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martedì 28 gennaio 2025

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (I PARTE) - CONOSCERE L’AMORE DI DIO

 

“QUESTA È LA CHIAMATA DELL’AMORE” (I PARTE)

 

 


 

CONOSCERE L’AMORE DI DIO

 

“Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013)

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Con l’aiuto della Parola di Dio e dei messaggi della Regina della Pace adesso sappiamo chi sono coloro che non conoscono l’Amore di Dio e perché è rischioso entrare nel numero di costoro.

Ma noi siamo tra coloro che conoscono l’Amore di Dio?

Tenteremo di capire con lo stesso metodo cosa significa conoscere l’Amore, scartando le facili illusioni.

Nessuno si illuda, infatti, perché conoscere l'Amore di Dio non dipende da uno sforzo umano, per esempio dallo studio o dalla conoscenza intellettuale: conoscere l'Amore di Dio è un'opera della Grazia divina.

Conoscere l'Amore di Dio è una componente essenziale della beatitudine eterna. Anche i santi balbettano  a questo riguardo.

Con la Grazia di Dio, però, possiamo entrare nell’ombra dell’Amore di Dio o nel suo alone. Infatti, adesso ci viene data una conoscenza sufficiente per salvarci e per aiutare gli altri a salvarsi. ma non la pienezza della conoscenza. Succede quello che spiega San Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi proprio nel suo inno alla Carità:

“Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto”. (1 Cor 13,12) 

Tuttavia, quello che ci viene dato adesso è commisurato coi limiti della nostra natura umana. A me piace molto l’esempio del bambino nel seno della madre: non la vede, ma ne sente la voce, anche se in modo imperfetto.

Con la venuta di  Gesù il mondo ha sentito la voce, la Parola di Dio. Ciò che Gesù ci ha manifestato dell’Amore di Dio ci è sufficiente. Lui ci ha dato la caparra dell’Amore di Dio, con la promessa di conoscerlo e goderlo per tutta l’eternità. Anzi, Lui stesso è la caparra.

“In Lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria”.  (Ef 1,13-14).

Infatti, “l'Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”. (Rm 5,5)

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Nei colloqui precedenti vedevamo cosa significa conoscere in senso biblico.

Adesso desidero solo evidenziare che, se c'è un posto nella Sacra Scrittura in cui il verbo conoscere la fa da padrone questo è il Vangelo di Giovanni.

Giovanni, l'apostolo che ha appoggiato la testa sul cuore di Gesù durante l'Ultima Cena, è lui che ci fa entrare nella vertigine dell'Amore di Dio; è lui Che ci fa conoscere l'identità di Dio come Amore, perché Dio è Amore.

Conoscere questo Amore vuol dire entrare nella comunione dell’Amore trinitario

Significa aver messo già un piede nella vita trinitaria dell'eternità.

“Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".  (Gv 17,25-26).

 

E  poiché la Parola di Dio ci ha messo in guardia da facili entusiasmi o illusioni, noi seguiremo i consigli della Madonna.

Partiamo da un Suo ammonimento:

“Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero Amore.” (2 febbraio 2013)

Ecco:

quando si tratta  di amore la Madonna si fa seria, come si fa seria su Dio e sulla salvezza dei suoi figli. Sapendo questo, anche noi dobbiamo diventare seri.

Ma quale amore? Lo vedremo strada facendo.

Sul tema dell’Amore l’uomo si gioca tutto. A maggior ragione quando questo Amore diventa missione, come deve essere per ogni cristiano.

Gesù ci ha avvertito:

“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”. (Gv 15,16-17).

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri". (Gv 13,34-35).

Vedremo cosa cambia o cosa c’è di diverso nella missione degli Apostoli della Regina della Pace che consiste principalmente nel pregare per “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”; e questo Amore di Dio è il primo e l’ultimo in questa missione.

E se è vero che la preoccupazione più grande della Gospa sono “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”, è vero anche che Ella si preoccupa perché i suoi Apostoli siano i primi a conoscere l’Amore di Dio. Da qui il suo grande impegno nel formarli attraverso una scuola dell’amore.

 

Franco Sofia

 

 

 

 

 

 

 

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