COLORO CHE NON CONOSCONO L’AMORE DI DIO (II
PARTE)
... A RISCHIO DI PERDIZIONE
“Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non
ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l'Amore di Dio” (Gv
5, 42).
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Apparizione a Mirjana 2 aprile 2018 |
Perché è così grave la non-conoscenza dell’Amore di Dio?
Se fosse solo un problema di ignoranza si potrebbero cercare
delle scuse, ma la gravità si nasconde nel rifiuto di questo Amore.
E infatti, la Madonna, nei messaggi che ha dato ai suoi
Apostoli, ci illumina sempre più sull’identità di “coloro che non conoscono l’Amore di Dio” e sul rischio che essi
corrono di perdersi per sempre. Nei primi messaggi a Mirjana, successivi
all’inizio della sua missione, la Madonna parlò di quelli per i quali è più
importante la vita sulla terra,[1]
aggiungendo quasi 20 anni dopo che sono anche quelli che “non hanno mai amato” (2 novembre 2016):
“Vi invito ad essere uno strumento attraverso il quale
tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, che non hanno mai amato, comprenderanno,
lo accetteranno e si salveranno. Vi ringrazio, figli miei!”
Ma poi spuntano tra i messaggi anche “coloro che non vogliono”. Questo è più che evidente in alcuni
messaggi, nei quali l’indifferenza significa anche rifiuto. Non solo queste
persone non conoscono, ma non vogliono conoscere, non vogliono vedere, non
vogliono sapere.
“Cari
figli, vi invito a diffondere la fede in mio Figlio, la vostra fede. Voi, miei
figli, illuminati dallo Spirito Santo, miei Apostoli, trasmettetela agli altri,
a coloro che non credono, non sanno e
non vogliono sapere.” (2
luglio 2015);
“Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio.
Illuminerete la via a coloro a cui gli
occhi sono donati, ma non vogliono
vedere.” (2 ottobre
2012).
La gravità di questa indifferenza-rifiuto si misura in
proporzione del grado di allontanamento dal Sacrificio di Gesù. Terribile il
messaggio del 2 maggio 2012:
“Non rifiutate il
suo Sacrificio[2]
e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso”.
Anche in quello del 2 marzo 2016 la Madonna mette in
relazione il Sacrificio di Gesù con la durezza di cuore e l’indifferenza di
coloro che si rifiutano di conoscerlo:
“Vengo a confermarvi la Verità. Desidero ricordarvi le
Parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo
intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col suo Sacrificio. Anche oggi però molti miei figli non lo conoscono, non
vogliono conoscerlo, sono indifferenti. A causa della loro indifferenza, il mio Cuore soffre
amaramente”.
Il rifiuto dell’Amore che Dio ci ha dato nel suo Figlio
Gesù: è proprio questo che ci suggerisce un riferimento indiretto al tremendo peccato contro lo Spirito Santo, poiché
proprio qui gli uomini rischiano di rifiutare il rimedio estremo che Dio dona
loro nel Sacrificio di suo Figlio. Infatti, il rifiuto del Sacrificio di Gesù è
accostato all’esilio eterno (2 maggio 2012), il che equivale a dire dannazione
eterna. Perché? Perché nel sacrificio di Gesù il Padre ci ha detto la parola
definitiva della sua infinita misericordia, ha lanciato l’ultima àncora di
salvezza, e se uno rifiuta questa parola definitiva, non rimane per lui che la
definitiva giustizia:
“Io, come Madre,
desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno.
Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha
sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo
Sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete
a voi stessi la porta del Paradiso.” (2 maggio 2012).
La definitiva
giustizia è quella che nel messaggio del 2 aprile 1947 a Bruno Cornacchiola, la
Madonna definisce “perdizione volontaria”:
“Vedrete tempi che gli
uomini faranno meglio la volontà della carne che quella di Dio; essi continuamente
vengono trascinati nel fango e nel baratro della perdizione volontaria”
(Saverio Gaeta, Il Veggente, Il segreto delle Tre Fontane, p. 86).
Anche nei messaggi a Mirjana viene utilizzato il termine “perdizione” unito a “ostinazione”:
"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente
mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a
ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e
nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare
senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna.” (2 marzo 2011).
