FRATEL BIAGIO CONTE: "LE MIE FORTI PREOCCUPAZIONI PER LA
SANTA CHIESA...”
Il 7 ottobre 2022, nel giorno della Madonna del Rosario,
qualche mese prima di morire, fratel Biagio ha inviato una lettera accorata a
papa Francesco in cui si dice “molto preoccupato perché la santa chiesa sta
attraversando un momento difficile e sta subendo una forte umiliazione a causa
di alcuni pastori, religiosi e religiose.”
Ecco la lettera:
«Carissimo e amato papa Francesco...
sono molto preoccupato perché la santa chiesa sta
attraversando un momento difficile e sta subendo una forte umiliazione a causa
di pastori, religiosi e religiose, che, chiamati dal buon Dio ad evangelizzare
e a soccorrere le pecorelle sbandate e smarrite, a cui purtroppo non stanno
dando il buon esempio, sono tentati e traviati dai peccati e dai vizi di ieri e
di oggi.
Ma l’amato buon Gesù, che è il buon
pastore, ci chiama e ci invita ad essere anche noi il buon esempio e ad
essere “ il buon sale della terra”; ma se perdiamo il sapore facendoci
vincere dalle tentazioni saremo gettati e calpestati e così non saremo più il
buon esempio ma il cattivo esempio. È urgentissimo tutelare e prendersi cura
della santa chiesa, aiutandola e rafforzandola soprattutto in una più forte e
sana formazione vocazionale dei seminaristi nei seminari, nei conventi.
Affinché potranno nascere forti e nuovi pastori, religiosi al servizio della
chiesa e del nostro prossimo, capaci di donarsi per il bene di questa sofferta
umanità.
Dice il buon Dio siate “buoni come le colombe, ma
attenti come i serpenti”, siate prudenti soprattutto per il forte rischio
dei profanatori che tentano di trasformare la casa di Dio in bancarelle e
scambio valute, adeguandosi alle mode e agli scorretti costumi di oggi.
Le donne entrano in chiesa tutte scollate e
seminude e partecipano alle sante messe, ai battesimi, alle comunioni, alle
cresime e ai matrimoni; anche la sposa si presenta tutta alla moda, cioè tutta
scollata, trasformando così la casa di Dio, in una passerella di moda. Dice il
buon Dio: “aiutiamo, correggiamo e rimproveriamo chi è nell’errore e così sarà
possibile la loro conversione per mezzo vostro; ma se non direte al peccatore –
dice il buon Dio – che sta peccando, ti caricherai il peccato degli altri’’.
Come si dice nella terra di Sicilia: “non facciamo gli omertosi”; cioè, vediamo
e non parliamo e non interveniamo.
Cari pastori, religiosi e religiose fate
attenzione non spogliatevi della vostra preziosa veste di sacerdoti,
togliendovi il crocifisso e il colletto bianco, vestendovi in borghese
esponendovi così ai tanti pericoli, ai rapaci e agli avvoltoi. Siate prudenti
alle negative dipendenze, alle sigarette, all’alcool, etc. per essere di buon esempio e non di cattivo
esempio. Carissimi sacerdoti, religiose e religiosi non utilizzate il termine
adesso vado in “vacanza” nelle spiagge delle isole, mettendovi in costume in
mezzo a tanto nudismo di donne e di uomini senza un contenimento. Non
spendete più soldi per vacanze o svaghi, ma donate e donatevi ai poveri e a chi
è in difficoltà. Ai religiosi non si addice la parola “vacanza” nelle
spiagge, ma “ritiro spirituale”, recandovi nel silenzio delle montagne, della
natura come spesso si recava l’amico e fratello Gesù. Carissimi sacerdoti, religiosi
e religiose siate ferventi nella fede, nella speranza e nella carità in
obbedienza e rispetto al nostro Santo Padre Papa Francesco che il buon Gesù
ci ha donato e ai nostri Vescovi per costruire tutti insieme un mondo migliore
di pace e di giustizia.
Carissimo e amato Papa Francesco, coraggio, il
buon Dio ti custodisca e ti dia sempre forza e salute per tutelare la santa
chiesa e tutti i cittadini di questa ammalata società. Grazie Papa Francesco
per il tuo prezioso operato verso i più deboli e più poveri.
Carissimo e amato Arcivescovo Corrado anche tu sei
il nostro pastore donato alle pecorelle di questa città di Palermo. Carissimo
Arcivescovo Corrado, coraggio, il buon Dio ti ha affidato una missione molto
delicata di custodire la casa di Dio, la Cattedrale e tutte le chiese e il
seminario. Grazie per il tuo operato e sostegno verso i più bisognosi, continua
a pregare per tutti noi, anche noi preghiamo per te.
Pace e Speranza
Fratel Biagio
piccolo servo inutile».
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