Cerca nel blog

domenica 2 ottobre 2022

FORTE APPELLO DEL PAPA ALL’ANGELUS DEL 2 OTTOBRE 2022

 


Putin fermi la guerra. Zelensky sia aperto a serie proposte di pace



“Esprimo un forte dolore per l’escalation del conflitto in Ucraina che va verso la guerra nucleare”

Il Papa, apparso molto preoccupato, ha tralasciato il consueto pensiero spirituale basato sul Vangelo del giorno, per lanciare un forte appello ai capi della Russia e dell’Ucraina e ai capi delle nazioni. Infine ha invocato la preghiera alla Regina della Pace e si è detto unito alla supplica che in contemporanea veniva fatta a Pompei alla Madonna del Santo Rosario.

+++

“L’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione. – ha detto il Papa - Per questo oggi vorrei dedicarvi l’intera riflessione prima dell’Angelus. Infatti, questa terribile e inconcepibile ferita dell’umanità, anziché rimarginarsi, continua a sanguinare sempre di più, rischiando di allargarsi”

 

L’articolo completo di Vatican News:

 

Francesco preoccupato per la minaccia nucleare e l'escalation militare del conflitto in Ucraina dedica l'intero Angelus a un forte appello per chiedere il cessate il fuoco. Deplora le annessioni, raccomanda il rispetto dell’integrità territoriale di ogni Paese e dei diritti delle minoranze. Il dolore per le migliaia di vittime, “in particolare tra i bambini”

Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano

La guerra in Ucraina è diventata una minaccia per il mondo intero e Papa Francesco, preoccupato per l’aumentare delle vittime, per l’escalation e il rischio nucleare, dedica il tempo normalmente usato per commentare il Vangelo del giorno al tema del conflitto, come già fece per la drammatica situazione in Siria durante l'Angelus del 1° settembre 2013. Rivolgendo un appello diretto al presidente russo Vladimir Putin affinché fermi questa spirale di violenza e morte, e al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, perché sia aperto a "serie proposte di pace". Francesco ha anche deplorato gli ultimi sviluppi, vale a dire l’annessione delle quattro regioni ucraine – Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson - parzialmente occupate dopo l’invasione del 24 febbraio. Il Papa ha anche chiesto il rispetto della sovranità e integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze.

L’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione. Per questo oggi vorrei dedicarvi l’intera riflessione prima dell’Angelus. Infatti, questa terribile e inconcepibile ferita dell’umanità, anziché rimarginarsi, continua a sanguinare sempre di più, rischiando di allargarsi




Il dolore per le vittime 

"Mi affliggono – ha aggiunto il Pontefice - i fiumi di sangue e di lacrime versati in questi mesi. Mi addolorano le migliaia di vittime, in particolare tra i bambini, e le tante distruzioni, che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie e minacciano con il freddo e la fame vasti territori. Certe azioni non possono mai essere giustificate, mai!"

È angosciante che il mondo stia imparando la geografia dell’Ucraina attraverso nomi come Bucha, Irpin, Mariupol, Izium, Zaporizhzhia e altre località, che sono diventate luoghi di sofferenze e paure indescrivibili. E che dire del fatto che l’umanità si trova nuovamente davanti alla minaccia atomica? È assurdo...

Tacciano le armi

"Che cosa deve ancora succedere? – si è chiesto Francesco - Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo una distruzione?"

In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate-il-fuoco. Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste, stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni

Il rischio di un'escalation nucleare 

"Deploro vivamente – ha aggiunto il Papa - la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi del diritto internazionale. Essa, infatti, aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale".

Gli appelli a Putin e Zelensky

Poi Francesco ha rivolto appelli diretti: innanzitutto a Putin, ma anche a Zelensky e ai responsabili delle nazioni. "Il mio appello si rivolge innanzitutto al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al Presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. A tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo.

Per favore, facciamo respirare alle giovani generazioni l’aria santa della pace, non quella inquinata della guerra, che è una pazzia!

Fare ricorso agli strumenti diplomatici 

"Dopo sette mesi di ostilità – ha concluso il Papa -  si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora eventualmente non utilizzati, per far finire questa immane tragedia. La guerra in sé stessa è un errore e un orrore! Confidiamo nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori, e nell’intercessione materna della Regina della Pace, nel momento in cui si eleva la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei, spiritualmente uniti ai fedeli radunati presso il suo Santuario e in tante parti del mondo".

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-10/papa-francesco-angelus-2-ottobre-russia-ucraina-guerra.html

Nessun commento:

Posta un commento