LE STRADE VERSO LA PURIFICAZIONE
Come prepararsi alla prossima
purificazione
La purificazione è necessaria sia che apparteniamo al popolo che entrerà nella terra promessa del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria[1], sia che dobbiamo incontrare il Signore come tutti gli uomini alla fine della nostra vita terrena.
In
ogni caso occorre prepararsi.
Ma
nel primo caso la purificazione fa anche parte dell’acquisizione delle capacità
necessarie ad ogni buon Apostolo della Gospa per adempiere efficacemente la
missione che gli è stata affidata.
Fino
ad ora abbiamo visto perché e come la Regina della Pace ha chiesto “cuori puri
ed umili” ai suoi Apostoli come condizione indispensabile per la loro missione[2],
adesso vedremo quali strade Lei ha indicato per raggiungere questo traguardo.
Nella
parte finale della riflessione sui “cuori puri ed umili”, vedevamo che:
“Ho bisogno di Apostoli dal
cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e
vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà.” (2 ottobre 2012).
Ecco come Maria
ci insegna la strada per ottenere questi doni.
Nel messaggio
del 2 luglio 2007, ad esempio, l’umiltà nasce come dono, insieme alla mitezza e
all’amore, in seguito alla purificazione ottenuta nel sacramento della
confessione. Se la confessione è profondamente sincera, ben fatta, se c’è il “riconoscimento completo dei peccati” (2
luglio 2011)[3],
allora si verifica come uno svuotamento che sarà riempito dalla grazia. Il
primo e principale passo che occorre fare da parte nostra è la rinuncia
all’orgoglio. Poi è Dio che interviene svuotandoci dal peccato attraverso la
confessione.
“Prima stazione su questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio
e inginocchiatevi davanti al mio Figlio.” (2 luglio
2007).
Insomma,
l’umiltà dono nasce da una collaborazione tra Dio e l’uomo: è un lavoro di
simbiosi in cui la parte preponderante è costituita dalla grazia di Dio che
giunge a noi attraverso lo Spirito Santo; mentre all’uomo spetta di fargli
spazio. Il cammino verso l’umiltà inizia
quando prendiamo coscienza del fatto che “non
abbiamo niente e non possiamo niente” e che “l’unica cosa nostra e quello che possediamo è il peccato” (2 luglio
2007). Come il figliol prodigo, la cui salvezza ha avuto inizio nel momento in
cui ha preso coscienza che l’unica cosa che gli era rimasta era la condizione
di peccato in cui viveva: “rientrato in sé, disse: «Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di
fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro
il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio;
trattami come uno dei tuoi servi».” (Lc 15, 17-19).
Dopodiché, avendo nella confessione
ricevuto l’abbraccio del Padre, con la purificazione ci viene ridonato il cuore
mite e umile di Gesù. È quello il momento in cui possiamo vivere Gesù (“vivere mio Figlio”), come ha detto in
due messaggi la Vergine Maria (2 dicembre 2014 e 2 luglio 2017).
“Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo. Per
mezzo di questa umiltà e di questo amore, mio Figlio vi ha salvato e vi ha
aperto la via verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la via verso il
Padre Celeste a tutti coloro che non l'hanno conosciuto e non hanno aperto il
proprio cuore al suo amore. Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che
stanno ancora vagando in cerca della verità.” (2 aprile
2013).
Franco Sofia
(Per approfondire: Franco
Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina
della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, Maria maestra
dei suoi Apostoli)
[1]
Ecco la purificazione che ci attende: http://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/09/ecco-la-purificazione-che-ci-attende.html
[2]
Qui troverete le prime parti di questa riflessione: http://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/09/cuori-puri-e-umili.html
[3] “Cari
figli, oggi, per la vostra unione con mio Figlio, vi invito ad un passo
difficile e doloroso. Vi invito al riconoscimento completo ed alla confessione
dei peccati, alla purificazione. Un cuore impuro non può essere in mio Figlio e
con mio Figlio.” (2 luglio 2011)
Nessun commento:
Posta un commento