COME SARÀ IL MONDO
FUTURO (III parte)
… e l’opera degli Apostoli della Regina della Pace.
UN ANTICIPO DEL REGNO DEI CIELI E LA
QUESTIONE DEL REGNO
(Primi Vespri, sabato - XII sett. del T.O. - IV sett.
del salterio).
***
“Il
regno di Dio non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia
nello Spirito Santo: chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e
stimato dagli uomini. Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione
vicendevole.” (Rm 14, 17-19).
Sembra che gli
Apostoli e tutte le persone di buona volontà anticiperanno in se stessi il
Trionfo del Cuore Immacolato, con l’esperienza del Regno dei Cieli nel proprio cuore.
Fa parte di un piano sicuro che la Madonna sottolinea con l’affermazione
assoluta: “Io vi conduco a questo”. Questo tipo di affermazioni,
presenti diverse volte nei messaggi dati a Mirjana, invitano alla certezza, a
motivo di chi le pronuncia, e denotano un progetto pianificato da tempo.
“[…] Figli miei, avete bisogno di Dio. Non potete andare avanti senza mio Figlio. Quando comprenderete e accetterete questo, si realizzerà ciò che vi è stato promesso. Per mezzo dello Spirito Santo nascerà nei vostri cuori il Regno dei Cieli. Io vi conduco a questo. Vi ringrazio.” (2 dicembre 2010).Dai messaggi, inoltre, si evince un inequivocabile e automatico legame tra Trionfo del Cuore Immacolato e Regno di Dio nei cuori di tutti gli uomini. Quando a Dio piacerà e verrà il tempo, l’umanità vivrà un assaggio di quello che sarà il Regno di Dio definitivo. Nessuno si illuda però, perché il Regno definitivo lo vivremo solo quando non ci sarà più la morte e ogni cosa sarà sottomessa a Cristo e, attraverso di Lui, al Padre.
Infatti: “Liberando
alcuni uomini dai mali terreni della fame, dell'ingiustizia, della malattia e
della morte, Gesù ha posto dei segni messianici; egli non è venuto tuttavia per
eliminare tutti i mali di quaggiù, ma per liberare gli uomini dalla più grave
delle schiavitù: quella del peccato, che li ostacola nella loro vocazione di
figli di Dio e causa tutti i loro asservimenti umani.” (CCC, 549). Questo è l’insegnamento della
Sacra Scrittura e della Chiesa.
Se alla fine dei segreti il potere di Satana verrà
abbattuto, quello sarà il tempo durante il quale vivremo un assaggio del Regno
definitivo di Cristo. Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria costituirà un
anticipo del Regno di Dio definitivo, come la Trasfigurazione lo fu per Pietro,
Giacomo e Giovanni (Cf CCC, 554-556).
Nel Nuovo Testamento il Regno di Cristo viene visto
come in evoluzione, si realizza progressivamente. Da questo punto di vista il
piano di Dio per Medjugorje sembra costituire una tappa importantissima di
questa progressione: “È necessario, infatti, che egli [Cristo] regni finché
non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico a essere
annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.”
((1Cor 15, 25-27). Il Catechismo della Chiesa Cattolica parla di dilatazione
del Regno di Dio: il Popolo di Dio “ha
per fine il Regno di Dio, incominciato in terra dallo stesso Dio, e che deve
essere ulteriormente dilatato, finché alla fine dei secoli sia da Lui portato a
compimento (Lumen Gentium, 9).” (CCC, 782).
Per questi motivi il Regno dei Cieli si realizzerà
integralmente e definitivamente solo quando Dio sarà tutto in tutti (Cf 1Cor
15,28).
“Alla fine dei tempi, il regno di Dio giungerà alla
sua pienezza. Allora i giusti regneranno con Cristo per sempre, glorificati in
corpo e anima, e lo stesso universo materiale sarà trasformato. Dio allora sarà
«tutto in tutti» (1 Cor 15,28), nella vita eterna.” (CCC, 1060).
LA CREAZIONE DELLA FAMIGLIA DI DIO
A questo proposito, nei messaggi dati a Mirjana appare più volte una
espressione suggestiva: “famiglia di Dio”. La suggestione proviene da due
messaggi consecutivi e dalla straordinaria corrispondenza col linguaggio e i
contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Nel primo messaggio (2 gennaio 2011), la Madonna ai
suoi “cari figli” e “Apostoli” fa notare
che essi fanno già parte della “famiglia di Dio”; e poi, verso la fine del
messaggio, chiede loro di lavorare per la “creazione della famiglia di Dio”:
“Con la scoperta del Padre, la vostra vita sarà indirizzata al compimento della volontà di Dio ed alla creazione della famiglia di Dio, così come desidera mio Figlio”.
Nel secondo (2 febbraio 2011), sempre alla fine del
messaggio, la Madonna, continuando il concetto precedente, afferma:
“La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio”.
