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sabato 4 marzo 2023

L’OPERA SINGOLARE DEGLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE

 

L’OPERA SINGOLARE DEGLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE


ULTIMA CHIAMATA

 


Qualche giorno dopo il 18 marzo 2020, quando siamo venuti a sapere che non ci sarebbero state più le apparizioni del 2 del mese, mi telefonò Saverio Gaeta  e mi domandò se io che avevo studiato i messaggi del 2 del mese avevo scorto qualche segnale che annunciasse questa improvvisa interruzione.

In effetti io avevo notato che i messaggi dell’ultimo anno sembravano un lungo addio, e avevo avuto la netta sensazione, ma era la sensazione del figlio che ama la Mamma e ne è innamorato, che da un momento all’altro la Madonna ponesse fine a queste apparizioni.

Ella aveva da tempo portato a compimento la formazione sistematica dei suoi Apostoli, e nell’ultimo periodo riprendeva ora questo ora quell’altro tema, come se stesse dando le ultime precisazioni.

Ad ogni modo, era una mia forte sensazione, e nonostante questo quel 18 marzo mi colse lo stesso di sorpresa.

Eppure, le ultime parole del messaggio di quel giorno non sono altro che il testamento di Gesù:

“Come mio Figlio, anche Io vi dico amatevi gli uni gli altri perché senza amore non c'è salvezza.” (18 marzo 2020).

Ma quel giorno si conclude anche, a distanza di 20 anni esatti, il cammino che gli Apostoli della Regina della Pace hanno compiuto dal primo invito fino al commiato finale, rimanendo attorno alla loro Regina, anche fisicamente, durante le apparizioni a Mirjana.

Ultima chiamata: è riferito al movimento creato dalla Madonna attraverso le apparizioni alla veggente Mirjana. Ultima, dopo di che, come aveva detto in una intervista mons. Henrik Hoser, allora Visitatore Apostolico e inviato speciale del Santo Padre a Medjugorje:Stiamo aspettando l'iniziativa di Dio”, cioè stiamo aspettando la realizzazione dei segreti, la realizzazione delle profezie.

Non ci saranno più tempi supplementari: sono questi i tempi supplementari, quelli che stiamo vivendo adesso, dopo ci saranno solo i rigori, cioè l’intervento di Dio.

Chi guarda dall’alto l’avvenimento Medjugorje nel suo complesso fino ai nostri giorni, non potrà fare a meno di notare che c’è un progetto, un disegno ben congegnato dietro tutto questo.

Mi ritrovo con dei tempi simili a quelli della storia di Gesù. Abbiamo avuto una presenza di grazia speciale per più di 40 anni. Quante volte abbiamo sentito la Madonna ripeterci: “Questo è tempo di grazia”. Il 23 dicembre 1982 ci aveva detto:

“Questo, prima del segno visibile, è un tempo di grazia per i credenti. Perciò convertitevi e approfondite la vostra fede! Quando verrà il segno visibile, per molti sarà già troppo tardi.”

Perfino durante la pandemia, attraverso i messaggi dati a Marija, per cinque volte, tra il 2020 e il 2021 ci ha ripetuto che questo è tempo di grazia.

 

In tutti questi anni la Madonna ha girato il mondo portando i suoi messaggi a quelli che ha chiamato migliaia di volte cari figli, figli miei, figlioli.

Medjugorje è diventata come la piscina di Siloe che ha permesso a molti di ricuperare la vista e di convertirsi.

Questi “cari figli” erano invitati, come discepoli della Gospa, a diffondere i suoi messaggi con la vita, con la propria testimonianza.

Nel 2000 però arriva un’altra chiamata, che io ho definito “una chiamata nella chiamata”. Possiamo dire che a Medjugorje c’è una chiamata ordinaria e una straordinaria, che vivono in simbiosi; la seconda non esiste senza la prima.

Con questo non intendo dire che la Madonna non continua a chiamare, ma che creando il movimento degli Apostoli ha creato una chiamata sovrapposta ad un’altra.

