con nostro grande stupore,
la donna iniziò a pregare insieme a noi, rimanendo in silenzio solo durante l'Ave
Maria.
Una bellissima aura azzurra la circondava. La sua
pelle irradiava una luce color olivo e i suoi occhi mi ricordavano l'azzurro
chiaro del mare Adriatico. Un velo bianco le nascondeva quasi tutti i neri
capelli, ad eccezione di un ricciolo sulla fronte e delle ciocche che le
scendevano sul velo. Tutta la scena sembrava sovrannaturale, dal bagliore blu-grigio
del suo lungo vestito all'intensità mozzafiato del suo sguardo. Già la sua
presenza apportava un senso di pace e amore materno; io, comunque, ero molto
spaventata perché non capivo cosa stesse succedendo”.
(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 34-35)
Quella che segue è invece la descrizione che Mirjana fa,
mentre descrive il primo incontro che ebbe con padre Jozo:
“Padre Jozo mi chiese di descrivere cosa facesse la
Madonna durante le apparizioni. Nessuna parola poteva descrivere che sensazione
si provasse ad essere con Lei, ma tentai.
« Spesso ha rivolto lo sguardo alla gente intorno»,
dissi. « Le abbiamo chiesto di lasciarci un segno in modo che la gente potesse
crederci, non riderci addosso. Ma non ha risposto. Ha detto solo ‘Verrò
domani’».
«È bella?», chiese padre Jozo.
«Oh! È incredibilmente bella! Ha i capelli neri, un
po’ tirati all'indietro, e gli occhi azzurri».
«Hai mai visto una ragazza come Lei?»
«Mai».
«Quant'è alta? È più bassa di te?».
«È come me, ma è più magra. È veramente bella».
Volevo descrivere cosa la rendesse così bella, ma non
riuscivo a individuare nulla di specifico. Quando si parla di bellezza fisica,
spesso si mettono in evidenza gli occhi, i capelli o qualche altro tratto
caratteristico, ma la bellezza della Madonna era diversa. Ogni tratto di Lei
era bellissimo, e tutto in armonia. Un velo bianco le incorniciava il volto
ovale. Era di carnagione abbronzata, simile a quella di tante persone
mediterranee e, con i capelli neri, sembrava venire dal Medio Oriente. Il naso
piccolo era in perfetta armonia con gli occhi a mandorla, il color rosa delle
guance era simile a quello delle labbra, piccole, carnose e gentili.
Ma anche il suo “aspetto” Suscitava una bella
sensazione: direi forse, per descriverlo al meglio, che era materno.
L'espressione sul suo volto trasmetteva le qualità di una madre - affetto,
compassione, pazienza, dolcezza. I suoi occhi emanavano un amore tale che mi
sembrava che mi abbracciasse ogni volta che mi guardava.
«E come teneva le mani?», chiese ancora padre Jozo
«Apriva le braccia in diversi modi», dissi. «Non erano
mai nella stessa posizione».
«Non avevi paura di guardare?».
«No, affatto. Ero veramente felice. Non mi importava
se anche avesse preso uno di noi con sé, almeno così la gente avrebbe potuto
vedere che si trattava davvero di Lei».
Padre Jozo mi guardò con aria dubbiosa.« prendere uno
di voi? Ti piacerebbe se prendesse te?».
«Sì».
«Sul serio, non ti dispiacerebbe?».
«No».
Dicevo sul serio. L'immenso amore che sentivo durante
le apparizioni non aveva nulla a che vedere con quanto avevo vissuto sulla
terra. L'unica cosa che desideravo quando vedevo la Madonna era di restare
sempre con lei.
(Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 53-54)
Sul sito della parrocchia di Medjugorje si trova da
molti anni la descrizione che i cinque veggenti (escluso Jakov che non ha
voluto rispondere, ma che ha approvato le descrizioni fatte dagli altri veggenti)
hanno fatto dell’aspetto della Madonna.
Vorrei concludere riportando la risposta che una volta
la veggente Marija ha dato a p. Livio, alla domanda se la Madonna sembra ebrea
o croata:
“Non lo so; – ha risposto Marija – tanti, ad esempio
dei pittori, mi hanno chiesto: «la Madonna a chi somiglia?». Io di tutte le immagini dico sempre che sono
belle, ma non sono come la Madonna, perché la Madonna ha un’armonia fra il
naso, gli occhi, la bocca, le orecchie, tutto l’insieme del viso della Madonna
è così armonioso che io non ho mai trovato una ragazza croata o altra che possa
esserle paragonata. È una bellezza celeste che è impossibile descrivere”. (Intervista condotta da Padre Livio nella sede di Radio Maria, 27
febbraio 1998).
+++
Concludendo: abbiamo titolato “Il vero volto della
Madonna”, ma, a conclusione, dobbiamo riconoscere che nonostante tutti i nostri
sforzi non ci è dato riprodurre il volto della nostra Madre e Regina come
fossimo veggenti. Anche altri veggenti prima di quelli di Medjugorje hanno
detto la stessa cosa: basti pensare a Bernadette.
Non possiamo riprodurLa, ma possiamo vederLa col cuore.
Gli occhi e la testimonianza dei veggenti ci portano per riverbero un piccolo
raggio della presenza di nostra Madre. Sono, però, soprattutto le pagine del Vangelo, e poi i Suoi
messaggi autentici che ce La mostrano e che ci fanno sentire le sue mani e i
suoi occhi posati su di noi.
Lo sappiamo tutti quelli che abbiamo preso sul serio i
Suoi messaggi, perché abbiamo percepito il Suo amore irresistibile.
Franco Sofia
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