L’UMANITÀ
VA VERSO LA PERDIZIONE
Si può dire una
parola di speranza su questo messaggio che adesso rileggiamo?
"Cari figli! Pregate con me per la pace
perché satana vuole la guerra e l’odio nei cuori
e nelle nazioni.
Perciò pregate e, nelle vostre giornate, fate sacrifici con il digiuno e la penitenza perché
Dio vi doni la pace.
Il futuro è al bivio perché l’uomo moderno
non vuole Dio.
Perciò l’umanità va verso la perdizione.
Voi, figlioli, siete la mia speranza.
Pregate con me affinché si realizzi ciò che ho iniziato a Fatima e
qui.
Pregate e testimoniate la pace nel vostro ambiente e siate uomini di
pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata." (25 gennaio 2023).
Si tratta di uno dei messaggi più forti che la Madonna
ha dato a Medjugorje, non l’unico, perché ce ne sono anche altri così forti.
Questo messaggio però arriva in un momento cruciale,
poiché “il futuro è al bivio”. Anche l’anno scorso il 25 marzo Ella aveva
usato questo linguaggio: “l’umanità è al bivio”, aveva detto in
riferimento sempre a Satana che vuole la guerra.
È Satana che vuole la guerra. La Madonna questo l’ha
ripetuto più volte, sia nel periodo della guerra civile jugoslava (dal 1991 al
1994), sia a partire dal 2019 e dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Satana vuole
la guerra nei cuori con l’odio, e nelle nazioni o tra i popoli; vuole, cioè, l’estensione
della guerra per portare l’umanità alla perdizione e alla distruzione.
Ogni volta che nei messaggi viene citato Satana appare
anche il termine distruzione. Satana, infatti, vuole la distruzione di tutto ciò
che ha a che fare con Dio, a cominciare dalla creazione. Vuole distruggere la pace
nel mondo e nei cuori, e vuole portare l’uomo alla perdizione della sua stessa
salvezza eterna.
C’è speranza?
Sì, c’è speranza. La Madonna, con umiltà, si mostra
sicura che la speranza sta nella preghiera: “Voi, figlioli, siete la mia
speranza”. Di fronte all’abisso spalancato davanti all’umanità da Satana,
il Cielo e la Terra sono uniti insieme e fanno muro con la forza misteriosa
della preghiera.
Poiché
siamo noi la Sua speranza, la Madonna ci implora: “pregate con me”, e lo
fa per due volte in questo messaggio. Ce lo ha chiesto anche altre volte, ma in
riferimento spesso all’azione di Satana:
“Satana è
forte e con tutta la sua forza desidera distruggere la pace che viene da Dio.
Perciò, cari figli, pregate con me in modo speciale per la pace.” ( 25 ottobre 1990);
“Cari figli! Vi invito a stare con me nella
preghiera, in questo tempo di grazia, in cui le tenebre lottano contro la
luce.” (25 marzo 2018).
Appena tre giorni dopo avere iniziato a dare i
messaggi del 25 del mese, il 28 gennaio del 1987, la Madonna diede, attraverso
la veggente Mirjana, quello che è stato definito come “L’appello della Vergine
Maria”, il messaggio più lungo dato a Medjugorje fino ad ora. Verso la metà del
messaggio, prima di accennare con tono severo ai segreti, lanciò quasi un
grido: “Pregate con me!”.
La Madonna si stava preparando ad affidare la missione
a Mirjana di pregare per “coloro che non conoscono l’Amore di Dio” (2 agosto
1987), e riprendere ad apparirle ogni 2 del mese. Durante queste apparizioni la
veggente e la Madonna pregavano insieme per queste persone. In questa missione,
ha poi coinvolto anche i suoi Apostoli.
Quando preghiamo secondo le intenzioni di Maria,
dobbiamo essere coscienti che preghiamo insieme a Lei. Non siamo soli!
Ed ecco che a distanza di 32 anni riappare Fatima nei
messaggi di Medjugorje!
Il progetto di Dio è pienamente in atto: Dio non ha
dimenticato il grande piano di conversione del mondo intero. E la Madonna ci
garantisce che se preghiamo con Lei si realizzerà ciò che è stato iniziato a
Fatima e a Medjugorje.
Per questo motivo, come ha fatto a Fatima e anche a
Medjugorje, non solo ci chiede di pregare con Lei, ma di fare anche dei
sacrifici “col digiuno e la penitenza”.
Abbiamo forse “dimenticato che con la preghiera e il
digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi
naturali.” (21 luglio 1981)?
Coraggio allora, il Cielo sta pregando con noi e continua
a fidarsi dei “cari figli della Gospa”.
Franco Sofia
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