2 SETTEMBRE 2012
IL MESSAGGIO PER ECCELLENZA DELLA MISSIONE
Mirjana durante l'apparizione del 2 settebre 2012
Quel giorno alla
Croce Blu, la Madonna diede uno dei messaggi più belli e più struggenti che ci
abbia lasciato durante le sue apparizioni a Medjugorje. Anche se direttamente è
indirizzato ai suoi Apostoli, è valido per tutti i suoi figli e, in particolar
modo, per tutti coloro che desiderano consacrarsi a Lei col “Totus tuus”:
“Cari figli,
mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole
essere una cosa sola, anime che abbiano compreso l’importanza della preghiera
per quei miei figli che non hanno conosciuto l’Amore del Padre Celeste. Vi
chiamo perché ho bisogno di voi. Accettate la missione e non temete: vi renderò
forti. Vi riempirò delle mie grazie. Col mio amore vi proteggerò dallo Spirito
del Male.
Sarò con voi. Con la mia presenza vi
consolerò nei momenti difficili. Vi ringrazio per i cuori aperti.
Pregate
per i sacerdoti. Pregate perché l’unione tra mio Figlio e loro sia più forte
possibile, affinché siano una cosa sola. Vi ringrazio”.
Proprio
nell’anno della chiamata alla missione di Apostoli, la Madonna in un messaggio
a Marija, rivelò un dato, che cioè tanti con la preghiera e la conversione si
sono avvicinati a Lei e stanno anticipando in se stessi il trionfo del Cuore
Immacolato:
“Cari figli, desidero
condividere con voi la mia gioia. Nel mio Cuore Immacolato io sento che ci sono
tanti che si sono avvicinati a me e portano in maniera particolare nei loro
cuori la vittoria del mio Cuore Immacolato pregando e convertendosi.” (25 agosto 2000).
Dodici anni dopo, attraverso quel
messaggio che abbiamo definito per eccellenza della missione e che abbiamo
citato sopra, Ella si spinge oltre, e all’Apostolo non chiede più solo
vicinanza, accompagnamento, ma fusione:
“Cari figli, mentre i miei occhi
vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole essere una cosa sola[1].” (2 settembre 2012).
Qui, secondo me, sta infatti il salto di qualità
che deve fare l’Apostolo, o il tassello fondamentale nell’identikit
dell’Apostolo della Regina della Pace: egli è colui che permette all’anima
della Madonna di assimilare la propria anima. Il che significa che per
diventare Apostolo della Regina della Pace bisogna tendere a questa unione.
C’è una categoria di persone che capisce
subito, per una sorta di intuito innato, le parole di questo messaggio, perché
ce l’ha nel proprio codice genetico spirituale: sono coloro che hanno dato la
loro vita a Maria col Totus Tuus,
come è successo con san Giovanni Paolo II.
La Madonna sta chiedendo ai suoi Apostoli
qualcosa che assomigli al Totus Tuus,
cioè alla consacrazione concepita da san Luigi Grignion de Montfort, da cui
partire per giungere ad una unione che sia superiore a tutto ciò che ha chiesto
finora?
È mia convinzione che questa unione, che è
anche uno dei segreti della santità, sia fondamentale per permettere alla
Madonna di operare in noi. Come rifletteva san Luigi Maria Grignion de
Montfort:
“Quando lo Spirito
Santo, suo Sposo [di Maria], l'ha trovata in un'anima, vi vola e vi entra con
pienezza, si comunica a quest'anima con abbondanza e nella misura in cui trova
spazio la sua Sposa. Uno dei principali
motivi per cui lo Spirito Santo oggi non compie meraviglie clamorose nelle
anime, è che non vi trova un'unione abbastanza forte con la sua fedele e
indissolubile Sposa. Dico indissolubile Sposa, perché da quando questo
Amore sostanziale del Padre e del Figlio ha sposato Maria per generare Gesù Cristo,
capo degli eletti, e per riprodurre Gesù Cristo negli eletti, non l'ha mai
abbandonata, perché ella è stata sempre fedele e disponibile.”[2]
Abbiamo già accostato gli Apostoli della
Regina della Pace agli Apostoli degli Ultimi Tempi di cui parla il Montfort. In
effetti il modo in cui la Madonna sta preparando i suoi Apostoli richiama
immediatamente a quegli Apostoli. Ci sono molti elementi che accomunano la
preparazione prevista da san Luigi con quella presente nei messaggi dati a
Mirjana.
Nel suo libro “Medjugorje e il futuro del mondo” padre
Livio, alla luce del confronto con la profezia del Montfort (il quale nel 1712
annunciava che la Madonna sarebbe venuta a suscitare gli Apostoli degli ultimi
tempi), scrive che siamo giunti al momento dell’epilogo dello scontro tra la
Donna vestita di sole e il Dragone infernale:
“in un tempo in cui la stessa
Regina della Pace pare richiamare sempre più la prospettiva montfortana usando
frequentemente nei messaggi di Medjugorje l’espressione «apostoli miei». È come se la Madonna stessa
confermasse il fatto che sta chiamando i suoi, li sta radunando e formando per
farne le schiere della Luce opposte alle potenze delle Tenebre”.[3]
Franco
Sofia
(Estratto
da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata,
ed. Mimep, 2020)
[1]
Addirittura, la traduzione letterale dell’originale croato non è “una cosa
sola”, ma “UNA”, come dimostrano, ad esempio, le traduzioni in inglese,
francese e portoghese
[2]
Trattato della vera devozione a Maria,
36.
[3]
Padre Livio (con Diego Manetti), Medjugorje
e il futuro del mondo, Dai dieci segreti al tempo della pace, Piemme, 2014,
p. 200
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