Mirjana detta, in diretta, il messaggio ricevuto appena qualche istante prima durante l'apparizione |
Indirettamente è Mirjana a confermare la serietà dei segni dei tempi (o “segni del tempo”, espressione equivalente in questi messaggi consegnati a lei) in funzione degli avvenimenti futuri. Lo fa alla fine del suo libro:
“La
Madonna mi ha detto molte cose che ancora non posso rivelare. Per ora posso
solo immaginare cosa ha in serbo il futuro, ma da alcune indicazioni capisco
che gli eventi sono già avviati. Le cose stanno cominciando piano piano a
svilupparsi. Come dice la Madonna, guardate ai segni del tempo e pregate”[1].
Perché guardare ai segni dei tempi e
pregare, se questo non fosse collegato all’avvicinarsi della realizzazione dei
segreti?
In ogni epoca si è guardato ai segni dei tempi, ma
questa volta essi sono da considerare come premonitori degli avvenimenti futuri
o collegati con questi.
Se guardare ai segni dei tempi è una cosa seria, e la
Madonna lo ha fatto notare anche col rimprovero, allora occorre affrontare
questo argomento. Infatti,
all’interno della missione degli Apostoli ci sono dei compiti speciali, tra i
quali un posto di primo piano deve essere riservato alla richiesta della Gospa
di leggere e parlare dei “segni dei tempi”. L’Apostolo diventa così come la
biblica figura della sentinella[2],
chiamata a gridare per mettere in allarme sui segni del tempo e preparare il
mondo ad accogliere i segreti.
La storia degli
inviti che Maria ha fatto a Medjugorje, a leggere i segni del tempo, ci porta
indietro a due messaggi risalenti al 1993, e tutti e due consegnati alla
veggente Marija. Allora la Madonna, accennando ai segni del tempo, ne mostrava
l’importanza e indicava la strada per leggerli:
“Che ogni odio e gelosia escano dalla vostra vita e dai
vostri pensieri e che vi risieda soltanto amore per Dio ed il prossimo. Così,
solo così sarete capaci di discernere i segni di questo tempo.” (25 gennaio 1993).
“Leggete la Santa Scrittura, vivetela e pregate per poter
capire i segni di questo tempo.” (25 agosto 1993).
Da questi due messaggi, emergono alcune condizioni
necessarie per “discernere” i segni del tempo: essere liberi dall’odio e dalla
gelosia (che nei messaggi a Mirjana si tradurrà nella richiesta di avere cuori
puri e umili); leggere e vivere la Santa Scrittura, e pregare. Qui però siamo
in presenza di suggerimenti, non ancora di inviti, come avviene invece nei
messaggi agli Apostoli.
Spesso mi sono chiesto come mai la Madonna
insista nel chiederci di riconoscere
i segni dei tempi e di parlarne, e
più volte ha fatto questo in modo accorato, quasi come a rimproverarci:
“Cari figli miei, non
riconoscete i segni dei tempi?” (2 ottobre 2014).
Da una parte c’è un appello a riconoscere
i segni dei tempi, e dall’altra l’invito a parlarne. Questa nuova fase della missione
degli Apostoli inizia a partire dal 2006: prima non esiste. Come mai questa
urgenza adesso, forse che non c’erano prima questi segni?
E c’è di più, la richiesta di leggere i
segni dei tempi e parlarne, sta molto a cuore alla Madonna, come si evince da
questo messaggio:
“Solo con una
totale rinuncia interiore riconoscerete l’Amore di Dio e i segni del tempo in
cui vivete. Sarete testimoni di questi segni e comincerete a parlare di essi. A
questo desidero condurvi. Grazie per avermi risposto.” (18 marzo 2006).
Qui la Madonna sta parlando come il
condottiero che guida i suoi attraverso alcune tappe in vista del traguardo
finale. Addirittura, invita a riconoscere i segni dei tempi, traducendo tutto
questo in testimonianza: “Sarete
testimoni di questi segni”. Se questo compito gli sta così a cuore, allora
occorre indagare sul perché.
Nei messaggi che la Madonna ha dato a
Mirjana, e che noi stiamo seguendo come suoi Apostoli, “segni dei tempi” non
indica ciò che così veniva indicato, a partire da Giovanni XXIII, e che si
trova anche nei documenti del Concilio Vaticano II, in cui i “segni dei tempi”
sono visti in una accezione positiva, come la presenza di Dio negli avvenimenti
dei nostri giorni[3].
