Cerca nel blog

venerdì 3 novembre 2023

QUANDO L’INQUIETUDINE È UN SEGNO DELL’AZIONE DI SATANA?

 

QUANDO L’INQUIETUDINE È UN SEGNO DELL’AZIONE  DI SATANA?

“Satana vuole la guerra e l’inquietudine” (25 settembre 2022).

                                                                         
foto LaPresse


Questa domanda riappare dopo che la Madonna a Medjugorje vi ha fatto riferimento nel suo ultimo messaggio:

"Cari figli! I venti del male, dell'odio e dell’inquietudine soffiano sulla terra per distruggere le vite.” (25 ottobre 2023).

 

Esiste una sana inquietudine, come quella che ha ricordato papa Francesco durante l’Angelus dell’11 settembre 2022, in riferimento all’inquietudine che domina i tre personaggi delle tre parabole della misericordia: il buon pastore, la donna che cerca la moneta perduta e il padre del figlio prodigo (Domenica XXIV del Tempo Ordinario, Anno C).

La Madonna sottoscriverebbe questo significato, perché anche Lei soffre questo tipo di inquietudine benigna per i suoi figli che rischiano di perdersi per sempre, fino a piangere. E l’ha trasmessa ai suoi Apostoli:

Vi prego con Cuore materno, ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto.” (2 marzo 2012).  

Sana inquietudine è quella che Dio stesso ha messo dentro di noi proprio perché ci ha fatti per essere con lui per sempre, secondo quello che insegnava sant’Agostino “il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in Te”. In fondo è quella stessa inquietudine presente nel cuore del Figliol prodigo.

Alcune  inquietudini nel linguaggio comune riguardano le preoccupazioni di ogni giorno, quelle che destano ansia, affanno. A queste fa riferimento Gesù nel Vangelo:

Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.” (Mt 6,34).

Tuttavia, questi affanni possono diventare delle trappole:

 

“State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio, infatti, esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.” (Lc 21, 34-35).

 

Il rimedio per questo tipo di inquietudine è l’abbandono a Dio e alla sua Provvidenza, e la veglia:

   “Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti 
darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.”(Sal 54,23).

 

A Medjugorje c’è un solo messaggio in cui questo termine è presente con questo significato:

Tutti avete problemi, tribolazioni, pene e inquietudini. (25 ottobre 2017)[1].

Ma nel resto dei messaggi che la Madonna ha dato soprattutto a Marija  e a Mirjana a Medjugorje l’inquietudine ha tutto un altro significato.

È qualcosa di maligno, di tenebroso. È il modo in cui si manifesta la tenebra o l’inferno stesso nel cuore dell’uomo.

 

Le società in cui viviamo e il mondo stesso stanno attraversando questa condizione a più livelli, il principale dei quali è quello delle anime in situazione di peccato e a rischio di perdizione eterna.

L’inquietudine è perciò la condizione di natura spirituale di coloro che non hanno la pace interiore, ed è l’opposto della condizione di chi invece questa pace la possiede. Parliamo di una pace che Dio solo può dare e di cui Maria è la Regina.

Nei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje, il contrario di pace è inquietudine, più che guerra.

Dove regna Dio, regna la pace; dove regna Satana, regna l’inquietudine.

A Satana interessa seminare inquietudine, perché essa è strettamente connessa col disordine interiore che porta al disordine esteriore e ad ogni tipo di male. Con l’inquietudine egli avvolge le anime, i cuori e i pensieri dell’uomo in modo tale che con facilità “miete le anime per attirarle a sé” (25 luglio 2020). 

 

L’inquietudine è madre dell’insoddisfazione e della ricerca di soluzioni effimere. L’uomo allora, trovandosi a vivere un malessere generale, anche psicologico e fisico, cerca la pace perché è una sua necessità innata, ma in questa situazione è portato a cercarla “nei posti sbagliati”:

Cercate la speranza e la consolazione nei posti sbagliati.” (2 marzo 2009)[2].

Questo crea un circolo vizioso perché, quando la pace viene cercata nei posti sbagliati l’inquietudine si rigenera e aumenta:  

La vostra anima è inquieta perché lo spirito è debole e stanco di tutte le cose terrene.” (25 aprile 2015).

 

Colpisce che, nei messaggi a Mirjana i termini relativi all’inquietudine siano distribuiti a partire dal 2006; mentre nei messaggi a Marija sono concentrati a partire dal 2015, e sono molti di più. In ogni caso, non esiste in questi messaggi una prospettiva positiva o benevola dell’inquietudine, ma è sempre qualcosa di negativo e pauroso.

 

In questi messaggi, inoltre, l’inquietudine sta insieme all’odio e alla guerra, ai litigi, al disordine morale, all’insoddisfazione esistenziale, all’ orgoglio e all’egoismo.