Perciò deviare dalla
strada che la Madonna ci sta indicando è andare verso la perdizione:
“Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido.
Non correte verso la perdizione.” (2
maggio 2013).
Questo rifiuto viene evidenziato in più messaggi. Eccone
alcuni:
“Purtroppo, molti miei figli non hanno conosciuto l’Amore
di mio Figlio, molti non vogliono conoscere
Lui. Oh, figli miei! quanto male fanno coloro che devono vedere o comprendere
per credere!” (2 ottobre 2016).
“Molti miei figli
non vedono e non sentono, perché non vogliono farlo. Le mie parole e le mie
opere non le accolgono, ma mio Figlio, attraverso di me, invita tutti.” (2 giugno 2016).
“Cari figli, […]
io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro
cuore, non volete conoscere l’Amore di mio Figlio.” (2 settembre 2014).
E, rivelazione terribile,
purtroppo ci sono anche dei pastori che rischiano la perdizione eterna:
“Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che non si
perdano e che restino in mio Figlio, affinché
siano buoni pastori per il loro gregge.” (18 marzo 2009).
Una volta la Madonna
in un messaggio dato a Marija disse:
“Preghiamo, figlioli, per coloro che non vogliono
conoscere l'amore di Dio, pur essendo nella Chiesa.” (25 marzo 1999)
In questa conoscenza
dell’Amore di Dio, rifiutata da quelli, la Madonna vuole introdurre i suoi
Apostoli:
“Voi sapete che ci raduniamo perché vi aiuto a conoscere
l’Amore di Dio.” (2 settembre
2006).
Agli Apostoli tocca
una responsabilità pesante, perché, se Dio non interviene con un prodigio[3], a
costoro rimangono poche risorse per risalire la china. Ma proprio tra di esse
ci sono gli Apostoli della Regina della Pace, abilitati a questa missione:
“Apostoli del mio amore, voi che pregate, vi sacrificate,
amate e non giudicate: voi andate e diffondete la Verità, le Parole di mio
Figlio, il Vangelo. Voi, infatti, siete un vangelo vivente, voi siete raggi
della luce di mio Figlio. Mio Figlio ed io saremo accanto a voi, vi
incoraggeremo e vi metteremo alla prova.” (2 ottobre 2016).
“Voi, che vivete il dolore, comprendete il mio dolore e
la mia sofferenza per quei miei figli che non permettono che la luce di mio
Figlio li illumini, per quei miei figli che vivono nelle tenebre.” (2 novembre 2014).
“Perciò io desidero che voi siate la luce di mio Figlio,
che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre - a
tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del
dolore e della solitudine - e che mostriate loro con la vostra vita l’Amore di
Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò.” (2 novembre 2011).
Molti vivono in modo tale da
aver perso l’orientamento tra bene e male, sono a tal punto indifferenti ai
richiami della propria coscienza da non sapere che stanno commettendo peccato,
col rischio di non pentirsi “sinceramente”:
“Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate
con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e si pentano sinceramente.” (2 dicembre 2012).
Così, delicatamente
come al solito, la Madonna ammonisce:
“Pregate per
coloro che non comprendono l'amore, che non comprendono cosa significa amare.
Pregate perché Dio sia per loro padre e non giudice. Figli miei, siate
voi i miei Apostoli, siate il mio fiume d'amore. Io ho bisogno di voi.” (18 marzo
2010).
Oltre a coloro che non conoscono l’Amore di
Dio, occorre aggiungere anche quelli che non accettano e non seguono la
Madonna:
“[…] figli miei, camminate per le vie sulle quali il mio amore vi guida, vi
insegna l’umiltà, la sapienza e trova la via verso il Padre Celeste. Pregate
con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a
causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà,
della devozione, della pace e dell’amore – la gioia di mio Figlio.” (18
marzo 2014).
Franco Sofia
(Per approfondire: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della
Regina della Pace. Ultima chiamata, ed. MIMEP, 2020)
Per la Prima Parte:
https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2021/03/coloro-che-non-conosconolamore-di-dio.html