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mercoledì 26 gennaio 2022

MIRJANA IN TEMPO DI GUERRA

 



GUERRA IN BOSNIA (Foto ITIS MAX PLANCK)


Durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia, Mirjana si trovò a vivere in tempi alterni un po’ a Medjugorje e un po’ in Italia. E quindi anche le apparizioni di quel periodo sono state vissute là dove si trovava. Lei racconta in modo accorato nel suo diario come ha vissuto la tragedia del suo popolo, ma anche il dramma della sua stessa famiglia.

Il conflitto ebbe un inizio fatidico nel decimo anniversario delle apparizioni, il 25 giugno 1991 quando la Slovenia e la Croazia proclamarono la loro indipendenza dalla Jugoslavia.

Il messaggio che la Madonna diede il 18 marzo di quell’anno, secondo Mirjana già alludeva alla guerra che stava per scoppiare. Così scrive lei stessa nel suo diario:

«All'inizio del 1991 la Madonna, quando si manifestò alle 19:30 per la mia apparizione annuale del 18 marzo, deve aver alluso al conflitto che ci stava aspettando a varco. Io ero a Medjugorje ed erano presenti in tanti.  

Durante l'apparizione mi diede un messaggio da rivelare al mondo, chiedendomi di pregare affinché potessimo essere “capaci di diffondere fra gli uomini la pace e l'amore poiché questa è la cosa più importante in questo tempo di lotta contro Satana”. E aggiunse: “Soltanto con la preghiera potete allontanare Satana e tutto il male che viene da lui”.

Mentre ascendeva al Cielo, vidi tre angeli che l'aspettavano - un particolare che ha avevo visto solo una volta, nell'agosto 1981. Era stata un'apparizione impressionante, e non solo per la presenza degli angeli; con la Jugoslavia sull'orlo della guerra, le sue parole relative a una battaglia contro il male apparivano incredibilmente profetiche»[1].

SREBRENICA (foto Globalist)

Mirjana si sofferma a fare un excursus di natura storica sulle radici di questo conflitto. Per poi comunicarci che “Nel settembre 1991 Marko ed io decidemmo di portare per una settimana Marija, che aveva 9 mesi, per far visita al nostro amico Antonio Cassano che abitava a Montemelino, In Italia”.

In quel periodo la Bosnia-Erzegovina si trovava ancora in una situazione di relativa pace, ma mentre si risiedevano in Italia hanno dovuto vivere il dramma della loro gente come fossero in esilio per un anno intero.

«Marco ed io, da lontano, ci sentivamo impotenti di fronte alla distruzione della Croazia, ma non potevamo rimanere senza far niente. Iniziammo a radunare aiuti materiali e ad inviarli nel Paese, dapprima in piccole quantità - un giorno una busta di materiale medico, Un altro una scatola di vestiti - ma, quando si sparse la voce su quello che facevamo, le donazioni aumentavano rapidamente. Antonio ci permise di utilizzare la casa come magazzino per i vari materiali gli italiani rispondevano con generosità, talvolta arrivando da Antonio con camion carichi di aiuti. Quando arrivavano persone da zone lontane dell'Italia, Antonio offriva loro cibo e alloggio e li ringraziava a nome del popolo croato».

Mentre si trovano in casa dell’amico Antonio, a Mirjana viene l’idea di creare un gruppo di preghiera. Ciò stupisce è che la stessa Mirjana è presa dall’asia di prendere sul serio i messaggi della Madonna.



«Con la minaccia della guerra che incombeva sulla Bosnia-Erzegovina, sentivo l'urgenza di mettere in pratica i messaggi della Madonna anche insieme agli altri. Durante il conflitto, la Beata Vergine Maria ci ripeteva più volte l'invito a pregare per la pace; chiesi allora ad Antonio di formare un gruppo di preghiera.

Antonio fu entusiasta dell'idea, e invito tutti quelli che conosceva a venire a pregare con noi ogni mercoledì alle 11 di mattina. Trasformò una stanza della casa in un luogo di preghiera inserendovi una statuetta bianca della Madonna. Apri pensavamo che solo poche persone sarebbero venute al primo incontro; fumo invece sbalorditi vedendo la stanza riempirsi rapidamente con l'arrivo di 40 persone. Quelli che vennero più tardi dovettero rimanere a pregare fuori.

La nostra missione era pregare per coloro che non avevano ancora conosciuto l'amore di Dio. Pregavamo sempre il Rosario e leggevamo versi della Bibbia. Molte persone che venivano a pregare con noi avevano seguito sin dall'inizio i messaggi della Madonna».

Particolare non trascurabile, da parte di Mirjana questo perseguire la missione affidatale dalla Madonna di pregare per coloro che non conoscono l’amore di Dio anche in un tempo di guerra fratricida. D’altra parte, chi sono coloro che fomentano le guerre, se non gli stessi che non conoscono l’amore di Dio? Sono gli stessi che perpetrano e perseguono le cose più brutte che l’uomo possa compiere; e, quindi, pregare per loro significa pregare anche impedire le guerre, di qualsiasi tipo esse siano.

