“Cercare il bene
perfino là dove c’è il male più grande” (2 novembre 2018)
È POSSIBILE TROVARE IL BENE IN MILOŠEVIĆ O IN PUTIN?
"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". (Lc 23, 34).
“E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì.” (At 7,59-60)
Durante la guerra
civile in Bosnia Erzegovina, Mirjana e la sua famiglia non sono state esentate dal portare il peso
di drammi e tragedie che hanno investito anche i propri familiari.
Oltre a questo Mirjana
ha dovuto affrontare il contrasto tra le esigenze dei sentimenti e quelle della
fede.
Com’era difficile conciliare
le esigenze dell’Amore di Dio e dei fratelli con il risentimento verso coloro che
stavano perpetrando i più brutali crimini di guerra.
Era il 1994, e Mirjana
racconta nel suo diario:
“Mi sforzavo di vedere Gesù in tutti, come ci aveva chiesto di fare la Madonna. Era facile considerare le vittime della guerra nostri fratelli e sorelle in Cristo; ma cosa dire dei colpevoli?
«Perché se amate quelli che vi amano», diceva Gesù nel Vangelo, «che ricompensa ne avrete?».
Mi inginocchiai con l'intenzione di pregare per Milošević, e per ottenere la grazia di considerarlo un fratello anziché un nemico. Volevo chiedere che potesse riconoscere i suoi errori, che si commuove come esse e si convincesse a cessare ogni massacro, ma ogni volta che vedevo il suo nome o che pensava lui, mi veniva un gran risentimento e non riuscivo ad andare avanti.
«Gesù mio, perché non cerchi Tu di vederti in lui?», pregai con fervore, ma poi continuai dicendo: «mi dispiace, perdonami».
Comunque, Gesù non ha avviato guerre, non ha ucciso persone innocenti. Nonostante questo, cercavo Gesù negli atti di Milošević . Avrei dovuto ritenere anche lui un figlio di Dio, un figlio della Madonna, e un fratello di Gesù, anche se era finito nelle tenebre.
Sapevo che Dio non dimorava dove non era benvenuto, e che qualsiasi cosa presente nel cuore di Milošević sembrava avere ben poco a che fare con l'amore. Ma credevo anche che se la Madonna avesse dovuto rispondere con una sola parola a ogni domanda che le veniva rivolta, avrebbe detto probabilmente «Pregate». Le nostre preghiere, diceva, hanno il potere di cambiare tutto. Questo era l'inizio di uno dei più intensi combattimenti interiori che abbia mai vissuto; perdonare quello che in apparenza era imperdonabile”. (Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, p. 272).
Ventiquattro anni dopo
la Madonna diede ai suoi Apostoli un messaggio molto forte col quale chiede ad
essi lo stesso sforzo che Mirjana ha fatto nei confronti di Milošević:
"Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio. Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste. Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. […]” (2 novembre 2018).
Questo cercare il
bene perfino là dove c’è il male più
grande, ricorda tanto ciò che Gesù ha detto mentre era sulla croce: “Padre,
perdona loro perché non sanno quello che fanno.” (Lc 23,34).
La Madonna sta
chiedendo ai suoi Apostoli di entrare nei sentimenti di Gesù per scusare coloro
che non conoscono l’Amore di Dio e non conoscono Gesù, al fine di intercedere
per la loro salvezza, partecipando così alla redenzione già operata da Gesù con
la sua morte in croce.
“Abbiate in voi gli
stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil 2,5) è il noto inizio dell’Inno ai
Filippesi. Ciò che Paolo chiede a tutti i cristiani, la Madonna chiede ai suoi
Apostoli.
In un altro messaggio
la Madonna ci mostra i sentimenti di Gesù quali erano e quali sono anche
adesso:
“Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose. Egli cerca il bene, perfino quello piccolo e nascosto, in tutte le anime, per perdonare il male.” (2 aprile 2019).
Non si tratta di
scusare il male, ma di salvare le anime, sapendo che ogni anima davanti al
Signore vale più di tutto l’universo.
+++
Ecco il messaggio del 2
novembre 2018 per intero:
"Cari figli il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la Verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono Lui, mio Figlio. Perciò invito voi, Apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste. Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vuole da voi. Ed io, come Madre, vi invito ad ascoltarLo. Figli miei, lo spirito è più potente della carne e, portato dall’amore e dalle opere, supera tutti gli ostacoli. Non dimenticate: mio Figlio vi ha amato e vi ama. Il Suo Amore è con voi ed in voi, quando siete una cosa sola con Lui. Egli è la luce del mondo, e nessuno e nulla potrà fermarLo nella gloria finale. Perciò, Apostoli del mio amore, non dovete temere di testimoniare la Verità! Testimoniatela con entusiasmo, con le opere, con amore, con il vostro sacrificio, ma soprattutto con umiltà. Testimoniate la Verità a tutti coloro che non hanno conosciuto mio Figlio.
Io vi sarò accanto, io vi incoraggerò. Testimoniate l’Amore che non finisce mai, perché viene dal Padre Celeste che è eterno ed offre l’eternità a tutti i miei figli. Lo Spirito di mio Figlio vi sarà accanto. Vi invito di nuovo, figli miei: pregate per i vostri pastori, pregate che l’Amore di mio Figlio possa guidarli. Vi ringrazio!”.
Franco Sofia
Nessun commento:
Posta un commento