Invece nei messaggi dati a Mirjana, eccettuato un caso, l’espressione “segni
dei tempi” è presente in una accezione per lo più diversa, o addirittura
negativa. Tuttavia, anche questa accezione ha a che fare con la Parola di Dio,
e noi abbiamo il diritto-dovere di individuare o indagare questi segni, e
riconoscerli per tali.
Sono gli apostoli stessi di Gesù a
chiedergli di indicare loro quale sarà il segno che precederà la sua venuta:
“Al monte degli Ulivi poi,
sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Di' a
noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e
della fine del mondo».” (Mt 24, 3).
Gesù non dà loro un solo segno, ma più segni,
invitandoli a saper discernere questi segni quando sarebbe venuto il momento:
“Dalla pianta di fico imparate la parabola:
quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che
l'estate è vicina. Così anche voi:
quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.” (Mt. 24, 32-33).
Ma i segni che Gesù annuncia non sono affatto
belli. Addirittura,
ci saranno segni che sveleranno il volto del male e ai quali – lo dice Gesù –
dobbiamo fare attenzione:
“perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno
segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti. Voi, però, fate
attenzione! Io vi ho predetto tutto.” (Mc 13, 22-23).
In Luca,
Gesù rincara la dose:
“Vi saranno
segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in
ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli
uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla
terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio
dell'uomo venire su una nube con grande
potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e
alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».” (Lc 21, 25-28).
È Gesù stesso,
dunque, che ci invita alla vigilanza, a fare attenzione e ad osservare questo
tipo di segni, che evidentemente non sono quelli pacifici e positivi eletti dal
Vaticano II. Se segni dei tempi fossero solamente quelli, ci sarebbe precluso
anche di vegliare sulla presenza dell’Anticristo, dell’Apostasia e di tutti gli
altri segni che annunciano il ritorno di Gesù, e così di alzare il capo pieni
di gioia perché “la vostra liberazione è
vicina”. Anche questi sono “segni dei tempi”.
E infatti, nel resto del Nuovo Testamento ci
vengono mostrati proprio questi segni della venuta di Gesù e di tutto quello
che la precederà.
“Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima,
infatti, verrà l'apostasia e si rivelerà l'uomo dell'iniquità, il figlio della
perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra ogni essere chiamato e
adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere
Dio. […] La venuta
dell'empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni
e prodigi menzogneri e con tutte le seduzioni dell'iniquità, a danno di quelli
che vanno in rovina perché non accolsero l'amore della verità per essere
salvati” (2 Ts. 2, 3-4. 9-10).
Tornando ai messaggi dati a Mirjana, ecco
due esempi di illuminanti inviti della Madonna a leggere i segni dei tempi.
Primo esempio:
“Cari figli, vengo a voi perché
desidero col mio esempio mostrarvi l'importanza della preghiera per coloro che
non hanno conosciuto l'Amore di Dio. Voi chiedetevi: mi seguite? Figli miei, perché non riconoscete i segni
del tempo? Perché non parlate di essi? Venite con me, come Madre vi chiamo.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” (2 aprile
2006).
In questo primo
esempio i segni dei tempi sono collegati a “coloro
che non conoscono l’Amore di Dio”. Secondo esempio:
“Cari figli miei, non
riconoscete i segni dei tempi? Non riconoscete che tutto quello che è
intorno a voi, tutto quello che sta succedendo, accade perché non c’è amore?”
(2 ottobre 2014).
Anche in questo secondo esempio i segni del tempo sono legati a “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”, infatti, suggerisce la Madonna, ciò che sta succedendo nel mondo è a causa della mancanza di amore, o, meglio, per mancanza di conoscenza dell'Amore di Dio. Mirjana stessa conferma questa interpretazione. Il 4 agosto del 2014 al Festival dei Giovani, si è riferita proprio a questo quando ha affermato:
“[La
Madonna] ha detto in un messaggio: «Cari
figli, Io vi ho chiamati. Aprite i vostri cuori e permettetemi di entrare per
farvi Apostoli». Lei vuole che tutti noi siamo apostoli che divulgano
l’Amore di Dio. Vi prego di aiutare la nostra Madre Celeste. Ogni nostra
preghiera per loro asciuga le Sue lacrime a causa dei non credenti. Lei vuole
salvare tutti i Suoi figli. Vuole che tutti camminiamo sulla via retta. Noi
possiamo convertire i non credenti solo con la nostra preghiera ed il nostro
esempio. Lei vuole che per prima cosa preghiamo per loro. Ciò che di brutto accade nel mondo - guerre, divorzi, aborti… - viene da loro. Quando pregate per loro, pregate anche per
voi stessi e per il vostro futuro”.
