GUAI AI CUORI
APPESANTITI DALLE DISSIPAZIONI!
Con immagini grandiose e terrificanti, come in un immenso
affresco, Gesù apre davanti ai nostri occhi il tempo dell’Avvento,
arricchendolo con ammonimenti, validi sempre nella vita di ogni credente:
“State bene attenti che i vostri cuori non si
appesantiscano in DISSIPAZIONI, ubriachezze e affanni della vita e che quel
giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra
tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la
forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al
Figlio dell’uomo” (Luca 21,34-36).
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Il tempo dell’attesa e della vigilanza riguarda ogni uomo di
ogni tempo, di ogni luogo, di ogni popolo e di ogni religione, ma con
responsabilità diverse.
Più siamo vicini al punto Alfa e Omega della storia, cioè,
più siamo vicini a Gesù e più aumenta la nostra responsabilità. Perché aumenta
la nostra consapevolezza.
E questo vale ancora di più per coloro che sono stati alla
scuola della Regina della Pace.
Ci soffermeremo sulle vanità o dissipazioni nella vita
dell’Apostolo e di ogni caro figlio della Regina della Pace. Cosa la nostra
Madre ci ha detto a riguardo?
In senso spirituale si tratta di attività che all’apparenza
non appaiono come peccati gravi, ma che ci fanno sperperare in modo particolare
il tempo, e insieme ad esso anche i beni materiali e spirituali. Sono
distrazioni all’apparenza innocenti, ma che finiscono per mettere a rischio il
nostro destino eterno.
Tante dissipazioni col tempo rischiano di diventare
ubriachezze.
Le più note sono quelle attività che ci fanno perdere tempo.
Per fare un esempio, avete fatto caso a quante dissipazioni
abbiamo a disposizione con Facebook, WhatsApp, e Internet in genere, tolto ciò
che ci fa crescere?
Quante cose belle, simpatiche, da ridere, abbiamo a
disposizione per perdere tempo? O, se vi piace meglio, riempire il tempo?
Ognuno ha le sue dissipazioni, chi più chi meno.
E probabilmente non ci rendiamo conto che sono dissipazioni.
Il mondo dei social ci bombarda di novità fatte su misura
per noi. Il Web conosce i nostri interessi e appetiti e riesce a riempire il
nostro tempo libero e a rubarcene dell’altro. C’è da perdersi!
E poi?
E poi non abbiamo tempo per il Signore del Tempo!
Ecco un elenco di dissipazioni o vanità, espresse in modo
indiretto, tratte dai messaggi dati a Mirjana dalla Madonna per i suoi Apostoli
e per il mondo.
VANITÀ
“figli miei, non perdete tempo in vanità. Solo la
conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.” (2 giugno 2012).
Le vanità, infatti, rischiano di sostituirsi alla sorgente
della salvezza, per questo la Madonna ci ricorda che “Solo la conoscenza
dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.” (2 giugno 2012).
Noi diventiamo ciò che ascoltiamo, ciò che vediamo, ciò che
mangiamo. Le vanità appesantiscono i nostri cuori ( cf 2 luglio 2009) e a poco
a poco li induriscono, soprattutto se finiamo per amarle (18 marzo 2000).
Solo la conoscenza dell’Amore di Gesù, solo ciò che ci
unisce a Lui fino a farci diventare una cosa
sola con Lui, cioè, ascoltarlo, ubbidirgli, mangiarlo, salverà noi e
coloro che non conoscono il suo Amore.
Se la Madonna ci chiede di cercare “la pace e il benessere”
solo nel nome di Gesù, nel nome di chi ci vengono proposte le vanità?
Questo consiglio ce lo ha dato proprio nel giorno in cui ci
ha invitato per la prima volta a diventare suoi Apostoli:
“Cari figli! Non cercate la pace e il benessere invano
nei luoghi sbagliati e nelle cose sbagliate. Non permettete ai vostri cuori di
diventare duri amando la vanità. Invocate il nome di mio Figlio. RiceveteLo nel
vostro cuore. Solo nel nome di mio Figlio sperimenterete il vero benessere e la
vera pace nel vostro cuore. Solo così conoscerete l´Amore di Dio e lo
diffonderete. Vi invito a diventare i miei Apostoli.” (18 marzo 2000).
