Cerca nel blog

lunedì 14 agosto 2023

Amare di Amore immenso è possibile?

 

Amare di Amore immenso è possibile?

LA VERTIGINE PARADISIACA DI UN AMORE CHE NON HA FINE  GIÀ IN QUESTA VITA

“Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso”. (2 luglio 2009).



Ci sono delle espressioni nei messaggi di Medjugorje che possono mettere in crisi se non si ha una forte preparazione di base.

Di per sé una solida base catechistica sarebbe sufficiente, ma alcune di queste espressioni hanno bisogno di qualcosa di più.

Parlare di “Amore immenso” riferendolo a Dio è normale.

E anche quando nel linguaggio comune una madre dicesse ai propri figli “vi amo immensamente”, nessuno avrebbe nulla da obiettare, perché si tratta di un modo di dire, una iperbole.

Tuttavia, non è così scontato che leggendo questo tipo di espressioni nei messaggi della Madonna si tiri dritto senza sussulti. Infatti, alcune di queste espressioni sono troppo forti per non turbare i più deboli, a meno che non si sia dei superficiali.

Nei messaggi, sia in quelli dati a Marija che in quelli dati a Mirjana, ne troviamo alcune davvero intriganti.

Ad esempio, troviamo che non solo venga utilizzato l’aggettivo “immenso”, ma anche “infinito”. E qui c’è chi potrebbe pensare di avere ragione a saltare in aria.

Vediamo alcune di queste espressioni usate nei messaggi di Medjugorje.

Alcuni esempi dell’utilizzo simile al linguaggio comune dai messaggi dati a Mirjana:

“Con immenso amore materno accarezzo le vostre anime.” (18 marzo 2018);

“Cari figli, voi che mio Figlio ama, voi che io amo con immenso amore materno, non permettete che l’egoismo, l’amore di voi stessi, regni nel mondo.” (2 febbraio 2018).

 

Questo modo di esprimersi è più diffuso nei messaggi dati a Marija:

“[…] questo lungo tempo in cui sto con voi è segno che io vi amo immensamente e desidero che ciascuno di voi diventi santo.” (9 ottobre 1986);

“Cari figli, voi sapete che io vi amo immensamente e che desidero ognuno di voi per me. Ma Dio ha dato a tutti la libertà, che io rispetto con tutto l'amore; ed io mi sottometto - nella mia umiltà - alla vostra libertà.” (25 novembre 1987).

 Eppure, quella che può sembrare a prima vista una esagerazione, in realtà è giustificata a livello scritturistico e teologico, e sempre che la si legga all’interno dell’insieme dei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje .

Questa vertigine l’ho provata ascoltando una volta il predicatore apostolico p. Raniero Cantalamessa. A conclusione di una delle sue tante e magistrali prediche, dinanzi al papa in Vaticano, ha detto:

«Grazie alla nostra incorporazione a Cristo, anche noi possiamo amare Dio di un amore infinito, degno di Lui.

San Paolo scrive che: “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori” (Rom 5,5). L’amore che è stato riversato in noi è quello stesso con cui il Padre, da sempre, ama il Figlio, non un amore diverso! “Io in loro e tu in me – dice Gesù al Padre – perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro” (Gv 17, 23. 26). Notare: “l’amore con cui mi hai amato”, non uno diverso. È un traboccare dell’amore divino dalla Trinità a noi. Dio comunica all’anima – scrive san Giovanni della Croce – “lo stesso amore che comunica al Figlio, anche se ciò non avviene per natura, come nel caso del Figlio, ma per unione”.

La conseguenza è che noi possiamo amare il Padre con l’amore con cui lo ama il Figlio e possiamo amare Gesù con l’amore con cui lo ama il Padre. Tutto, grazie allo Spirito Santo che è quello stesso amore.

Cosa diamo, allora, a Dio di nostro, quando gli diciamo: “Ti amo!”? Nient’altro che l’amore che riceviamo da lui! Nulla dunque, assolutamente, da parte nostra? È forse il nostro amore per Dio nient’altro che un “rimbalzare” del suo stesso amore verso di lui, come l’eco che rimanda il suono alla sua sorgente?

Non in questo caso! L’eco del suo amore ritorna a Dio dalla cavità del nostro cuore, ma con una novità che per Dio è tutto: il profumo della nostra libertà e della nostra gratitudine di figli! Tutto questo si realizza, in modo esemplare, nell’Eucaristia. Cosa facciamo in essa, se non offrire al Padre, come “nostro sacrificio”, quello che, in realtà, il Padre stesso ha donato a noi, e cioè il suo Figlio Gesù?

