LE STRADE VERSO LA PURIFICAZIONE (II PARTE)
Come
prepararsi alla prossima purificazione
La Madonna ha indicato altri mezzi
di purificazione del cuore: la preghiera e il digiuno. Queste strade non sono da
intendersi come alternative (vedi riflessione precedente), ma complementari.
“Cari figli, mio
Figlio è nato! Il vostro Salvatore è qui con voi! Cosa ostacola i vostri cuori
dall’accettarlo? Cosa c’è di falso nei vostri cuori? Purificateli con il digiuno e la preghiera.” (2 gennaio 2006).
Qui altri messaggi in cui
la Madonna parla di cuori purificati attraverso digiuno e preghiera, legati da
una parte a “tempi dei segni di Dio” e dall’altra al trionfo del Cuore
Immacolato e degli stessi cuori dei suoi Apostoli:
“Cari
figli, in questi tempi dei segni di Dio,
non abbiate paura perché io sono con voi. L’amore grande di Dio mi manda per
condurvi alla salvezza. Datemi i vostri
cuori semplici, purificati con il digiuno e la preghiera. Solo nella
semplicità dei vostri cuori c’è la vostra salvezza. Io sarò con voi e vi
guiderò. Grazie.” (2 settembre 2007);
“Cari
figli, vengo a voi come Madre con doni. Vengo con amore e misericordia. Cari
figli, in me c'è un cuore grande. Desidero che in esso siano tutti i vostri cuori, purificati col digiuno
e la preghiera. Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che
attraverso questo trionfo vediate la
vera Verità, la vera Via, la vera Vita. Desidero che possiate vedere mio
Figlio. Vi ringrazio.” (18 marzo 2007);
Il 2 gennaio 2015 la
Madonna segnala la penitenza e il Vangelo, come ulteriori mezzi di
purificazione del cuore:
Cari
figli … “Vi vengono offerte molte false verità. Le supererete con un cuore
purificato dal digiuno, dalla preghiera, dalla penitenza e dal Vangelo.”
Anche accogliere l’amore
di Maria purifica i cuori:
“Cari
figli, anche oggi mentre sono con voi nel grande Amore di Dio desidero
chiedervi: voi siete con me? Il vostro cuore è aperto per me? Permettete che io
lo purifichi col mio Amore e lo prepari per mio Figlio?” (2 aprile 2008).
A noi dunque
tocca solo accettare il dono. La Madonna nel messaggio del 2 luglio 2007
infatti dice: “accettate la mitezza e
l’umiltà”, appunto perché le riceviamo in dono. Mitezza e umiltà, a
somiglianza del Cuore mite e umile di Gesù. Nel messaggio in questione, Maria
ci dà anche la motivazione, mostrandoci suo Figlio, Dio fatto uomo, che
rinuncia a vincere con la forza, e invece sceglie di vincere con la mitezza,
l’umiltà e l’amore:
“Cari figli! nel grande Amore di Dio oggi vengo a
voi per condurvi sulla via dell'umiltà e della mitezza. Prima stazione su
questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e
inginocchiatevi davanti al mio Figlio. Comprendete, figli miei, che non avete
niente e non potete niente. L’unica cosa vostra e quello che possedete è il
peccato. Purificatevi e accettate la mitezza e l'umiltà. Mio Figlio avrebbe
potuto vincere con la forza, ma ha scelto la mitezza, l'umiltà e l'amore.
Seguite mio figlio e datemi le vostre mani, affinché insieme saliamo sul monte
e vinciamo. Vi ringrazio.” (2 luglio 2007).
Il dono
accettato e ricevuto, in seguito alla purificazione, si trasforma a poco a poco
in frutto (i famosi frutti dello Spirito Santo[1])
o in virtù, in seguito alla nostra collaborazione, ma il punto di partenza è
sempre la vita secondo lo Spirito, cioè tutto quel lavorio interiore enunciato
in precedenza che nasce dalla confessione e che ci riporta ad aderire
intimamente allo Spirito di Gesù.
Il cardinale Gianfranco Ravasi spiegando il brano ai Galati (5,
16.19-25) sulle
opere della carne e i frutti dello Spirito afferma:
“I vizi
sono definiti «opere della carne», perché nascono dall’azione del peccatore,
mentre le virtù sono «frutti dello Spirito», perché sbocciano dall’uomo che ha
in sé la grazia efficace dello Spirito di Dio. È per questo che Paolo
considererà sempre le opere buone non come un merito da accampare nei confronti
di Dio, ma come il frutto che deve necessariamente maturare dalla grazia divina
in noi accolta. Per comprendere questa visione basti pensare alla madre che non
diventa tale per alcuni atti di affetto che compie nei confronti della sua
creatura, ma, proprio perché è madre, non può che donare la sua opera e il suo
amore al figlio”[2].
Franco Sofia
(Per approfondire: Franco
Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina
della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, Maria maestra
dei suoi Apostoli)
_________________
Qui troverete le prime parti di questa riflessione:
http://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/09/le-strade-verso-la-purificazione-come.html
http://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/09/cuori-puri-e-umili.html
http://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/09/ecco-la-purificazione-che-ci-attende.html
[1]
“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza,
bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e
i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo
Spirito.” (Gal 5, 22-25).
[2]
Le opere della carne e i frutti dello
Spirito, Pontificio Consiglio della Cultura, www.cultura.va/
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