LA VITTORIA DI MARIA È UNA CERTEZZA ASSOLUTA
“Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere
col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che
comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al
Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore.” (2 novembre 2014).
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Ciò che contrassegna le profezia della Madonna sul futuro
dell’umanità è la certezza della vittoria del bene e dell’amore.
A Fatima la Madonna aveva preannunciato che alla fine il suo Cuore Immacolato
avrebbe trionfato. A Medjugorje questa profezia ha incominciato a realizzarsi
nonostante lo scatenamento dell’impero delle tenebre.
Infatti La Regina della Pace viene da così tanto tempo in mezzo a noi per
aiutare la Chiesa e l’umanità a superare un momento critico, che sta mettendo a
rischio il futuro.
In NESSUNO dei suoi messaggi la Madonna preannuncia la fine del mondo. Al
contrario la esclude, aprendo i cuori alla prospettiva di un tempo di pace e di
prosperità. Medjugorje è un messaggio di speranza e di vittoria.
Chi vuole distruggere il mondo e portare le anime alla rovina eterna sarà
sconfitto. La Madonna è scesa sulla terra per la sua battaglia finale con una
CORONA di DODICI STELLE intorno al capo, come segno della sua regalità
invincibile contro l’impero delle tenebre.
Con i suoi apostoli l’Ancella del Signore infliggerà alla porte dell’inferno
una sconfitta che rimarrà indelebile nei secoli.
Al più furioso attacco di satana all’opera divina della creazione e della
redenzione, corrisponderà la più grandiosa vittoria della Regina, la quale, fin
dalle apparizioni di Fatima, non ha cessato di incoraggiarci, preannunciando la
vittoria del suo Cuore Immacolato.
Le profezie di sventura, che oggi si moltiplicano in ogni parte del mondo, non
sono compatibili con la speranza cristiana e hanno nulla da spartire col
messaggio di Medjugorje.
La Madonna lo ha messo in chiaro fin dal principio: “Quelli che fanno
predizioni catastrofiche sono FALSI profeti. Essi dicono. “In tale anno, in
tale giorno, ci sarà una catastrofe”. Io ho sempre detto che il castigo verrà
se il mondo non si converte.
Perciò invito tutti alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione”
(15-12-1983). La vittoria della Regina sarà tanto più rapida e grandiosa quanto
più saranno quelli che avranno riposto al suo appello.
La Madre di Dio non ha difficoltà, come l’abbiamo noi, a usare la parola
“castigo”, ma lo fa alla luce della Bibbia, dove le sventure di vario genere
sono, in ultima istanza, causate dal peccato degli uomini quando,
allontanandosi da Dio, si mettono in balia dell’avversario.
Dio è Padre e non infligge i castighi che portano alla rovina, tuttavia li può
permettere per un bene superiore. Infatti l’uomo, nel suo accecamento, è capace
di percorre la via della morte fino a toccare il fondo.
Allora, sull’orlo della disperazione, è ancora in tempo a ritornare sui suoi
passi. E’ quanto accadrà alla nostra generazione nel momento in cui si renderà
conto a suo spese dell’inganno in cui è caduta.
La Madonna non avrebbe voluto che sul mondo si abbattesse il diluvio di fuoco
della guerra ed è venuta a Fatima per impedirla, chiamando il mondo alla
conversione ed evitando così il più tremendo castigo che mai si sia abbattuto
sulla terra dai tempi del diluvio.
L’umanità, in particolare l’Occidente cristiano, non ha risposto all’appello,
dando inizio alla più impressionante apostasia di sempre. Le ideologie del male
hanno generato le devastazioni della Seconda guerra mondiale.
Questo è il “castigo” profetizzato, che Dio non ha voluto ma ha solo permesso.
Nel medesimo tempo ha tollerato la persecuzione alla Chiesa perché il sangue
dei martiri lavasse le anime dai loro delitti.
La terza parte del segreto di Fatima descrive lo scenario che abbiamo dietro le
spalle e quello che ci attende nel prossimo futuro.
E’ necessario leggerlo nella luce dei messaggi di Medjugorje, come ci ha
insegnato la Madonna. Con immagini drammatiche, di straordinaria forza
evocatrice, è descritto il tragico passaggio storico che ora sta entrando nella
sua fase conclusiva.
L’attacco dell’impero delle tenebre sta per arrivare al culmine, ma alla fine
il mondo vedrà il trionfo della Croce. La Chiesa, apparentemente sconfitta,
sale in processione fino in cima al Calvario, dove si consuma il suo sacrificio
per la salvezza delle anime.
In questo quadro, dove è raffigurata la catastrofe che l’orgoglio dell’uomo ha
provocato mettendo se stesso al posto di Dio, si può vedere con quali armi la
Regina combatte la battaglia decisiva, con la quale consegue la sua più grande
vittoria.
L’arma di Maria è, in ultima istanza, la Chiesa, contro la quale le porte
dell’inferno non potranno mai prevalere. Si tratta di quella Chiesa che è
fedele a Cristo e non ha paura di seguirlo sulla via del Calvario.
Si tratta della Chiesa che segue il Vescovo vestito di bianco, fra le
persecuzioni di un mondo che vorrebbe distruggerla. Si tratta di una Chiesa che
testimonia il perdono e l’amore là dove l’odio semina la morte.
Si tratta di una Chiesa che soffre e che prega, perché le anime prigioniere del
male si salvino. Si tratta di una Chiesa che è fedele fino al sacrificio
supremo.
La Regina della Pace è qui da così tanto tempo per preparare questa Chiesa con
infinita pazienza, perché sia strumento di salvezza per il mondo intero.
“Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete
voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore;
voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che
comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al
Regno dei Cieli.
Tutto ciò vi rende miei apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore. Perciò,
figli miei, purificate i vostri cuori ed adorate mio Figlio” (2 Novembre 2014).
Padre Livio
17 ottobre 2022
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