Perché
è pericoloso perdersi nelle vanità, la Madonna ce lo ha fatto capire in tanti
modi:
“Non
rinunciate alla salvezza ed alla vita eterna a causa della caducità e della
vanità di questa vita. Sono in mezzo a voi per guidarvi e come Madre vi
ammonisco. Venite con me.” (2 agosto 2009).
Le vanità portano alla
dispersione delle forze, e l’Apostolo della Regina della Pace viene impedito a
svolgere la propria missione:
“Figli miei, possono
vedere mio Figlio tutti quelli che lo amano; il suo volto è visibile attraverso
le anime che sono ricolme d’amore verso di lui. Perciò, figli miei, Apostoli
miei: ascoltatemi! Lasciate la vanità e l’egoismo. Non vivete soltanto per
ciò che è terreno, materiale. Amate mio Figlio e fate sì che gli altri
vedano il suo volto attraverso il vostro amore verso di Lui.” (2 marzo 2016).
L’APOSTOLO DELLA
REGINA DELLA PACE:
(espressioni tratte
dai messaggi dati a Mirjana)
- Non perde tempo in vanità
- Non ama la vanità
- Lascia la vanità e
l’egoismo. Non vive soltanto per ciò che è terreno, materiale.
- Non cerca la pace e il
benessere invano nei luoghi sbagliati e nelle cose sbagliate. Non permette
al suo cuore di diventare duro amando la vanità.
- Non rinuncia alla salvezza ed alla vita eterna a causa della
caducità e della vanità di questa vita
- Fa sì che muoia in lui tutto ciò che gli impedisce di amare e
salvare, di essere con il Padre e nel Padre
- Riflette su ciò che è umano e su tutto ciò che non gli permette di
seguire Gesù, le cose passeggere, le imperfezioni, le limitazioni
confrontandole con Gesù, con la sua divina immensità.
- Si libera da tutto quello che lo lega alle cose terrene, e permette
a ciò che è di Dio, attraverso le sue preghiere e il sacrificio, di dare
forma alla propria vita.
- Accoglie l’invito materno
della Mamma a fermarsi un momento e a riflettere su sé stesso e sulla
transitorietà di questa sua vita terrena. E poi riflette sull’eternità e
sulla beatitudine eterna.
- Egli sa che tutto attorno
a lui è passeggero e tutto crolla, e che solo la gloria di Dio rimane.
Perciò rinuncia a tutto ciò che lo allontana dal Signore. Adora solo Lui
perché Egli è l’unico vero Dio.
NEI MESSAGGI DATI ATTRAVERSO LA VEGGENTE MARIJA
Qui non troviamo il termine vanità, ma concetti equivalenti.
Ad esempio: gli ammonimenti a riguardo delle cose terrene, passeggere o piccole
cose di quaggiù come ama definirle la nostra Madre e Regina. Oppure, gli inviti
a considerare la brevità di questa vita a confronto dell’eternità. Ecco alcuni
esempi:
“I vostri cuori sono rivolti alle cose terrene, e queste
vi trattengono.” (9 maggio 1985).
“Figlioli voi siete ancora legati alle cose terrene e
poco alla vita spirituale.” (25 gennaio 2002).
“Voi siete così ciechi e legati alle cose della terra e
pensate alla vita terrena. Dio mi ha mandato per guidarvi verso la vita
eterna.” (25 ottobre 2006).
“Tutto ciò che è attorno a voi, figlioli, vi guida verso
le cose terrene, ma Io desidero guidarvi verso il tempo di grazia perché in
questo tempo siate sempre più vicini a mio Figlio affinché Lui possa guidarvi
verso il suo amore e verso la vita eterna alla quale ogni cuore anela.” (25
novembre 2011).
“Non preoccupatevi, figlioli, per le cose terrene ma
anelate al Cielo.” (25 settembre 2021).
“Non date importanza alle piccole cose (di quaggiù)
Tendete al cielo!” (25 luglio 1987).
“Siate veri con voi stessi e non legatevi alle cose
materiali ma a Dio. E non dimenticate, figlioli, che la vostra vita è
passeggera come un fiore.” (25 agosto 2001).
L’antidoto
principale lo dà Gesù stesso: “Vegliate e pregate in ogni
momento” (Lc 21,36).
Questo ci ha consigliato la Madonna nell’ultimo messaggio
del 2 del mese:
“Apostoli del mio amore, è tempo di veglia, e a voi
chiedo amore; di non giudicare nessuno, poiché il Padre Celeste giudicherà
tutti.” (2 marzo 2020.
Franco Sofia
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