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martedì 30 aprile 2024

APOSTOLI DEL MIO AMORE, OH, QUANTO VI AMA IL MIO CUORE MATERNO!

 

APOSTOLI DEL MIO AMORE, OH, QUANTO VI AMA IL MIO CUORE MATERNO!

                                              


“Apostoli del mio amore, oh, quanto vi ama il mio Cuore materno!” (2 marzo 2018).

Si tratta di una delle più commoventi espressioni rivolte dalla Gospa ai suoi Apostoli che stanno rispondendo alla Sua chiamata. Una esclamazione che crea un movimento avvolgente tra quel Cuore che  conservava la Parola di Dio, cioè suo Figlio Gesù e il cuore dei suoi Apostoli.

Non so quanti di voi hanno provato quello che ho provato io, di sentirsi avvolti nel Cuore Immacolato della Mamma e percepire qualcosa di ineffabile e, per certi versi, sorprendente.

Quello che io sento mi fa piangere di commozione.

In questo modo la Gospa ci conforta e ci sprona come una madre modello farebbe col proprio figlio che deve affrontare un peso superiore agli altri figli.

Lei vuole che comprendiamo che per essere suoi Apostoli occorre prendere sul serio la sua scuola.

E infatti nel messaggio, così continua con espressioni fortemente desiderative:

“Quante cose desidero insegnarvi!”

Per essere degni di questo Suo amore dobbiamo far nostri i suoi insegnamenti: lei desidera infatti che siamo completi, e che non andiamo ad affrontare gli eventi futuri come dei don Chisciotte.

“Quanto il mio Cuore desidera che siate completi, ma potrete esserlo soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’Amore.” 

Sforzarsi di essere completi è indispensabile per chi desidera rispondere a così tanto amore della nostra Mamma, accettando la missione che ci ha assegnato.

La Madonna qui ci mostra una delle condizioni per essere autentici suoi Apostoli:

“soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’Amore”.

Ho preferito mettere “l’Amore” al maiuscolo perché secondo me, in base allo studio dei messaggi, ciò che può unire l’anima e il corpo nell’uomo è Dio Amore.

Quando Dio col suo Amore non è presente, avviene una lacerazione tra l’anima e il corpo. Così invece la frase risulta in sintonia con tutta la parte del messaggio che precede (vedi sotto); si capisce meglio alla luce di questa presenza del Padre celeste che ama e che con la sua presenza rende più semplice anche la comprensione del dolore (riferimento al corpo).

Mentre, viceversa, il dolore senza la presenza di Dio porta alla disperazione. E anche se la Madonna prima parla della fede (“La fede aiuta nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla disperazione”), non si deve dimenticare che la voce “credere” nei messaggi coincide con conoscere l’Amore di Dio. Da tempo ormai al posto di “non credenti”, la Madonna ha optato per l’espressione “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”.

E infatti già in precedenza la Madonna nel messaggio del 2 marzo 2017 aveva detto: “Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede”.

C’è coerenza in questo nei messaggi; provate a rileggere quello del 2 luglio 2015, “Perciò voi dovete pregare molto per il dono dell’amore, perché l’amore è un tratto distintivo della vera fede e voi sarete Apostoli del mio amore”. 

Fede e amore si intersecano nel messaggio del 2 febbraio 2017, in cui dall’aver conosciuto l’Amore di “mio Figlio” derivano conseguenze importanti per l‘espressione dell’amore e della fede degli Apostoli; e come conoscere l’Amore di Gesù significa una presenza di Gesù nell’anima, così avere fede si traduce in una presenza di “mio Figlio” nell’anima: “Quando avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia: in quell’anima c’è mio Figlio” (2 febbraio 2018).  

 

Ecco tutto il messaggio del 2 marzo 2018:

 “Cari figli, grandi cose ha fatto in me il Padre Celeste, come le fa in tutti quelli che lo amano teneramente e fedelmente, e devotamente lo servono. Figli miei, il Padre Celeste vi ama e per il suo Amore io sono qui con voi.

Lui vi parla: perché non volete vedere i segni? Con lui è tutto più semplice: anche il dolore, vissuto con lui, è più lieve, perché c’è la fede. La fede aiuta nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla disperazione.

Il dolore vissuto ed offerto a Dio eleva. Mio Figlio non ha forse redento il mondo per mezzo del suo doloroso sacrificio? Io, come sua Madre, nel dolore e nella sofferenza sono stata con lui, come sono con tutti voi.

Figli miei, sono con voi nella vita: nel dolore e nella sofferenza, nella gioia e nell’amore. Perciò abbiate speranza: la speranza fa sì che si comprenda che qui sta la vita. Figli miei, io vi parlo; la mia voce parla alla vostra anima, il mio Cuore parla al vostro cuore.

Apostoli del mio amore, oh, quanto vi ama il mio Cuore materno! Quante cose desidero insegnarvi! Quanto il mio Cuore desidera che siate completi, ma potrete esserlo soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’Amore.

Come miei figli vi chiedo: pregate molto per la Chiesa e per i suoi ministri, i vostri pastori, affinché la Chiesa sia come mio Figlio la desidera: limpida come acqua di sorgente e piena d’amore. Vi ringrazio”.

 

Franco Sofia

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