L’APPELLO DIMENTICATO
«Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei!
Non si sa di che si tratta, ma quando lo
si verrà a sapere, sarà tardi!
Ritornate alla preghiera! Nulla è più
importante di essa.
Vorrei che il Signore mi permettesse di
chiarirvi almeno in parte i segreti;
ma sono già troppe le grazie che vi offre».
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All’inizio del 1987 avvenne un cambio di strategia negli
interventi della Regina della Pace. Il 25 di gennaio Ella diede inizio ai
messaggi del 25 del mese, sempre attraverso la veggente Marija.
E tre giorni dopo, attraverso la veggente Mirjana, lanciò un
messaggio, sotto forma di appello, che fino ad oggi è da considerarsi il più
lungo tra quelli che la Vergine Maria ha
dato a Medjugorje.
Il cambio di strategia nascondeva il progetto di mettere
gradualmente Mirjana in primo piano, cosa che avvenne a partire dal 2 agosto di
quell’anno con l’affidamento della missione di pregare per coloro che non
conoscono l’Amore di Dio.
La Madonna dava una grande importanza a questo suo appello,
tanto è vero che appena un mese e mezzo dopo avercelo lasciato, durante
l’apparizione annuale del 18 marzo, si lamentò con Mirjana:
“La Vergine – riferì
Mirjana – mi ha parlato dei segreti, della preghiera e del sacrificio. Ella
si è dimostrata triste perché il suo appello del 28 gennaio non è stato accolto
a dovere”.
Si tratta di uno dei quattro messaggi dati a Medjugorje nei
quali la Madonna ha utilizzato esplicitamente il termine «segreti».
Ecco l’appello:
APPELLO DELLA VERGINE MARIA - 28 gennaio 1987
«Miei cari figli! Sono venuta da voi per condurvi alla
purezza dell’anima e, quindi, verso Dio.
Ma come mi avete accolto? All’inizio senza credere, con
paura e sfiducia verso i ragazzi che ho scelto. Poi una maggioranza di voi mi
ha accolto nel suo cuore e ha incominciato a mettere in pratica le mie
richieste materne. Ma purtroppo questo non è durato a lungo.
In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là
mi raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che
prendesse il sopravvento in voi, che vi dominasse. Alcune volte capite che
qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo
sentimento.
Non cedete, figli miei! Asciugate
dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate. Guardatevi
intorno! Trovate il tempo per accostarvi a Dio in chiesa. Venite nella casa del
Padre vostro.
Trovate il tempo per
riunirvi in famiglia e supplicare grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione
della Messa. Non guardate con disprezzo il povero che vi supplica per una
crosta di pane. Non cacciatelo dalla vostra mensa piena. Aiutatelo, ed anche
Dio aiuterà voi. Forse la benedizione che il povero vi dà come ringraziamento,
si realizza, forse Dio lo ascolta.
Voi, figli miei, avete dimenticato tutto questo. E in ciò ha
contribuito anche Satana.
Non cedete! Pregate con me!
Non ingannatevi pensando: “Io sono buono, ma il fratello che
mi sta accanto non vale nulla”. Non sareste nel giusto.
Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei!
Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi!
Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa.
Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe
le grazie che vi offre.
Pensate
a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato l’ultima volta a qualche
cosa per il Signore?
Non voglio rimproverarvi ulteriormente.
Desidero invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla
penitenza.
Se col digiuno desiderate ottenere una
grazia da Dio, che nessuno sappia che digiunate.
Se con un dono ad un povero, desiderate
ottenere una grazia da Dio, che nessuno lo sappia all’infuori di voi e del
Signore.
Ascoltatemi,
figli miei e riflettete in preghiera su questi miei richiami!».
Franco
Sofia
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