In questo periodo arrivò il giorno dell’apparizione annuale a Mirjana. Era il 18 marzo 1992 e un numeroso gruppo di persone si radunò in casa di Antonio. Era presente anche una emittente televisiva.

«La Madonna apparve all'improvviso verso le 13:50. Pregai con Lei tre volte il Padre Nostro - una volta per i malati, un'altra per coloro che non avevano ancora conosciuto l'amore di Dio, e un'altra per tutti quelli lì presenti - e poi, io sola, il Salve Regina in suo onore.

La Madre Celeste mi diede anche questo messaggio da condividere con tutti: “Figli cari!”, disse in tono implorante. “Mai come adesso ho avuto bisogno delle vostre preghiere. Mai come adesso vi prego di stringere in mano il rosario. Stringetelo forte! Io prego moltissimo il Padre per voi. Vi ringrazio perché siete venuti così numerosi e avete risposto alla mia chiamata”.

“Sì, lo faremo, o Madre”, dissi».


Apparizione del 18 marzo 1992

Questa apparizione è per certi versi unica. Mirjana, infatti, durante l’apparizione, per tre volte, ad intervalli di qualche minuto, interrompe il suo dialogo silenzioso con la Madonna per recitare con voce normale un Padre Nostro e un Gloria al Padre, e dopo la prima volta anche il Salve Regina in croato, mentre le persone presenti la accompagnavano, pregando in italiano, senza sapere per quali intenzioni stessero pregando quelle preghiere. Le intenzioni le conosceranno dopo, quando la stessa Mirjana, finita la lettura del messaggio, gliele ha comunicate. Da come ha presentato l’apparizione al gruppo presente, si nota che Mirjana non si era nemmeno accorta che le preghiere le avevano recitate anche i presenti insieme a lei.

Nel video di questa apparizione, è Mirjana stessa a leggere il messaggio per gli italiani, e, alla fine della lettura del messaggio, dice: «Io ho detto: “Lo faremo!”, io ho detto…», qui si interrompe, non riuscendo a proseguire, perché si commuove. Interrogata successivamente sul perché si sia interrotta, lei ha risposto: la Madonna «era come un comandante; Lei vuole portare tutti in cielo subito. Ma Lei ci mostra la strada, e che strada dobbiamo fare, e io a nome di tutti ho detto: “Si! Lo faremo, Mamma!”, l’ho detto con tutto il cuore, perché non ho potuto fare nient’altro».

Durante l’apparizione si vede ad un certo punto Mirjana togliere la corona che aveva attorno alle mani giunte e stringerla sempre dentro le mani giunte; in coincidenza con le parole della Madonna: “Mai come adesso vi prego di stringere in mano il rosario. Stringetelo forte!”.

Poco dopo, la troupe televisiva intervistò Mirjana. Tra l’altro le fu chiesto:

«“L'invito a pregare per la pace viene ripetuto molte volte. La Madonna le ha chiesto di pregare per la pace in Jugoslavia o per qualsiasi altra guerra in corso?”

“La Madonna, quando è arrivata undici anni fa a Medjugorje, si è presentata come la Regina della Pace. Allora ci era sembrato strano perché vivevamo in un tempo di pace, come qui in Italia, ma adesso sappiamo perché. Abbiamo pregato per la pace solo un po’, così come per tutto il resto. Non penso comunque che la Madonna voglia che preghiamo solo per la pace in Jugoslavia; Lei vuole che preghiamo per la pace in tutto il mondo. Per Lei, la Jugoslavia, la Germania, l'Italia e tutti i paesi del mondo non esistono. Dalla sua prospettiva, siamo tutti figli dello stesso pianeta, quindi dovremmo pregare per la pace nel mondo intero”».

(Brani estratti da: Mirjana Soldo, Il mio Cuore trionferà, pp. 242-253).

Franco Sofia



[1] Altri particolari si trovano in questo sito inglese: https://www.medjugorje.com/medjugorje-messages/search-messages/?q=mirjana&lg=en&redirect=1&n=60: (Con Google traduttore) «In questa occasione non mi ha parlato dei segreti. Durante l'apparizione ho pregato tre " Padri nostri " con lei, uno per i non credenti, uno per tutti coloro che ne avevano bisogno e uno per tutti gli ammalati che erano presenti. Quindi ha benedetto tutti noi e tutti gli oggetti sacri che Le erano stati portati. Ho anche avuto molte domande da porre, fattemi dagli altri. Per tutti quelli che hanno chiesto qualcosa, ha dato solo una risposta: "Pregate tutti e tre i misteri del Rosario ogni giorno per i non credenti e partecipate alla Messa appositamente per loro una volta al mese, Dio sa quali sono i loro bisogni che devono portare a Lui"».

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