La Madonna ha fatto quello che ha fatto Gesù, suo Figlio, dai discepoli ha separato i suoi Apostoli. L’intento è quello di formarli, attraverso una scuola di specializzazione, per farne delle truppe scelte, col fine di accelerare il raggiungimento del Trionfo del suo Cuore Immacolato.

Non troviamo niente di simile in altre apparizioni.

«Il movimento degli Apostoli della Regina della Pace (già preannunciato da manifestazioni mariane precedenti e predetto negli scritti di san Luigi Maria Grignion de Montfort), è l'ultimo anello dell'evento Medjugorje» che ci porterà ai “tempi nuovi”, o “al tempo di primavera”, come la Madonna ha chiamato il tempo che arriverà alla conclusione dell’ultimo segreto, quando il potere di Satana verrà infranto.

Per capire la portata di questo movimento nei messaggi dati a Mirjana, rispetto al resto dei messaggi che la Madonna ha dato agli altri veggenti basta un solo esempio.

In breve tempo la Gospa supera in questi messaggi di gran lunga tutto quello che riguardo all’amore aveva detto nel resto dei messaggi dati a tutti gli altri veggenti fin dall’inizio delle apparizioni di Medjugorje.

 

Solo dal 2005 i termini inerenti ad amore nei messaggi a Mirjana sono 1316; mentre sempre a partire dal 2005, nei messaggi a Marija arrivano a 200.

 

Sempre a partire dal 2005, la Gospa intensifica lo sforzo di formazione dei suoi Apostoli, che consiste fondamentalmente a orientarli verso la Santissima Trinità, e soprattutto verso suo Figlio.

La Madonna non propone un insegnamento suo, ma sempre quello del Figlio. I messaggi non sono altro che un rinviare a “mio Figlio”.

L’espressione “mio Figlio” e il nome di Gesù appaiono 650 volte nei messaggi a Mirjana, e 481 in tutto il resto dei messaggi.

Ma la sola espressione “mio Figlio” appare per 620 volte nei messaggi che la Madonna ha dato a Mirjana; mentre nel resto dei messaggi per 218 volte.

Questo la dice lunga sull’ansia di Maria di fare di Gesù il punto di riferimento principale della formazione dei suoi Apostoli.

Solo tre piccoli esempi:

“Cari figli! Fate come me: venite, offrite l'amore e con il vostro esempio date a tutti mio Figlio”. (2 marzo 2005);

“Prego affinché riconosciate mio Figlio in ogni vostro prossimo. La via che porta a mio Figlio, che è vera pace e amore, passa attraverso l’amore al prossimo.” (18 marzo 2005);

“Cari figli, sono con voi per portarvi tutti a mio Figlio”. (2 maggio 2005).

Ad una chiamata così imponente non può che corrispondere un progetto finale altrettanto imponente.

Dopo il 18 marzo del 2020, il tempo rimane in sospeso: siamo in tempo di veglia, come ha detto la Madonna nell’ultimo messaggio della serie del 2 del mese: “Apostoli del mio amore, è tempo di veglia”. L’ultima volta che li chiamati “Apostoli”.

Questo è il tempo del raccoglimento e della preghiera più intensa, sull’esempio di Mirjana che dopo il 18 marzo 2020, rimane per il momento nascosta.

È il tempo di agire come Apostoli della Regina della Pace, e mettere a frutto la Sua scuola, sapendo che il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, il trionfo del Cuore di Gesù e il trionfo dei nostri cuori, e quindi al trionfo della Chiesa, sono sempre più vicini.

Per noi credenti – concludeva mons. Hoser  in un’intervista – significa mobilitazione, non possiamo guardare il male in modo passivo, dobbiamo reagire.” (Fonte: https://stacja7.pl/rozmowy/abp-hoser-medjugorie-apokalipsa-toczy-sie-teraz/)

Se è mobilitazione per i credenti, lo è ancora di più per gli Apostoli della Regina della Pace. Quando abbiamo saputo che le apparizioni del 2 del mese erano finite, qualcuno ha detto che adesso ha inizio il tempo degli Apostoli.

(continua)

Franco Sofia

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