Nell’anno in cui aveva annunciato che “Satana è sciolto dalle catene” (1° gennaio 2001) la Madonna ci fece una rivelazione, avvertendoci che “l’inquietudine ha cominciato a regnare nei cuori” (25 novembre 2001) e contemporaneamente anche l’odio ha cominciato a regnare nel mondo insieme alla guerra.

Dove abita l’inquietudine si trova pure “la morte senza speranza” (25 novembre 2010) e la rinuncia a credere in un futuro migliore. Da qui la tentazione dello scoraggiamento e della disperazione che conduce alla morte eterna:

Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno.” (2 maggio 2012).  

 

Pertanto, nei messaggi in cui la Madonna mette in guardia dall’inquietudine o ne denuncia la presenza, indirizza ed esorta alla speranza che si trova solo in Dio; oppure ci incoraggia a credere in un mondo e un futuro migliore. “Per questo sono con voi, perché Lui, l'Altissimo, mi manda tra di voi per esortarvi alla speranza e voi sarete portatori di pace in questo mondo inquieto.” (25 novembre 2021). E lo stesso ha detto nell’ultimo messaggio: “Perciò l'Altissimo mi ha inviato a voi per guidarvi verso la via della pace e della comunione con Dio e con gli uomini. Voi, figlioli, siete le mie mani estese: pregate, digiunate e offrite sacrifici per la pace, tesoro al quale anela ogni cuore.” (25 ottobre 2023).

Nel seguente messaggio c’è il riepilogo di quello che abbiamo appena detto:

Cari figli! In questo tempo inquieto in cui il diavolo miete le anime per attirarle a sé, vi invito alla preghiera perseverante affinché nella preghiera scopriate il Dio d'amore e di speranza. Figlioli, prendete la croce fra le mani. Essa sia per voi d'incoraggiamento che l'amore vince sempre in modo particolare adesso che la croce e la fede sono rifiutate. Voi siate il riflesso e l'esempio con le vostre vite che la fede e la speranza sono ancora vive ed è possibile un nuovo mondo di pace. Io sono con voi e intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” (25 luglio 2020). 

 

Lo stesso in quest’altro messaggio:

''Cari figli! Anche oggi sono con voi per dirvi: figlioli, chi prega non ha paura del futuro e non perde la speranza. Voi siete stati scelti per portare la gioia e la pace, perché siete miei. Io sono venuta qui con il nome: Regina della Pace, perché il diavolo vuole l’inquietudine e la guerra, vuole riempire il vostro cuore di paura per il futuro, e il futuro è di Dio. Perciò siate umili, pregate ed abbandonate tutto nelle mani dell’Altissimo che vi ha creati. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.'' (25 marzo 2021). 

Per questo l’ultima parola è di Dio,  ed è parola di speranza.

La medicina contro l’inquietudine è sempre la stessa, la preghiera, il digiuno, la conversione, il ritorno a Dio, l’invito ad essere coraggiosi e testimoni della speranza e della pace che solo Dio può dare.

Ecco la strada per vincere la disperazione a cui porta l’inquietudine:

 

Cari figli, le mie parole sono semplici, ma colme di amore materno e preoccupazione. Figli miei, sopra di voi si allargano sempre più le ombre delle tenebre e dell’inganno, io vi chiamo verso la Luce e la Verità, io vi chiamo verso mio Figlio. Solo Lui può convertire la disperazione e il dolore in pace e serenità, solo Lui può dare speranza nei dolori più profondi. (2 settembre 2018).

 

Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete, sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la Verità che è mio Figlio. […]” (2 gennaio 2012)  

 

Franco Sofia

(foto LaPresse)

 



[1] “Se volete essere felici, fatevi una vita semplice ed umile. Pregate molto e non vi preoccupate troppo dei vostri problemi: lasciateli risolvere a Dio e abbandonatevi a Lui!” (4 gennaio 1982). “Voi, figli miei, voi dovete preoccuparvi soltanto per la vostra anima, perché essa è l’unica cosa che vi appartiene sulla terra. Sudicia o pura, la porterete davanti al Padre Celeste.” (2 luglio 2016).

[2] Messaggio del 18 marzo 2000 “Cari figli! Non cercate la pace e il benessere invano nei luoghi sbagliati e nelle cose sbagliate. Non permettete ai vostri cuori di diventare duri amando la vanità. Invocate il nome di mio Figlio. RiceveteLo nel vostro cuore. Solo nel nome di mio Figlio sperimenterete il vero benessere e la vera pace nel vostro cuore. Solo così conoscerete l´Amore di Dio e lo diffonderete. Vi invito a diventare i miei Apostoli.

Nessun commento:

Posta un commento