IL VALORE DELLA SOFFERENZA NELLA VITA DEGLI
APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE
(TERZA PARTE)
Segreti, dolore di Maria e pastori della Chiesa
Premesso
che, come ha spiegato Mirjana nel suo libro, tutti i messaggi che lei riceve
durante le apparizioni sono collegati quasi sempre ai segreti (è questo il
motivo principale per cui la Madonna spesso si mostra triste), e il messaggio
che lei riceve non è sotto dettatura, ma per immagini; occorre dunque tenere
presente che tra le righe dei messaggi – è sempre Mirjana a dirlo – ci sono
riferimenti ai segreti. Perciò anche per un messaggio che è al positivo, spesso
durante l’apparizione viene mostrato a Mirjana il negativo. Così come è
successo nell’apparizione del 2 agosto 2007.
Nel
messaggio che la Gospa ha dato quel giorno, per la prima volta troviamo
utilizzato il termine dolore che, velatamente dalla stessa Mirjana, sappiamo
avere a che fare con i pastori della Chiesa e l’unità nella Chiesa. Infatti
tutto il messaggio è orientato all’unione dei cuori; e la prima frase non si
capisce se non alla luce delle spiegazioni che dà Mirjana successivamente:
“Cari figli, oggi guardo nei vostri cuori e, guardandoli, il mio cuore si stringe nel dolore. Figli miei, vi chiedo amore incondizionato e puro verso Dio. Saprete di essere sulla retta via quando con il corpo sarete sulla terra ma con l'anima sempre con Dio. Attraverso questo amore incondizionato e puro vedrete mio Figlio in ogni uomo. Sentirete l'unione in Dio. Io come Madre sarò felice perché avrò i vostri cuori santi e uniti. Cari figli, avrò la vostra salvezza. Vi ringrazio”.
Precedentemente il 2 gennaio 2007 Mirjana aveva fatto seguire al
messaggio quest’altra spiegazione, con un inciso che sembrerebbe legare i
segreti a qualche situazione a noi ignota in riferimento ai pastori della
Chiesa. Tanto è vero che, la Madonna, sempre attraverso la spiegazione di
Mirjana, per la prima volta non solo ha chiesto di pregare, ma perfino di
digiunare per i sacerdoti: “Mirjana dice
che tutto il tempo dell’apparizione l’espressione del volto della Gospa è stato
triste e addolorato[2].
La Gospa ha parlato
con Mirjana di cose di cui non può ancora parlare.
Il viso della Gospa si
è poi fatto serio quando ha sottolineato l'importanza della benedizione del
sacerdote e ha chiesto di pregare e digiunare per tutti i sacerdoti”.
Il dolore di Maria per coloro che non conoscono l’Amore di Dio
La
Gospa ha mostrato, come abbiamo già visto, dolore sia in riferimento all’unità
della Chiesa e ai suoi pastori, che in relazione ai suoi figli che sono così immersi nel peccato al punto che non
sanno fermarsi, ed anzi si giustificano col peccato stesso: “Vi giustificate col peccato e vivete secondo
esso.” (2 ottobre 2009).
E per questo motivo Ella fa appello a coloro che la
possono capire di più, per una sorta di empatia naturale, cioè tutti quelli che
vivono il dolore:
“Sono una Madre che vi capisce: ho vissuto la
vostra vita e ho provato le vostre sofferenze e gioie. Voi, che vivete il
dolore, comprendete il mio dolore e la mia sofferenza per quei miei figli che
non permettono che la luce di mio Figlio li illumini, per quei miei figli che
vivono nelle tenebre.” (2 novembre
2014).
Perfino la tristezza che Maria mostra quasi sempre
durante le apparizioni a Mirjana, può essere considerata espressione del suo
dolore per coloro che con la durezza del loro cuore rischiano la salvezza
eterna.
Maria condivide i dolori dei suoi Apostoli e ne mostra il valore
Ma
là dove Lei ha speso più parole sul dolore, è stato nella catechesi
sull’importanza del dolore e nel sostegno materno e pedagogico offerto ai suoi
Apostoli. La Madonna ha bisogno, più di chiunque altro, dei suoi Apostoli che
sono nel dolore e nella sofferenza, come di una forza d’urto potente. A motivo
di essi, nella sua pedagogia materna, Ella giunge fino a parteciparci particolari
deliziosi della sua esperienza terrena. Ecco alcuni estratti significativi dai
messaggi sul dolore:
“Figli miei, io vi conosco: conosco i vostri dolori e le
vostre sofferenze perché le ho vissute. Gioisco con voi nelle vostre gioie.