Noi possiamo dire a Dio Padre: “Padre, ti amo con l’amore con cui ti ama il tuo Figlio Gesù!” E dire a Gesù: “Gesù, ti amo con l’amore con cui ti ama il Padre tuo celeste”. E sapere con certezza che non è una pia illusione! Ogni volta che, pregando, cerco di farlo io stesso, mi torna alla mente l’episodio di Giacobbe che si presenta al padre Isacco per ricevere la benedizione, spacciandosi per il fratello maggiore (Gen 27, 1-23). E cerco di immaginare quello che potrebbe dire tra sé Dio Padre, in quel momento: “Veramente, la voce non è proprio quella del mio Figlio primogenito; ma le mani, i piedi e tutto il corpo sono le stesse che mio Figlio ha preso sulla terra e ha portato quassù in cielo”.

E sono sicuro che mi benedice, come Isacco benedisse Giacobbe! E benedice, tutti voi Venerabili Padri, fratelli e sorelle. È lo splendore della nostra fede di cristiani. Speriamo di essere in grado di trasmetterne qualche frammento agli uomini e alle donne del nostro tempo, che sono assetati d’amore, ma ne ignorano la sorgente”».

(Padre Raniero Cantalamessa, Terza Predica di Quaresima, 17 marzo 2023)

 

Quando quindi la Madonna ci dice che ci ama di un amore immenso o ci ama infinitamente, non sta illudendo i suoi “cari figli” o gli “Apostoli del suo amore”.

E se Lei chiede un amore immenso anche nei suoi figli, come ha fatto nel  messaggio del 2 luglio 2009, non sta  chiedendo l’impossibile:

“Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso”.

 Le preghiere dei suoi Apostoli devono essere dedicate “ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’Amore di mio Figlio”. 

La Madonna sa che non siamo capaci di portare avanti questo compito con i nostri sforzi, e allora ci indica una strada su cui tornerà più volte in avvenire. Infatti, non si tratta del nostro amore, non è, cioè, l’amore che può nascere dai nostri sforzi personali o anche l’amore virtù, ma è l’Amore di Gesù in noi:

“[…] E vi esorto ancora perché desidero che tutti apriate il cuore a mio Figlio e che gli consentiate di entrare in voi per colmarvi di Pace e di Amore. Lasciatelo entrare! Con la vostra preghiera fate sì che Egli entri in voi affinché diventiate capaci di diffondere fra gli uomini la Pace e l’Amore poiché questa è la cosa più importante in questo tempo di lotta contro Satana.” (18 marzo 1991).

 

Anche nei messaggi a Marija più di una volta lo ha detto espressamente:

“Siamo insieme amore e perdono per tutti coloro che sanno e vogliono amare soltanto con l’amore umano e non con quell’immenso amore di Dio al quale Dio vi invita.” (25 gennaio 2015).

Un’altra volta disse:

figlioli, vi invito tutti ad amare non con amore umano, ma con l'Amore di Dio.” (25 settembre 1997).

E alcuni anni dopo, in un altro messaggio:

“Cari figli, oggi vi invito all’amore. Figlioli, amatevi con l’Amore di Dio. In ogni momento, nella gioia e nella tristezza, prevalga l’amore e così l’amore comincerà a regnare nei vostri cuori. […]” (25 marzo 2005)

 

E, anzi, in alcuni messaggi Ella lascia intendere chiaramente che l’Amore di cui sta parlando coincide con Dio stesso, Gesù è l’Amore:

“Ogni peccato offende l’Amore e vi allontana da esso: l’Amore è mio Figlio!” (2 settembre 2010). 

“Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’Amore, perché l’Amore è mio Figlio.” (2 novembre 2013).

 

L’Apostolo,  ogni “caro figlio della Gospa”, ama con l’Amore di Gesù, come ebbe a chiederci la Madonna in un messaggio parecchio più lontano nel tempo:

“Per questo, cari figli, pregate affinché dai vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi odiano e vi disprezzano; così, con l'Amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non conoscono Gesù. Io sono con voi e vi amo con l'Amore di Gesù senza misura.” (25 novembre 1991).

L’Amore, dunque, che la Madonna ci vuole insegnare è lo stesso Amore che ci vuole consegnare, e cioè l’Amore di Dio:

“Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e la sua Misericordia. Allora, cari figli, guarderete con occhi diversi il mondo che è attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo. Sentirete i suoi dolori e le sue sofferenze. Non volgerete la testa da coloro che soffrono, perché mio Figlio volge la testa da coloro che volgono la testa dagli altri. Figli, non esitate.” (2 maggio 2007).

 

Come scriveva Thomas Merton:

“Ed è questo il mistero della nostra vocazione: non che cessiamo di essere uomini per diventare angeli o dei, ma che l’amore del mio cuore di uomo possa diventare amore di Dio per Dio e per gli uomini, e le mie lacrime umane possano cadere dai miei occhi come lacrime di Dio, perché sgorganti dal moto del suo Spirito nel cuore del suo Figlio incarnato.” (Thomas Merton, Pensieri nella solitudine, https://www.monasterovirtuale.it/ ).

 

Franco Sofia

Nessun commento:

Posta un commento