APOSTOLI
DEL MIO AMORE, OH, QUANTO VI AMA IL MIO CUORE MATERNO!
“Apostoli del mio amore, oh, quanto vi ama il mio
Cuore materno!” (2 marzo 2018).
Si tratta di una delle
più commoventi espressioni rivolte dalla Gospa ai suoi Apostoli che stanno rispondendo
alla Sua chiamata. Una esclamazione che crea un movimento avvolgente tra quel
Cuore che conservava la Parola di Dio,
cioè suo Figlio Gesù e il cuore dei suoi Apostoli.
Non so quanti di voi
hanno provato quello che ho provato io, di sentirsi avvolti nel Cuore
Immacolato della Mamma e percepire qualcosa di ineffabile e, per certi versi, sorprendente.
Quello che io sento mi
fa piangere di commozione.
In questo modo la
Gospa ci conforta e ci sprona come una madre modello farebbe col proprio figlio
che deve affrontare un peso superiore agli altri figli.
Lei vuole che
comprendiamo che per essere suoi Apostoli occorre prendere sul serio la sua
scuola.
E infatti nel
messaggio, così continua con espressioni fortemente desiderative:
“Quante cose desidero insegnarvi!”
Per essere degni di
questo Suo amore dobbiamo far nostri i suoi insegnamenti: lei desidera infatti
che siamo completi, e che non andiamo ad affrontare gli eventi futuri come dei
don Chisciotte.
“Quanto il mio Cuore desidera che
siate completi, ma potrete
esserlo soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’Amore.”
Sforzarsi di essere completi
è indispensabile per chi desidera rispondere a così tanto amore della nostra
Mamma, accettando la missione che ci ha assegnato.
La Madonna qui ci mostra
una delle condizioni per essere autentici suoi Apostoli:
“soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e
l’Amore”.
Ho preferito mettere “l’Amore”
al maiuscolo perché secondo me, in base allo studio dei messaggi, ciò che può
unire l’anima e il corpo nell’uomo è Dio Amore.
Quando Dio col suo Amore
non è presente, avviene una lacerazione tra l’anima e il corpo. Così invece la
frase risulta in sintonia con tutta la parte del messaggio che precede (vedi
sotto); si capisce meglio alla luce di questa presenza del Padre celeste che
ama e che con la sua presenza rende più semplice anche la comprensione del
dolore (riferimento al corpo).
Mentre, viceversa, il
dolore senza la presenza di Dio porta alla disperazione. E anche se la Madonna
prima parla della fede (“La fede aiuta
nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla disperazione”), non si
deve dimenticare che la voce “credere” nei messaggi coincide con conoscere
l’Amore di Dio. Da tempo ormai al posto di “non credenti”, la Madonna ha optato
per l’espressione “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”.
E infatti già in
precedenza la Madonna nel messaggio del 2 marzo 2017 aveva detto: “Cari figli, con materno amore vengo ad
aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede”.
C’è coerenza in questo
nei messaggi; provate a rileggere quello del 2 luglio 2015, “Perciò voi dovete pregare molto per il dono
dell’amore, perché l’amore è un tratto distintivo della vera fede e voi sarete
Apostoli del mio amore”.
Fede e amore si
intersecano nel messaggio del 2 febbraio 2017, in cui dall’aver conosciuto
l’Amore di “mio Figlio” derivano conseguenze importanti per l‘espressione
dell’amore e della fede degli Apostoli; e come conoscere l’Amore di Gesù
significa una presenza di Gesù nell’anima, così avere fede si traduce in una
presenza di “mio Figlio” nell’anima: “Quando
avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia:
in quell’anima c’è mio Figlio” (2 febbraio 2018).
Ecco tutto il messaggio
del 2 marzo 2018:
“Cari figli,
grandi cose ha fatto in me il Padre Celeste, come le fa in tutti quelli che lo
amano teneramente e fedelmente, e devotamente lo servono. Figli miei, il Padre
Celeste vi ama e per il suo Amore io sono qui con voi.
Lui vi parla: perché non volete vedere i segni? Con
lui è tutto più semplice: anche il dolore, vissuto con lui, è più lieve, perché
c’è la fede. La fede aiuta nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla
disperazione.
Il dolore vissuto ed offerto a Dio eleva. Mio Figlio
non ha forse redento il mondo per mezzo del suo doloroso sacrificio? Io, come
sua Madre, nel dolore e nella sofferenza sono stata con lui, come sono con
tutti voi.
Figli miei, sono con voi nella vita: nel dolore e
nella sofferenza, nella gioia e nell’amore. Perciò abbiate speranza: la
speranza fa sì che si comprenda che qui sta la vita. Figli miei, io vi parlo;
la mia voce parla alla vostra anima, il mio Cuore parla al vostro cuore.
Apostoli del mio amore, oh, quanto vi ama il mio Cuore
materno! Quante cose desidero insegnarvi! Quanto il mio Cuore desidera che
siate completi, ma potrete esserlo soltanto quando in voi saranno uniti
l’anima, il corpo e l’Amore.
Come miei figli vi chiedo: pregate molto per la Chiesa
e per i suoi ministri, i vostri pastori, affinché la Chiesa sia come mio Figlio
la desidera: limpida come acqua di sorgente e piena d’amore. Vi ringrazio”.
Franco Sofia
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