Qui la Madonna lascia intendere che la sua missione è
anche riunire, non solo tutti i cristiani, ma anche tutti gli uomini in questa
famiglia: “Cristo è al centro di questa riunione degli uomini nella
«famiglia di Dio».” (CCC, 542). Ora, nel CCC con questa espressione si
intende la Chiesa (541-542; 1655[1]); e “La Chiesa è «il
regno di Cristo già presente in mistero». (Lumen Gentium, 5). Un’altra conferma che al tempo del
Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, sarà possibile vivere un anticipo del
Regno dei Cieli[2].
Come avverrà questo non possiamo dirlo, infatti, c’è
di mezzo la volontà di Dio[3] e la missione stessa di
Maria in queste apparizioni[4]. Ma tutto ciò che fa parte
del mistero legato ai segreti ricorda i segni del regno compiuti da Gesù:
“Gesù accompagna le sue parole con numerosi «miracoli, prodigi e segni» (At
2,22), i quali manifestano che in lui il Regno è presente.” (CCC, 547). Tutti
gli uomini sono convocati in questa famiglia, come pure sono chiamati ad
entrare nel Regno di Dio. Gesù “Li convoca attorno a sé con la sua Parola,
con i suoi “segni” che manifestano il Regno di Dio, con l'invio dei suoi
discepoli.” (CCC, 542).
Allo stesso modo i segni (in embrione già presenti
anche adesso) e i prodigi che avverranno al tempo dei segreti testimonieranno
in maniera inconfutabile che Maria è stata mandata da Dio a Medjugorje per
cambiare radicalmente il mondo come lo conosciamo adesso e aprire la strada a
un anticipo del Regno dei Cieli attraverso una delle sue tappe più importanti della
“famiglia di Dio” che
“avrà glorioso compimento alla fine dei secoli.” (cf CCC, 759).
Questo progetto di raccogliere l’umanità nella
“famiglia di Dio” è perciò da intendere come uno degli aspetti del grande piano
di Dio con Medjugorje confermato nei messaggi:
“Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere.” (25 giugno 2007).
(continua)
Franco
Sofia
COME SARÀ IL MONDO FUTURO … e l’opera degli Apostolidella Regina della Pace (II parte)
[1] “La
Chiesa non è altro che la «famiglia di Dio»” (CCC 1655).
[2]
Tenendo sempre presenti gli ammonimenti che a questo riguardo fa il Catechismo
della Chiesa Cattolica: “La Chiesa. . . non avrà il suo
compimento se non nella gloria del cielo”, (Lumen Gentium, 48) al momento del
ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, “la Chiesa prosegue il suo
pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio” (Sant'Agostino,
De civitate Dei, 18, 51; cf Lumen Gentium, 8). Quaggiù si sente in esilio,
lontana dal Signore; (Cf 2Cor 5,6; Lumen Gentium, 6) “anela al Regno perfetto e
con tutte le sue forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria” (Lumen
Gentium, 5). Il compimento della Chiesa - e per suo mezzo del mondo - nella
gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora soltanto, “tutti i
giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino all'ultimo
eletto", saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale” (Lumen
Gentium, 5). (CCC, 769). “Alla fine dei tempi, il regno di Dio giungerà alla
sua pienezza. Dopo il giudizio universale i giusti regneranno per sempre con
Cristo, glorificati in corpo e anima, e lo stesso universo sarà rinnovato: Allora
la Chiesa «avrà il suo compimento [...] nella gloria del cielo, quando verrà il
tempo della restaurazione di tutte le cose e quando col genere umano anche
tutto il mondo, il quale è intimamente unito con l'uomo e per mezzo di lui
arriva al suo fine, sarà perfettamente ricapitolato in Cristo». (Lumen Gentium,
48). (CCC, 1042).
[3] Il “compimento della volontà di Dio” (2 gennaio 2011).
Tutto proviene, come insegna il CCC
da “Un disegno nato nel cuore del Padre”: “L'eterno Padre, con liberissimo e
arcano disegno di sapienza e di bontà, ha creato l'universo, ha decretato di
elevare gli uomini alla partecipazione della sua vita divina”, alla quale
chiama tutti gli uomini nel suo Figlio: “I credenti in Cristo li ha voluti
convocare nella santa Chiesa”. Questa “famiglia di Dio” si costituisce e si
realizza gradualmente lungo le tappe della storia umana, secondo le
disposizioni del Padre: la Chiesa, infatti, “prefigurata sino dal principio del
mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo d'Israele e nell'Antica
Alleanza, e istituita "negli ultimi tempi", è stata manifestata
dall'effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli
(Lumen Gentium, 2)”. (CCC, 759). E precedentemente aveva spiegato che “ la
volontà del Padre è di “elevare gli uomini alla partecipazione della vita
divina” (Lumen Gentium, 3). Lo fa radunando gli uomini attorno al Figlio suo,
Gesù Cristo. Questa assemblea è la Chiesa, la quale in terra costituisce “il
germe e l'inizio” del Regno di Dio (Cf ibid., 5)”. (CCC, 541).
[4] Il “compimento
del mio desiderio, della mia missione qui con voi” (2 febbraio 2011).
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