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mercoledì 30 settembre 2020

LE STRADE VERSO LA PURIFICAZIONE

 

LE STRADE VERSO LA PURIFICAZIONE

Come prepararsi alla prossima purificazione

 



La purificazione è necessaria sia che apparteniamo al popolo che entrerà nella terra promessa del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria[1], sia che dobbiamo incontrare il Signore come tutti gli uomini alla fine della nostra vita terrena.

In ogni caso occorre prepararsi.

Ma nel primo caso la purificazione fa anche parte dell’acquisizione delle capacità necessarie ad ogni buon Apostolo della Gospa per adempiere efficacemente la missione che gli è stata affidata.

Fino ad ora abbiamo visto perché e come la Regina della Pace ha chiesto “cuori puri ed umili” ai suoi Apostoli come condizione indispensabile per la loro missione[2], adesso vedremo quali strade Lei ha indicato per raggiungere questo traguardo.

Nella parte finale della riflessione sui “cuori puri ed umili”, vedevamo che:

 l’umiltà negli insegnamenti della Gospa ai suoi Apostoli, prima di essere una virtù, è un dono. E questo dono è più importante della virtù:

Ho bisogno di Apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà.” (2 ottobre 2012).

 

Ecco come Maria ci insegna la strada per ottenere questi doni.

Nel messaggio del 2 luglio 2007, ad esempio, l’umiltà nasce come dono, insieme alla mitezza e all’amore, in seguito alla purificazione ottenuta nel sacramento della confessione. Se la confessione è profondamente sincera, ben fatta, se c’è il “riconoscimento completo dei peccati” (2 luglio 2011)[3], allora si verifica come uno svuotamento che sarà riempito dalla grazia. Il primo e principale passo che occorre fare da parte nostra è la rinuncia all’orgoglio. Poi è Dio che interviene svuotandoci dal peccato attraverso la confessione.

Prima stazione su questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti al mio Figlio.” (2 luglio 2007).

Insomma, l’umiltà dono nasce da una collaborazione tra Dio e l’uomo: è un lavoro di simbiosi in cui la parte preponderante è costituita dalla grazia di Dio che giunge a noi attraverso lo Spirito Santo; mentre all’uomo spetta di fargli spazio.  Il cammino verso l’umiltà inizia quando prendiamo coscienza del fatto che “non abbiamo niente e non possiamo niente” e che “l’unica cosa nostra e quello che possediamo è il peccato” (2 luglio 2007). Come il figliol prodigo, la cui salvezza ha avuto inizio nel momento in cui ha preso coscienza che l’unica cosa che gli era rimasta era la condizione di peccato in cui viveva: “rientrato in sé, disse: «Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi».” (Lc 15, 17-19).

 

Dopodiché, avendo nella confessione ricevuto l’abbraccio del Padre, con la purificazione ci viene ridonato il cuore mite e umile di Gesù. È quello il momento in cui possiamo vivere Gesù (“vivere mio Figlio”), come ha detto in due messaggi la Vergine Maria (2 dicembre 2014 e 2 luglio 2017).

Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo. Per mezzo di questa umiltà e di questo amore, mio Figlio vi ha salvato e vi ha aperto la via verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la via verso il Padre Celeste a tutti coloro che non l'hanno conosciuto e non hanno aperto il proprio cuore al suo amore. Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che stanno ancora vagando in cerca della verità.(2 aprile 2013).

 

Franco Sofia

 

(Per approfondire: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, Maria maestra dei suoi Apostoli)

 



[3]Cari figli, oggi, per la vostra unione con mio Figlio, vi invito ad un passo difficile e doloroso. Vi invito al riconoscimento completo ed alla confessione dei peccati, alla purificazione. Un cuore impuro non può essere in mio Figlio e con mio Figlio.”  (2 luglio 2011)  

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