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lunedì 13 settembre 2021

LA GENTE DI MEDJUGORJE - Testimonianza

 



 

Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, vengo dalla Sicilia (Catania) e ho 21 anni.

Sono arrivato per la prima volta a Medjugorje il 29 giugno 2011 insieme ad una mia cara zia, e da allora me ne sono innamorato. È qui che ho incontrato Lei, Maria, la Mamma, perché, essendo la mia famiglia interamente protestante, nessuno mai mi aveva parlato della sua tenerezza. Da quella prima volta, cerco di venire a Medjugorje appena possibile, perché questo luogo è diventato per me “casa”, un rifugio in cui correre nei momenti più brutti.

Purtroppo mio papà presto intraprese delle brutte strade legate alla droga e al gioco d’azzardo, catene che si portó dietro fino alla nascita mia e dei miei due fratelli. Nonostante questi terribili vizi, il mio papà non è mai venuto meno nel suo immenso amore per noi e per mia mamma, senza farci mancare nulla sia materialmente che affettuosamente, dimostrando che l’amore di un padre per la propria famiglia è in grado di andare oltre ogni ostacolo. Mio papà riuscí af uscire da questo terribile “tunnel” nel 2016, ma la pesantezza di questa situazione aveva provocato in me una grande ferita che è stata guarita durante il mio pellegrinaggio a Medjugorje del 2018, quando, durante un’apparizione straordinaria sul Podbrodo, la Madonna disse: “cari figli, perdonate come voi siete stati perdonati!”. Da lí capii che dovevo vedere tutto l’amore che mio papà ci aveva sempre dato, invece di concentrarmi solo sui suoi errori.

Tante volte mi è stato chiesto: “Che ci vai a fare 100 volte a Medjugorje?”. E la risposta è sempre uguale: vado a ricordarmi che cosa significhi essere amati per come si è, e amare gli altri per come sono, indistintamente. Qui ogni “Ave Maria”, ogni pietra, ogni canto di Adorazione è una carezza che riesce a sciogliere il cuore, a guarire l’anima da ogni ferita, anche la più profonda, perché non c’è male che Mamma non riesca a trasformare in bene, proprio come è accaduto nella mia storia.

Non smetterò mai di ringraziare il Cielo per avermi donato questo Paesino, con tutto l’Amore che solo questo luogo mi ha dato. Nel corso di questi anni, qui ho incontrato tanti amici, ho ascoltato tante storie, ho visto luoghi incantevoli, ma soprattutto… ho portato tanti “perché?” che hanno ricevuto sempre la stessa risposta, che è quella che la Madonna diede in uno dei primi messaggi: “Angeli miei, non abbiate paura di niente, perché Io sono con voi. Non vi abbandonerò mai”.

 

Grazie, Mamma, o meglio… Havala Ti, Majko!

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