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domenica 2 febbraio 2025

A TRENT’ANNI DALLE LACRIMAZIONI DI CIVITAVECCHIA Miriana, il Grande Segno e Civitavecchia

 

A TRENT’ANNI DALLE LACRIMAZIONI DI CIVITAVECCHIA

Miriana, il Grande Segno e Civitavecchia

 


Il primo 2 del mese (2 agosto 1987) l’ha scelto la Madonna per consegnare la missione a Mirjana: pregare per coloro che non conoscono l’Amore di Dio. 

Indirettamente, si potrebbe dire che il secondo 2 del mese l’ha scelto sempre Lei, la Madonna con le sue lacrimazioni a Civitavecchia. È il 2 febbraio 1995.

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 Quest'anno il due di Febbraio  si compiono trent'anni dall'inizio delle lacrimazioni di una statuina che riproduce le fattezze della Madonna di Medjugorje e che proveniva proprio da Medjugorje e che si trovava davanti alla casa di una famiglia di Civitavecchia.

 Sia le lacrimazioni che i messaggi che sono stati dati  a Civitavecchia  sono da prendere in seria considerazione, come col tempo li ha dovuti prendere monsignor Grillo  vescovo di Civitavecchia. E come li ha presi in considerazione san Giovanni Paolo II.

 Una che  ci ha ammonito a prendere sul serio Civitavecchia,  in modo particolare immagino gli italiani,  è stata la veggente Mirjana ogni volta che ha voluto o anche dovuto farvi riferimento.

 


Riporto qui due dichiarazioni fatte da Mirjana a 10 anni di distanza l'una dall'altra.

La prima durante un Festival dei giovani nel 1996.  a Mirjana vengono fatte delle domande una delle quali riguarda il grande segno, che, come tutti sanno, coincide con il terzo segreto.

 

“Mirjana: Il segno non è una cosa che si può nascondere, sarà un segno sulla collina, è un regalo per tutti, si capirà che la Madonna era presente qui, è una cosa che le mani umane non possono fare, ma è proprio da Dio, e ognuno che viene potrà vedere.

Domanda: Una persona che fino al segno non ha creduto, poi lo vede e crede?

Mirjana: Ti dico: "Anche Gesù ha camminato su questa terra e non hanno creduto che era Figlio di Dio". Quando tutti vedranno, che non si può fare con mano, che è una cosa venuta da Dio, sarà ancora di più che un regalo per noi, ma chi non crede non vuole credere.

Domanda: ...e se i fedeli portano via il segno con dei “picconi...?

Mirjana: Tu assomigli, adesso, alla figlia della signora che ha lavorato la statua di Madonna di Civitavecchia. Sono contadini e vivono in un paesino piccolo, lui non è un operaio bravo, fa solo il calco della statua. Sua figlia ha 5 anni e in Chiesa l'ho sgridata perché gridava, mi ha risposto: "Lo sai chi sono io? sono figlia di quello che ha fatto la Madonna che piange." E’ simpatica. Tu fai uguale cosa. Io credo alle lacrime di Civitavecchia perché conosco quello che ha fatto la statua. Non ha studiato e non sa mettere le cose strane per far piangere, le fa tutte uguali. Per me Civitavecchia è come la porta di Roma, e penso che la Madonna vuole un po' svegliare gli italiani. Voi avete sempre ricevuto tutto, libertà di fede e di andare in Chiesa, ai Santuari, noi prendiamo il vostro esempio, tutto il mondo cattolico guarda Italia e Roma, ma che esempio prendiamo da voi? Quando ero ragazzina a Sarajevo, per me Roma era il posto dove c'era Dio libero.

Domanda: Alcuni di noi hanno la sensazione che il tempo è più vicino di quello che dice Gesù Cristo.

Mirjana: Non posso dire niente. Il tempo che viviamo adesso assomiglia un po' a quando ci sono le elezioni, prima tutti parlano, Chiesa cattolica e poi altri, e quando c'è tempo di silenzio, Dio sta zitto, i partiti non possono parlare, ma noi dobbiamo scegliere, Dio ci ha lasciato liberi di scegliere e tra poco Dio comincia a parlare”.


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Riguardo a Civitavecchia, c’è da tenere presente che al momento in cui è stata fatta la precedente testimonianza era passato solo poco più di un anno dall’inizio delle lacrimazioni.

Dieci anni dopo, il giorno 2 novembre del 2006, mi trovavo a Medjugorje. Nel pomeriggio, Mirjana ha incontrato gli italiani.

La veggente ha fatto all’inizio un discorso generico, quello che fa ogni volta che incontra i pellegrini, lasciando poi largo spazio alle domande degli stessi. Ha detto cose importanti che sarebbe stato opportuno ripetere integralmente.

Ad esempio, a proposito di Civitavecchia, alla domanda se la Madonna gliene avesse parlato, Mirjana ha risposto: “Non posso dirlo”. È evidente che, se La Madonna non gliene avesse parlato, Mirjana avrebbe detto semplicemente: “No”.

E sempre su questo argomento, alla domanda, se le lacrime della Madonnina riguardano l’Italia, Mirjana ha risposto:

No. Riguardano il mondo intero. Come le apparizioni di Maria a Medjugorje riguardano tutto il mondo”.

 

Franco Sofia

 

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