I segni dei tempi riguardano perciò in
primo luogo tutti gli eventi che avvengono in negativo a causa di coloro che
non conoscono l’Amore di Dio, e che sono sotto gli occhi di tutti. Lo stesso
fatto che in modo impressionante la Madonna abbia insistito sull’amore nei
messaggi a Mirjana, vuol forse ricordarci il vangelo di Matteo: “Sorgeranno molti falsi profeti e
inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, si raffredderà l'amore di molti”? (Mt 24, 11-12).
Anche alle Tre Fontane, a Roma, la Madonna
profetizzò:
“La carità viene
il tempo che si raffredda” (12 aprile 1947).
È per questo che la Madonna sta svolgendo
con i suoi Apostoli un lavoro massiccio per compensare questo raffreddamento
dell’amore per colpa di “coloro che non
conoscono l’Amore di Dio”.
I segni dei tempi nei messaggi dati a
Mirjana hanno a che fare sempre con una realtà niente affatto piacevole, tanto
è vero che in alcuni casi in cui la Madonna ha invitato a leggere i segni dei
tempi, ha invitato anche a non aver paura. Tale realtà riguarda l’azione del
maligno (Satana, la Tenebra), il quale per compiere le sue opere si serve di
coloro che non conoscono l’Amore di Dio. Realtà tremenda, anche perché è in
gioco la salvezza eterna.
“Voi mi rifiutate.
Permettete che il peccato vi avvolga sempre di più. Permettete che vi conquisti
e vi tolga la capacità di discernimento. Poveri figli miei, guardatevi intorno e osservate i segni del
tempo. Pensate di poter vivere senza la benedizione di Dio? Non permettete che la tenebra vi avvolga.
Anelate dal profondo del cuore a mio Figlio. Il Suo Nome dissipa la tenebra più
fitta. Io sarò con voi, voi solo chiamatemi: “Eccoci Madre, guidaci!”. Vi
ringrazio!” (2 maggio 2009).
La Madonna aveva già preparato questo
momento in un’altra apparizione, che abbiamo avuto già modo di citare, cioè
quella delle Tre Fontane a Roma. Il 15 agosto 1958, all’inizio di una profezia
affidata a Bruno Cornacchiola, si trova un cenno di questa futura chiamata
degli Apostoli a leggere i segni dei tempi:
“Necessitano molte anime
apostoliche, arditi di verità e d’amore, pieni di fede, viva operante, amanti
dell’amore vero, e questi dovranno far
conoscere i tempi”[4].
[1] Il trionfo del Cuore, p.377
[2] “Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della
notte?”. (Isaia 21,11).
[3] Ad esempio, Paolo VI un giorno
enucleò alcuni «segni dei tempi», in linea con gli insegnamenti del Concilio
Vaticano II, che a lui sembravano annunciare un prossimo ritorno di Gesù:
“Bravi noi diciamo a quei giovani che sappiamo
lietamente partecipi di momenti religiosi intensi di riflessione e di orazione
comunitaria, forse più coscienti e più disposti a qualche operosa testimonianza
sociale, o esteriore, di quanto non fosse la generazione precedente. Bene!
Così vediamo che la gente di professione religiosa
osservante sembra oggi più convinta e più disposta a dare significato personale
più genuino e più generoso al carattere cristiano della loro vita di quello
ereditato dal costume ambientale o domestico. Bene!
Ancora: noi incontriamo qua e là la rinascita dello
spirito associativo nelle file dei nostri fedeli…
Esortiamo pure voi, figli carissimi, a cercare quei
«segni dei tempi», che sembrano precedere un nuovo Avvento di Cristo fra noi”.
(Paolo VI, Angelus Domini, domenica, 5 dicembre 1976).
[4] Saverio Gaeta, Il Veggente, Il segreto delle Tre Fontane,
p. 93
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