Piango con voi nei vostri dolori. Non vi abbandonerò mai.” (2 maggio 2015).
“Vi guardo con amore, con amore materno. Vi conosco, conosco
i vostri dolori e le vostre afflizioni, perché anch’io ho sofferto in silenzio.
La mia fede mi ha dato amore e speranza. Vi ripeto: la Risurrezione di mio
Figlio e la mia Assunzione al Cielo sono per voi speranza e amore.” (2 febbraio 2016).
Nel frattempo Maria
incoraggia i suoi Apostoli che sono nel dolore, mostrando loro gli effetti che
esso ha avuto nella redenzione portata da suo Figlio, come abbiamo già visto.
Non possiamo concludere queste riflessioni senza citare per intero il
messaggio per eccellenza sul dolore:
"Cari figli, chi potrebbe parlarvi meglio di me
dell’amore e del dolore di mio Figlio? Ho vissuto con lui, ho patito con lui.
Vivendo la vita terrena, ho provato il dolore, perché ero una madre. Mio Figlio
amava i progetti e le opere del Padre Celeste, il vero Dio; e, come mi diceva,
era venuto per redimervi. Io nascondevo il mio dolore per mezzo dell’amore.
Invece voi, figli miei, voi avete diverse domande: non comprendete il dolore,
non comprendete che, per mezzo dell’Amore di Dio, dovete accettare il dolore e
sopportarlo. Ogni essere umano, in maggior o minor misura, ne farà esperienza.
Ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia, una speranza esiste: è mio
Figlio, Dio generato da Dio. Le sue parole sono il seme della vita eterna:
seminate nelle anime buone, esse portano diversi frutti. Mio Figlio ha portato
il dolore perché ha preso su di sé i vostri peccati. Perciò voi, figli miei,
Apostoli del mio amore, voi che soffrite: sappiate che i vostri dolori
diverranno luce e gloria. Figli miei, mentre patite un dolore, mentre soffrite,
il Cielo entra in voi, e voi date a tutti attorno a voi un po’ di Cielo e molta
speranza. Vi ringrazio." (2
settembre 2017)
Franco Sofia
(Per approfondire: Franco
Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina
della Pace. Ultima chiamata, ed. Pime, 2020)
PRIMA PARTE:
SECONDA
PARTE:
https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2021/01/i-vostri-dolori-diverranno-luce-e.html
[1]
Fonte: P. Livio, Radio Maria, diretta telefonica del 13/8/87.
[2]
Una precisazione: in questa parte stiamo trattando un tema specifico inerente
al termine dolore, ma occorre ricordare che Maria frequentemente si mostra
triste nelle apparizioni a Mirjana (in contrasto, tanto per fare un esempio,
col modo gioioso con cui si presenta nelle apparizioni a Ivan); e questo perché
tutte queste apparizioni sono dedicate a coloro che non conoscono l’Amore di
Dio.
Non so quanto abbia patito S. Giuseppe per lo smarrimento di Gesù nel tempio, di questo avvenimento vorrei narrare un ricordo di quando mia figlia all'età di 18 mesi, e non camminava ancora stava giocando in soggiorno al pian terreno, dopo cinque minuti la vado a prendere e non la vedo, il panico, chiedo alla moglie se l'avesse portata a dormire, e lei disse no, e mi chiese dove fosse, gli risposi di non saperlo, iniziammo a cercarla fuori nel giardino, dopo dieci minuti interminabili la trovammo nel nostro letto che dormiva al piano superiore, aveva fatto le scale a carponi, l'angoscia duro solo dieci minuti, Maria e Giuseppe trovarono Gesù dopo tre giorni, la parola che mi è piaciuta molto di Maria è figlio perché ci ai fatto questo, tuo Padre ed io eravamo preoccupati, quel tuo Padre stabilisce la grandezza dell'amore divino di cui Maria era pervasa, il ruolo del padre e la parola della madre, a sancire come Dio aveva pensato una famiglia.
RispondiEliminaGrazie per questa testimonianza. Dimentichiamo troppo spesso san Giuseppe. Ha ragione.
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