IL TRIONFO DEL CUORE
IMMACOLATO DI MARIA E L’ERA DI PACE (IV PARTE)
L’INCATENAMENTO DI SATANA
Non potrà esserci trionfo del Cuore Immacolato
di Maria senza la sconfitta di Satana.
E
così i segreti significano anche la fine dell’attuale pugno di ferro di Satana
sull’umanità, come ci è stato spiegato nel secondo anno delle
apparizioni in un messaggio alla veggente Mirjana Dragicevic:
È l’aggettivo “distrutto” che fa problema. Infatti, questa traduzione, che è diffusa ormai in tutto il mondo, secondo padre Livio è sbagliata; la vera traduzione sarebbe “infranto”. Questo significa che, sempre secondo padre Livio, durante l’era della pace inaugurata dal Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, Satana continuerà ad essere presente, ma non come adesso. Ora, infatti, Satana è stato sciolto dalle catene (vedi messaggio del 1° gennaio 2001[1]), mentre al tempo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, Satana sarà incatenato, ma il suo potere non sarà distrutto. Dopo i 10 segreti non ci sarà la sconfitta definitiva di Satana, che arriverà solo alla fine del mondo ad opera di Cristo nel suo ritorno glorioso.
Se poi è vero che Satana è “stato sciolto dalle catene”, e che si è insinuato nei posti più in alto del potere e della Chiesa (si veda il messaggio del 12 aprile 1947 a Bruno Cornacchiola): dal momento che Satana sarà incatenato, allora non potrà insinuarsi nei posti guida della Chiesa, annacquando il Vangelo o stravolgendolo.
E non solo: la vittoria su Satana dovrà essere
schiacciante. La Madonna con i suoi Apostoli strapperà le anime che Satana
stava per portare con sé all’inferno. Trionfo significherà salvezza del maggior
numero di anime:
“Vi
invito ad essere uno strumento attraverso il quale tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, che non hanno mai
amato, comprenderanno, lo accetteranno e si salveranno. Vi ringrazio, figli
miei!” (2 novembre 2016)
“Quando
la pace del cielo vi conquisterà, coloro che la cercano in posti sbagliati e
così danno dolore al mio Cuore materno la riconosceranno” Non abbiate paura, non siete soli. Datemi le
vostre mani ed io vi guiderò.” (2 aprile 2012).
“Figli
miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la
via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non
siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio.” (2 maggio 2012).
Franco Sofia
PRIMA PARTE:
SECONDA PARTE:
TERZA PARTE, I TEMPI NUOVI:
[1]
Messaggio straordinario a Marija 1° gennaio 2001: “Cari figli, questa sera in modo speciale vi ho voluti qui. In modo
speciale quando Satana è sciolto dalle catene. Io vi invito a consacrarvi al
mio Cuore e al Cuore di mio Figlio. In modo speciale adesso, cari figli miei,
vi invito ad essermi vicino. Io vi benedico tutti con la mia benedizione materna.”
[2]
Padre Livio, Medjugorje e il futuro del mondo, pp.192-193
[3]
Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1869, riguardo alle strutture di
peccato, afferma:
“Così il peccato rende gli uomini complici gli uni
degli altri e fa regnare tra di loro la concupiscenza, la violenza e l'ingiustizia.
I peccati sono all'origine di situazioni sociali e di istituzioni contrarie
alla bontà divina. Le «strutture di peccato» sono espressione ed effetto dei
peccati personali. Inducono le loro vittime a commettere, a loro volta, il
male. In un senso analogico esse costituiscono un «peccato sociale»”.
Sulle strutture di peccato così si è espresso san
Giovanni Paolo II: «È tuttavia un fatto incontrovertibile, come più volte ho
avuto modo di ribadire, che l’interdipendenza dei sistemi sociali, economici e
politici, crea nel mondo di oggi molteplici strutture di peccato (cfr
Sollicitudo rei socialis, 36; Catechismo della Chiesa Cattolica, 1869). Esiste
una spaventosa forza di attrazione del male che fa giudicare ‘normali’ e
‘inevitabili’ molti atteggiamenti. Il male si accresce e preme con effetti
devastanti sulle coscienze, che rimangono disorientate e non sono neppure in
grado di discernere. Se si pensa poi alle strutture di peccato che frenano lo
sviluppo dei popoli più svantaggiati sotto il profilo economico e politico (cfr
Sollicitudo rei socialis, 37), verrebbe quasi da arrendersi di fronte a un male
morale che sembra ineluttabile. Tante persone avvertono l’impotenza e lo
smarrimento di fronte a una situazione schiacciante che appare senza via
d'uscita. Ma l’annuncio della vittoria di Cristo sul male ci dà la certezza che
anche le strutture più consolidate dal male possono essere vinte e sostituite
da “strutture di bene”» (cfr Ibidem, 39). Giovanni Paolo II, Udienza generale,
Mercoledì, 25 agosto 1999, https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1999/documents/hf_jp-ii_aud_25081999.html.
Papa Francesco a sua volta all’Angelus nella “Giornata
della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”,
il 21 marzo scorso, ha parlato con chiarezza delle mafie come “strutture di
peccato”.
“Le mafie sono
presenti in varie parti del mondo e, sfruttando la pandemia, si stanno
arricchendo con la corruzione”, è stata la denuncia di Francesco, che dalla
Biblioteca privata del Palazzo apostolico ha fatto eco alle parole pronunciate
dai suoi predecessori: “San Giovanni Paolo II denunciò la loro ‘cultura di morte’
e Benedetto XVI le condannò come ‘strade di morte’”. “Queste strutture di
peccato, strutture mafiose, contrarie al Vangelo di Cristo, scambiano la fede
con l’idolatria”, il monito del Papa: “Oggi facciamo memoria di tutte le
vittime e rinnoviamo il nostro impegno contro le mafie”.
Nessun commento:
Posta un commento